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Honey, I'm a tree
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Honey, I'm a tree, Chimera Films

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view post Posted on 16/2/2012, 17:41
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Recensione di freddy_k

SOGGETTO: Film davvero insolito, che parte come la "solita" commedia familiare per poi spiazzare lo spettatore con un evento davvero assurdo; paradossalmente, la metamorfosi del protagonista cambierà in meglio la vita di coloro che gli stanno intorno, anche perchè simili "trasformazioni" sembrano essere la norma nella società descritta nel film... Finale molto poetico, con la moglie che trova il modo perfetto di stare vicino al proprio marito e, soprattutto, di aiutarlo nel modo migliore...
SCENEGGIATURA: Non amo granchè i mockumentary, devo ammetterlo, soprattutto perchè tutti quei movimenti di macchina mi fanno venire mal di testa. Questo però devo dire che l'ho apprezzato, forse perchè si tratta di un film abbastanza "tranquillo", senza sobbalzi o movimenti improvvisi. Mi sono lasciato prendere dalla storia, insolita e commovente allo stesso tempo. Interessanti le interviste ai protagonisti, con alcuni siparietti molto simpatici. Sceneggiatura scorrevole, senza errori evidenti.
REGIA E CAST: Buona la scelta di Mendes, anche se, lo ammetto, avrei preferito Lynch :P Attori scelti bene, nonostante siano nomi poco conosciuti offrono una buona performance.
MUSICHE: Brani scelti ottimamente, piacevoli da ascoltare e ben abbinati alle scene.
SITO E LOCANDINA: Sito semplice ma con interessanti contenuti e curiosità, locandina ben fatta e in tema.

VOTO: 7.5 (8 al sondaggio)
 
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view post Posted on 19/2/2012, 15:55

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


10/02/2012

La sala piomba nel silenzio quando il film del vincitore della scorsa edizione, la Chimera Films, termina. Produttori, attori, registi, semplici spettatori sembrano essere rimasti incollati sul posto, quasi non credessero ai propri occhi. Poi, lentamente, Anthony Hopkins si alza dal suo posto, il sorriso sulle labbra, e applaude. Tutta la sala lo segue, mentre i protagonisti si alzano per riceverli.

Di nuovo tematiche vegetali per il nostro Kubrick di CK, ma stavolta virati in modo sensibilmente diverso: siamo in un universo che sarebbe stato perfetto per Lynch, che il produttore dice aver cambiato perché molti cinematikini non sanno che il genio ha diretto anche film normali come Una storia vera (ironico che io abbia visto SOLO Una storia vera). Lo spunto è tratto da un raccontino breve di otto pagine, che Andrew ha provveduto ad ampliare e a integrare... sembra poco, per la verità.

Ha scelto poi lo stile del mockumentary, scelta a mio parere azzeccata, perché da un lato rende il tutto più bizzarro, ma dall'altro lo rende anche più "normale", sottolineando il tono "olimpico" di tutto il film. Siamo in un universo dove l'Amore, specie quello tra i coniugi, è sempre presente e dall'alto della sua immarcescibile positività guarda come dall'alto l'affannarsi di esseri umani teneri e delicati, impegnati a sbrogliare la matassa di una vita che si presenta complicata.

E' in questa sua poesia dell'estraneità, se volete, che il film trova il suo pregio e il suo limite: pregio, perché la metafora della trasformazione è toccante, sincera, trattata con poesia, con candore e a tratti commovente; limite, perché i personaggi estranei al rapporto centrale (cioè i figli e i nipoti) rimangono sfocati, sullo sfondo, e viene così a mancare quel film quel tocco drammatico che invece L'albero senza frutti aveva. In altre parole, questo film è un bellissimo apologo, ma fa fatica a diventare un bel racconto.

Azzeccatissimo il cast, con una Julie Walters che si mette fin da subito tra le attrici più in vista per il premio, e un insieme di caratteristi che fanno tutti il loro mestiere. Mendes eredita l'impari compito di sostituire Lynch, e lo esegue con correttezza e decoro.
La locandina è normale, il sito graficamente povero ma molto ricco di curiosità. Solo una domanda: sono io, oppure il produttore ha volutamente scritto l'homepage in lettere dell'alfabeto greco?

VOTO: 73/100. Un'opera minore all'interno del percorso della Chimera, ma del resto si sa che questo semestre il suo cavallo di battaglia sarà ben altro; comunque, vale il prezzo del biglietto.

