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La variante di Lüneburg
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La variante di Lüneburg, Dreaming Studios

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Arcadia1983
view post Posted on 3/1/2013, 22:22




ecco le quattro parole sul film di Mastruccio:

Mastruccio si conferma un produttore capace. Questo ho pensato appena ho finito di leggere la sua ultima sceneggiatura, tratta da un romanzo che non conoscevo (ma mi è stato detto che è bello: l'ho anche visto in libreria, ma era incellophanato, quindi non ho potuto sfogliarlo), che affronta un tema spinoso. Il film cattura fin dall'inizio e l'attenzione dello spettatore non viene meno durante tutta la lettura della sceneggiatura, nonostante l'ardita costruzione a flashback (si parte con quello che apre Frisch fino al giorno prima della morte, poi quello di Mayer e infine quello del giovane Tabori), che però ho trovato sapientemente gestita da Mastruccio, che non sembra un produttore al secondo film, ma un esperto produttore. Haneke (di cui ho visto gli ultimi due film) dirige un film che mi sembra nelle sue corde e non si risparmia nel mostrare la violenza (le scene nel campo di concentramento sono insostenibili). Il finale, con la citazione al mio film preferito, l'ho apprezzato, anche se la sua "giocosità" (le citazioni sono tali) stona con la severità della pellicola (me lo sono immaginato tutto in bianco e nero, anche nelle scene ambientate nel 1983). Ma a parte questo, l'ho trovato un grande film.

Voto: 8
 
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mastruccio
view post Posted on 4/1/2013, 14:04




Grazie Arc per le belle parole spese per il mio film.
Il libro, se vuoi, lo trovi bello stampato in pdf da scaricare sul sito, alla fine della pagina "curiosità". Se vuoi, leggilo (sono poche pagine), e confrontalo col film. Mi piacerebbe sapere le tue impressioni.
La citazione al capolavoro di Leone (anche per me il mio film preferito) è un devotissimo omaggio, che magari stona anche con la severità della pellicola (come dici tu), ma chissenefrega!!! ;) Mi è venuto spontaneo mettercela lì, alla fine, proprio come quella originale, anche se con ambientazini e motivazioni diverse. A me interessava solo l'inquadratura, il sorriso del protagonista.
 
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World ^_^
view post Posted on 21/1/2013, 18:49




La variante di Lüneburg - Dreaming Studios

Soggetto & Sceneggiatura: Al suo secondo film Mastruccio punta decisamente in alto affrontando un tema spinoso e assai drammatico come lo sterminio degli ebrei. E lo fa con il piglio di un produttore pienamente affermato, che ben poco ha a che vedere col dato "anagrafico" del secondo film all'attivo.
Proprio come una raffinata ed elaborata partita a scacchi il film si dipana lentamente mostrandoci due uomini oramai anziani Frisch e Tabori, che arrivano alla finale resa dei conti dopo che, per un film intero abbiamo assistito - grazie a un'efficace messinscena, ricca di sapienti flashback - al loro agghiacciante passato e al motivo della loro inimicizia.
In tal senso, il film funziona benissimo nella sua costruzione e nell'efficacia dei tanti flashback che non si tirano indietro nel mostrare la cruda realtà dei campi di sterminio nazisti. Finale che non sorprende, ma che di sicuro colpisce emotivamente lo spettatore con un montaggio alternato veramente molto bello, dove la partita a scacchi finisce nell'unico modo in cui poteva finire: con la resa incondizionata di Frisch che si toglie la vita (fine comune a molti gerarchi grandi e piccoli del Reich, toltisi la vita perchè incapaci di pagare il prezzo degli orrori commessi) e il sorriso di un Tabori che ha ormai raggiunto il suo fine e, dunque, la serenità. In tal senso l'omaggio, in questa scena, a C'era una volta in America è meno evidente e pesante di quanto fosse, forse, nelle intenzioni del produttore. :P Ciò a dimostrazione che non mi è dispiaciuto, nè mi ha infastidito.
Se si eccettua una prima parte un po' lenta e che forse avrebbe necessitato di una sforbiciata (penso anche all'infanzia di Mayer) è un film dallo script compatto e avvincente, pieno di immagini potenti che colpiscono lo spettatore col "semplice" orrore di ciò che viene mostrato.


