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THE UNFORGIVEN
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THE UNFORGIVEN, Il Film

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World ^_^
view post Posted on 3/5/2012, 10:07 by: World ^_^




The Unforgiven - Sascha Granato Production

Soggetto & Sceneggiatura: Il primo esordio di questo semestre passa attraverso questo film della Sascha Granato, basato su un soggetto ideato dallo stesso neoproduttore e ci mette subito davanti a un'interessante storia dall'atmosfera malata, che inizia come il più classico dei polizieschi violenti per poi assumere venature horror via via sempre più inquietanti. Soggetto forte, dunque, che ha il pregio principale di ritagliarsi una sua originalità proprio nella riuscita commistione di generi.
La sceneggiatura costruitavi attorno gioca bene nel tenere sempre alta la tensione, mostrando i suoi lati migliori nella caratterizzazione del detective protagonista e in alcune scene di assoluto impatto visivo, come la lunga sequenza ambientata nel rifugio di Arnold e nell'assai toccante ritrovamento dell'unica bambina ancora superstite da parte del detective McRyan.
Attenendoci più strettamente alla riuscita tecnica dello script stavolta i "classici difetti da opera prima" non risiedono nella classica sprovvedutezza dell'esordiente ma, al contrario, in descrizioni di movimenti di macchina un tantino troppo macchinose e in un intreccio narrativo nel quale si assistono ad alcune scene un tantino eccessive e immotivate (una su tutte, l'insistita, esagerata colluttazione tra McRyan e la moglie, quando questi non vuole costituirsi).
Per il resto, anche se non è totalmente comprensibile la motivazione della lenta discesa "nel male" del protagonista, devo dire che l'atmosfera malata risulta pienamente avvincente.

Regia: Il poliziesco/thriller che vira inaspettatamente e decisamente sul genere horror fa apprezzare la scelta di Wes Craven. Come già detto, le descrizioni dei movimenti di macchina sono qua e là eccessive, hanno il difetto di appesantire la lettura e spiegare troppo (basta, per esempio, dire che la Mdp si alza facendo un campo lungo, è superfluo invece dire "per effetto del dolly", cosa che dovremmo già sapere e che non è necessario ribadire). Ma questi sono ovviamente aspetti tecnici della sceneggiatura che in genere apprezzo (in tal senso Sascha è competente e si vede) ma che, in quantità eccessiva, stancano e affaticano la lettura.

Personaggi & Cast: La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza "tipizzata", secondo stilemi che sembrano classici del genere poliziesco. Il protagonista James Woods ruba ovviamente la scena a tutti ed ha un bel fascino misterioso, sebbene non siano del tutto comprensibili alcuni suoi scatti d'ira e le reali motivazioni che lo hanno portato dall'altra parte della legge.
Per il resto, pochi altri personaggi risultano caratterizzati altrettanto bene. Penso ad esempio al capitano, interpretato da un sempre ottimo Robert Duvall, mentre non mi è piaciuto il personaggio della moglie (caratterizzato poco e male, con la sua furiosa colluttazione col marito) e ho trovato veramente brevi le apparizioni dei detective impersonati da Ray Liotta (comunque una scelta azzeccata) e, soprattutto, Sam Worthington.
Tornando a James Woods: a fronte della sua interpretazione, di tutto rispetto, stona abbastanza la sua scelta più che altro per un fattore anagrafico (un tantino troppo attempato per il ruolo datogli).

Colonna sonora, locandina & sito: Colonna sonora realizzata dallo stesso Sascha (è la seconda volta che capita in Ck, dopo la colonna sonora di The Deck firmata da Tomcat) e composta da pochi brani, che però sono veramente pregevoli, assai adeguati al film e in grado di aiutare lo spettatore ad entrare nell'atmosfera giusta.
Per quanto mi riguarda ripeto qui la mia proposta, fatta già qualche semestre fa all'uscita di The Deck, di premiare un tale impegno (tra l'altro ben riuscito) con un Premio Speciale per la Colonna Sonora Originale in occasione dei prossimi Awards, considerando soprattutto che si tratta di una "novità" che merita un certo riconoscimento, senza dover necessariamente competere con corazzate dalle colonne sonore non originali (vedremo se la mia proposta incontrerà, almeno stavolta, la vostra approvazione). Locandina buona e azzeccata, sito che ha tutto il necessario e quindi più che buono, per quel che mi riguarda.


Considerazioni finali e voto complessivo: The Unforgiven è davvero un esordio assai promettente. Ce ne sono stati anche di migliori, nella storia di Ck, ma personalmente ritengo che si contino sulle dita di una mano. In questo esordio si notano veramente pochi dei soliti errori da opera prima, riscontrabili soprattutto in qualche errore di natura grammaticale-sintattica (pronomi personali qua e là poco azzeccati e troppo ripetuti) e in una caratterizzazione dei personaggi non sempre credibile e riuscita (la già citata moglie di McRyan su tutti) ma, come ho detto sopra, sono soprattutto i "difetti" da eccessiva frammentazione delle scene con coordinate di tempo e luogo (a volte persino negli stessi luoghi, come nel "rifugio di Arnold" e nella casa del protagonista) e le numerose descrizioni di movimenti di macchina ad appesantirne un po' la lettura. Sono, però, dei difetti veniali che una volta limati porteranno sicuramente Sascha a proporci delle sceneggiature sempre più ben fatte, coniugando la correttezza formale che tanto gli sta a cuore con le esigenze narrative che sono specificamente cinematikiane. Adesso lo attendo, con fiducia e aspettative veramente molto positive, al suo prossimo film.

Voto complessivo: 6.8


 
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23 replies since 1/4/2012, 14:54   1634 views
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