 
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Atamàz
view post Posted on 27/2/2012, 00:22




Al termine della visione di questo film ho pensato che David Lynch sarebbe stato un nome perfetto da mettere dietro la macchina da presa, posto che il surrealismo verso cui vira la vicenda dalla metamorfosi (chi ha detto Kafka?) di Grant in poi è un indubbio cavallo di battaglia del regista americano. Io avrei applaudito la scelta, nel caso Andrew avesse proseguito lungo quella strada. Alla fine, però, devo dire che anche Sam Mendes si addice al tono della pellicola, alla luce delle sue esperienze precedenti.
Riguardo al film nello specifico, il mio giudizio è di generale apprezzamento, anche perché difficilmente dimenticherò il soggetto di un protagonista trasformato in albero e radicatosi nel centro del proprio soggiorno, così come mi rimarranno impresse le reazioni dei familiari, assolutamente prive di sorpresa per l’evento straordinario (altra analogia col racconto di Kafka, anche se lì l’aplomb era limitato al protagonista).
Il tessuto della trama è piuttosto semplice, se si toglie il sorprendente punto di svolta iniziale, ma è arricchito dall’idea del mockumentary. Le dichiarazioni dei protagonisti rivolti alla macchina da presa, come se fossero intervistati da un mass media interessato alla loro singolare vicenda, regalano un punto di vista differente che incuriosisce e coinvolge, rivelando anche aspetti non secondari delle personalità dei componenti della famiglia di Grant, o che comunque vanno ad arricchire di dettagli la loro caratterizzazione. Forse si poteva sfruttare l’espediente per allargare un po’ il contesto al di fuori della famiglia (gli estranei che passano dalla casa sono appunto dei camei o poco più).
Ho adorato la trasmissione tv in cui alcune donne raccontano di come la loro vita sia cambiata dopo la trasformazione dei loro mariti. Il prendere atto della naturalezza della cosa è uno degli spunti più interessanti del film, se non il nocciolo del messaggio sotteso. Commovente il finale, un ideale coronamento della vita che i due nonni hanno trascorso insieme e che rimarrà impressa in un quadro “bucolico” che fisserà il loro amore per sempre.
Il cast svolge il proprio dovere senza strafare, ma se dovessi indicare la prestazione più intensa indicherei quella di Julie Walters. E’ stato un piacere rivedere Michael Emerson, anche tra i miei preferiti, in Lost.
Colonna sonora con pochi brani, ma di altissima qualità. Quasi troppo, mi verrebbe da dire.
Sito senza fronzoli, ma con contenuti interessanti. Molto bella la locandina, perfettamente intonata alle immagini del film.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 4/3/2012, 10:27




Avevo promesso ad Andrew di rileggere il film, dato che sono passate delle settimane dalla prima lettura, ma purtroppo non l'ho fatto (scusa Andrew), quindi non so come potrò recensire la sua ultima pellicola (devo smetterla con questa cattiva abitudine: leggere un film di Ck e poi recensirlo dopo settimane se non mesi). Comunque, devo dire che l'ultima pellicola di Andrew mi è piaciuta: l'ho trovato uno di quei film che probabilmente andrei a vedere al cinema un po' "dubbioso" (nel senso, senza sapere niente di che si tratta), ma che dopo amerei. E' vero che, come ha riconosciuto lo stesso produttore, guardo Modern Family, quindi conosco lo stile (che, comunque, credo, sia stato già usato al cinema), ma ammetto che se anche fosse stato girato in maniera "classica" mi sarebbe piaciuto comunque. Il perché è presto detto: perché è una bella storia, magari non originalissima, ma che è raccontata bene, in maniera intelligente, e poi il twist narrativo (la trasformazione in albero di Grant) funziona bene. Il finale, poi, è bellissimo e funzionerebbe benissimo al cinema: penso che l'amore sia difficile da definire (è stato detto di tutto, in fondo), ma la frase finale del personaggio di Michael, è davvero molto bella, e penso che il finale sia tra i migliori che mi sia capitato di leggere nella mia lunga militanza cinematikina. Bella la regia di Mendes: Lynch sarebbe stato troppo di lusso (forse), e bravi gli attori: credo che la Walters e Armstrong (che non conoscevo) potranno dire la loro in sede di premi sia per il Contest che per gli Awards. Forse non è il miglior film di Andrew (ripeto, mi scuso se sembro recensirlo con sufficienza, avrei dovuto/voluto rileggerlo ieri sera ma non ci ho pensato), ma un posto nel mio cuore lo avrà sempre.

Voto: 7,5
 
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Andrew.
view post Posted on 4/3/2012, 11:42




Provo a rispondere a qualcosa. Se non vi cito, vuol dire che non ho nulla da ribattere alle vostre recensioni e in ogni caso ringrazio tutti per i complimenti.

Clint: sì, la Mullighan probabilmente è l'unica scelta che non rifarei, perchè ci voleva effettivamente qualcuna più giovane. E ti do ragione quando dici che non è una spanna sotto a L'albero senza frutti.


Mastruccio: Chimera, non Kimera :P
Comunque hai ragione, con tempi più lunghi avrei provato a rendere il film un po' più complesso. Ma anche no, non lo so. Alla fine è nato come film "piccolo" e forse è giusto che sia così.


Sascha: credo che di interviste ce ne sono il numero giusto, altre avrebbero appesantito la storia. Al massimo potevo allargare le scene in diretta.


