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A volte ritorno
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A volte ritorno, Hermes production

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Andrew.
view post Posted on 27/2/2013, 20:34




CITAZIONE
Ringrazio davvero tutti per le belle parole, devo ammettere che non mi aspettavo un'accoglienza così positiva.
Non ho molto da rispondere, tranne riguardo la scelta di MacFarlane che non ha convinto al 100% neanche me (soprattutto per la seconda parte del film) ma non sono risucito a trovare valide alternative.

Io avrei preso Peter Weir. Il discorso dell'essere dissacrante alla fine non è si è rivelato molto offensivo, quindi potevi trascurare questo fatto e andare sicuro con qualcuno che avesse già fatto commedie divertenti ma anche o riflessive.
 
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view post Posted on 27/2/2013, 21:08
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CITAZIONE (Andrew. @ 27/2/2013, 20:34) 
CITAZIONE
Ringrazio davvero tutti per le belle parole, devo ammettere che non mi aspettavo un'accoglienza così positiva.
Non ho molto da rispondere, tranne riguardo la scelta di MacFarlane che non ha convinto al 100% neanche me (soprattutto per la seconda parte del film) ma non sono risucito a trovare valide alternative.

Io avrei preso Peter Weir. Il discorso dell'essere dissacrante alla fine non è si è rivelato molto offensivo, quindi potevi trascurare questo fatto e andare sicuro con qualcuno che avesse già fatto commedie divertenti ma anche o riflessive.

Ecco, nonostante abbia saccheggiato la colonna sonora di The Truman Show, devo dire di non averci pensato per niente a Peter Weir. Secondo me il film ha un linguaggio troppo "colorito", che non si adatta al suo stile.
E' anche vero che, tra i vari tagli operati e l'accento che ho messo sulla seconda parte, la carica irriverente e spregiudicata del libro si è molto affievolita.
 
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view post Posted on 2/3/2013, 01:18

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CITAZIONE (Hermetico @ 27/2/2013, 19:48) 
Ringrazio davvero tutti per le belle parole, devo ammettere che non mi aspettavo un'accoglienza così positiva.
Non ho molto da rispondere, tranne riguardo la scelta di MacFarlane che non ha convinto al 100% neanche me (soprattutto per la seconda parte del film) ma non sono risucito a trovare valide alternative.

CITAZIONE (Clint1994 @ 27/2/2013, 15:44) 
Invece secondo me la critica del film alla Chiesa va molto più a fondo... Di fatto il film rinnega anche tutto l'aspetto rituale della Chiesa, e non mi sembra affatto una cosa da poco: l'andare a messa, i sacramenti, le preghiere, i voti pasquali ( :P )...nel film viene detto chiaramente che sono cose che non hanno alcun senso, cose di cui non importa nulla a Dio, perché ciò che la pellicola propone è una sorta di ritorno al nocciolo essenziale della religione, al semplice "vogliamoci bene" (o "fate i bravi"), privandola quindi di tutto ciò che poi è stato costruito attorno ad essa (e quindi tutti i riti, per non dire perfino l'idea stessa di Chiesa ecc.)

Sì, in effetti la critica forte è proprio verso la Chiesa.
Ovviamente il film si limita a suggerie delle riflessioni, non vuole certo trattare un tema così complesso da cima a fondo perchè non può farlo. Questo ovviamente vale per qualsiasi forma d'arte. Cattura un'idea, un'emozione, trasmette un messaggio, che ovviamente può essere più o meno condivisibile.
In questo caso la critica alla Chiesa c'è ed è evidente. Come dice Clint non si mettono in dubbio quei dogmi fondamentali su Dio, ma piuttosto tutte quelle convenzioni e norme che sono poi alla base dell'enorme frammentazione del cristianesimo nelle sue svariate divisioni.
Il film vorrebbe proprio dimostrae che se si spoglia il cattolicesimo di tutte queste sovrastrutture emerge un'essenza simile in molte religioni. Ed è un essenza che non offende nessuno, perchè fare il bene credo sia alla base di qualsiasi religione.

Sì, però è storia vecchia di almeno cinquant'anni, l'attacco ai rituali della Chiesa, non è più scandalosa nemmeno all'interno della Chiesa stessa.

Comunque, sai che secondo me anche un Gilliam sarebbe andato bene? Ironia molto Python nella prima parte, barboni e mondo dello spettacolo al centro, una tragedia alla fine.
 
