CITAZIONE (Mr.Noodles @ 14/12/2008, 16:02)
CITAZIONE (Merlino* @ 14/12/2008, 14:40)
Visto... per chi conosce Harvey Milk l'interpretazione di Sean Penn è effettivamente impressionante.
È un discorso lungo e vado di fretta, stasera qualche dettaglio in più.
Ciao ciao,
ma l'hai visto per vie traverse, no?
Certo!
me ne è arrivata una copia praticamente perfetta. Purtroppo (?)* in inglese ma i dialoghi sono cmq abbastanza comprensibili anche per chi come me non mastica americano dalla mattina alla sera perché Harvey Milk parla(va) in maniera molto lenta e pacata scandendo bene le parole e la recitazione di Sean Penn è veramente impressionante tanto che a volte è difficile pensare che quello sullo schermo non sia il vero Milk.
Chi si è informato saprà che Harvey Milk altri non è che il primo cittadino americano dichiaratamente omosessuale eletto negli USA. Il 9 Gennaio 1978 (stessa data di Twin Peaks ma qualche annetto primo e c'ero pure questa volta, uff!
manco fossi la Carrà
) Milk coronò il suo sogno iniziando la sua purtroppo breve carriera di supervisor a San Francisco finita tragicamente il 27 Novembre dello stesso anno quando, insieme al sindaco George Moscone, dal collega Dan White.
Venendo al film devo dire che pur apprezzabile nel complesso non mi è parso niente di superlativo... Penn a parte! Naturalmente trattandosi di un film biografico il peso della pellicola è quasi completamente sulle spalle del protagonista e la tanto sbandierata interpretazione di Franco, primo compagno di Milk, è decisamente sotto tono. Molto meglio un accigliato Brolin nell'azzeccatissima parte dell'assassino Dan White. Van Sant ci ha abituato da sempre alle cose più varie e non sempre il suo tocco registico è riconoscibile a prima vista ... in questo caso solo alcuni rari sprazzi fanno pensare a un grande regista, molto più spesso la biografia si trasforma in documentario tanto che pare di rivedere il vecchio caro documentario "THE TIMES OF HARVEY MILK" di Rob Epstein. Documentario vincitore dell'Oscar nel 1984 (e credo mai uscito in Italia ma che vidi con il solito "metodo" qualche anno fa, naturalmente in Inglese e questo mi ha fatto apprezzare al 100% la prova di Penn) al quale tra l'altro guarda caso Van Sant nei titoli di coda rimanda come l'opera che ha fornito un "enorme contributo per la creazione di questo film" e dal quale Van Sant ha preso la scena finale della fiaccolata di veglia originale dell'epoca.
Per concludere, un bel film che rivedrò volentieri quando uscirà in Italia ma che dubito possa piacere a un pubblico generico che non conosca almeno un minimo un personaggio che, nonostante la sua importanza storica oggi facilmente comparabile, è sconosciuto fuori dagli USA persino alle persone che ha per primo pubblicamente rappresentato e che ora danno per scontato quello che lui lottando ha ottenuto, anche per loro, a prezzo della sua vita.
Ciao ciao!
*Il punto interrogativo è d'obbligo perché ogni volta che sono costretto a guardarmi un film in lingua originale all'inizio mi scoccia ma poi ringrazio Dio perché mi sembra di essere stato su un altro pianeta. Finalmente voci diverse e non le solite dei pur bravissimi doppiatori italiani che rendono "italiana" qualunque pellicola (e qui mi fermo perché è sempre il solito discorso ... la mia opinione: meglio non doppiati ma molto più comodo e naturalmente comprensibile se doppiati
).