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In the woods
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In the woods, Nuno Productions

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Little Tin Goddess
view post Posted on 15/11/2011, 21:30




allora,
il soggetto è molto originale, ed è ben costruito. Non credo di aver mai sentito una storia simile, forse un po' in The Village di Shymalan ma era una cosa molto diversa.
Sceneggiatura scritta bene, anche a me la scena del bambino mi ha lasciato perplessa ma la risposta mi va bene... tuttavia, perchè la strega non ha ipnotizzato anche il personaggio di Mark per fare in modo che non opponga resistenza, che distrugga il virus ecc?
Cast molto buono, ce lo vedo Mark Wahlberg a fare questi ruoli così tesi, insomma in bn lavoro.
voto 7
 
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Atamàz
view post Posted on 15/11/2011, 23:02




Ok, lo dico in testa al commento e non se ne parla più: “In the woods” è meglio di “Krull”.
Nuno non ha nulla da imparare, in questo campo, e il suo unico cruccio è quello di riuscire a sorprendere lo spettatore cercando di vincere se stesso.
Qui c’è riuscito, a mio avviso.
Il film immerge lo spettatore fin dall’inizio nell’angoscia del protagonista, testimone di terribili eventi che ci narra (un po’ troppo, narra… :rolleyes: ) con dovizia di dettagli spaventosi e disgustosi. Ma la sua testimonianza, per quanto probabilmente vana (chi mai ascolterà quel nastro?), è necessaria per far venire alla luce i segreti di una cittadina tenuta sotto scacco da chissà quanti secoli dalla misteriosa forza oscura dei Reietti.
Lo spettatore, pian piano, viene a conoscenza della terribile verità e quando arriva il finale angosciante e drammatico non si può non mettersi nei panni del disperato dottore, che comprende di non avere più alcuna scelta.
Carpenter, da vecchia volpe qual è, dirige con maestria un horror che ricorda, dal punto di vista dell’isolamento, il suo stesso “La cosa”. Solo che qui il contesto non è quello innevato del polo, ma gli spaventosi boschi nell’entroterra americano (secondo me siamo in Minnesota).
Nel cast spicca un bravissimo Mark Wahlberg, con una nota di merito per Melissa George.
Molto bella la colonna sonora, anche se in alcune occasioni un brano in più non ci sarebbe stato male. Sito tenebroso quanto basta per immergere lo spettatore nella giusta atmosfera.
Sulla locandina… la denuncia di plagio è già depositata in tribunale. :lol:
 
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Clint1994
view post Posted on 8/12/2011, 21:20