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view post Posted on 11/4/2013, 09:32
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A VOLTE RITORNO

Regia: Non sono mai stato un fan di Seth MacFarlane, nè dei suoi Griffin (e all'inizio li ho seguiti, quindi sto parlando a ragion veduta), nè di American Dad (puah). Il suo esordio cinematografico non l'ho visto ma non credo sia stato determinante nella scelta di Hermes; la sua partecipazione come conduttore agli Oscar, invece, il segno di quello che ho sempre pensato: il sistema tanto criticato (mai con vera sana cattiveria) alla fine l'ha inghiottito (o meglio, smascherato). Concordo con chi dice che la scelta di un regista per questo film era difficilissima (a maggior ragione visto l'ottimo risultato di tutto l'insieme), e ci stava la scelta di un esordiente cinematikino e di una voce politicamente (ma religiosamente?) scorretta, o se non altro fuori dal coro.
Hermes ha dichiarato di non avere alternative, se non sbaglio, mentre ho letto i suggerimenti più disparati in sede di recensione, concordando solo forse con Francis che ha parlato di progetto perfetto per Terry Gilliam. Se questo è vero al 100% (e i cinematikini avrebbero sbrodolato), basta coi vecchi bacucchi, bolliti al cinema reale, e inflazionati in quello virtuale.
ps: vedremo se come per Ben Affleck e il suo Argo, avremo il primo caso di vincitore di Ck Award come miglior film senza nemmeno la candidatura del regista (o è già accaduto?).

Sceneggiatura: La prima curiosità era di scoprire come scrive questo benedetto Hermes. E devo dire bene, molto descrittivo ma senza dilungarsi, giusto ritmo, dialoghi e situazioni spesso fulminanti e perfette (credo che il soggetto alla base ne raccolga i meriti, ma ho sempre detto che ci vuole bravura anche a scegliere i soggetti, ci torniamo dopo). E' vero che non è il suo esordio (per me è come se lo fosse, è il suo battesimo con me, se non altro), quindi qualche appuntino va fatto per pochi errori di punteggiatura o digitazione (arrivano quasi tutti dalla metà in poi, forse una revisione finale mancata?) e per la cosa fatta notare un po' da tutti, dei vari intercalare un po' stonati (se la storia è ambientata a New York, cosa c'entra che nella traduzione italiana anche del romanzo vi siano presenti degli accenti romaneschi? Anche se presenti poche volte, questi difetti andavano eliminati dallo sceneggiatore). Su tutto il resto, hai detto niente, praticamente nulla da dire. Tre (o anche quattro) parti nettamente distinte di film, un po' come i Vangeli, i libri della Bibbia o la stessa Via Crucis, scandiscono le tappe del percorso di JC (se nel libro era chiamato così, andava chiamato così, questa era una bella intuizione), che addirittura alla fine del talent (in cui si presenta come un mix tra Kurt Cobain e John Lennon) mi avevano fatto pensare che il film fosse finito ed esclamare: tutto qui? :-)
La parte della "comune", mi ha fatto ripensare a Easy Rider (l'atmosfera hippy pervade tutta la pellicola dall'iniziale apparizione di Jimi Hendrix), a The Village e sin da subito anche ai fatti della setta di Charlie Manson (figura a questo punto da rivalutare?). Parte finale da brividi, con la coda a Washington un po' misteriosa ed enigmatica (o solo io non ho capito il senso dell'uomo con la valigetta?).
ps: un "a parte" lo meritano le parolacce, che sono l'unico elemento ridanciano di una pellicola che per il resto della commedia ha ben poco. A meno che non la s'intenda nei canoni danteschi di narrazione che inizia male e finisce bene.

Soggetto: appena si era parlato del romanzo di John Niven sul forum mi ero adoperato per leggerlo e l'avevo persino annoverato in un mio file di possibili progetti futuri. L'ultima volta che è accaduto che un progetto che sulla carta mi ispirava è finito poi concretamente prodotto da qualcun'altro, vinse il Ck Award (Lo Spaventapasseri e il suo servitore), quindi Hermes faccia gli scongiuri. Per il resto nulla da dire, se non domandare a Hermes di spiegarci semmai per bene cosa ha tagliato, cosa ha "accorpato", cosa ha inventato/aggiunto/modificato di sana pianta e sua iniziativa. Secondo me, senza nulla togliere alla riuscita del prodotto finito, si potrebbero meglio spartire i meriti appunto tra la fonte e la sua trasposizione.
ps: di ritorni di Gesù sulla terra ne abbiamo visti altri, al cinema: Joan Lui con Celentano è un mio must, mi chiedo cosa ne pensa Hermes se l'ha visto; mentre Dio su Cinematik s'era visto nel film della Fantasia, Bentornato Dio!, che a questo punto credo meriterebbe una tua riscoperta, per un confronto a 360° con un grande produttore del passato, uno stile produttivo e di scrittura che appartiene ormai a 10 anni fa, e con un tema che forse resta più sulla commedia generica rispetto al tuo, ma pure in grado di far riflettere su temi universali e attuali. E sono sicuro che per la regola "do ut des" il caro Davide Pezzi troverebbe il tempo di leggere il tuo e strapparsi qualche capello, probabilmente.

