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Stria (Festival di Roma 2012)
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Stria (Festival di Roma 2012), Clint94 Production

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World ^_^
view post Posted on 7/10/2012, 23:05




Stria - Clint94 Production

Soggetto & Sceneggiatura: Il fumetto italiano (Bonelli! :) ) per Clint è veramente una fonte inesauribile di ottimi soggetti. Questo Stria (che già conoscevo perchè più volte sponsorizzatemi da mio fratello) non è da meno, offrendo una storia che è anche difficile da incasellare in un solo genere, perchè in essa, oltre alle varie tematiche legate al folklore, troviamo vari generi, dal drammatico al giallo, dall'horror al thriller. Il tutto sapientemente miscelato da Clint, che raggiunge il meglio soprattutto nei vari flashback che ci mostrano l'infanzia dei tre piccoli Chiara, Fabio e Alfredo, con la morte misteriosa di quest'ultimo. Un'esperienza che, inutile dirlo, segnerà profondamente sia Chiara che Fabio, che da adulti diventeranno rispettivamente assistente di volo e fotoreporter.
La sceneggiatura segue adeguatamente la loro storia svelando pian piano il mistero che soggiace alla morte di Alfredo e che vede una responsabilità diretta dei suoi amici di giochi. Pochi difetti, in generale, in un'operazione dunque riuscita e che ha il suo culmine in un finale amaro, che ristabilisce il tutto e riporta l'intera vicenda su binari realistici.

Regia: Gabriele Salvatores. Nel panorama italiano attualmente è veramente l'unico che potrebbe trasporre efficacemente e credibilmente una storia di questo genere. Il suo è un ottimo lavoro, soprattutto nella misura in cui riesce a fondere momenti realistici ed altri più "fantastici". Per il resto, non è una novità che Clint curi sempre con adeguatezza in tutti i suoi script le descrizioni dei movimenti di macchina.


Personaggi & Cast: Il cast è ben scelto, anche se devo dire che mi sono rimasti più impressi gli interpreti bambini che i loro rispettivi adulti, anche se ovviamente non si può non apprezzare le buone performance dei nostri Kim Rossi Stuart e Giovanna Mezzogiorno. Tornando ai piccoli interpreti, Antinori nel ruolo del problematico Alfredo è il più bravo e quello che rimane maggiormente impresso.

Colonna sonora, locandina & sito: Colonna sonora di grande effetto, tra i maggiori pregi di questa nuova pellicola di Clint. Lo stesso Diego fa infatti un largo uso delle musiche di Ennio Morricone, che spesso contribuiscono tanto nel penetrare nelle atmosfere tese e cupe del film. Locandina che invece non ho molto apprezzato, perchè l'ho trovata appunto troppo fumettistica.

Considerazioni finali: La prima incursione di Clint in Italia e nel genere horror risulta pienamente convincente, riuscendo a tenere avvinto lo spettatore grazie a una storia dal fascino per certi versi "antico", che solo nel finale svela la verità e dunque la stessa reale natura di un buon film drammatico camuffatosi in "qualcosa d'altro" (thriller/horror). Detto questo, lo stesso produttore padovano ormai può dire di poter affrontare tutto con la medesima disinvoltura, convinto di riuscire a dare sempre molto allo spettatore, in termini di qualità e impegno.



Voto complessivo: 7.5
 
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Clint1994
view post Posted on 13/10/2012, 14:24




CITAZIONE
Sulle musiche che si ripetono, come dite, anche nei film veri: non è proprio esattamente così.
Viene ripetuto il tema musicale, è vero; ma è sempre musicato in forma e stile diverso.
Andate, per esempio, ad ascoltarvi le colonne sonore di Morricone. Se il tema principale viene declinato in atmosfera romantica (classico:il tema d'amore), in un'altra scena, magari d'azione, o di suspance, o di qualsiasi altra atmosfera, lo stessa tema segue quel tipo di situazione, ma utilizzando ritmi, strumenti e orchestrazioni diverse.
Qui, invece, si sono usati gli stessi brani più di una volta. E' diverso.

