Ed ecco finalmente le risposte
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Cominciamo ovviamente dalla prima, Little Tin/Agnese.
CITAZIONE
da un libro giapponese abbiamo la trasposizione occidentale di una "strana brutta storia" come direbbe Lucarelli.
Più che un libro nel senso classico, credo si possa definire un racconto.
CITAZIONE
Ma non brutta nel senso che è brutto il film, ma perchè fa vedere i lati oscuri delle persone e come questi le riducono allo stremo.
Che è un po' la poetica cronenberghiana, se ci si pensa
CITAZIONE
che lo conduce a quella che lui pensa sia "libertà" ma fino a dove si può spingere un uomo per la "libertà"?
Mi verrebbe da dire che un uomo, per la libertà, dovrebbe fare di tutto, fino alle estreme conseguenze. Ma in effetti a volte le conseguenze possono essere disastrose...
CITAZIONE
Non so se al bordello quando si parlava di omicidi stessero scherzando o dicevano sul serio, e inquel caso avrei aggiunto qualche servizio del telegiornale.
Nel racconto, si trattava di un sogno del protagonista... io l'ho messo perché mi piaceva e trovavo il tutto molto cronenberghiano...
CITAZIONE
I dialoghi sono un po' difficili da capire, alla "cosmopolis", ma poi diventano più fluidi
Ammetto di aver avuto un po' di difficoltà, perché come al solito non ho scritto appunti di dialoghi ma sono andato a istinto, dico sempre che devo scrivere anche appunti per i dialoghi e poi non lo faccio. Ah, il discorso della lezione è preso, parola per parola (o quasi) da un saggio di Lévi-Strauss contenuto in
Antropologia strutturale, in cui peraltro lo stesso antropologo francese parla di tatuaggi...
CITAZIONE
e devo dire che alcune scene fra Paul e Kenneth sono un po' ambigue: quando parlvano nell'ufficio di Paul la tensione erotica era talmente tanta che mi aspettavo una scena di sesso omosessuale coi fiocchi, poi non è successo e vabbè.
C'avevo pensato, ma credo avrebbe stonato con quello che era il senso del film: ho voluto essere più implicito che esplicito. Anche per questo le scene con Emma sono molto "fredde".
CITAZIONE
Fare quello che si vuol fare (quindi anche atti spregievoli) o la parola "libertà" ha un senso che va oltre questo significato?
Citando una frase del film (che cita in fondo metà degli studi linguistici del Novecento
), libertà è semplicemente un insieme di suoni e lettere senza un significato preciso. Ognuno in fondo vede la libertà per quello che crede.
Mastruccio/Andrea
CITAZIONE
L'ultimo film presentato al Festival di Roma è, certamente, quello più controverso.
Oddio, non direi: anche
Il paradiso del diavolo è stato abbastanza forte e controverso, forse più del mio, certamente più esplicito, ma l'ho detto: è stata una cosa che ho fatto scientemente, anche perché Maestro David non è mai totalmente esplicito, anche quando lo sembra...
CITAZIONE
ci aveva anticipato solo poche parole, e ci annunciava il film come incentrato sull'attrazione morbosa di un uomo verso una prostituta di un bordello
Voleva essere una storia simile, ma poi credo che in realtà la storia abbia preso una direzione diversa, e del tutto inaspettata. Anche per questo, Emma è alla fine un personaggio "irrisolto".
CITAZIONE
Confessiamolo, abbiamo un po' tutti pensato che solo un insensato o un incosciente come Arcadia, l'unico produttore fuori dalle righe ancora attivo a CK
Grazie, ma non esageriamo
CITAZIONE
Oddio, alla fine del film, la prima impressione che ho avuto è che, più che "cronemberghiano", questo film potrebbe essere molto più simile ad un film di Bergman o di Antonioni, appartenente cioè a quel "cinema dell'incomunicabilità" di cui i due geni si sono fatti portatori nel mondo.
Ammetto che a loro due non avevo pensato, perché li conosco poco (ma quel poco che conosco lo amo): è però un paragone che mi inorgoglisce. Magari, chissà, ci fosse stato una specie di Ck negli anni '60 li avrei usati volentieri
CITAZIONE
Sembra più mosso da una sorta di curiosità, ma in realtà è solo trascinato dagli eventi, torna da lei perchè anche quella è diventata quasi un'abitudine
Sì. Però io non parlerei di abitudine nel senso comune del termine: forse è più "ossessione", anche se non è manifesta.