Cast: Ben assemblato nell'insieme, Leto (che peso indossare i panni di questo Gesù rockettaro, francescano, sboccato, senza tetto e televisivo allo stesso tempo) e la Rossum (forse Galifianikis) possono ambire a una nomination, ma forse solo l'attrice alla vittoria (dipenderà come sempre dalla concorrenza di categoria). Merita invece un discorso a parte Bridges, che con poche ma indimenticabili scene segna il film e soprattutto si lascia immaginare nel ruolo (facendoci sperare quasi che il film sia reale) come quasi mai nessuno prima. Sarà dura battere Dio, ai Ck Awards. Si accontenterà di essere l'attore non protagonista? ;-)

Locandina: Non mi fa impazzire. Ma devo riprendere un po' di confidenza con le tendenze grafiche reali e virtuali degli ultimi anni.

Musica: La cosa più importante è che è riuscita a essere contingente e complementare al film. Una bella cavalcata nella musica USA dagli anni '60 in poi, con qualche scelta indipendente (i Pavement, la migliore).

Sito: assente, non è un demerito, ma ricordiamoci che poi curiosità di lavorazione e quant'altro si possono sempre aggiungere sul forum (è un modo spesso anche curioso e attinente alla critica per addentrarsi nella lavorazione dietro le quinte di un film).

Voto complessivo: 7,5. Chi mi conosce lo sa che non vado oltre l'8, il 9 e il 10 si danno ai film perfetti o che resistono al tempo, ma se per fine semestre me la sentirò di riaggiustarlo verso l'alto, lo segnalerò senz'altro nel topic e nella firma. Sia di grande soddisfazione per Hermes sapere che la sera che l'ho finito di leggere l'ho raccontato a mia moglie. Pochi film meritano di avere la sua attenzione (lei che mi considera un pazzo per essere tornato a ronzarvi attorno). Al sondaggio, altrettanto onestamente devo ammettere, ho smollato un 7. I mezzi voti, lo dico per tutta la critica cinematikina, se sono verso l'alto vanno tramutati direttamente in un mezzo voto in più, altrimenti inutile falsare sondaggi, medie e speranze dei cinematikini (ma voi lo sapete bene).
 
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Andrew.
view post Posted on 11/4/2013, 11:36




CITAZIONE
Pochi film meritano di avere la sua attenzione (lei che mi considera un pazzo per essere tornato a ronzarvi attorno)

Salutaci Yoko! :P
 
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view post Posted on 12/4/2013, 11:33
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Innanzitutto ringrazio Papele che ha deciso di ri-rompere il ghiaccio leggendo proprio il mio film. e per fortuna gli è piaciuto. Rispondo alla rece che ho letto con grande interesse anche perchè viene da uno che ha fatto nascere Ck e ha visto il cambiamento nello scrivere film dall'inizio a oggi.


CITAZIONE (marenarobros @ 11/4/2013, 10:32) 
Concordo con chi dice che la scelta di un regista per questo film era difficilissima (a maggior ragione visto l'ottimo risultato di tutto l'insieme), e ci stava la scelta di un esordiente cinematikino e di una voce politicamente (ma religiosamente?) scorretta, o se non altro fuori dal coro.
Hermes ha dichiarato di non avere alternative, se non sbaglio, mentre ho letto i suggerimenti più disparati in sede di recensione, concordando solo forse con Francis che ha parlato di progetto perfetto per Terry Gilliam. Se questo è vero al 100% (e i cinematikini avrebbero sbrodolato), basta coi vecchi bacucchi, bolliti al cinema reale, e inflazionati in quello virtuale.

Come già detto, a Gilliam non ci avevo proprio pensato anche perchè volevo un regista non grandissimo, visto il modo in cui veniva trattato il tema. Anche ora penso che qualsiasi regista non risulterebbe pienamente a fuoco con un film e una storia così.

CITAZIONE (marenarobros @ 11/4/2013, 10:32) 
Parte finale da brividi, con la coda a Washington un po' misteriosa ed enigmatica (o solo io non ho capito il senso dell'uomo con la valigetta?).

L'uomo che esce dal Campidoglio è Danny, ormai cresciuto che, come dice Dio, è stato eletto nel Congresso ed è riuscito a far passare una legge contro il possesso di armi (è una scena che ho aggiunto io per dare un pizzico di speranza, dato che nel libro non si sa nulla di ciò che ne è stato di Becky e Morgan).

CITAZIONE (marenarobros @ 11/4/2013, 10:32) 
L'ultima volta che è accaduto che un progetto che sulla carta mi ispirava è finito poi concretamente prodotto da qualcun'altro, vinse il Ck Award (Lo Spaventapasseri e il suo servitore), quindi Hermes faccia gli scongiuri.

