| RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS E brava Angese, che con questa sua ultima fatica cinematografica mostra sul campo di essere sulla strada giusta e di stare macinando esperienze su esperienze. Io, sinceramente, sulla polemica aperta circa i "remake", la penso come Francis. Quello che conta è il risultato. Poi se uno si avventura in imprese impossibili, tipo remake di "2001 Odissea nello spazio", cavoli suoi e di chi lo finanzia. Ma qui parliamo di un filmetto italiano, carino per carità (io l'ho visto), ma senza alcuna pretesa di arte o rivoluzione cinematografica.
Agnese ha assoluto bisogno di cimentarsi con "traduzioni" cinematografiche di opere altrui, e ha considerato buono come primo passo un remake facile facile, dove i dialoghi sono frizzanti, anche divertenti (ma che molto spesso richiamano alla mente Fic & Pic, per alcune battute proprio uguali all'originale), la storia è esilina, ma che regala uno sprazo di puro svago mentale. Anzi, mi correggo! Che dovrebbe regalare uno sprazo di svago mentale. Invece la troppa brevità del film impone alla mente di porsi delle domande a cui il film risposte non da. E' questo il grande difetto di "7 and 8". Non si arrivano a capire una serie di cose, e come si arrivi a certe situazioni. Per esempio, e magari sono io ad essere distratto, come si è capito subito che quella notizia sul giornale di moltissimi anni prima che citava l'episodio all'ospedale, aveva causato uno scambio in culla? E' tutto troppo frettoloso, e non si ha il tempo di entrare in piena sintonia con i personaggi. Peccato. Se Agnese avesse speso più pagine, e nemmeno tantissime in più, all'approfondimento delle reazioni dei personaggi alla scoperta di essere stati scambiati, il film ne avrebbe giovato certamente. Comunque, vorrei sottolineare l'efficacia delle scene più divertenti, scritte con mano ben più sapiente e attenta ad andare all'essenziale. Un ottimo progresso.
Ciò che è da migliorare, invece, è la forma. Non ci sono differenze tra le descrizioni e i dialoghi, e spesso ci si confonde. La semplice regoletta che vuole i dialoghi staccati dalle descrizioni, anche solo di una o due tabulazioni, meglio al centro, non è campata in aria.
Il cambio di regia è stato senza dubbio una cosa ottima. Nemmeno mi immagino cosa avremmo scritto se fosse rimasto Allen alla regia. Rob Reiner è senza dubbio più adatto. James Franco ed Hanry Cavill mi sono sembrati quelli più in parte; con buone prove attoriali hanno disegnato i due ruoli affrancandosi abbastanza bene dai due attori siciliani, anche se, come ho già scritto, alcune battute, troppo uguali al'originale, me li hanno fatto ricordare. Gli altri attori non si fanno, purtroppo, ricordare. Hanno ruoli troppo stereotipati ed affettati: dalla soralla Mary al padre poliziotto, alla fidanzata rompipalle e prevaricante. Ma anche l'originale, più o meno, è così. Il film poggia praticamente tutto sui due comici.
La colonna sonora è buona, ma Agnese è un nome ed una garanzia. Tutte belle canzoni. Però qualche brano solo musicale a commento di qualche scena io la metterei sempre. La locandina è carina, ed anche il sito, con qualche curiosità e news sul film originale, è pulito e ben fatto. Complessivamente, quindi, un ulteriore passo della S.B.F. nella scalata al successo, che presto arriverà. Non con questo film, però, che è troppo di poche pretese già nel suo originale, ed Agnese, ma nemmeno uno dei veterani, immagino, riuscirebbe a far diventare un brillante puro un pur onestissimo e lucentissimo pezzo di vetro colorato. VOTO: 65/100
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