Regia: Non conosco Haneke, ma da quel che so di lui sembra una scelta più che adatta. Se a ciò aggiungiamo le impeccabili descrizioni dei movimenti di macchina di Mastruccio viene spontaneo chiedersi come anche questo nome sia stato poi ignorato nella cinquina per la Miglior Regia.


Personaggi & Cast: Frisch e Tabori sono ovviamente i due personaggi che risaltano di più in tutta la narrazione. A prestargli volto sono il grande Max von Sydow e Maximilian Schell. Difficile dire chi dei due mi abbia colpito di più e chi alla fine risulti il vero protagonista, ma la mia preferenza va per la performance sofferta e intensa di Schell. Un plauso anche al giovane Daniel Bruhl, mentre la presenza di Elio Germano non mi è sembrata poi così importante nel film.

Colonna sonora, locandina & sito: Mastruccio realizza un'altra colonna sonora veramente ben fatta, che accompagna con efficacia soprattutto i momenti più tragici e ricchi di pathos, però come accadde già con Amnèsia si tratta forse di brani funzionali al film ma che poi si ricordano poco, nell'impressione generale, a qualche giorno dalla visione. Non so se mi spiego. Locandina che non mi è dispiaciuta ma che non è forse al livello delle più belle in questo semestre, sito come sempre molto curato, lavorato e meritevole di considerazione.

Considerazioni finali: Un film dalla costruzione simile, pieno di flashback e con tante storie che si intersecano e intrecciano, non poteva funzionare senza un abile lavoro di scrittura alla base. Questo è l'autentico punto di forza (la solidità dello script) di questo nuovo film realizzato da Mastruccio. Per il resto, il tema "alto" e la trama ad alto tasso emotivo fanno sì che, per forza di cose, La variante di Luneburg non sia un film al quale si possa rimanere indifferenti. Lo stesso finale, apparentemente sotto le righe (e forse inferiore ad alcune aspettative), contribuisce a dare realismo a una storia che, a conti fatti, nella stessa messinscena dello sceneggiatore, rifugge ogni facile elemento di spettacolarità. Per quel che mi riguarda tra i migliori film di questo semestre, al pari di Scomparsa, che forse mi ha solo angosciato e fatto "star male" un tantino di più ma comunque applausi per l'opera seconda di un nuovo big del gioco. Sono pronto a scommettere che continueremo a vederne delle belle.

Voto complessivo: 7.9
 
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mastruccio
view post Posted on 27/1/2013, 01:10




In ritardissimo, ringrazio anche Gaetano per le belle parole che ha scritto sul film.
Un paio di commenti alla tua rece:
CITAZIONE (World ^_^ @ 21/1/2013, 18:49) 
il sorriso di un Tabori che ha ormai raggiunto il suo fine e, dunque, la serenità. In tal senso l'omaggio, in questa scena, a C'era una volta in America è meno evidente e pesante di quanto fosse, forse, nelle intenzioni del produttore. :P Ciò a dimostrazione che non mi è dispiaciuto, nè mi ha infastidito.

Le mie intenzioni erano di rendere omaggio al capolavoro di Leone, ma ho scelto di far terminare il film in quel modo (inventando una fine che nel romanzo non c'è) anche perchè la scena citata mi è venuta in mente in maniera automatica, come la più adatta per descrivere la raggiunta serenità di Tabori.

CITAZIONE (World ^_^ @ 21/1/2013, 18:49) 
Mastruccio realizza un'altra colonna sonora veramente ben fatta, che accompagna con efficacia soprattutto i momenti più tragici e ricchi di pathos, però come accadde già con Amnèsia si tratta forse di brani funzionali al film ma che poi si ricordano poco, nell'impressione generale, a qualche giorno dalla visione.