E' da mò che mi tocco! :P Quest'anno agli awards, visti i film usciti e quelli che usciranno, mi sa che scorrerà il sangue. :D

CITAZIONE (marenarobros @ 11/4/2013, 10:32) 
Per il resto nulla da dire, se non domandare a Hermes di spiegarci semmai per bene cosa ha tagliato, cosa ha "accorpato", cosa ha inventato/aggiunto/modificato di sana pianta e sua iniziativa. Secondo me, senza nulla togliere alla riuscita del prodotto finito, si potrebbero meglio spartire i meriti appunto tra la fonte e la sua trasposizione.

Inutile girarci attorno, il libro è già bello di per sè quindi metà del merito va allo scrittore John Niven che ha creato situazione spassosissime che io non risucirei mai a inventare (la prima parte in Paradiso in primis). Per il resto ho dovuto tagliare molto, anche interi personaggi. All'inizio Dio e Gesù vanno all'Inferno e incontrano Satana. Il pezzo è divertentissimo (oltre che molto volgare - ti lascio immagianre i supplizi che Satana si inventa per torturare i peccatori-), ed è lì che Dio ha l'idea di riportare sulla Terra Gesù ma ho tagliato tutto perchè volevo far partire la storia il prima possibile. Poi c'è tutto il viaggio da New York a Los Angeles, molto lungo, pieno di sotto trame e personaggi (un contadino che si vuole vendicare del padre, un omosessuale sieropositivo che viene discriminato dalla sua cittadina...). Anche qui tolto tutto altrimenti sarebbe divenuto un altro Via col Vento! Il personaggio di Becky l'ho quasi creato di mio, infatti nel libro è solo un'ex tossicodipendente, non si sa altro di lei. Ho accentuato l'atmosfera drammatica nell'ultima parte (nel libro l'unico a morire è Big Bob) e ho tolto la Resurrezione. Nel libro infatti Dio ricompare a Becky per ricordargli della telecamera attaccata alla serra. Queste sono grosso modo le modifiche principali e poi, anche se non sembra, ho tolto molte parolacce e situazione un po' volgari che seocndo me erano "troppo" per il film.

CITAZIONE (marenarobros @ 11/4/2013, 10:32) 
ps: di ritorni di Gesù sulla terra ne abbiamo visti altri, al cinema: Joan Lui con Celentano è un mio must, mi chiedo cosa ne pensa Hermes se l'ha visto; mentre Dio su Cinematik s'era visto nel film della Fantasia, Bentornato Dio!, che a questo punto credo meriterebbe una tua riscoperta, per un confronto a 360° con un grande produttore del passato, uno stile produttivo e di scrittura che appartiene ormai a 10 anni fa, e con un tema che forse resta più sulla commedia generica rispetto al tuo, ma pure in grado di far riflettere su temi universali e attuali. E sono sicuro che per la regola "do ut des" il caro Davide Pezzi troverebbe il tempo di leggere il tuo e strapparsi qualche capello, probabilmente.

Il film con Celentano non l'ho visto (lui non mi sta molto simpatico <_< ), mentre quello di Davide Pezzi potrei recuperarlo anche perchè l'idea mi sembra quasi uguale.

CITAZIONE (marenarobros @ 11/4/2013, 10:32) 
Voto complessivo: 7,5. Chi mi conosce lo sa che non vado oltre l'8, il 9 e il 10 si danno ai film perfetti o che resistono al tempo, ma se per fine semestre me la sentirò di riaggiustarlo verso l'alto, lo segnalerò senz'altro nel topic e nella firma. Sia di grande soddisfazione per Hermes sapere che la sera che l'ho finito di leggere l'ho raccontato a mia moglie. Pochi film meritano di avere la sua attenzione (lei che mi considera un pazzo per essere tornato a ronzarvi attorno).

Grazie davvero per i complimenti, sono quasi imbarazzato! Metti che iil film non ti fosse piaciuto, certo non sarebbe stato un bel modo per ritornare a leggere e recensire, e mi sarei sentito pure in colpa! Invece per fortuna non è stato così. :)
 
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Merlino*
view post Posted on 31/5/2013, 23:18




