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Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street
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Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street, di Tim Burton

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emilgollum
view post Posted on 7/8/2009, 15:05




CITAZIONE
ma la Bonham-Carter proprio non la reggo.

Ma forse perchè fa sempre lo stesso ruolo da una vita. Anche in Harry Potter!
 
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view post Posted on 21/3/2010, 14:11
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Cinefilo Ad Honorem

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Domenica 21 marzo, Italia 1, 23.35: per chi si fosse perso l'ennesimo bluff di Tim Burton.

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Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street (Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street) è un musical del 2007 diretto da Tim Burton. Costituisce l'adattamento cinematografico dell'omonimo musical di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler, a sua volta adattamento del dramma teatrale omonimo di George Dibdin Pitt del 1842.

Nel film recitano Johnny Depp, alla sua sesta collaborazione con il regista, nel ruolo di Sweeney Todd, Helena Bonham Carter nel ruolo di Mrs. Lovett, alla sua quinta collaborazione con Burton e Alan Rickman nel ruolo del Giudice Turpin.

La pellicola è stata distribuita negli Stati Uniti il 21 dicembre 2007, nel Regno Unito il 25 gennaio 2008 con entusiastiche recensioni e in Italia il 22 febbraio 2008.

Il film ha vinto il premio come Miglior Film (Commedia o Musical) e come Miglior Attore (Commedia o Musical) alla 65-esima edizione dei Golden Globe. È stato inoltre candidato all'oscar come Miglior Attore Protagonista e Migliori Costumi, vincendo la statuetta come Migliore Scenografia all'80-esima edizione degli Academy Awards.

CURIOSITA'

L'attrice Helena Bonham Carter, compagna del regista, ottenne la parte dopo essersi sottoposta a un provino davanti a Stephen Sondheim.

La Carter scoprì durante le riprese di essere incinta del suo secondo figlio.

Il nome Sweeney significa "alto e ciondolante", descrizione che pare corrispondesse allo Sweeney Todd veramente esistito.

Barker, il vero cognome di Benjamin, non è altro che un gioco di lettere con la parola Barber.

L'accento napoletano di Pirelli rappresenta uno dei pochi casi corretti di accoppiamento dialetto/personaggio, in quanto "Barbiere di Sua Maestà il Re di Napoli". Non si spiega però come mai il barbiere possegga un tricolore (di parecchio) pre-unitario.

Le tecniche d'uso del rasoio a mano libera mostrate sono imprecise, se non addirittura dannose.

Le origini del primo barbiere assassino di Fleet Street erano molto diverse: infatti, negli extra del DVD, si scopre che in origine esso non agiva per vendetta; ma era un uomo che uccideva i suoi clienti per derubarli.

Le basi di A barber and his wife e di The worst pies in London sono anche le basi principali delle rispettive canzoni Poor thing e Little priest.

Nella scena in cui Anthony entra nella casa del giudice Turpin è possibile riconoscere riprodotti sulle pareti gli affreschi del triclinio della Villa dei Misteri (che si trova a Pompei) che rappresentano l'iniziazione di una donna al culto dionisiaco.
 
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yaniano
view post Posted on 21/3/2010, 14:38




e basta col prendersela con Tim! accettiamolo per quello che è, un regista che aveva poco da dire e che l'ha ormai detto.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 22/3/2010, 09:03




L'ho recuperato stanotte. Mi chiedo a questo punto perchè ai tempi di "Sweeney Todd" non ci furono più o meno gli stessi dissensi che ci sono ora per "Alice in Wonderland". Un film totalmente vuoto, troppo finto per poter sentire il marciume di Londra, un giocattolone che offre pochi momenti carini (gli sgozzamenti ad esempio) e una sola vera grande interpretazione, quella di Helena Bonham-Carter. Johnny Depp ha più o meno la stessa espressione tetra per tutto il film (tentativo vago, anche nel look, di imitare Christpher Walken), però visto il tipo di personaggio, ci può stare. Anche qua si potrebbe discutere di cosa ci sia di realmente burtoniano: forse solo un paio di sequenze, quella dove c'è la presentazione tra Todd e Mrs. Lovett (che sembra una parodia delle presentazioni disneyane) e la scena in cui Mr. Lovett immagina il loro futuro (e Sweeney perennemente con la stessa espressione cupa :P). La forma del musical appesantisce la narrazione, sia attori che regia rimangono troppo spesso imbabolati ad aspettare che la canzone termini, e alcune sono pure superflue. Inutile e noiosa anche la sottostoria di Johanna e Antony, ogni volta che in scena non c'erano la Bonham-Carter e Depp cominciavo a irritarmi. Finale scontato con un colpo di scena telefonatissimo
SPOILER (click to view)
(non venite a dirmi che non si capiva sin dalla sua apparizione che la vecchia pazza era sua moglie)
e passo preparatorio alla debacle di "Alice in Wonderland".
 