Mah, non direi che è sempre così, anzi. Non so, mi viene in mente il film originale de Il grande silenzio, di cui ho fatto il remake e che era musicato da Morricone... lì il tema musicale era sempre lo stesso, non c'erano variazioni. Ma anche per i film più famosi, per esempio Il Padrino, il tema musicale è sempre lo stesso...


Rispondo alle ultime recensioni...

Inizio da Francis
CITAZIONE
E apprezzo moltissimo l'ambiguità del finale: Chiara decide di superare il senso di colpa, ma non è guarita affatto, le illusioni dell'inconscio sono rimaste. Fabio, invece, non guarisce e si suicida. Se la forza di Chiara consiste nell'aggrapparsi a un'illusione... insomma... ci sono tutti gli elementi per dubitare del lieto fine della vicenda.

Ecco, questo non l'aveva detto nessuno ed è un aspetto su cui concordo... Secondo me è un finale tutto sommato positivo, nel senso che Chiara finalmente ritrova la sua serenità; però è vero che la ritrova senza sapere la verità, quindi come dici tu aggrappandosi a un'illusione. Ad ogni modo, sempre di serenità si tratta. Però c'è sicuramente una certa ambiguità da questo punto di vista, nel finale.


CITAZIONE
Il punto debole del film è la storia degli adulti, che hanno nettamente meno spazio rispetto ai protagonisti, e i cui percorsi sono meno appassionanti. Ammetto, anzi, di aver fatto fatica a comprendere il perché del suicidio di Fabio: o meglio, non faccio fatica a capire che non sopporta il senso di colpa, ma questa sua fragilità viene fuori quasi all'improvviso, dopo tutto un film in cui non era mai stata suggerita. Si accenna ai suoi problemi di droga, ma chi cade nel vortice della droga e riesce a uscirne ha una certa forza di volontà, credo io, e almeno prova a mediare col rimorso; se invece era rimasto fragile, di questa sua fragilità dovevano essere date, credo, altre prove. Però qui resta da capire in che misura sia un difetto di Clint, e in che misura lo sia della fonte originale.

Beh, sul fatto che la parte sugli adulti sia quella meno interessante ho già detto che sono d'accordo, però deve essere così, fa parte della storia... Gli adulti devono cercare di ricomporre i pezzi del loro passato, devono ricordare, quindi è naturale che la parte su di loro sia meno appassionante. Però questo non dovrebbe essere un difetto in sé, ma una caratteristica intrinseca della storia, non so se mi spiego. Alla fine in tutte le storie in cui c'è un mistero da scoprire attraverso dei flashback, la parte più interessante è quella dei flashback.
Quanto al suicidio di Fabio, è una critica che mi aspettavo, perché anch'io nel fumetto l'ho trovato un po' troppo inaspettato. Però non direi che la sua fragilità non viene suggerita nel film, anzi... più volte Fabio dice a Chiara che lei è sempre stata la più forte dei due, e anche il suo problema con la droga, anche se non viene spiegato dettagliatamente (ma non penso fosse necessario), lascia intuire che dietro l'apparenza Fabio è un uomo fragile. Le motivazioni del suicidio direi che non mancano: è disperato perché si è appena reso conto di essere stato responsabile della morte di un amico; nel vedere i drogati comincia a sentire la voglia di bucarsi anche lui e quindi capisce di non essere forse mai riuscito a superare davvero quel problema (in fondo lo dice lui a sua madre, che ormai ne è fuori, ma noi non possiamo sapere se è vero)...


Ad Oren non ho quasi nulla da ribattere.
CITAZIONE
Dopotutto chi di noi in quei felici anni non ha mai cercato di vedere un mostro o almeno sperare di vederlo?

Ecco, se c'è una cosa che volevo far capire con questo film, è che forse quegli anni non sono poi così felici come si pensa! :P
(comunque, va beh, capisco cosa volevi dire, è solo una battuta ;) )

Nulla da dire anche ad Arcadia.


Rispondo invece a Tomcat

CITAZIONE
Proprio in merito a questo muovo una obiezione, che non è una vera e propria critica: ma perchè Salvatores e non uno dei tanti "maestri" dimenticati del cinema di genere. Perfino Argento poteva essere scritturato per questo film.