CITAZIONE
Non sapremo mai come sarà la sua vita d'ora in avanti, ma intuiamo che sarà molto diversa da prima.
Credo di sì. Sottolineo "credo" perché in realtà non so come vivrebbe Kenneth, ora
è un personaggio autonomo dal suo creatore, oramai
. Non escludo peraltro che potrebbe tornare da Emma
CITAZIONE
Di Cronemberg abbiamo l'assenza di emozioni di Kenneth, maschera quasi inespressiva e insensibile, l'impassibilità della recitazione che ricorda, per certi versi il personaggio di Eric del suo ultimo "Cosmopolis"
Eric, ma non solo: Jung nel bellissimo (e sottovalutato, qui in Italia soprattutto)
A Dangerous Method, il Gallimard di
M Butterfly, il Ballard di
Crash.
CITAZIONE
Abbiamo anche il vuoto delle relazioni, dove non traspare neanche un minimo di passione e reale interesse verso l'altro, ma che in realtà è solo il riempimento temporaneo di uno spazio.
In effetti i sogni di Ian (su cui molti si sono soffermati), inventati di sana pianta da me, e che fanno il paio con quello di Jung nel finale del penultimo film (scusate lo spoiler), avevano questo scopo. Hanno tutti a che fare con la violenza tra esseri umani, se si vede bene. Anche Ian in effetti sembra non tanto un amico, quanto un conoscente, e Kenneth sembra rivolgergli le domande tanto per fare conversazione...
CITAZIONE
Qualche altro elemento mi è meno chiaro, come per esempio la ragazza, nell'ufficio di Kenneth, che trafigge ripetutamente un pupazzo di lana con la punta di una matita. E' messa lì solo per un dare un tocco di colore? Non credo.
Nel racconto era un dettaglio che appariva una sola volta. Io l'ho lasciato perché mi piaceva e dava come un senso onirico, e soprattutto ossessivo, perché lei lo fa quasi come una macchina, ripetutamente...
CITAZIONE
In conclusione, un film certamente di non immediata comprensione, e che necessita di tempo per essere correttamente interiorizzato. Come Arcadia ci ha abituato. Complimenti.
Grazie. Non so se occorre tempo per essere ben interiorizzato, ma certo so che mi ha divertito molto scriverlo.
CITAZIONE
Dopo tanti anni di attività e una quantità pressocchè industriale di pellicole prodotte e premi vinti, a Gennaro, presidente della Arcadia Production, non importa granchè di proporre quel tipo di film che coincidano con le mode del momento e che incontrino il gusto del grande pubblico. Oggi può permettersi il lusso di non preoccuparsi di incassi e numero di settimane di permanenza in classifica, e , giustamente, si concede il piacere di fare solo film che piacciano, soprattutto, a se stesso.
E' un bellissimo complimento, grazie davvero
Hermetico/Matteo
CITAZIONE
Ormai è appurato che ad Arcadia (diventato ormai un produttore di film di nicchia) interessano ben poco gli incassi ed è per questo che non ha paura di proporre storie spesso di non facile comprensione e molto poco mainstream.
Come ho detto quando ho ritirato il premio della giuria, credo che il cinema debba permettere allo spettatore di pensare, sia quando è d'accordo, sia quando, soprattutto, non è d'accordo. Penso sia anche questa la funzione del cinema, e siccome su Ck scriviamo i film che ci piacerebbe vedere al cinema, ecco qua un film simile, che credo non troverebbe mai la strada del cinema reale...
CITAZIONE
Il desiderio non fa certo eccezione e anzi, secondo me, è il film più oscuro, ermetico e “celebrale” che Arcadia abbia mai prodotto.
Sono d'accordo. Anzi, confesso di aver ritardato così tanto a rispondere perché alcuni dettagli sono ignoti perfino a me.
