To the Moon - Chimera FilmsSoggetto & Sceneggiatura: Un soggetto di sicuro fascino tratto da un videogioco che sinceramente non conoscevo ci porta a conoscere una storia d'amore ricostruita, a posteriori, attraverso il viaggio compiuto da due scienziati (un lui e una lei) nei ricordi e nella mente di un uomo prossimo alla morte.
Già da queste poche righe si intuisce, oltre al plot accattivante, una eccessiva somiglianza (almeno nello spunto iniziale) con
Ethernal Sunshine of the Spotless Mind dello stesso Michel Gondry.
A parte la somiglianza col film citato, il soggetto è stato comunque trasposto abbastanza bene in una sceneggiatura diretta e senza fronzoli, che però comunque paga forse la sua natura "videoludica" (o Andrew non riesce a farla completamente sua) perchè, soprattutto nella prima parte lo svolgimento risulta freddo, a tratti confuso, troppo spezzettato da sbalzi di tempo e di luogo che impediscono allo spettatore un'immediata comprensione di quanto si sta vedendo e, soprattutto, una maggiore empatia: difetto non da poco in un film sentimentale.
Andando avanti la sceneggiatura ne guadagna in scorrevolezza e maggior capacità di emozionare, ma resta evidente più di qualche dialogo che ho trovato un po' stereotipato e, tuttosommato, poco profondo. Altra cosa che un po' sorprende, conoscendo Andrew e quanta dimestichezza abbia con questo tipo di storie.
Con ciò non voglio dire che il film mi sia dispiaciuto, alla fine l'ho letto con interesse e ho comunque apprezzato un finale commovente (reso un tantino "ambiguo" dai due scienziati che forniscono letture diverse) ma durante la sua visione è stata molto forte non solo la sensazione di
deja vù, ma una certa "freddezza" da imputarsi, a mio avviso, a una sceneggiatura scarna, che poco ha favorito sia l'atmosfera che l'empatia coi personaggi.
Regia: Abbiamo parlato di che genere di storia si tratti. Michel Gondry ci sta, ma è qui forse il problema: non è che Gondry ci sta
fin troppo? Il suo nome non ci riporta un po' troppo alla memoria le situazioni di un
Ethernal Sunshine? Può essere stata una scelta forse un po' troppo facile, Andrew avrebbe potuto scegliere qualcun altro: già uno Spike Jonze o un Duncan Jones (abbastanza cerebrali anche loro) ci potevano stare ugualmente bene, evitando l'effetto "già visto".
Personaggi & Cast: Garfield e la Mulligan se la cavano bene ma alla fine danno vita a due personaggi che sono un tantino stereotipati e non molto approfonditi psicologicamente, decisamente meglio i personaggi e le relative interpretazioni della Seyfried e di Wahlberg.
Considerazioni finali: Un film che raggiunge il suo obiettivo di commuovere con una storia particolare e il messaggio finale (non nuovo, ma sempre efficace sul grande schermo) sull'amore potente più di ogni altra cosa, ma - sono il primo a dispiacermene - non mi ha conquistato nè emozionato come mi sarei aspettato, conoscendo la bravura di Andrew. In definitiva non so se si tratta di una occasione non sfruttata a dovere (e se la sceneggiatura fosse stata più slegata dal videogioco, con dialoghi migliori e una maggior caratterizzazione dei personaggi?) o di un soggetto tuttosommato molto meno "nuovo" del previsto da cui francamente Andrew avrebbe potuto tirar fuori poco altro. Non lo so, ci sto ancora pensando. Fatto sta che per me è solo un film parzialmente riuscito, che agguanta un voto più che discreto, ma che forse sembra "stretto" solo perchè Andrew di solito con me riscuote risultati più convincenti.
Voto: 7Quoto Papele, solo per continuare un confronto critico a mio avviso interessante...
CITAZIONE
Regia: 8
Sceneggiatura: 6,5
Soggetto: 7
Cast: 8
Locandina: sv
Musiche: sv
Sito: sv
Voto complessivo: 7,5
Papè, sul voto alla sceneggiatura sembriamo concordare, quindi mi meraviglia solo che non siamo arrivati alle stesse conclusioni.
Se la sceneggiatura in Ck è tutto, e tu gli hai dato un voto per me condivisibilissimo, il 7,5 finale poi da cosa è scaturito?
Infine, altra domanda: con una sceneggiatura da 6,5 non condividi quel che ho affermato io, che forse la nomination nella categoria "sceneggiatura non originale" (e, di conseguenza, anche quella a miglior film) sia stata un po' troppo generosa?