| RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Recupero questa terza pellicola prodotta da Oren in grande ritardo, ma meglio tardi che mai. Apprezzo molto il giovane produttore, capace di sorprenderci per il coraggio di realizzare prodotti originali, spaziando fra vari generi. Qui siamo davanti ad un film leggero, che segue la scia degli ultimi successi commerciali della cosiddetta commedia adolescenziale, e non a caso sia il regista (F. Brizzi) che il cast scelto (Sciacchitano, Bova, Covino, Fremont, Ripaldi) sono facce ben note a chi frequenta questo genere. Ficarra e Picone fanno i soliti personaggi ormai stereotipati; lo fanno bene, ci mancherebbe, ma sarebbe ora che qualche bravo sceneggiatore inventasse per loro una storia che faccia da spartiacque nella loro ottima carriera. Più che buona la struttura narrativa, il racconto di Mattia adulto, che ripercorre la storia dell’estate di molti anni prima. Non originalissima, ma molto efficace. Soprattutto il colpo di scena che porta all’inevitabile happy end. Tutti ci aspettavamo che l’attesa fosse per un intervento alla testa di Melissa, ed invece scopriamo che trattasi di nascita della loro prima figlia. Bravo! Bell’idea! Proprio perfetta per il genere. Non posso non menzionare anche i molti difetti del film. Parecchi dialoghi sono un po’ troppo dispersivi, a volte forzati e banali, e non si sforzano minimamente di entrare nella psicologia dei personaggi. Certo, nemmeno le vere pellicole di questo genere, che hanno invaso le sale italiane nei tempi recenti, hanno una grande profondità e spessore di dialoghi, ma qui siamo a CK, e magari un piccolo sforzo di sperimentazione poteva essere fatto. Altre forzature le troviamo nei comportamenti assolutamente irreali e macchiettistici dei due genitori, Ficarra e uno sprecato Bentivoglio, così come anche nella troppo sbrigativa conclusione del film. Inoltre, come già fatto notare da qualcuno, appare senza dubbio irragionevole il profondo innamoramento dei due ragazzi in così breve tempo. A parte questi, e altri difetti di scrittura, comunque il film scorre via piacevolmente e allegramente, aiutato da una colonna sonora scelta ad hoc, con belle canzoni che ci portano indietro di una ventina d’anni. I miei complimenti, inoltre, per aver scritto lo script rispettando quasi in pieno le regole fondamentali per la stesura di una sceneggiatura. Il sito è abbastanza buono, la locandina è di formato non corretto e graficamente non è proprio il massimo. Oren dimostra con questo film che la strada intrapresa per diventare un grande produttore è giusta. La materia prima c’è. La voglia di sperimentare, inventare storie, imparare dagli errori precedentemente fatti e umilmente riconosciuti, confrontarsi con gli altri colleghi, e di contribuire con il proprio apporto alla vita di CK, lo porteranno in breve tempo, sono sicuro, ad essere un validissimo concorrente nei confronti dei noti “vecchi” e più esperti produttori.
VOTO: 65/100
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