CITAZIONE
Innanzitutto c’è una freddezza generale che caratterizza tutte le scene
Credo che se il film fosse girato nella realtà avrebbe dei toni blu metallici, come
Crash, a conti fatti il modello principale della mia sceneggiatura. Non a caso, il film più controverso del regista
CITAZIONE
Kenneth vive mantenendo sempre un gelido distacco da tutto e tutti; persino quando è in intimità con le due amanti risulta trattenuto e distante
Credo in effetti che il modello principale del mio protagonista sia Meursault, il protagonista de
Lo straniero di Camus, bellissimo romanzo che lessi nel 2007 (un mese dopo la morte di mia nonna). Romanzo esistenzialista sull'indifferenza del mondo e il vuoto esistenziale. Lui però resta fedele a se stesso, se così si può dire, fino alla fine, Kenneth invece un cambiamento ce l'ha, anche se non so fin quanto positivo.
CITAZIONE
C’è poi anche la magnetica e affascinante sensazione che sia tutto un sogno. Un’atmosfera onirica che pervade tutta la pellicola, grazie proprio alla struttura del film e alle sue scene che spesso si ripetono in modo quasi circolare seguendo uno schema preciso.
Più che un sogno, un incubo
Lo schema è nato, anche lui, quasi da sé.
CITAZIONE
Oppure lo straniante finale in cui Betsy e Lydia ripetono ininterrottamente le stesse frasi, come fossero dischi rotti
Questo dettaglio è uno dei pochi presi dal racconto originale (come l'inizio, parte dell'incontro tra Victoria e Kenneth, il dialogo sulle donne). Anche qui, alla fin fine, a farla da padrone è l'ossessione per i gesti e il linguaggio.
CITAZIONE
Molto curate e sottilmente inquietanti anche le atmosfere all’interno del bordello in cui i corridoi del piacere sono sempre oscuri e con questi lunghi drappi rossi
Ho cercato di rendere, come spesso accade con Maestro David, gli ambienti un vero e proprio corpo: per esempio, scusate la brutalità, quando verso la fine Emma emerge dalla porta nera circondata dai drappi, a conti fatti ho simboleggiato una vagina, quasi come se Emma fosse una bambina appena nata...
CITAZIONE
Grande attenzione soprattutto ai dettagli, in particolare alla bocca (tutti i personaggi del film fumano come ciminiere!)
Molti hanno scritto di questa cosa. E' vero, nel film si fuma tantissimo (Cronenberg nei suoi film non mostra quasi mai personaggi che fumano, a parte un paio di casi). Ma è una cosa voluta: volevo rendere l'idea del vizio che sottilmente è presente in tutti i personaggi, anche in quelli apparentemente più probi come Kenneth o più perbenisti come Victoria, che fuma le Gitanes, le sigarette preferite di Buñuel: voi ce la vedete una come Victoria che condivide una cosa con una persona che le è lontanissima in tutto? Emma invece fuma le Gauloises senza filtro, le sigarette preferite di Sartre (io ho provato quelle con filtro), Paul le Dunhill, quelle fumate tra gli altri da Hunter Thompson (giusto per rendere chiare le varie marche). Anche perché sigarette e sigari (Kenneth fuma i Toscani
) hanno un che di fallico, non scordiamocelo (Freud perché fumava i sigari, secondo voi?). Infatti, nessuno ha notato (forse perché a causa dell'isteria antifumo, per me inutile e senza successo: i fumatori crescono sempre più purtroppo, che va tanto per la maggiore ormai sta diventando sempre più raro vedere nei film tutti i personaggi che fumano) che tutti i personaggi, dal rettore (la cui descrizione ricorda quella di Cronenberg) in giù, bevono alcol, dalla birra al vino al brandy. Il vizio, insomma, serpeggia nel film in ogni dettaglio.
CITAZIONE
Il film propone indubbiamente spunti di riflessione interessanti (il piacere, la libertà sfrenata ad ogni costo, la natura selvaggia dell’uomo) ma ciò che mi ha realmente colpito è l’estetica del film, le sue atmosfere, le sue immagini.
In effetti ho lavorato molto sulle atmosfere, proprio perché non volevo dare risposte univoche. Avessi voluto dare risposte univoche, avrei fatto un film a tesi e tanti saluti. Ma è un tipo di film che almeno per ora non mi interessa, e anche se lo facessi probabilmente cercherei di dare una tesi sfumata e non netta.
