| IMAGINAEURUM by Clint94
Non amo i musical nella realtà né tantomeno quelli di Cinematik, che trovo difficili sia da realizzare sia da leggere. In passato Francis ha scritto dei buoni film di questo genere (“The Rocky Horror Picture Show”, “Pinocchio e Peter Pan”, “Cats”, in parte lo stesso “Vampires”), anche se nessuno mi ha conquistato. Mi sono avvicinato al film di Little Tin dunque con un po' di diffidenza, ma alla fine mi sono reso conto che i difetti più grandi di quest'opera non risiedono sicuramente nella componente musicale, che anzi è il punto di forza, ma nella sceneggiatura nuda e pura. Sono da ammirare le idee, l'entusiasmo e la voglia di passare da un progetto all'altro di Little Tin, ma questa sua passione rischia di compromettere i risultati dei suoi lavori. La prima cosa che ho pensato al termine della lettura è che se solo il film fosse stato riletto e curato maggiormente, il risultato complessivo sarebbe stato di gran lunga superiore. A livello di tecnica e di forma, infatti, la pellicola presenta una serie infinita di errori che purtroppo inficiano non poco sul giudizio finale. L'idea del film è buona e, anche se la storia non è particolarmente brillante, il connubio tra musica e immagini è davvero trascinante. Questo lato dello script è molto curato: i tempi sono calcolati bene e spesso le voci nelle canzoni iniziano proprio quando nella lettura si arriva al punto in cui si dice che i personaggi iniziano a cantare. Da questo punto di vista, lo script è ottimo. Alcune scene restano impresse per la loro visionarietà e le musiche le rendono davvero irresistibili: penso alla scena iniziale, o a quella del in cui Barbara muore, o alla parte in b/n su Annabelle, o alla traversata del lago con le sirene, o alla battaglia finale. In queste scene la passione di Little Tin traspare davvero dalle pagine e riesce a contagiare il lettore. Però a livello formale, mi spiace dirlo, la sceneggiatura non raggiunge la sufficienza. Gli errori di punteggiatura sono troppi (mancano i punti alla fine delle frasi!) e quelli grammaticali altrettanti; ci sono errori di battitura comprensibili, ma che si possono correggere con un'attenta rilettura (“goccie”, “puntanndogli”, “marroneù”), ma altri davvero gravi, soprattutto per quanto riguarda i tempi verbali (“Ho aspettato per anni prima che io riesca”; “Corre verso il palco, ma prima che toccasse”; “Prima che le venissero addosso Nemo zoppica”). E poi l'impaginazione: le pagine bianche a metà sono improponibili, mi chiedo come ha fatto Little Tin a non accorgersene. Ora, per quanto l'atmosfera sia riuscita, le musiche belle e la storia interessante, leggere uno script pieno di errori del genere è stato veramente fastidioso. A livello di contenuti, il difetto principale, più che nella debolezza della storia (che ci può stare, considerando che si sono privilegiate le parti cantate), risiede nello sviluppo dei personaggi: i protagonisti sono piatti, non hanno quasi nulla di interessante, si limitano a portare avanti la storia senza riuscire a coinvolgere emotivamente lo spettatore. È vero che in un film come questo non bisogna aspettarsi chissà quali approfondimenti psicologici, ma bastava sviluppare alcuni spunti interessanti, perché le basi c'erano: la passione di Dylan per la poesia e il suo sentirsi diverso e il rimorso di Nemo per essersi arreso alla strega, per esempio, erano degli ottimi spunti, ma dovevano essere approfonditi molto di più. Forse i più riusciti sono i due cattivi, Eva e Abraxas, anche perché sono descritti meglio proprio a livello fisico, estetico. Ho trovato molto banale e stereotipata invece la protagonista, Dalila, molto meno interessante di personaggi quali Nemo o Dylan. I dialoghi non sono male, però alcune battute ogni tanto sono abbastanza ridicole (“Ti renderò coerente col tuo nome: Nessuno”). Dopo la visione di “Un estraneo al mio fianco”, in cui i tentativi di approfondire psicologicamente il protagonista erano evidenti e anche piuttosto riusciti, mi aspettavo di più da questa seconda opera. Per quanto riguarda il cast, i personaggi principali sono ben scelti. Dei quattro ragazzi, due sono ottimi attori (Yelchin e Wasikowska), mentre gli altri due sono i classici attori Disney abbastanza incapaci idoli dei teenager (Efron e Gomez). Comunque nel complesso il cast è scelto bene e ho apprezzato la scelta di far interpretare i cattivi ai due cantanti dei Nightwish. Gilliam alla regia ci può stare per il soggetto, ma visto lo sviluppo un po' banale della storia forse è un po' sprecato. Insomma, se uno leggesse solo la trama penserebbe che è adatto, ma dopo aver letto tutto il film gli sorgerebbe qualche dubbio. Mi chiedo se Little Tin abbia mai pensato al più scontato Tim Burton (tra i due probabilmente è stato meglio Gilliam comunque). Le musiche sono la cosa migliore del film: conoscevo i Nightwish solo di fama, ma le canzoni ascoltate mi sono piaciute tutte non poco e poi ovviamente si sposano alla perfezione con le scene, sono una componente essenziale del film. Probabilmente la colonna sonora è l'aspetto più riuscito dell'intera pellicola. La locandina non è male (ho visto che riprende l'immagine del CD), però forse ha troppe scritte. Sito più scarno della norma, si sarebbe potuta fare una pagine per il cast e una per la regia almeno. Concludo ripetendo quanto ho detto all'inizio: se la stessa cura usata per le scene musicali fosse stata usata anche per la forma e per lo sviluppo dei personaggi, avremmo davanti un piccolo gioiellino. Secondo me sono stati l'entusiasmo di proporre subito questo lavoro, la fretta e la voglia di passare ad altro a ingannare Little Tin. Il mio consiglio è quello di concentrarsi di più su un singolo lavoro prima di passare ad altro e di curare maggiormente la confezione del film prima dell'uscita nelle sale.
VOTO: 6+
|