IN THE WOODS by Clint94

“In the woods” è un horror puro, di pregevole fattura, come c'era da aspettarsi da un veterano come Nuno, per il quale pellicole come questa sono come il pane. Un horror puro che non risparmia allo spettatore scene piuttosto crude e che sorprende con un finale che è tutto tranne che consolatorio. Il soggetto è piuttosto abusato e non ha proprio nulla di originale, ma nonostante questo riesce a catturare lo spettatore grazie a personaggi ben caratterizzati, interpretazioni più che buone, una sceneggiatura sintetica ma coinvolgente, e soprattutto un'atmosfera estremamente cupa e angosciante. L'idea del paese di campagna tenuto in scacco da un'orda di creature mostruose non è di certo nuova, e infatti il film stenta un po' a decollare, o almeno per quanto mi riguarda all'inizio non mi ha preso molto. Poi però, man mano che si comincia a capire qualcosa della situazione in cui si trova la comunità e di ciò che ci si aspetta da Michael, l'interesse cresce, anche perché l'atmosfera si fa sempre più tesa e l'orrore sale. La situazione in cui si trova la famiglia Cayle provoca davvero angoscia: come se fossero in una gabbia, non c'è niente che possano fare se non obbedire ai Reietti e fare tutto ciò che essi vogliono. Non possono fuggire, non possono ribellarsi. Ed è interessante la tensione che si viene a creare proprio all'interno della famiglia, e in particolare nel rapporto tra Michael e Christine, perché entrambi devono tenere all'oscuro del coniuge le proprie scoperte per il bene della famiglia. Ci si ritrova quindi in una situazione tale che anche i propri familiari diventano persone inaffidabili e quasi estranee. Davvero convincente inoltre la rappresentazione dei Reietti, esseri umani vittime di un terribile virus che li ha resi creature mostruose con straordinarie capacità: sembra che siano ovunque, che sentano ogni discorso, e sono pronti a tutto affinché nessuno abbandoni la comunità e riveli il segreto della loro esistenza. La loro descrizione esteriore, unita alla sensazione che essi siano dovunque, li rende davvero spaventosi. Ottimi i personaggi: Mark Whalberg riesce a rendere perfettamente la condizione di terrore, solitudine, angoscia e rassegnazione finale del dottor Cayle, ma ho apprezzato molto anche l'interpretazione di Melissa George, nel ruolo della moglie incinta con la quale Michael non riesce più a comunicare. Bravo anche Richard Jenkins. Interessante anche la figura di Lady Zellis: all'inizio pensavo che difendesse la comunità dai Reietti, ma poi si scopre essere lei stessa una mezza Reietta. Lo script è ottimo: un po' povero di descrizioni, ma molto sintetico e diretto, in grado comunque di soffermarsi sui particolari più rilevanti. Non mi ha convinto molto l'uso della voce fuori campo, che ho trovato un po' eccessiva: in diversi punti la voce di Michael esagera davvero, arrivando a sostituire quasi la descrizione della scena. Insomma, è un buon espediente per far capire certe cose, ma mi è sembrato un po' abusato e troppo letterario. Dal punto di vista della scrittura, non ci sono molti errori, però in più punti sono presenti riferimenti alla prima persona (scommetto che il libro era scritto in prima persona), dovuto ad una comprensibile disattenzione dell'autore. Diverse scene comunque restano impresse: il primo incontro con Rosy, l'uccisione di Page da parte di Michael in quello che lui pensava essere un sogno, il combattimento con Lady Zellis, l'uccisione di Phillip. Il finale, con la nascita del piccolo demonio, è sicuramente sorprendente, perché arriva proprio quando tutto sembrava volgere per il meglio, ma è un po' prevedibile (fin da quando si dice che Christine è incinta ho pensato che avrebbe dato alla luce non un bambino normale) e non del tutto chiaro. Forse è anche troppo negativo.
Nel complesso comunque “In the woods” è un'ottima pellicola, tra le migliori del semestre.

VOTO: 7,5
 
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SaschaGranato
view post Posted on 16/1/2012, 02:31




Il Cinema Horror mi ha sempre appassionato. Ho iniziato a seguire questo genere cinematografico, quand'ero poco più che un ragazzino, e ho continuato a seguirlo con passione, nonostante oggi vengano girati prodotti decisamente più commerciali e privi di originalità.
In the Woods è senza alcun dubbio un film di qualità; la sceneggiatura è ben scritta e la regia di Carpenter si adatta bene allo script. Il film vanta soprattuto la scelta azzeccata delle musiche, capaci di immergere lo spettatore in un'atmosfera di costante inquietudine che dura per tutta la durata dell'opera. Credo che si potesse lavorare meglio sulla caratterizzazione dei personaggi, ma questo è solo un piccolo apputo personale.
In sostanza il film è piacevole, e riesce a coinvolgere senza annoiare. La trama si snoda senza inciampare su grovigli forzati, o colpi di scena fuori luogo e questo è sicuramente il punto di forza che in assoluto, tiene in piedi tutto il film. Con una trama così particolare e fantasiosa, sarebbe stato molto facile cadere in errori banali, ma questo non avviene mai.
Un horror appassionante. Voto 8
 
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World ^_^
view post Posted on 16/1/2012, 09:07




Complimenti a Sascha per la sua prima recensione cinematikiana!
 
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19 replies since 7/11/2011, 09:40   1283 views
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