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view post Posted on 22/3/2010, 11:36

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Allora. Su "Alice" entro certi limiti potevo anche darvi ragione. Ma definire questo film un bluff o una bufala, mi dispiace, ma proprio non ci siamo.

CITAZIONE
Mi chiedo a questo punto perchè ai tempi di "Sweeney Todd" non ci furono più o meno gli stessi dissensi che ci sono ora per "Alice in Wonderland". Un film totalmente vuoto, troppo finto per poter sentire il marciume di Londra, un giocattolone che offre pochi momenti carini (gli sgozzamenti ad esempio) e una sola vera grande interpretazione, quella di Helena Bonham-Carter.

Perché questo film è di un burtonianismo stupendo. Nemmeno a me convinse alla prima visione, ma poi rividi il musical a teatro e questo film l'ho rivisto spesso. Visione dopo visione, mi ha catturato. "Troppo finto"? Tim non ha mai detto di voler essere realista, la sua Londra è un'immagine da film horror, fatta apposta per creare un'atmosfera onirica e allucinata (la scenografia è opera di Dante Ferretti, lo scenografo dell'ultimo Fellini, premiato con l'Oscar), cupa, malinconica e livida come in un romanzo dickensiano, città dell'orrore umano che ha paralizzato il protagonista in un suo mondo interiore fatto di allucinata vendetta. "Alice" ha creato dissensi perché Tim è sembrato assoggettarsi alla visione Disney, diventare buonista e rinnegare la sua cattiveria e poesia gotica: tutte cose che di questo film non si possono dire (come non si potevano dire della "Fabbrica di cioccolato").

CITAZIONE
Anche qua si potrebbe discutere di cosa ci sia di realmente burtoniano: forse solo un paio di sequenze, quella dove c'è la presentazione tra Todd e Mrs. Lovett (che sembra una parodia delle presentazioni disneyane) e la scena in cui Mr. Lovett immagina il loro futuro (e Sweeney perennemente con la stessa espressione cupa ).

Come, cosa c'è di burtoniano? Tutto: non so se l'avete notato, ma il negozio di Sweeney e la soffitta di Edward Scissorhands sono fatti nella stessa maniera. Sweeney è, in altre parole, Edward rovesciato, ma virato verso un realismo maggiore. Per quanto l'atmosfera del film sia onirica, Sweeney e mrs. Lovett sono mostri altamente reali, con poco o nulla di fiabesco: quella che Tim ci racconta (e che nessuno si aspettava da lui) è una storia di vendetta con nessuno sprazzo di luce, nessun romanticismo, nessuna poesia, un mondo dove per la prima volta la Fantasia è assente e gli uomini sono solo bestie che si sbranano l'un l'altro, costringendo un mite barbiere a diventare un assassino per vendetta e necessità di sopravvivenza. E in questo, è fedelissimo al musical originale (che è un vero capolavoro del genere).

CITAZIONE
La forma del musical appesantisce la narrazione, sia attori che regia rimangono troppo spesso imbabolati ad aspettare che la canzone termini, e alcune sono pure superflue. Inutile e noiosa anche la sottostoria di Johanna e Antony, ogni volta che in scena non c'erano la Bonham-Carter e Depp cominciavo a irritarmi. Finale scontato con un colpo di scena telefonatissimo
SPOILER (clicca per visualizzare)
(non venite a dirmi che non si capiva sin dalla sua apparizione che la vecchia pazza era sua moglie)
e passo preparatorio alla debacle di "Alice in Wonderland".