Non sono d'accordo. Stria è un horror solo in apparenza, ma di fatto io lo considero un film drammatico, perché il vero perno intorno a cui ruota tutta la storia è la descrizione del mondo della pre-adolescenza, il rapporto di amicizia-rivalità tra i ragazzi e, per quanto riguarda la parte degli adulti, la necessità di superare certi traumi. Tutti temi molto seri e realistici, che a mio avviso rendevano necessaria la presenza alla regia di un autore con una certa sensibilità. Argento è un regista di horror classici, quelli in cui i mostri o i serial killer ci sono davvero, ma non mi sembra adatto a una storia come quella di Stria. Penso che Salvatores sia la scelta migliore, o in alternativa poteva andare Pupi Avati, come mi è già stato detto.


A World non ho nulla da dire, più che altro perché finirei per ripetermi.

Ringrazio tutti quanti

 
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Clint1994
view post Posted on 31/10/2012, 19:11




INTERVISTA PER L'HALLOWEEN CONTEST

-Halloween contest 2011: siamo arrivati alla terza edizione di questo fortunato evento. Cosa ti ha spinto a partecipare quest'anno?
Beh, io non sono un grande fan degli horror e non ne avevo mai scritti prima, quindi questa volta, dal momento che Stria può essere considerato anche un horror, ho deciso di approfittarne per partecipare.

-Il tuo film in quale dei sottogeneri dell'horror potrebbe inserirsi?
Come sapete, è più un film drammatico che un horror. Potrebbe inserirsi in quel sottogenere che tratta di traumi infantili o adolescenziali da superare una volta diventati adulti, quindi lo considero un horror psicologico, dove l'orrore e l'incubo nascono dalle menti traumatizzate dei protagonisti.

-Quali emozioni conti di suscitare negli altri? Paura, ribrezzo, tentativi di suicidio o che altro?
Mah, magari in qualche scena mi sarebbe piaciuto spaventare il lettore, ma i motivi principali per cui ho scritto Stria non c'entrano con le tipiche emozioni che suscitano gli horror.

-Quali sono i film che attendi di più tra gli altri contendenti? Quali quelli che ti attirano di meno? Te la senti già di fare qualche pronostico?
Li attendo molto quasi tutti, per motivi diversi: "White Hole" per rivedere Andrew alle prese con una sceneggiatura originale di fantascienza, "Il canto di Kali" perché sembra un filmone, "The Vampire Club" perché è il sequel di un film di successo, "Masquerade" per vedere se può competere con la saga vampiresca di Francis... forse i due che mi attirano meno sono quello di Hermetico e quello di Nuno.

-Pensi di vincere qualche premio nel contest? Oppure, quale ti piacerebbe vincere?
Ammetto di non avere ambizioni particolari questa volta.



Intervista per l'uscita in sala:


- Parlaci delle scelte di cast e regia.
Se ne è già parlato molto. Salvatores era l'unico adatto nel panorama italiano, i ragazzi li ho scelti dopo accurate ricerche, Rossi Stuart e la Mezzogiorno mi sono sembrati perfetti per la versione adulta.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?
L'avevo iniziato più di un anno fa e l'ho ripreso in mano solo in questi ultimi mesi, dopo averlo inizialmente abbandonato.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?
Credo sull'8

- Un pregio del tuo film?
La descrizione del complesso rapporto tra i ragazzi e del loro mondo.

- Un difetto del tuo film?
La parte sugli adulti.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?
E' già stato recensito da tutti.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...
Mah, dopo il semi-flop di "Cowboy Bebop" non ho più aspettative altissime, mi basta incassare un po' più di quanto speso.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?
E' il mio primo film drammatico e il mio primo film horror!

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?
Beh, non è il mio migliore ma penso possa essere considerato uno dei migliori.

- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?
Nessuno.

- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).
Mmmh non me ne vengono in mente,

- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?
Mah, nessuno in particolare, solo il fumetto.

- Il tema e/o il messaggio del film?
Bisogna affrontare certi traumi se si vuole tornare alla serenità. Ma è un po' riduttivo.

- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?
Gli direi che è un buon film horror-drammatico

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?
Mah, potrebbe piacergli, dai

- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?
Sceneggiatura, magari nomination per film e regia...o uno dei ragazzi come non protagonista...

- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?
Looking for Hope

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?
Troppi!
 
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