Festival di Roma: Io e Te, Three Pines Pictures

A me il film di Laury era piaciuto molto ecreod che non abbia molto da invidiare a quello di Bertolucci, anch'esso piuttosto fedele al romanzo.
Anche Laury aveva cambiato la canzone del ballo, che nel libro è Monatgne verdi. Lei aveva messo La donna cannone, giocando magari un po' facile ma riuscendo perfettamente nell'obiettivo.

E poi nel film di Bertolucci manca l'ultima breve parte del romanzo quando ritroviamo i due protagonisti a qualche anno di distanza e vediamo se hanno superato o meno le loro paure interiori.
Laury giustamente aveva messo anche questa parte (che è anche un bel pugno allo stomaco), invece Bertolucci non so perchè l'ha completamente saltata.

Sì è vero, ma in questo caso c'è proprio la scelta di omettere una parte della storia che è impossibile da prevedere per lo spettatore. Guardando il film di Bertolucci si riceve l'idea di un finale totalmente positivo e risolutivo.
Nel romanzo e nel film di Laury invece, proprio all'ultimo, scende un'ultima ombra sul destino dei due protagonisti. E ciò rende la storia più realistica, brutale e meno sognante.
E' una scelta. Io ho apprezzato di più la scelta di Laury di rimanere fedele al romanzo, anche in un aspetto così marginale, ma comunque importante.

Sì è vero, non è totalmente positivo, almeno per lei (si intuisce che non ne è uscita).
Però io ci ho visto più speranza e mi aspettavo una zampata finale.