Looking for Hope (festival di Roma 2012), Gruppo Fraludada

Ti dispiacerebbe allora mandarmelo, questo A4 di errori grammaticali, che io sinceramente a rileggere non ho trovato?

Excusatio non petita, Mas. Anche avessi abbassato il voto per errori grammaticali, sarebbe stato giusto. Devo cominciare a controllare anch'io la grammatica.

Il primo 7 al sondaggio è il mio. Per quanto pieno, per quanto il film sia godibile, sincero, un omaggio di Francis a Burton (e a se stesso, impeccabile lo script originale), mi son detto, sin dall'inizio: tutto qui? Ho scelto di tornare a leggere qualcosa ripartendo da quello che tutti mi additate come miglior film dell'ultimo lustro cinematikino, e devo confessare di essere un po' deluso (se davvero è stato questo il top). Poi noto che le recensioni si sono appiattite tutte e subito, all'inizio, e solo alla fine qualcuno (Oren, Tomcat) ha trovato il coraggio di dire che non si era davanti a niente di che.

Ho detto Tomcat volevo dire Mastruccio. E Oren parla di film a livello di molti altri di quello stesso semestre. Cosa che non mi invoglia a leggerli

Speravo che qualcuno mi dicesse: sai che c'è? Il mio film era superiore a Looking For Hope, che ha funzionato per una stagione, ma a ripensarci... (che non è il mio parere: resta il capolavoro di Francis, senz'altro).

E io vi sto facendo notare, a distanza di tempo, che ci fu un certo appiattimento svogliato nelle recensioni e soprattutto nei voti, poco sfumati, quasi che nessuno volesse ammettere evidenti e naturali difetti, tant'è vero che Francis non rispose a nessuno finchè non cominciò ad arrivare qualche sottolineatura rossa qua e là, e nell'intervista si dà (ma almeno fu sincero) un 9 al film. Anche se Francis è di quelli che facevano piovere spesso i 10.

L'ho trovato un film molto infantile (anche nella netta divisione buoni/cattivi).
Penso che Francis volesse difendere se stesso e l'anima gemella cinematografica Burton, e alla fine ha realizzato un film che Burton potrebbe benissimo dirigere nella realtà, nel solco appunto della deriva autocitazionista per cui molti lo criticano.
Ribadito questo, l'ho trovato appunto sincero, perchè conosco Francis dai suoi esordi (Pinocchio e Peter Pan, da lui spesso citato, fui uno dei pochi a salvarlo) e onesto. E la riflessione metacinematografica, per noi che giochiamo al fantacinema, ovviamente coinvolge i sentimenti di qualsiasi cinematikino.

Quello che chiedo io a voi a distanza di anni se appunto non si esagerò con le lodi all'epoca e se oggi le mie critiche (le uniche?) sono condivisibili o meno. In attesa del diretto interessato, rispondetemi, confrontiamoci.

Alla faccia dell'aria fritta.