CITAZIONE
In alcuni momenti ho provato quasi fastidio, soprattutto quando Paul esprime, con una certa saccenza, le sue teorie e parla delle donne come fossero animali utili solo a farsi montare
Ovviamente non lo penso
cerco di rendere i personaggi con pensieri diversi da quelli che sono i miei
CITAZIONE
Complimenti quindi ad Arcadia per aver portato a CK un film così particolare in barba alle “leggi del mercato”. E spero anche riuscirà a chiarire le numerose scene (apparentemente) “inspiegabili”
Grazie e sto ora rispondendo, non so quanto in maniera adeguata...
Andrew/Andrea
CITAZIONE
Arcadia fa dirigere a Cronenberg un film che si basa su un tema molto caro al regista, il sesso e la libertà intesa come appagamento dei propri istinti. Tema già affrontato in molte sue opere e che mi ha ricordato in particolare A dangerous Method, coi discorsi tra Jung e Gross
Non direi solo loro due, ma anche Ballard/Vaughn di
Crash, anche se in fondo Cronenberg è uno di quei registi che in fondo fa sempre lo stesso film...
CITAZIONE
Oltre a questa trama ce n'è una più defilata, incentrata sugli incuibi di un uomo. Affascinanti, ma di difficile comprensione a una prima lettura il senso di tali incubi e il loro rapporto con quello che accade ai personaggi.
Non è una trama secondaria, e come ho detto, il senso si trova in quello che diceva Mastruccio...
CITAZIONE
atmosfere stupende che a tratti ricordano Cronemberg, altre Kubrick
Kubrick in effetti è presente, essendo come si sa il mio preferito, anche il bordello ricorda più o meno quello di
Eyes Wide Shut.
CITAZIONE
Il problema è che non esplodono mai, come accade nei film di Cronenberg
Uhm... non vorrei essere brutale, ma credo sia un errore considerare Cronenberg quello che fa film sempre disturbanti che devono shockare lo spettatore: l'esempio più recente sono appunti gli ultimi due film, che sembrano quanto di più "normalizzati" possibile (anche nel penultimo il tutto sembra represso), e invece sono cronenberghiani al 100%. Così è anche nel mio, in cui lo scontro non avviene con la fisicità, ma con le parole.
CITAZIONE
Arcadia nell'intervista parla di film coraggioso, invece secondo me è mancato proprio il coraggio di osare e spingersi oltre
Non direi, durante la scrittura non mi sono autocensurato, anzi. Ritengo ancora che il film sia coraggioso. Perché? Perché è insolito, un film che difficilmente (anzi, proprio per nulla) non verrebbe mai prodotto (non solo qui in Italia ma nel mondo), quindi penso sia abbastanza per definirlo tale. Il coraggio non sta solo nel mostrare, che ne so, squartamenti e sesso sfrenato o cose simili (che peraltro stanno diventando dei cliché), il coraggio sta anche nel tentare strade diverse quando si propone un soggetto e lo si racconta. Io avrei potuto benissimo mettere, che so, Emma che pratica sesso orale a Kenneth (scusate la brutalità), spiegando il tutto per filo e per segno, ma semplicemente un approccio simile (che, oserei dire, sarebbe usato dal 99% degli sceneggiatori, basta vedere le produzioni messe in piedi, parlo di cinema reale: ci si è invaghiti di un
Quasi amici che è di una banalità sconcertante, per non dire che si sono versati fiumi di belle parole per
Inception, che ho adorato ma pesca a piene mani da quello che è venuto prima, e non è in fondo così "diverso" dal cinema attuale) non mi avrebbe soddisfatto.
CITAZIONE
Insomma, non ho visto in questa trama elementi particolarmente disturbanti o estremi, non accade nulla di insolito o gravoso per i personaggi
Il personaggio principale mette in questione tutto il mondo che aveva costruito. Se non è insolito, questo, cos'è insolito, allora?
CITAZIONE
ho colto anche della tensione omosessuale che non viene però approfondita
Ripeto, avrebbe decisamente stonato. Proprio perché banale e scontata. E magari l'avessi messa sarebbe stata considerata un difetto
CITAZIONE
gli incubi di Ian non hanno il giusto inquadramento nel contesto del film e sembrano messi lì solo per bellezza, come dei quadri
Ripeto, questo dettaglio l'ha bene inquadrato Mastruccio.