La mia idea di colonna sonora è che le musiche devono essere un "plus" che possano descrivere, anche solo all'ascolto senza visione di immagini, la tensione e le atmosfere delle scene a cui sono accompagnate. In questo senso penso che sia una colonna sonora, nel complesso, più che buona, funzionale, come dici tu, al film. Il fatto che i brani non si ricordino dopo qualche giorno è un fatto direi normale, visto che ho scelto volontariamente, anche per "Amnésia" e per il prossimo "Supermax", brani non famosi e di autori sconosciuti (tranne un paio). Ma è una scelta che confermo. E va bè, se non vinco il premio fa lo stesso. :)
 
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view post Posted on 27/1/2013, 01:23
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Domani (stasera proprio non riesco, sono appena tornato da lavoro e son distrutto) leggo e recensisco pure io, promesso! :)
 
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view post Posted on 29/1/2013, 17:03
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Recensione di freddy_k

Alla sua seconda prova su Ck, Mastruccio si cimenta con una trasposizione letteraria, direi con ottimi risultati. La variante di Luneburg è infatti un film intenso e commovente, che affronta in maniera ottimale un tema storico parecchio scomodo: il nazismo e i campi di concentramento. Anch'io, come altri, ho apprezzato di più la seconda parte, quella ambientata nel passato; l'ho preferita alla prima, che ho trovato un po' prolissa (soprattutto tutto il racconto di Mayer sulla sua infanzia e adolescenza prima dell'incontro con Tabori; poteva essere leggermente accorciata, a mio parere). Molte delle scene al campo di concentramento sono veramente forti, e l'indignazione sale ancora di più quando ci si rende conto del motivo di tutte quelle esecuzioni notturne a cui Tabori è costretto ad assistere... Splendido, infine, il finale in montaggio alternato: ammetto, complice la musica, di essermi commosso parecchio.
La sceneggiatura è perfetta, vi sono parecchi flashback ma non sono affatto un problema per lo spettatore, che riesce a seguire la storia alla perfezione, e anche i luoghi in cui avviene la storia, il campo di concentramento in particolare, sono descritti in maniera minuziosa e comprensibile. posso dire che i due Awards vinti per sceneggiatura e scenografia siano ampiamente meritati.
Direi che la scelta di Haneke alla regia sia azzeccata, ho visto più di un suo film e questo mi ha ricordato, come stile, uno dei suoi ultimi lavori, Il nastro bianco (anche se forse, come ha detto lo stesso Mastruccio nell'intervista, Tornatore ci sarebbe stato leggermente meglio: non sarebbe stata la prima volta che si fosse trovato a dirigere un cast straniero).
Sul cast: Von Sydow anch'io l'ho trovato un po' troppo anziano per il ruolo, sarebbe stato più verosimile se la storia fosse stata ambientata nei primi anni 2000 piuttosto che nel 1983... sugli altri, molto buone le prove di Germano, uno dei migliori giovani attori italiani, e di Daniel Bruhl, in un'interpretazione molto intensa e sofferta. Mi ha lasciato basito, infine, la crudeltà del personaggio di Mikusz, dal momento che all'inizio lo credevo un ufficiale "gentile" (un po' come quello de "Il pianista"), invece poi si rivela un sadico bastardo.
Musiche veramente belle e inserite ottimamente nelle scene (soprattutto in quella finale, che ho già citato); sito ben fatto e con informazioni interessanti, mi sono piaciuti molto i filmati dei titoli di testa e di coda; bella la locandina, anche se non tra le migliori.

Voto 8.5 (8 al sondaggio)

Avrei infine un piccolo dubbio da chiarire: è possibile che nel 1932 (cioè un anno prima della salita al potere di Hitler) ci fossero già i simboli nazisti esposti nei luoghi pubblici?
 
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mastruccio
view post Posted on 29/1/2013, 18:44




Grazie, finalmente anche tu hai visto il mio film, e sono contento che ti è piaciuto molto.
Ho già spiegato perchè ho lasciato tutta la parte dell'infanzia e crescita di Hans, però capisco che potrebbe aver stancato qualcuno. Qualche piccolo taglio ci poteva stare, ma è un personaggio chiave del film. Pensa che ho tagliato un intero blocco riguardante l'infanzia di Tabori. Sarebbe stato veramente un mattonazzo.
CITAZIONE (freddy_k @ 29/1/2013, 17:03) 
Avrei infine un piccolo dubbio da chiarire: è possibile che nel 1932 (cioè un anno prima della salita al potere di Hitler) ci fossero già i simboli nazisti esposti nei luoghi pubblici?

