CITAZIONE (World ^_^ @ 20/4/2012, 11:46)
Tornando alla recensione di Mastruccio (...)
Ciao, rispondo volentieri al tuo post. Ti assicuro che è per me un arricchimento ineguagliabile potermi confrontare sui vari aspetti della nostra comune passione.
Grazie, intanto, per aver contribuito a farmi ulteriore chiarezza sulla "filosofia" di CK, perché ancora non sono entrato completamente nel gioco, anche, e soprattutto, su come è meglio creare un film "virtuale".
Ho una formazione specificamente cinematografica, e non ho ancora quell'esperienza che in tanti anni vi ha insegnato a "giocare" così bene.
Quando scrivo un film, lo faccio da sceneggiatore/regista, quindi scrivo anche i movimenti di macchina (che, condivido, in una vera sceneggiatura per altri registi non vanno messe). Proprio perchè quel film lo dirigerò io. Immagino che sia già questo il primo errore che faccio: perchè se affido il film ad un dato regista più o meno noto, dovrei scrivere il film per come lo dirigerebbe realmente lui. Sbaglio?
Tutto il resto, musiche, foto degli attori e delle scenografie, sono un necessario dippiù che inserisco per rendere il più possibile "reale", anzi "virtuale" il film.
Ribadendo che considero il tuo un buonissimo film, rispondo ai tuoi appunti.
(...)i difetti principali che mi si fanno notare sarebbero una certa approssimazione nella scrittura nella parte finale (...)Ho scritto che ho notato diversi errori non corretti (refusi, soprattutto) nella seconda metà del film. Quindi non mi riferivo ad approssimazione, ma a mera svista per forse troppo poco tempo a disposizione. Averlo scritto in soli due mesi è senz'altro prova di grande talento; mi insegni, però, che rileggere lo script a distanza di tempo aiuta a rivedere certi errori, sia sintattici che lessicali, e a ridisegnare, quando serve, l'intera struttura di una scena. Il risultato non può che essere migliore della prima stesura.
La scena migliore mi è parsa proprio la prima, quella che scrivesti più di un anno fa. Riscrivendola non penso che l'hai lasciata così com'era, copiandola tale e quale, vero?
Non sono ancora convinto che sia "pesante" e "difficile" leggere un" film virtuale" come la intendo io.
L'orologiaio, Alda Cara e Onoff, anche se cortometraggi, e l'incipit di Amnésia mi parevano abbastanza fluidi e dalla scrittura non pesante.
Per farti un esempio concreto, ho provato a scrivere la prima parte del tuo incipit (spero che non te la prenderai se l'ho fatto). Ho modificato l'impostazione tecnica e, dove necessario, aggiunto una battuta.
-------
Schermo nero.
Compare il globo che ruota sulla pellicola cinematografica, logo della World Entertainment.
Il logo scompare, spazzato via da uno sbuffo di neve.
fade in
EST. CONVENTO - NOTTE
Vediamo un paesaggio notturno su cui cade fittamente la neve.
In lontananza scorgiamo una figura ammantata di scuro, che procede difficoltosamente in mezzo alla neve, tenendo stretto al petto un piccolo fagotto.
Cominciamo a sentire: “Fable Music Theme”, di Danny Elfman
La figura avvolta nel mantello si avvicina al portone di un vecchio convento immerso nel buio.
Il portone ha una piccola porticina in basso, lasciata aperta.
La persona allontana il piccolo fagotto da sé e lo posa accanto alla porticina.
Solo ora sentiamo il vagìto di un neonato.
La persona si allontana in fretta, lasciando tracce nella neve.
La Mdp rimane fissa su un bimbo di poche settimane, dalle guance rosee e paffute.
Alza entrambe le braccine e comincia ad agitarle.
Dettaglio del braccio sinistro della piccola creatura: in realtà è un piccolo moncherino, cicatrizzato all’altezza del polso, dove non c’è più la manina.
fade out
La musica in sottofondo, finora simile a quella di un delicato carillon, cambia registro e ci accompagna per tutti i titoli di testa, che vediamo comparire su sfondo buio, con elegante carattere antico, accompagnate da silhouette e vecchie illustrazioni.
THE GOOD THIEF
Jared Gilmore
Robert Downey Jr.
Geoffrey Rush
Frances McDormand
Peter Stormare
Abraham Benrubi
Jonathan Pryce
Michael Heath
Verne Troyer
Alison Lohman
Jennifer Ehle
David Oakes
Emily Haigh
Soundtrack by Danny Elfman & Alexandre Desplat
Directed by Terry Gilliam
Sull’ultima illustrazione (la silhouette di un vecchio cimitero) si concludono i titoli di testa.
fade in
INT. CONVENTO - GIORNOLa mdp inquadra in C.L. il chiostro di un vecchio convento.
