FAVOLA AMERICANA by Clint94Attendevo con grande curiosità questo secondo film di Sascha, per il tipo di storia, per il gran cast, per la presenza di Eastwood alla regia. Alla fine ne è valsa la pena, perché, nonostante abbia diversi limiti, il mio giudizio complessivo è che ci troviamo di fronte a uno dei migliori film del semestre. Come è già stato detto da coloro che mi hanno preceduto, il più grande merito di Sascha è stato quello di riuscire a creare un mondo, che nel corso del film ci diventa sempre più familiare, con i suoi ambienti e i personaggi che lo popolano. La notevole durata della pellicola permette all'autore di prendersi tutto il tempo per raccontarci l'epopea di Lago e degli uomini d'onore che ne determinano le sorti. Siamo di fronte quindi a un vero e proprio kolossal, una saga ad ampio respiro che forse, come è stato suggerito, necessitava di essere spalmata in due differenti pellicole. Comunque, forse per il fatto che ho letto il film in più giorni e in maniera abbastanza episodica, io alla fine sono arrivato alla conclusione senza provare la stanchezza che ho provato leggendo altri film. Sono comprensibilissime le critiche all'eccessiva durata del film, e in futuro Sascha deve effettivamente imparare a tagliare di più e ad accorciare un po' le sue opere, però per quanto mi riguarda non mi è pesato più di tanto. Probabilmente se l'avessi letto tutto di fila, mi sarei stancato molto di più. La storia, man mano che procedeva, mi ha conquistato. Dal momento che copre un arco temporale di diversi anni, l'intero film (come quasi tutti i grandi gangster-movie) ha una struttura abbastanza episodica e ci racconta le varie fasi che hanno portato i due protagonisti, Brandon Cox e Joshua Baker, ad assumere il dominio sulla città. Le vicende, nonostante la grande quantità di personaggi e avvenimenti, si riescono a seguire abbastanza facilmente (l'unica parte poco chiara in effetti è quella sui terroristi) e formano un quadro complessivo di grande effetto. Sascha riesce a dosare perfettamente il ritmo del film e a dare il giusto spazio a ogni personaggio e a ogni vicenda, cosicché nessun personaggio e nessuna sotto-trama appaiono tirati via. È ammirevole la cura con cui il produttore descrive ogni fase dell'ascesa di Brandon e Joshua, soffermandosi a descrivere anche la città e il modo in cui si evolve nel tempo. Le scene memorabili, per la cura con cui sono state scritte e per un uso ottimo del montaggio, sono davvero tante: l'assassinio del figlio dei Thompson alternato all'abbattimento dell'albero da parte dei taglialegna; il concertino tenuto da Philip nel quale nasce la sua ossessione per Joshua; l'uccisione del sindaco Meets alternato al battesimo della figlia di Joshua; l'assassinio delle figlie di Joshua; il flashback sul primo incontro tra Joe e Liam Perry; la morte finale di Philip in mezzo ai cadaveri di tutti gli altri gangster precedentemente fatti annegare... Ma anche le vicende di personaggi secondari come Vincenzo, Joe, Logan e tanti altri restano nella memoria dello spettatore. Al contrario di altri recensori, infatti, a me non è sembrato affatto che a parte i protagonisti gli altri personaggi restino sullo sfondo, anzi. Il film è così lungo proprio perché a ciascuno di essi viene dato lo spazio necessario per descriverceli bene, e alla fine tutti hanno una loro personalità precisa e una storia particolare alle spalle. Penso all'umanissimo Logan, con i suoi dubbi religiosi, o al rapporto di amicizia e allo stesso tempo rivalità tra Joe e Liam, o alla tragica storia di Philip. La bellezza di questo film sta proprio nella descrizione assolutamente credibile di un mondo e dei personaggi che lo popolano. Una parte che secondo me si poteva accorciare è quella relativa alle indagini sull'assassino delle bambine: dal momento che allo spettatore risulta chiaro fin da subito che il colpevole è Philip, il lungo racconto delle indagini poteva essere accorciato per arrivare dritti al punto (tra l'altro, sempre in quella parte, anche la lunga sparatoria con gli uomini di Mortimer non è molto credibile). Le figure meno riuscite mi sono sembrate quelle del vecchio boss Connor Davis e di Maria, entrambi personaggi un po' troppo stereotipati; tra i mafiosi, è più riuscito il Robert Mortimer del grande Jack Nicholson. Leonardo Di Caprio e Ryan Gosling sono perfetti nella parte dei due protagonisti e per quanto non siano forse personaggi molto originali, sono assolutamente funzionali alla storia e alla fine fanno egregiamente il loro lavoro. Tra le figure secondarie, mi ha colpito molto quella di Philip, interpretato da un Michael Shannon in stato di grazia, capace di trasmettere tutto il dolore e la sofferenza di un uomo che dovremmo solo odiare e che invece ci suscita quasi pietà.