Tomcat: non sono d'accordo solo per il commento alla locandina. Modestia a parte, secondo me è molto bella e non mi sembra affatto una copertina per una rivista, ma anzi la trovo perfetta per il film. Ma sono gusti, ovviamente :)


Freddy: ok, non ami i monkumentary, ma qua a Ck come può venirti il mal di testa? :P
Su Lynch, taccio :D


Francis: d'accordo con la tua rece, nulla da ridire. Anzi, qualcosa l'ho detta nella discussione del film di Hermetico.


Atamaz: per Lynch, come ho già detto altrove, non credo sarebbe stata una scelta apprezzata e comprensibile da tutti. Anche perchè questo è un film che sta nella via di mezzo tra reale e assurdo, mentre il regista ha trattato o film del tutto assurdi o del tutto reali. Poi certo, sicuramente sarebbe stato un nome valido, ma tra lui e Mendes credo che nella realtà ci sarebbero più possibilità che fosse quest'ultimo a dirigere un film simile.
Piccola parentesi su Emerson: ho scoperto che c'è un nuovo telefilm ideato da Abrams dove è protagonista, "Person of interest". Ho visto il pilot, poi apro il topic.


Arcadia: confermo quanto hai detto, cioè dovresti toglierti il vizio di commentare in ritardo :P non tanto per noi che riceviamo le recensioni, ma per te che poi magari fai fatica a scrivere (o te ne dimentichi). Comunque ti ringrazio per le belle parole, si vede che nonostante il tempo passato, il film ti è rimasto dentro :)







 
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WillRedHill
view post Posted on 12/3/2012, 14:09




Questo "Honey, I'm a tree", è un film che mi ha colpito già dal titolo. Ho iniziato a leggerlo con un pò di titubanza, devo essere sincero. All'inizio, mi sembrava una sorta di commedia romantica, che raccontava la storia d'amore di due anziani coniugi. In realtà, mi sono dovuto ricredere. Da un certo punto in avanti, infatti, si capisce che questo film è molto di più. C'è la commedia, si senza dubbio. Ma c'è anche molto altro. Innanzi tutto c'è una storia che mi è piaciuta molto. Strana, a volte anche irreale, ma forse è proprio questo a rendere ancora più interessante il film. E poi c'è la scelta del mockumentary, uno stile che mi piace moltissimo, e che mi sembra azzeccatissimo per raccontare questo tipo di storia. A mio parere il vero capolavoro sono i dialoghi: nonostante non fosse facile "far parlare" questi personaggi, i dialoghi sono molto scorrevoli, e danno un'ottimo ritmo al film.

Insomma, un film che mi sembra molto difficile da scrivere, ma che il produttore ha "trattato" molto bene.

 
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Andrew.
view post Posted on 12/3/2012, 14:33




Grazie per il recupero, lo apprezzo molto :)
 
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Laury1994
view post Posted on 7/5/2012, 16:29




Regia: 7,5
Sam Mendes è un'ottima scelta per un film che, nel suo essere dolce e romantico, parla soprattutto di dinamiche famigliari. L'espediente del mockumentary aggiunge quel qualcosa in più che potrebbe dare la spinta vincente al regista di American beauty.

Sceneggiatura: 8
Bravissimo Andrew nel rendere normale una situazione assurda, con i personaggi di contorno che si comportano come se fosse la cosa naturale del mondo che il capofamiglia si sia trasformato in un albero. Dialoghi molto interessanti e finale estremamente commovente.

Soggetto: 8
Uno dei punti di forza del film, uno spunto di quelli che fanno domandare: "ma come diavolo gli sarà venuto in mente?"
Merita senza dubbio la nomination.

Cast: 7
Forse non avrebbe stonato qualche nome più "importante", ma gli attori scelti svolgono tutti un ottimo lavoro. Mi è piaciuto soprattutto Michael Emerson, il Benjamin Linus di Lost.

Locandina: 8,5
Locandina di grande atmosfera, dai colori caldi e accoglienti. Mi è piaciuta molto.

Musiche: 7,5
Bella colonna sonora, decisamente ben riuscita.

Sito: 6,5
Nulla di eccezionale, ma piacevole da visitare.

Voto complessivo: 7,6
Un buon film, che illustra l'amore di una coppia di anziani sublimandolo in un finale poetico di reciproco bisogno e supporto. Vuoi per l'originalità del soggetto, vuoi per la stesura di Andrew, Honey I'm a tree non lo scorderò facilmente.
 
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mastruccio
view post Posted on 15/5/2012, 17:41




Dopo tanto tempo, avendo scritto in firma l'elenco delle mie recensioni, correggo con piacere il mio voto per questo bel film di Andrew. Si vede che le riflessioni a posteriori servono a valutare meglio.
75/100
 
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Andrew.
view post Posted on 22/5/2012, 17:21




Ringrazio Laury per la recensione e Mastruccio per la modifica :)
 
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24 replies since 10/2/2012, 15:39   1481 views
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