Passo preparatorio? Che "Alice" sia una debacle son disposto a riconoscerlo, ma che questo sia un passo preparatorio assolutamente no: questo film è probabilmente una delle migliori cose che Tim abbia mai fatto. E comunque, in questi casi, prenditela col musical: Johanna, Anthony e il colpo di scena sono già lì (giusto una domanda, come l'hai capito che era sua moglie? Perché t'assicuro che, se nel musical un'anticipazione c'è, nel film è tolta, e non ci viene dato NESSUN elemento per capirlo prima del tempo, se non quella battuta nel finale che però ci voleva). Telefonatissimo? Può darsi, ma lo spettatore che lo vede per la prima volta non se l'aspetta.

Altro che film vuoto: questo è uno dei migliori musical mai portati al cinema, fra l'altro sotto la direzione dell'autore (Sondheim ha seguito le riprese), una storia di cupa vendetta con un cast spettacolare (sulla Bonham Carter pienamente d'accordo, ma Johnny che fa a meno delle smorfie e si irrigidisce in una sola espressione è straziante nel senso buono del termine -e canta pure benissimo-, Sacha Baron Cohen è un Pirelli straordinaro e Alan Rickman e Timothy Spall semplicemente stupendi), il film volutamente meno fantasioso di Tim (e per questo fa pendant con "Alice", difesa della Fantasia contro la Società, e lo so che è una debacle, ma qui sto parlando del significato) perché rappresenta un mondo senza più speranza, fatto di morte, carne e sangue, desolato e cupo, fedelissimo all'opera originale di cui riprende pienamente lo spirito rileggendola in modo burtoniano (il musical è più divertente, proprio nel senso che gli aspetti comici sono più marcati).
 
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view post Posted on 22/3/2010, 17:23
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Francis, punta su un altro cavallo finchè sei in tempo.

Per questo film nemmeno una parola, ma tre lettere: ZZZ.

ps: aspetto due righe anche da chi improvvisamente adesso dice che Alice è brutto e dà a noi dei prevenuti. Forse abbiamo solo aperto gli occhi prima?
 
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view post Posted on 22/3/2010, 19:05

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Declino molto cortesemente l'offerta: Sweeney arriverebbe a casa mia con tutto il suo armamentario di rasoi. E poi, almeno qui, non sono solo.
 
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view post Posted on 22/3/2010, 22:17
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CITAZIONE (Francis Delane @ 22/3/2010, 19:05)
Declino molto cortesemente l'offerta: Sweeney arriverebbe a casa mia con tutto il suo armamentario di rasoi. E poi, almeno qui, non sono solo.

No, c'è un esercito di punk-emo dietro di te, se ci fai caso. Per loro il cinema è Burton, per i loro "nemici" Moccia e company. Una generazione rovinata, in entrambi i casi.

ps: l'8 al sondaggio è il tuo, no? Agli altri quindi non è piaciuto, mi spiace.
pps: arriverà il cavaliere a salvarti? ^_^
 
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view post Posted on 23/3/2010, 00:10

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Per la cronaca, io non sono punk e non sono neanche emo (anzi, personalmente reputo gli emo degli idioti patentati). E comunque, più che il Cavaliere arriverà Batman.
 
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World ^_^
view post Posted on 23/3/2010, 09:34




CITAZIONE (marenarobros @ 22/3/2010, 17:23)
ps: aspetto due righe anche da chi improvvisamente adesso dice che Alice è brutto e dà a noi dei prevenuti. Forse abbiamo solo aperto gli occhi prima?

Alice è brutto, poco da fare. E quello che volevo spiegare è che brutto lo è al di là che sia "Burtoniano" o meno. Insomma, è un film indifendibile anche qualora lo si volesse considerare un semplice "giocattolone", perchè noioso e fatto senza verve alcuna.
Sull'aprire gli occhi prima posso pure concordare ma certe uscite prima di aver visto un film sarebbero da evitare forse... anche a me non ispirava tantissimo ma la differenza sta nel fatto che tu forse partivi già dall'idea che purtroppo non avresti visto nulla di genuinamente burtoniano ma solo lo spettacolino compito (cosa che cmq ti avrebbe deluso o non soddisfatto); io, che ho già accettato questa "normalizzazione" (prostituzione?) di Burton mi aspettavo nè più nè meno che lo spettacolino compito, carino ma niente di che e invece mi sono ritrovato a vedere un film che non funziona proprio, neanche in una situazione di "Burton che non fa il Burton" . ;)

p.s. Nè cavaliere, nè Batman, Francis si difende benissimo da solo, perchè è innamorato. :P
 
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Arcadia1983
view post Posted on 23/3/2010, 10:35




C'era già un topic aperto. Ricordo che andai a vederlo al cinema di Mercoledì, nel 2008 (si giocò Inter-Roma, segnò Zanetti per i nerazzurri), con una coppia di amici. Lì per lì mi piacque (penso che la mia recensione fu positiva), ora però mi è sceso grandemente.
 
