Andrew. |
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| L'ho visto e non mi ha entusiasmato. La prima parte, quella reale, è forse la migliore grazie anche a una protagonista che è in tutti i sensi "amabile". Dopo la sua morte inizierà a vagare nel suo personale mondo, fatto di sogni, di avventure, di valli incantate ma anche di paure e luoghi tenebrosi, che rispecchiano di volta in volta ciò che è dentro la sua anima, ancora legata ai suoi familiari e al ragazzo che avrebbe voluto baciare. Ma ho trovato un pò tutta la storia banale, lei che immagina questo mondo (effetti speciali eccessivi, sembra che siano fatti apposta per meravigliare), il legame con i vivi (ricorda Ghost), è una cosa che si è vista in tutte le salse e a mio avviso Jackson non ha apportato nulla di nuovo, nemmeno nella caratterizzazione dei personaggi che mi sembrano troppo stereotipati. Ci ho trovato poi un errore, anche se il termine tecnico non è proprio questo: il padre a un certo punto avendo uan discussione con il vicino di casa si rende conto che è stato lui a uccidere la figlia. Ma come ha fatto? Ricordandosi semplicemente che lui la guardava e che costruisce case di legno? Non si può basare poi tutto un film (l'ossessione, l'inseguimento e le botte prese) su una cosa così poco verosimile che ti fa perdere la fiducia nella storia. Certe scene sono comunque ben fatte, parlo soprattutto di quelle legate al serial killer, specie quando la sorella si intrufola in casa e trova il quaderno (anche se un pò mi sono incazzato perchè mette una tensione assurda quella scena, ma è una tensione che sembra essere stata ricercata a tutti i costi, con le dita che sfogliano i fogli uno a uno, insistendo sempre sugli stessi particolari, quando la ragazza poteva uscire già prima) e altre sono pure commoventi, ma nel complesso mi aspettavo di meglio.
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