In questi tre giorni ho letto entrambi i film e alla fine sono d'accordo con Andrew e con le sue scelte (anche se mi domandavo se fosse realmente necessario staccare in due film un romanzo del genere), però dividerlo in due parti gli ha permesso (anche mentalmente) di lavorare e focalizzare meglio le parti da sottrarre (a dirla tutta la mannaia di Andrew si avverte) a quelle che avrebbero caricato emotivamente lo spettatore. Non è una questione puramente tecnica, caricare una storia di questo tipo con tanti personaggi, tra l'altro senza che questi interagiscano tra di loro, sarebbe stato un suicidio. Poi vabbè, io ho avuto modo di leggerli nel giro di pochi giorni e il senso di compiutezza finale ce l'ho avuto. Non vorrei che l'attesa dalla prima alla seconda parte vi abbia influenzato in qualche modo. Anche perché focalizzarsi soltanto sulla questione parte I/II è inutile, il film offre tanti di quei spunti... e non si può neanche paragonare alla lunghezza del film di Clint (Il sospettato X), perché lì la storia è lunga ma è circoscritta, sono solo le indagini a occupare la linea narrativa, qui siamo di fronte a un film dove ci sono più ossature, archi narrativi più diluiti, sono due entità proprio diverse.
Detto questo, ritornare a leggere dei film di questo spessore, fa solo che piacere. Certo è un film (parlo al singolare) che ti impegna parecchio, le emozioni non vengono meno (francis, però sei sempre il solito esagerato!
) ed è anche difficile trovare appigli di critica (sarebbe necessario leggere il libro), troppo semplice fare rimandi ai film di questo tipo, ma ecco la forza di questi film è quella di raccontare delle storie che suscitino in qualche modo passione per quello che fanno, non importa quanto siano originali (non lo sono per niente), ma quando vengono raccontati con minuzia di particolari, rimangono dentro e questo può essere solo che positivo. Ottimo lavoro da parte di Andrew che mi sento di promuovere a pieni voti sia per la difficoltà della trasposizione, sia per tutte le scelte più cinematikine, dalla regia agli attori (tranne forse per Hayden Christensen che io non amo per niente - il suo Anakin Skywalker fa ribrezzo).
n.b. Locandina del primo pari alla copertina del libro (Raspberry!)
- seconda (lavorata?) che rimanda alla fiaba, al sogno e all'amore dei protagonisti.
n.b.b. Musiche che se vengono sentite durante la lettura (c'è qualcuno che non lo fa?), arricchiscono ancora di più l'immaginazione delle scene.
Ah ecco, altro punto a favore perché è un film che si immagina facilmente, molto cinematografico (se non televisivo a episodi).