All’interno di esso, c’è una lunga fila di ragazzini di età compresa tra i quattro e i quindici anni, disposti in rigoroso ordine crescente.
Sono tutti vestiti umilmente e hanno un’espressione molto seria, mentre un uomo robusto li passa in rassegna fissandoli attentamente, accompagnato da un frate magro e alto (MICHAEL HEATH). Il suo nome è Padre John.
La Mdp carrella sui i volti dei bambini in fila.
Chi se ne sta serio serio, chi lancia un sorriso, chi ancora se ne sta tutto impettito per dare meglio mostra di sé.
L’uomo robusto si ferma davanti a due ragazzini biondi, praticamente identici.
Lusingati da tanta attenzione, i due gemelli si danno di gomito e si alzano sulle punte dei piedi.
Padre John li fissa severamente, tirando fuori una piccola verga dalla manica della tonaca.
L’uomo riprende a ispezionare la fila, per poi fermarsi di nuovo davanti a un ragazzino dagli occhi verdi e i capelli castani (JARED GILMORE), fermo sull’attenti, con le braccia dietro la schiena.
Il suo nome è Ren.
UOMO
Quanti anni hai?
Il ragazzino apre la bocca per rispondere, ma è l’uomo a parlare.
UOMO
Suppongo tu abbia undici, dodici anni…
Io cerco un ragazzo che sia abbastanza grande da aiutarmi nei campi ma abbastanza piccolo da far pensare a mia moglie di avere un bambino. Un ragazzino onesto e volenteroso a cui insegnare. Pensi che potresti essere tu?
P.P. del piccolo Ren, speranzoso.
PADRE JOHN
(all'uomo, con un sussuro)
Lui no.
UOMO
(confuso)
E perché?
PADRE JOHN
(indicando il braccio di Ren)
Fagli vedere.
Ren, improvvisamente più serio, non si muove.
Sentiamo “Nothing Lasts” di Alexandre Desplat
La mdp, in soggettiva, inquadra il viso severo del frate e la verga che fa minacciosamente capolino dalla manica.
Ren chiude gli occhi con rassegnazione e tende le braccia.
La Mdp si sofferma sul braccio sinistro, che termina in un moncone proprio lì dove avrebbe dovuto esserci la mano.
L’Uomo, cercando di nascondere il proprio disgusto, riprende a perlustrare la fila.
La Mdp rimane per un po’ fissa su Ren.
UOMO (F.C.)
Questo mi pare perfetto.
PADRE JHON (f.c.)
E’ un bravo figliolo…
UOMO (f.c.)
Che cosa succede a quelli che nessuno prende?
La mdp si avvicina al P.P. del viso triste di Ren.
PADRE JHON (F.C.)
Vengono arruolati nell'esercito.
UOMO (F.C.)
Certo, non è una vita facile...
PADRE JHON (F.C.)
E' la volontà di Dio. Noi non giudichiamo il suo operato.
(STACCO) All'esterno del convento il carro con a bordo l’uomo e il bambino da lui appena adottato si sta allontanando; i ragazzini sono tutti assiepati nel chiostro e guardano il carretto che si allontana.
In sottofondo continuiamo a sentire la stessa musica.
Tra di loro notiamo Ren e i due gemelli biondi, i cui nomi sono Ichy e Brom.
PADRE JOHN
(in mezzo ai ragazzini)
Penso che dovremmo tutti recitare una preghiera per il piccolo William…
ICHY
Non ne ha bisogno.
PADRE JOHN
Abbiamo tutti bisogno di una preghiera, soprattutto quando ci accade qualcosa di buono. La cattiva sorte segue sempre quella buona.
ICHY
(annuendo)
Giusto. Scommetto che sulla strada del ritorno qualcuno li deruba.
BROM
E quando arrivano, trovano la casa che va a fuoco!
Uno ad uno tutti i ragazzini cominciano a mormorare, ridacchiando.
RAGAZZINO (f.c.)
Oppure si ammalano di gotta, di varicella o di peste!
PADRE JOHN
(brandendo la verga)
Basta così! E’ solo un modo di dire! Adesso filate tutti dentro, che è l’ora della preghiera!
I ragazzi la smettono subito e cominciano a rientrare dentro, silenziosamente.
La mdp inquadra Ren, che continua a guardare il carretto sempre più lontano, poi segue tutti gli altri.
La musica sfuma.
stacco su
INT. CAMERATA - NOTTELa mdp inquadra in C.L. i ragazzi dell’orfanotrofio che fanno capannello al centro della camerata, intenti a guardare qualcosa a terra.
Dettaglio ravvicinato di una piccola sacca aperta da cui fuoriescono tanti sassolini, di diversa forma e colore.
------------------