CITAZIONE
Infine lo sfondo in cui si muovono, con un accenno a dei disordini sociali, è solo appena accennato
Più che disordini sociali, uno sfondo in cui il vizio sembra farla da padrone. Ma è accennato in maniera voluta, perché l'intento non era di dare precise coordinate spazio-temporali.
CITAZIONE
Non so sei il tutto sia stato voluto, ma con delle basi simili molto promettenti mi sarei aspettato di vedere almeno un filo di emozioni, invece tutto fila liscio come se niente fosse e se non fosse stato per le buone atmosfere create, il film non avrebbe lasciato poi granchè.
Non direi che il film non lascia niente, anzi: non era un film fatto per far battere il cuore e cose simili. Fa pensare lo spettatore, cosa c'è di meglio? E poi, in fondo, "Cronenberg [...] è sempre stato un cineasta “mentale” : freddo, raziocinante, glaciale" (Gianni Canova, dalla sua bellissima e riuscita e illuminante recensione ad
A Dangerous Method).
CITAZIONE
David Cronenberg, come ho detto, è un regista perfetto per il soggetto trattato, dato che si parla di mutazioni (in questo caso interiori) e pulsazioni sessuali, ma allo stesso tempo lo trovo un po' sprecato per un'opera che pur essendo nelle sue corde, non riesce a sprigionare tutto il suo potenziale, risultando come costretto in una sceneggiatura che non osa più di tanto. E' sempre ingiusto fare paragoni coi film reali, ma pensando a un film simile per tematiche come M. Butterfly, là ricordo una componente emotiva e drammatica che era alle stelle, in confronto a quest'opera.
Mah, anche
M Butterfly è abbastanza freddo, se si esclude la parte finale, comunque filmata in maniera freddissima.
CITAZIONE
Melanie Laurent è affascinante come poche, ma il suo personaggio è stato poco approfondito e risulta poco credibile nel suo innamoramento che avviene nel giro di qualche scena. Anche lei sembrava inizialmente piena di potenzialità drammatiche (una donna usata come schiava e che ama esserlo) ma tali elementi rimangono sospesi senza essere approfonditi e in lei non notiamo un barlume di sofferenza.
In realtà, noi non sappiamo se quello che dice e fa è "vero" oppure no...
CITAZIONE
Non è la prima volta che commento un film d'Arcadia in questo modo. Buon soggetto con grosse potenzialità, ma non sfruttato a dovere, risultanto un po' troppo breve e non permettendoci di gustare in pieno le emozioni che avrebbe potuto darci. Qua la delusione è doppia, perchè se in film come Don Giovanni o Gang Bang forse non c'era poi molto altro da approfondire, le premesse e gli obiettivi questa volta erano molto alti.
Anche
Gang Bang aveva da approfondire, ed è simile a questo, no?
CITAZIONE
Non so se il problema sia il poco tempo a disposizione (ultimamente Gennaro mi sembra arrivare sempre all'ultimo minuto quando si tratta di scrivere un film con una scadenza), in ogni caso noto nei suoi ultimi lavori una riduzione dell'impegno messo rispetto ad altri film del passato che erano più lunghi e dettagliati.
Il film, è vero, l'ho finito all'ultimo giorno (la revisione), ma appunto perché ci ho pensato su. L'impegno è sempre lo stesso: se non scrivo sceneggiature dettagliatissime (ma
American Psycho per ora lo è) è semplicemente perché so che potrebbe annoiare il lettore.
CITAZIONE
Sperando che mi perdoni per le parole dure che ho usato (ma con un veterano come lui posso permettermele) e per l'ultimo commento che è una pura considerazione personale, gli auguro comunque di continuare a fare tanti film, perchè comunque i suoi lavori non sono mai banali e si differenziano da quelli che di solito guardiamo.
Figurati, e grazie.
Francis/Francesco
CITAZIONE
E lì iniziano i guai, perché gli eventi successivi sembrano essere radunati lì senza però essere stati ordinati
Se vogliamo, la cosa è voluta perché così si mostra anche il cambiamento interiore del protagonista.
CITAZIONE
I dialoghi con le fantasie brutali, la partenza di Paul, il crescere del sentimento: accade tutto troppo in fretta, non ci viene dato il tempo di sentire le situazioni, di tentare non dico di capire (scelta coraggiosa ma riuscita quella di non far mai parlare Paul di sé, facendoci vedere solo le sue azioni), ma almeno di viverle.
