| Sulla scia di "Quel pomeriggio di un giorno da cani" mi è tornato in mente questo post e, visto che l'argomento è tra i più in voga tra i social-cinematikini, lo tiriamo su con altre 5 pellicole (poi vedremo se continuare):
30. C.R.A.Z.Y (2005) Il film ci racconta due storie d'amore. L'amore di un padre per i suoi figli e l'amore di un figlio per suo padre, un amore così forte da costringere questo figlio, Zac, a vincere una menzogna insopportabile. Zac è nato il 25 dicembre del 1960, è diverso da tutti i suoi fratelli ma vuole disperatamente essere accettato da loro. Durante i suoi primi vent'anni Zac scoprirà la sua vera natura e, cosa ancora più importante, riuscirà a convincere suo padre (molto religioso e tradizionalista) ad accettarlo per quello che veramete è. Quasi come in una favola mistica dei nostri giorni, il regista ci mostra un quadro ricco ed approfondito di un'epoca (gli anni '70), delle sue contraddizioni, dei suoi dolori e delle sue speranze. Sfiorando a volte la poesia. Vince il Grifone D'Oro al Giffoni Film Festival 2006 come miglior film nella sezione "Y-Gen" Presentato alle GIORNATE DEGLI AUTORI del Festival di Venezia 2005. Vince il Premio della Giuria al 5° Festival Internazionale del Film di Marrakech 2005 Toronto International Film Festival 2005: miglior film 10 premi ai Genie Awards (Oscar Canadesi): miglior film, regia, costumi, fotografia, sceneggiatura, montaggio, protagonista (MICHEL CÔTÉ), attrice non protagonista (DANIELLE PROULX), colonna sonora, scenografia. 13 premi agli Jutra Film Awards (Quebec top film) Insomma, un filmone vero che alcuni di voi hanno avuto il piacere di riscoprire grazie a un vecchio sondaggio dove lo presentai.
29. Il Banchetto di Nozze (1993) Un giovane taiwanese che convive da cinque anni col suo fidanzato americano decide di sposare una pittrice cinese bisognosa del permesso di soggiorno per accontentare i genitori che lo vogliono maritato. Il sontuoso banchetto di nozze che organizzano complicherà le cose visto che lei si ritroverà incinta e il fidanzato di lui vuole rivelare tutto ai ‘suoceri’ ignari. Molto garbo e gran classe in questa commedia degli equivoci sofisticata e ironica, dove l’umorismo è sottile e l’analisi dei rapporti interpersonali ben costruita. Uno dei migliori film a tematica gay degli anni ’90, giustamente premiato a Berlino con l’Orso d’Oro. Meno drammatico, meno appariscente ma non meno bello di Brokeback Mountain.
28. Boy Culture (2006) Questo film può considerarsi il seguito del piacevole "Eating Out" dello stesso regista. E' una commedia di costume sexy, divertente e decisamente ben fatta. Il film introduce all'interno di una possibile e fantastica famiglia gay. "X" è un prostituto trentenne bisognoso di affettività e segretamente innamorato del suo compagno di stanza Andrew alle sue prime esperienze nella vita. Poi c'è Joey, un adolescente sessualmente insaziabile, che considerano il loro "figlio" e che completa questo intrigante trio. Quando "X" incontra un maturo ed enigmatico cliente, che gli chiede ogni volta se è l'ora giusta per fare sesso, comincia senza accorgersene ad abbassare la guardia. Da questo momento tutte le relazioni cominciano a complicarsi in modo grottesco, assurdo e intrigante. Film ad uso e consumo quasi esclusivo LGBT è effettivamente un prodotto ben fatto, con dei bravi attori, ma spesso banale e "già visto", a partire dai caratteri principali, molto stereotipati con la solita storiella della promiscuità del mondo gay come un qualcosa di andare fieri che già nel 2006 aveva fatto il suo tempo.
27. A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar (1995) Un provocante terzetto dopo aver vinto un concorso per drag-queen intraprende un viaggio da New York a Los Angeles a bordo di una splendida cadillac, annata 1967, che ha il cattivo gusto di bloccarsi nei pressi di uno sperduto paesino del Nebraska. Naturalmente gi abitanti di Snyderville non sembrano all'inizio apprezzare molto questi strani ospiti, ma alla fine .. Film inferiore a "Le avventure di Priscilla" e abbastanza prevedibile, che però si fa apprezzare per le interpretazioni e per una sceneggiatura che cerca di mostrare come i pregiudizi e le persone possano cambiare e scoprire che può bastare poco per avere ognuno la propria dose di felicità. Non è Priscilla e scambiare Patrick Swayze per una donna vera è abbastanza improbabile, ma con un po' di buona volontà ci si può anche, a tratti, divertire.
26. Philadelphia (1993) Philadelphia anni 90: Andrew, un giovane e brillantissimo avvocato gay, viene licenziato dal prestigioso studio legale in cui lavorava, per inadempienza professionale, in realtà perché malato di Aids. Dopo molte difficoltà, l'avvocato trova un collega di colore, Joe, disposto s difendere i suoi diritti in tribunale. Non è un film sull'Aids e su chi ne è colpito, ma sulla percezione dell'Aids da parte di chi non ce l'ha ed è invece affetto dal virus del pregiudizio. Un limpido e tesissimo film di formazione. Il film vanta una colonna sonora memorabile, contenente la canzone "Streets of Philadelphia" con cui Bruce Springsteen ha vinto L'Oscar, e altri indimenticabili brani interpretati da Peter Gabriel, Neil Young, Sade e la grande Maria Callas. Pare che Jonathan Demme avesse voluto "riparare" all'equazione gay=deviato che la comunità gay americana sosteneva emergesse dal suo precedente film, "Il silenzio degli innocenti". Non so se corrisponda al vero. Certo è che con Philadelphia, Demme se qualcosa aveva da farsi perdonare, ci è riuscito alla grande.
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