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view post Posted on 24/3/2010, 17:28
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CITAZIONE (World ^_^ @ 23/3/2010, 09:34)
CITAZIONE (marenarobros @ 22/3/2010, 17:23)
ps: aspetto due righe anche da chi improvvisamente adesso dice che Alice è brutto e dà a noi dei prevenuti. Forse abbiamo solo aperto gli occhi prima?

Alice è brutto, poco da fare. E quello che volevo spiegare è che brutto lo è al di là che sia "Burtoniano" o meno. Insomma, è un film indifendibile anche qualora lo si volesse considerare un semplice "giocattolone", perchè noioso e fatto senza verve alcuna.
Sull'aprire gli occhi prima posso pure concordare ma certe uscite prima di aver visto un film sarebbero da evitare forse... anche a me non ispirava tantissimo ma la differenza sta nel fatto che tu forse partivi già dall'idea che purtroppo non avresti visto nulla di genuinamente burtoniano ma solo lo spettacolino compito (cosa che cmq ti avrebbe deluso o non soddisfatto); io, che ho già accettato questa "normalizzazione" (prostituzione?) di Burton mi aspettavo nè più nè meno che lo spettacolino compito, carino ma niente di che e invece mi sono ritrovato a vedere un film che non funziona proprio, neanche in una situazione di "Burton che non fa il Burton" . ;)

p.s. Nè cavaliere, nè Batman, Francis si difende benissimo da solo, perchè è innamorato. :P

Ma perchè non mi rispondi su Sweeney Todd, scusa?
ps: la fine di Tim Burton è stata Il Pianeta delle Scimmie. Per la prima volta (dai tempi di Batman) gli avevano affidato qualcosa di poco attinente (sulla carta) alle sue caratteristiche, ha evitato di farne qualcosa di banale visivamente (anzi, il valore di quel film dal punto di vista visivo è molto alto), gli è andato malissimo, come critica e incassi. Da lì in poi, se ci fate caso, Burton si è burtonizzato. E non ne usciamo più, amen. Per me, è stato un ottimo autore/regista, rimane un ottimo artista a 360° (la mostra al MOMA :wub: ), ma per il futuro è solo una macchina cult-acchiappasoldi/arredatore. Per cui se verranno per giunta confermati i progetti di cui si sente parlare, non vedo perchè non dovrei metterlo alla stregua di un Proyas, Emmerich e tanti altri (insomma, quella schiera di registi i cui film sì, vale pure la pena di vederli al cinema perchè spettacolari e quant'altro, ma se li perdi è lo stesso; e poi in dvd non vale più la pena recuperarli).
 
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Clint1994
view post Posted on 24/3/2010, 21:02




CITAZIONE
ps: la fine di Tim Burton è stata Il Pianeta delle Scimmie.

Non sono d'accordo. Dopo Il pianeta delle scimmie ha fatto Big Fish e La sposa cadavere, che sono tra i suoi migliori film in assoluto
 
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emilgollum
view post Posted on 24/3/2010, 21:56




Come mai tutte queste chiacchiere per Burton e per altri zitti e mosca?
 
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view post Posted on 25/3/2010, 14:34
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CITAZIONE (Clint1994 @ 24/3/2010, 21:02)
CITAZIONE
ps: la fine di Tim Burton è stata Il Pianeta delle Scimmie.

Non sono d'accordo. Dopo Il pianeta delle scimmie ha fatto Big Fish e La sposa cadavere, che sono tra i suoi migliori film in assoluto

No, sono gli unici film "decenti" fatti dopo i capolavori degli anni '90.
Io comunque parlavo del momento in cui è scattato il cortocircuito e ha iniziato a riciclare se stesso. Ma parlo sempre da solo, qui sul forum?

ps: Woooorld? Vogliamo l'insufficienza anche per Sweeney Todd, a 'sto punto. Coerenza, su.

 
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41 replies since 21/2/2008, 23:40   302 views
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