Lo spettatore addormentato

Non tergiverso tanto e lo dico subito chiaro così almeno non ci sono dubbi: questo film è sgradevole. Dalla definizione si può sottilmente intuire che non mi è piaciuto e che sono arrivato alla fine perché non sono mai uscito da un cinema nemmeno quando si è trattato di arrivare alla fine di pellicole come Le Barzellette per cui, tra varie e ripetute insofferenze, anche questa volta sono rimasto fino al termine. L’ingresso di Dio che dialoga con un gergo da scaricatore di porto mi era già bastato ma poi anche il seguito mi ha confermato che mi trovavo di fronte a quella che per i miei gusti potrei tranquillamente definire una schifezza. Poi si può anche dire e scrivere che è ben fatto e su questo non ci sono dubbi, del resto io tenni a battesimo Peter Crumb con tutti gli elogi del caso, ma questa volta la bella confezione serve solo a coprire la sostanza di pessima qualità che si trova sotto. Il produttore ha cercato di tirarsi fuori da eventuali storture di naso con la speranza di non offendere nessuno in Ck ma se poi ogni parola e ogni situazione sullo schermo trasuda di gratuita irriverenza e compiacimento allora che si faccia pure la pellicola, ma almeno ci venga risparmiata la pillolina perché, tanto per fare un paragone, è come schiaffeggiare qualcuno dicendogli in anticipo che lo si fa senza l’intenzione di fargli del male ma poi lo si colpisce con il sorriso sulle labbra il più forte possibile.
Lo spettatore addormentato non può dare un voto a questo film perché il suo voto non vuole mai essere critico sull’opera ma solo mettere a conoscenza i produttori di quanto si è goduto la visione e in questo caso il risultato, a parte le musiche, è pari a zero quindi non andrebbe oltre l’uno o il due.
Francesco, 76 anni, Roma. (30 Maggio 2013)
 
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view post Posted on 1/6/2013, 11:16
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Ok, lo dico io.
Secondo me lo spettatore addormentato questo film non l'ha visto, o non l'ha forse legittimamente finito di vedere, e faceva prima ad ammetterlo (e valeva di più come giudizio), perchè scrivere 15 righe di recensione senza praticamente dire nulla non fa molto testo.

E se ci si offende per il linguaggio sboccato di un personaggio di un film (anche se si chiama Dio, in questo caso) e non si affrontano i temi di un film del genere (il capolavoro del semestre e probabilmente dell'ultima generazione di film di Cinematik) allora siamo rimasti a Livin la Vida Loca (tiè).

Pap, con altrettanta sincerità, anzi di più.
 
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Merlino*
view post Posted on 1/6/2013, 11:26




Sbagli
 
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view post Posted on 1/6/2013, 11:59
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CITAZIONE (Merlino* @ 1/6/2013, 00:18) 

Lo spettatore addormentato

Non tergiverso tanto e lo dico subito chiaro così almeno non ci sono dubbi: questo film è sgradevole. Dalla definizione si può sottilmente intuire che non mi è piaciuto e che sono arrivato alla fine perché non sono mai uscito da un cinema nemmeno quando si è trattato di arrivare alla fine di pellicole come Le Barzellette per cui, tra varie e ripetute insofferenze, anche questa volta sono rimasto fino al termine. L’ingresso di Dio che dialoga con un gergo da scaricatore di porto mi era già bastato ma poi anche il seguito mi ha confermato che mi trovavo di fronte a quella che per i miei gusti potrei tranquillamente definire una schifezza. Poi si può anche dire e scrivere che è ben fatto e su questo non ci sono dubbi, del resto io tenni a battesimo Peter Crumb con tutti gli elogi del caso, ma questa volta la bella confezione serve solo a coprire la sostanza di pessima qualità che si trova sotto. Il produttore ha cercato di tirarsi fuori da eventuali storture di naso con la speranza di non offendere nessuno in Ck ma se poi ogni parola e ogni situazione sullo schermo trasuda di gratuita irriverenza e compiacimento allora che si faccia pure la pellicola, ma almeno ci venga risparmiata la pillolina perché, tanto per fare un paragone, è come schiaffeggiare qualcuno dicendogli in anticipo che lo si fa senza l’intenzione di fargli del male ma poi lo si colpisce con il sorriso sulle labbra il più forte possibile.
Lo spettatore addormentato non può dare un voto a questo film perché il suo voto non vuole mai essere critico sull’opera ma solo mettere a conoscenza i produttori di quanto si è goduto la visione e in questo caso il risultato, a parte le musiche, è pari a zero quindi non andrebbe oltre l’uno o il due.
Francesco, 76 anni, Roma. (30 Maggio 2013)

Ok, ammetto che mi sto ancora riprendendo dalla stroncatura. Apprezzo la schiettezza (sono conscio che molti italiani accoglierebbero proprio così un film del genere), ma mi viene da chiederti, sei sicuro di averlo letto fino alla fine?! Sicuro di non esserti fatto influenzare negativamente dal linguaggio scurrile, presente principalmente nella prima parte?
Perchè davvero, a parte quello, io non ci vedo un'offesa alla religione, anzi ne è l'esaltazione dei suoi aspetti più puri. Dio è amore e accoglienza, la Chiesa dovrebbe essere una comunità nel senso più primitivo ma nobile del termine, ed è proprio questo che il film vuole trasmettere e già da quando Gesù scende sulla Terra, il messaggio diventa piuttosto chiaro.
Al di là del linguaggio, cos’è che hai trovato così offensivo?
Se i personaggi avessero parlato in altro modo il tuo giudizio sarebbe cambiato? Se davvero fosse così (e lo sembra dato che hai criticato solo i dialoghi) beh, allora penso che sia tu quello che si è fermato alla superficie senza andare alla sostanza del film.

