Cinematik.it - Il gioco del Cinema


THE UNFORGIVEN
Poll choicesVotesStatistics
6.56 [50.00%]
73 [25.00%]
7.52 [16.67%]
81 [8.33%]
100 [0.00%]
9.50 [0.00%]
90 [0.00%]
8.50 [0.00%]
60 [0.00%]
5.50 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 12)

THE UNFORGIVEN, Il Film

« Older   Newer »
  Share  
Atamàz
view post Posted on 2/5/2012, 13:28 by: Atamàz




Recensire un film d’esordio è sempre un piacere, ma devo dire che questa volta il piacere è doppio perché se avessi visto questa pellicola senza conoscere il nome del produttore difficilmente avrei detto che si trattava di un’opera prima. Non mancano i difetti, ovvio, ma trovarli perlopiù in alcune scelte di sviluppo della vicenda piuttosto che nelle classiche bucce di banana mi sorprende. Se poi consideriamo che si tratta di un soggetto originale, si può passar sopra con indulgenza anche su questo aspetto, per ora.
Bella l’idea di fondo del film, che si concentra sulla discesa nel lato oscuro di un poliziotto senza molti scrupoli, ma che trova il suo punto forte nel macchiare lo stampo poliziesco con tinte horror. In questo senso il film non annoia e spiazza a ogni svolta, svolte che però a volte risultano un po’ forzate (penso ad esempio alla colluttazione di Vincent con la moglie), ma è errore di gioventù che Sascha saprà correggere col tempo. La scelta di Wes Craven, comunque, risulta ben ponderata e in sintonia con la piega che prende la pellicola.
Sul cast, invece, c’è qualche nome importante di troppo, viste le parti effettivamente assegnate, ma James Woods si ritaglia un ruolo da protagonista che credo abbia la potenzialità per essere considerato, quando si formeranno le cinquine per gli awards.
La forma dello script è ineccepibile e anche la scrittura, seppur non priva di errori (un po’ di grammatica e l’uso eccessivo di “egli” ed “ella”), si rivela fluida e piacevole, esclusi alcuni passaggi un pelo macchinosi. L’uso dei flashback è ben architettato e la struttura della sceneggiatura risulta arricchita da questa deframmentazione temporale.
Nota di merito per la colonna sonora, che apprendiamo essere composta dallo stesso produttore. Forse non ci sarebbe stato male qualche brano in più, ma tanto di cappello.
Locandina niente male, se osservata nei dettagli. Nel complesso non è di grande impatto, ma in fondo non stona affatto con il film.
Buono anche il sito, con contenuti standard, ma graficamente più che apprezzabile.
 
Top
23 replies since 1/4/2012, 14:54   1634 views
  Share