Di fronte a questi numerosi meriti, però, Sascha cade anche in errori e ingenuità francamente incomprensibili, soprattutto per quanto riguarda il cast. Intanto non si spiega perché personaggi di fondamentale importanza come Joe, Thompson, la compagna di Vincenzo e tanti altri non abbiano un attore. Altre scelte sono inspiegabili: perché Maria Bello, che ha quasi 50 anni, nella parte di Maria? Ci voleva un'attrice decisamente più giovane. Errori del genere rischiano di compromettere il risultato finale, perché per quanto un personaggio possa essere caratterizzato bene, se lo si fa interpretare da un attore che non è adatto si rovina tutto. Anche Christopher Lee, per esempio, ormai ha più di 90 anni e si limita a fare brevi cammei, quindi vederlo in un ruolo così importante mi ha lasciato un po' perplesso. Inoltre, perché far interpretare un personaggio importante come Liam a un attore sconosciuto di cui non è messa neanche una foto? Lo scopo di Cinematik di fatto è quello di riuscire a far immaginare le scene; se non si mettono né nello script né nel sito le foto degli attori, lo spettatore pigro, che non ha voglia di cercarsele da sé, non potrà immaginare le scene, e questo è grave (lo è ancora di più se a personaggi importanti non viene proprio affidato un attore). Anche l'impaginazione dello script presenta parecchie imperfezioni e gli errori grammaticali sono veramente tanti: sono frequentissime, per esempio, le domande senza punto interrogativo alla fine. Mi chiedo come sia possibile che Sascha non se ne sia accorto nella rilettura, perché sono davvero tantissimi gli errori di questo tipo.
La scelta di Eastwood alla regia è appropriata e il suo lavoro è descritto molto bene. Credo che una nomination per la miglior regia se la meriti senza dubbio.
Le musiche sono tutte adatte e in linea con le soundtrack dei film di Eastwood. Alcuni pezzi (quelli di Kyle Eastwood, quello con l'arpa...) sono meravigliosi.
Sito e locandina sono ottimi, tra i migliori del semestre; non capisco però perché il link nella home page del gioco porti direttamente a uno script impaginato male e non alla home page del film.
Nel complesso, “Favola Americana” è un film che ho apprezzato moltissimo per come riesce a raccontare in modo credibile un mondo popolato da una grande quantità di personaggi, tutti ben fatti. Ho apprezzato la cura con cui Sascha ha scritto la sceneggiatura, l'ottimo uso del montaggio e l'intensità di alcune scene (ce ne sono davvero di indimenticabili, come ho già segnalato). L'ottimo esito complessivo rischiava di essere compromesso da errori e ingenuità veramente inspiegabili, che dovrebbero farmi abbassare il voto; ho deciso comunque di mantenere un voto alto (forse troppo) perché sono rimasto affascinato dalla grandiosità del progetto e perché i pregi sono moltissimi, però Sascha al prossimo film deve assolutamente migliorare sotto certi aspetti (cast ed errori grammaticali in particolare). In ogni caso, per me è il film migliore del semestre dopo “Looking for Hope”: d'altronde, lo sapete, questo è il genere di film che amo e quando si scrivono sceneggiature di questo tipo con me si sfonda una porta aperta.
VOTO: 8
PS: non per farmi pubblicità, Sascha, ma mi piacerebbe moltissimo che tu leggessi il mio "Millennion" (il mio miglior film), diretto da Eastwood, che un anno e mezzo fa vinse 8 Awards tra cui film, regia e attore protagonista. Lo dico perché "Millennion" ha un sacco di cose in comune con "Favola Americana" e sarei curioso di sapere il tuo parere