Come già detto apprezzo la franchezza del tuo giudizio, ma dato che è stato così severo mi piacerebbe che argomentassi meglio, anche per capire dove secondo te ho sbagliato.
 
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view post Posted on 1/6/2013, 12:12
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Ok, ammetto che mi sto ancora riprendendo dalla stroncatura.

Ma per me non è manco una stroncatura, giustamente Merlo gioca a interpretare dei personaggi (che sono o non sono la rappresentazione del suo pensiero? Boh) e in questo caso sembra il vecchio intervistato da Marzullo che è andato a vedere 'sto film per sbaglio... ^_^
ci sta pure la schiettezza dell'italiano medio (o mediamente retrogrado?), anche per movimentare un po' le acque...
però esatto, dove sta poi un minimo di analisi del film e delle sue tematiche (e non del suo linguaggio)?
Ricordiamoci che anche Gesù (the original) quando ha predicato è stato preso per un ribelle sovvertitore dai vecchiacci oscurantisti della palestina degli anni 0...

CITAZIONE
Se i personaggi avessero parlato in altro modo il tuo giudizio sarebbe cambiato? Se davvero fosse così (e lo sembra dato che hai criticato solo i dialoghi) beh, allora penso che sia tu quello che si è fermato alla superficie senza andare alla sostanza del film.

Come già detto apprezzo la franchezza del tuo giudizio, ma dato che è stato così severo mi piacerebbe che argomentassi meglio, anche per capire dove secondo te ho sbagliato.

Quoto, e spero che non ti risponda con un laconico "Sbagli" ;)

ps: io mi sono infervorato da fan del film, ora vediamo se anche gli altri che gli hanno dato 8 e 9 sono passionali e disinteressati come me.
 
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Clint1994
view post Posted on 1/6/2013, 16:35




Concordo totalmente con Hermes e Papele... Una stroncatura motivata solo dalla presunta sgradevolezza del linguaggio è indice di una lettura del tutto superficiale. "A volte ritorno" è uno dei film più profondi che io abbia letto su Cinematik, capace di affrontare in modo originale delle tematiche delicatissime e lanciando un messaggio assolutamente da non sottovalutare.

Sono rimasto anch'io basito nel leggere la recensione di Merlino. E' chiaro che si è fermato alla superficie senza cogliere il vero spirito del film. Se proprio si vuole stroncare un film, o se in ogni caso il film non è piaciuto, cosa possibilissima, bisogna almeno argomentare un minimo.
 
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Andrew.
view post Posted on 1/6/2013, 18:06




Mi accodo a voi e invito Merlino a leggere le altre recensioni (non dico il film perchè se dice di averlo letto fino alla fine, non ha senso non credergli).
Come ho scritto nella recensione infatti questo film è molto religioso, a dispetto delle parolacce (davvero siamo rimasti ancora al sorprenderci per le parolacce?) denota grande maturità di spirito e lancia un segnale positivo, un invito a fare del bene nella vita.
E se ciò nonostante, quelle prime scene comiche sono bastate a sconcertare, mi sa che questa volta lo spettatore era addormentato letteralmente. ^_^
 
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Merlino*
view post Posted on 2/6/2013, 01:33




OK, letto anche le recensioni e vi ritrovo:
- poi mi sono reso conto che la storia era talmente dissacrante
- alcune scene e dialoghi potrebbero urtare chi è particolarmente sensibile al tema religioso
- ho la sensazione che possa non piacere magari perché nel film ci sono alcune esagerazioni
- il film esprime perfettamente anche la mia posizione (e i miei dubbi) nei confronti della religione e della Chiesa
- una commedia che non ha paura di mettere in discussione alcuni degli aspetti più controversi della religione cristiana
- In Paesi come l’Italia e l’America, lo spettatore medio non saprebbe neanche l’esistenza di un film del genere, per ovvi motivi
- Sì, in effetti la critica forte è proprio verso la Chiesa.
- In questo caso la critica alla Chiesa c'è ed è evidente.

ma poi con molto candore si ritiene che alla fine il risultato finale "è un essenza che non offende nessuno" (!)