Così è nel libro. Boh! In effetti non mi è venuto di controllare. (...) Ora ho controllato: Arrivò alla Cancelleria nel 1933, quindi potrebbe starci. L'anno dopo ,dopo la morte del presidente Paul von Hindenburg, si attribuì per legge il titolo di Führer e Cancelliere del Reich (fonte Wikipedia).
 
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view post Posted on 29/1/2013, 19:09
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CITAZIONE (mastruccio @ 29/1/2013, 18:44) 
CITAZIONE (freddy_k @ 29/1/2013, 17:03) 
Avrei infine un piccolo dubbio da chiarire: è possibile che nel 1932 (cioè un anno prima della salita al potere di Hitler) ci fossero già i simboli nazisti esposti nei luoghi pubblici?

Così è nel libro. Boh! In effetti non mi è venuto di controllare. (...) Ora ho controllato: Arrivò alla Cancelleria nel 1933, quindi potrebbe starci. L'anno dopo ,dopo la morte del presidente Paul von Hindenburg, si attribuì per legge il titolo di Führer e Cancelliere del Reich (fonte Wikipedia).

Ok, quindi è proprio un errore del libro...
 
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Oren productions
view post Posted on 22/2/2013, 13:43




...4 domande 4...



-Il tuo film è uscito dalle sale. Soddisfatto degli incassi?
Si, molto. Non sono arrivato agli incassi del primo film, ma senza dubbio sono appagato. Il film è costato relativamente poco, quindi sono ampiamente in attivo.

-Qual è la recensione che ti ha fatto più piacere, quella che ha inquadrato meglio di tutte il tuo film?
E' stato accolto benissimo da tutti, e mi hanno fatto piacere le recensioni dei colleghi che hanno sottolineato la cura dei particolari e l'alto tasso di drammaticità di certi passaggi del film.

-Qual è stata invece la recensione più critica nei confronti del film? Concordi su alcuni punti?
L'unica critica che è stata mossa quasi da tutti è stata quella relativa alla lunga storia della vita di Mayer (il personaggio interpretato da Elio Germano), per molti accorciabile e non così importante. Qualcosa l'ho anche condivisa, ma ho spiegato l'importanza del personaggio, e poi un'altra critica, che invece non ho condiviso, è stata quella relativa alla scelta finale di Fischer di uccidersi.

-Ripensando agli Awards, c'è qualche categoria in cui pensavi di poter ottenere di più?
Con quel popò di filmone davanti (Looking for Hope), già l'aver vinto per la migliore sceneggiatura non originale mi va più che bene. E tra l'altro è il secondo consecutivo. Segno che la strada è quella giusta.

-Pensi che un altro film sarebbe dovuto uscire dalle sale prima del tuo?
Va benissimo così. Sono in uscita con il nuovo film, quindi "fuori uno, dentro l'altro". E, in ogni caso, il pubblico ha sempre ragione.
 
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Andrew.
view post Posted on 22/2/2013, 14:11




CITAZIONE
L'unica critica che è stata mossa quasi da tutti è stata quella relativa alla lunga storia della vita di Mayer (il personaggio interpretato da Elio Germano), per molti accorciabile e non così importante. Qualcosa l'ho anche condivisa, ma ho spiegato l'importanza del personaggio, e poi un'altra critica, che invece non ho condiviso, è stata quella relativa alla scelta finale di Fischer di uccidersi.

Io non concordo con la critica sul personaggio di Germano, per me era una sottotrama bellissima. Sono invece tra quelli che avrebbe preferito un approfondimento di Fischer.
 
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Giuseppe Scano
view post Posted on 13/1/2019, 17:51




ma il film esiste realmente ? visto che non l'ho trovato in vendita o a noleggio nè in un normale negozio nè in rete . ne in vendita ne in streaming . ne nella sezione film reali di questo sito . Infatti ho trovato questa informazione
Questo film è fittizio, e partecipa al gioco di fantacinema
 
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Pinox78
view post Posted on 24/4/2019, 16:14




Scusa il ritardo nella risposta. Confermo che il film non è altro che un "film virtuale", sceneggiato fantasticando sul cast per puro divertimento.
 
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41 replies since 1/12/2012, 10:04   3621 views
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