Mah, l'identificazione coi personaggi può essere anche un'arma a doppio taglio, considerando che potrebbe portare a una giustificazione che spesso e volentieri sa di assoluzione. L'ho detto, io non voglio dare la pappa pronta: voglio che lo spettatore mi dica senti-io-non-sono-d'accordo. E se questo significa non far empatizzare coi personaggi (ma i miei, a partire da Holden, sono sempre stati freddi), poco male.
CITAZIONE
Si arriva a un finale ambiguo e senza risposte, anche sgradevole e aperto (qualità anche questa apprezzabile, per chi già prevedeva una facile tragedia), quasi di getto.
C'ho pensato a lungo sul finale, avevo anche previsto un suicidio di Kenneth, ma poi l'ho scartata questa idea perché mi sembrava banale e non in linea con l'atmosfera del film.
CITAZIONE
Se nei film di Cronenberg, dice Canova, "si sente la fatica del pensare", be', qui allora viene quasi a dire che Gennaro sia crollato sotto il peso di questa fatica a un certo punto, e si sia trascinato fino alla fine con le poche idee rimaste.
No, le idee c'erano, l'assicuro.
CITAZIONE
Un capolavoro mancato, come Mercoledì delle Ceneri (ma più riuscito).
Quello non lo riterrei un capolavoro mancato, anche se è un buon film. Ognuno comunque preferisce i film secondo quelli che sono i suoi gusti.
Oren/Orazio
CITAZIONE
L'uomo sembra che la ignori, ed infatti alcune "tenerezze" tra i due, come quando si sfiorano le dita e si sorridono, sembrano quasi delle note stonate che non appartengono al suo personaggio.
Come per le sigarette, questo dettaglio sta a indicare qualcosa che sottilmente c'è.
CITAZIONE
Insomma, abbiamo assistito a tutta la sua resistenza ma ci siamo persi il momento in cui ha ceduto, si è liberato. Eppure tutta la pellicla fino a quel punto faceva perno solo su quel momento
Non direi che faceva perno solo su quello. Comunque, l'ho omesso proprio perché non volevo raccontare tutto per filo e per segno.
CITAZIONE
Il desiderio è un film lontanissimo da me, sono molto più "superficiale"
Ma no
Tomcat/Marco
CITAZIONE
Anzi in questo caso potrei dire che seppur gli argomenti trattati non siano leggeri, con la regia di un Cronenberg in grande spolvero e un cast notevolissimo, abbiamo visto un film patinato e onirico
Sull'onirico ho detto, sul patinato, non saprei: però è una forma, sotto è incandescente (cito/parafraso la frase finale di Pacilio al penultimo film del regista, un'altra recensione ben riuscita e illuminante, nonché una delle poche positive).
CITAZIONE
Se all’inizio non ci fosse stata la TV con il TG, dalle location e dall’atteggiamento dei protagonisti, avrei pensato proprio al periodo Bohemiene, ma in salsa English
In effetti, l'ho detto: l'ambientazione è volutamente fuori dal tempo e dallo spazio, anche se diciamo che potrebbe essere datata tra gli anni '60 e '90 del secolo scorso... se non altro per la TV, la cui presenza non è comunque così pervasiva...
CITAZIONE
Con un finale poi che mette un freno a quel Kenneth che forse si è fatto trascinare troppo da Paul, che sembrava la sua antitesi
In effetti, in certo senso, nel finale Kenneth diventa come Paul, ma lui sembra non accettarlo.
Clint/Diego
CITAZIONE
Comunque, come è già stato detto da molti, anche per quanto mi riguarda, se c'è una cosa che apprezzo dei film di Arcadia, è la loro originalità, o per meglio dire, il fatto che sono scritti più per il suo autore che per il pubblico
Sì, ma ovviamente cerco di non fare semplicemente "masturbazione", scusate la parola. Come sempre, scrivo per me ma anche per i lettori.
CITAZIONE
Arcadia imposta il film intorno al regista scelto, il suo amato David Cronenberg, e affronta tematiche cui il regista canadese si è effettivamente interessato nei suoi film
Sì, ma credo lo facciamo tutti quando scegliamo un regista, no?