Il punto vero lo chiarisce Clint - che poi pare rimangiarsi tutto nell'intervento successivo - con:
- invece secondo me la critica del film alla Chiesa va molto più a fondo... Di fatto il film rinnega anche tutto l'aspetto rituale della Chiesa, e non mi sembra affatto una cosa da poco: l'andare a messa, i sacramenti, le preghiere, i voti pasquali ( )...nel film viene detto chiaramente che sono cose che non hanno alcun senso, cose di cui non importa nulla a Dio, perché ciò che la pellicola propone è una sorta di ritorno al nocciolo essenziale della religione, al semplice "vogliamoci bene" (o "fate i bravi"), privandola quindi di tutto ciò che poi è stato costruito attorno ad essa (e quindi tutti i riti, per non dire perfino l'idea stessa di Chiesa ecc.)

Alla luce di tutto questo lo spettatore addormentato ha avuto la conferma che, come sempre, nel suo dormiveglia non si è lasciato confondere dalle immagini e dai dialoghi che appaiono falsamente buonisti solo perché accompagnati dal subdolo mantra "fate i bravi", ma ha colto il punto della vera intenzione del film che è quella di colpire la Chiesa senza pietà e con l'aggravante di trovare grande godimento nel farlo. E, se non fossi stato abbastanza chiaro nel mio primo intervento lo ripeto, è proprio questo irritante compiacimento, che trasuda e trabocca da tutto il film, che, indipendentemente da tutte le false buone intenzioni che si vorrebbero mettere a copertura, risulta allo spettatore addormentato come un atteggiamento sgradevole e irrispettoso nei confronti di una struttura nella quale crede ed è fortemente impegnato.

P.S. sì, un Dio meno (dis)umano avrebbe aiutato e molto.
Del resto, volendo proprio fare uno sforzo di pessima immaginazione, è Gesù che si fa uomo e che al limite dei limiti potrebbe anche scendere per un breve periodo al basso livello di un drogato, ma solo per riaprigli le porte e riaccompagnarlo fuori da quella brutta situazione, non certo non per condividerla insieme. Gesù di Nazaret, pur trovandosi attorniato da ladri e assassini, non si è mai trasformato in ladro o assassino per far loro capire che stavano sbagliando.
P.P.S. il "fate i bravi" non è altro che un ulteriore segno dell'Era dell'Acquario, un degno successore del "fate l'amore non fate la guerra" e di quel "nuovo mondo" proveniente dritto dritto da un libro new age primi anni '90, tanto che mi aspetto che a breve qualcuno realizzi un film anche da La Profezia di Celestino spacciandolo come nuovo propulsore a favore della religione Cattolica. Ma in fondo abbiamo già avuto il "piacere" di vedere Il Codice Da Vinci e quindi avanti tutta con le castronerie.
 
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view post Posted on 2/6/2013, 12:10
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CITAZIONE (Merlino* @ 2/6/2013, 02:33) 
OK, letto anche le recensioni e vi ritrovo:
- poi mi sono reso conto che la storia era talmente dissacrante
- alcune scene e dialoghi potrebbero urtare chi è particolarmente sensibile al tema religioso
- ho la sensazione che possa non piacere magari perché nel film ci sono alcune esagerazioni
- il film esprime perfettamente anche la mia posizione (e i miei dubbi) nei confronti della religione e della Chiesa
- una commedia che non ha paura di mettere in discussione alcuni degli aspetti più controversi della religione cristiana
- In Paesi come l’Italia e l’America, lo spettatore medio non saprebbe neanche l’esistenza di un film del genere, per ovvi motivi
- Sì, in effetti la critica forte è proprio verso la Chiesa.
- In questo caso la critica alla Chiesa c'è ed è evidente.

ma poi con molto candore si ritiene che alla fine il risultato finale "è un essenza che non offende nessuno" (!)

Questi però sono miei pensieri e non vedo cosa c'entrino con il film. Non lo migliorano nè lo peggiorano. Poi, se proprio vogliamo parlare anche di questo, beh è ovvio che io creda in questa storia altrimenti il film non lo avrei mai scritto. E il mio timore derivava dal fatto che, a una lettura superficiale, il film poteva risultare offensivo, ma nella mia visione non lo è affatto. Voglio dire, viviamo in uno Stato in cui la Chiesa ha sollevato un polverone per Il Codice Da Vinci (un opera di pura finzione e intrattenimento spicciolo)... figuriamoci cosa avrebbe scatenato per un film "del genere".

CITAZIONE (Merlino* @ 2/6/2013, 02:33) 
Il punto vero lo chiarisce Clint - che poi pare rimangiarsi tutto nell'intervento successivo - con:
- invece secondo me la critica del film alla Chiesa va molto più a fondo... Di fatto il film rinnega anche tutto l'aspetto rituale della Chiesa, e non mi sembra affatto una cosa da poco: l'andare a messa, i sacramenti, le preghiere, i voti pasquali ( )...nel film viene detto chiaramente che sono cose che non hanno alcun senso, cose di cui non importa nulla a Dio, perché ciò che la pellicola propone è una sorta di ritorno al nocciolo essenziale della religione, al semplice "vogliamoci bene" (o "fate i bravi"), privandola quindi di tutto ciò che poi è stato costruito attorno ad essa (e quindi tutti i riti, per non dire perfino l'idea stessa di Chiesa ecc.)(!)

Esatto, suggerisce un altro tipo di rapporto con Dio, più intimo e meno ingabbiato in sovrastrutture. E' così offensivo? Voglio dire, se una persona persegue il bene nella sua vita terrena ma decide legittimamente di non credere in Dio o di non farlo secondo le leggi della religione cattolica, che succede una volta morto?Dio lo rinnega perchè non ha pregato come si deve o non è andato a messa? Lo so, c'è un pizzico di provocazione, ma cerchiamo una volta tanto di non partire sempre sulla difensiva. Sembra che in Italia se ci si azzarda a criticare qualche minimo aspetto della Chiesa si passa subito per eretici.


CITAZIONE (Merlino* @ 2/6/2013, 02:33) 
Alla luce di tutto questo lo spettatore addormentato ha avuto la conferma che, come sempre, nel suo dormiveglia non si è lasciato confondere dalle immagini e dai dialoghi che appaiono falsamente buonisti solo perché accompagnati dal subdolo mantra "fate i bravi", ma ha colto il punto della vera intenzione del film che è quella di colpire la Chiesa senza pietà e con l'aggravante di trovare grande godimento nel farlo. E, se non fossi stato abbastanza chiaro nel mio primo intervento lo ripeto, è proprio questo irritante compiacimento, che trasuda e trabocca da tutto il film, che, indipendentemente da tutte le false buone intenzioni che si vorrebbero mettere a copertura, risulta allo spettatore addormentato come un atteggiamento sgradevole e irrispettoso nei confronti di una struttura nella quale crede ed è fortemente impegnato.

Mi metto comunque nei tuoi panni e capisco il fastidio che provi, anche perchè è vero che la Chiesa (o almeno una certa parte di essa) viene fortemente criticata.
Mi permetto però di correggere solo una cosa: quel "fate i bravi" non è un subdolo mantra, ma solo un semplice (ma non semplicistico) invito a fare il bene a se stessi e soprattutto agli altri (perchè in estrema sintesi è di questo che si tratta ed è questo che un po' tutte le religioni del mondo invitano a fare). Che cosa ci sia di subdolo lo devo ancora capire.

CITAZIONE (Merlino* @ 2/6/2013, 02:33) 
Del resto, volendo proprio fare uno sforzo di pessima immaginazione, è Gesù che si fa uomo e che al limite dei limiti potrebbe anche scendere per un breve periodo al basso livello di un drogato, ma solo per riaprigli le porte e riaccompagnarlo fuori da quella brutta situazione, non certo non per condividerla insieme. Gesù di Nazaret, pur trovandosi attorniato da ladri e assassini, non si è mai trasformato in ladro o assassino per far loro capire che stavano sbagliando.

Ed è esattamente quello che fa. Il Gesù del film è dalla parte degli ultimi e li aiuta ad uscire fuori dalle loro situazioni di forte disagio. Non soffermarti sul fatto che Gesù si fa qualche spinello, fa parte delle provocazioni (e non è neanche così grave, non fa certo di lui un drogato).
E non è neanche un ladro. Si limita a "rubare" il cibo che il supermarket getta nella spazzatura (c'è quindi anche una critica al consumismo).
Non è neanche un assassino o un violento. Si pone inerme di fronte al carro armato e la violenza che si genera attorno a lui è tutta colpa degli uomini, che tradiscono la sua fiducia per l’ennesima volta. Gesù si sente comunque responsabile per ciò che è accaduta, prende su di sé tutta la colpa e si sacrifica nuovamente per gli uomini.

CITAZIONE (Merlino* @ 2/6/2013, 02:33) 
Ma in fondo abbiamo già avuto il "piacere" di vedere Il Codice Da Vinci e quindi avanti tutta con le castronerie.

Ma davvero prendi sul serio un libro/film come il Codice da Vinci?!

Cmq ho capito il tuo pensiero, trovi scadente e offensiva la storia di per sè e di conseguenza anche il film. Siamo ovviamente su due posizoni diametralmente opposte. Io continuo a sostenere che, dietro l'apparenza, i film non cela certo un atto d'accusa nei conronti della religione, ma semmai di certa Chiesa, il che è ben diverso.
 
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