CITAZIONE
così come Victoria ed Emma rappresentano due tipi opposti di relazione amorosa (una relazione acculturata ma senza passione la prima, mentre una esclusivamente passionale la seconda)
Ovvio
infatti dicono anche la stessa battuta, quella sul sesso, non so se ve ne siete accorti.
CITAZIONE
L'intero film è ricco di personaggi e situazioni opposti. Forse proprio la struttura della pellicola è così: una prima parte lenta, che ci presenta il protagonista, il suo mondo e la sua vita tranquilla, e poi una seconda molto più sensuale, inquietante, anche surreale
E' una cosa a cui non avevo pensato, prima di scrivere il film, poi però si è presentata.
CITAZIONE
Per esempio, la scelta di far interpretare a Dominique Sanda i due ruoli dell'albergatrice e della proprietaria della Casa delle Bambole, come a indicare un lato oscuro presente anche in quella che sembrava una donna buona e gentile
Mi piaceva affrontare, anche se di striscio, il tema del doppio, che è del resto comunque presente.
CITAZIONE
Oppure i sogni di Ian, sempre molto enigmatici, e il suo inspiegabile suicidio, proprio quando sembrava avesse raggiunto la serenità
Il suicidio è senza senso, come la vita, no?
World/Gaetano
CITAZIONE
Arcadia continua a seguire sentieri "tutti suoi" e stavolta si cimenta con coraggio con un autore da lui molto amato e tutt'altro facile da trattare cinematikianamente parlando: David Cronenberg
In realtà devo dire di non averlo trovato difficile. Sarà che lo "conosco", ma la lavorazione è andata molto spedita.
CITAZIONE
L'intero film sembra infatti essere sospeso in una situazione al di fuori dello spazio e del tempo (sembra ambientato in un'epoca da anni 30 ma in effetti potrebbe essere ambientato in qualsiasi periodo storico, mentre non si capirà mai di preciso in che città è ambientato)
All'inizio pensavo di ambientarlo a Stoccolma (cioè, prendere proprio quelli che sono i monumenti e le vie, senza citarla), che è forse una città "sconosciuta" ai più, però avrei dovuto fare delle ricerche approfondite, quindi ho deciso di non dare precise coordinate. Ed è una scelta che rifarei.
CITAZIONE
Sul finale, apparentemente irrisolto, solo io ci ho visto una sua rinuncia al "nuovo" Kenneth, ma non per tornare ad essere il vecchio bacchettone di prima, ma per approdare a una nuova fase, più matura ed equilibrata, con cui affrontare i propri sentimenti e la propria sessualità? In tal caso il film si configurerebbe, tra le altre cose, come un'inconsueta (e inaspettata) opera di formazione
E' una lettura che non mi sento di escludere: come ho scritto, Kenneth in un certo senso diventa come Paul (almeno questa era l'idea), ma non l'accetta. Solo che appunto non sappiamo quello che ci sarà dopo. Ma, ripeto, è una lettura interessante e anche condivisibile.
CITAZIONE
Un po' più defilate le donne, stavolta (ed è un po' sorprendente, con Arcadia)
Questo semestre ho deciso di lasciare un po' in disparte le donne
CITAZIONE
Merita una menzione particolare, infine, il personaggio di Ian, il reduce della guerra (chissa che guerra? primo conflitto mondiale??)
Potrebbe essere la prima, come la seconda, come la guerra in Iraq o Afghanistan
CITAZIONE
La notizia del suo suicidio, pur non sorprendendomi, mi ha molto dispiaciuto e mi ha portato a chiedermi quale fosse il suo reale peso all'interno di tutta questa storia, desiderando magari saperne di più
Sì, ma poi come scrivo avrebbe probabilmente distratto...
CITAZIONE
In generale comunque non è un azzardo dire che si tratta di un'opera molto analitica, psicologicamente parlando. Sotto questo aspetto, forse, la più complessa tra le sceneggiatura di Arcadia
Sì, è probabile. Come ho scritto, alcuni dettagli non sono chiari nemmeno a me
, può sembrare una battuta ma è così.
CITAZIONE
In quanto alla sua riuscita tecnica penso che il produttore stesso possa ritenersi soddisfatto del lavoro svolto
Sì, ne sono soddisfatto.
Grazie a tutti. E scusate per il ritardo