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Il Divo

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view post Posted on 18/6/2008, 20:47
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (World ^_^ @ 9/6/2008, 16:34)
Papè allora? Ho letto con molto interesse il parere della tua "signora"... ma a te 'sto "Divo" è piaciuto o no? Ciao, uomo volante! :)

Certo! Sorrentino fa tutto tranne che film banali, in ogni caso da vedere... ma avercela, una platea di veri cinefili qui sul forum, per mettersi a parlare... :unsure:

PS: nessuno apre più i topic sui film che escono al cinema?
 
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World ^_^
view post Posted on 20/6/2008, 17:49




CITAZIONE (Mac! @ 14/6/2008, 00:17)
Anch'io.
Fotutto esame.

Uè uè... guarda che io ci tengo a recuperarlo, con te...
Forse ce la facciamo. Sai in quali cinema di Bologna lo danno?
 
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Mac!
view post Posted on 20/6/2008, 20:20




Parecchi, in centro... si potrebbe fare il prossimo fine settimana.
Ma meglio parlarne in privato! :D
 
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Mac!
view post Posted on 3/7/2008, 10:51




Il sottotitolo del film è "La straordinaria vita di Giulio Andreotti". Sottotitolo che mente. Il film non è per nulla una biografia di Andreotti. Per lo meno, non in senso tradizionale.
A raccontare l'ascesa politica di "Belzebù", si sarebbe realizzato un biopic grigio e di scarso interesse, e, Sorrentino, sapendolo, ha deciso di compiere un'operazione ben diversa. Ha scelto un unico momento della sua vita (il periodo attorno al settimo suo governo) e lo ha frammentato in mille pezzi, mostrandoli in ordine quasi caotico (caos organizzato, certo), così da rappresentare al meglio l'infinita complessità degli intrighi politici italiani.
Una cosa che credo sia importante far notare, è la specularità di questo film con "Gomorra", ovvero l'essere cinematograficamente opposti dei due film italiani più importanti degli ultimi anni. Garrone nel realizzare "Gomorra", tratto dal romanzo-inchiesta di Saviano, ha scelto di assumere uno stile documentaristico. Telecamera perennemente a spalla, inquadrature lunghe senza quasi montaggio, fotografia naturale. Tutto, insomma, è realizzato in modo che il film appaia come assolutamente vero, perchè vero è ciò che racconta. Al contrario Sorrentino nel suo Divo, utilizza uno stile di regia assolutamente "falso", cioè cinematografico. Molto montaggio, inquadrature studiatissime, come studiatissimi sono la fotografia e i movimenti di macchina.
Ma, come detto, non sono film così diversi; sono, appunto, "speculari". Il motivo di fondo è lo stesso, il male dell'Italia. I due registi scelgono storie diverse per raccontarlo, e, di conseguenza, modi opposti. Ma il senso è quello.
VOTO: 8,5

PS: lo ho visto con World, e uscendo pensavamo che se Oliver Stone fosse stato italiano si sarebbe divertito mooooolto di più :D

Edited by Mac! - 4/7/2008, 01:16
 
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piccettino!
view post Posted on 3/7/2008, 19:32




secondo me l'accento sul sottotitolo va messo non su vita, ma su spettacolare (e e non straordinaria, come erroneamente ricordate). Rifletteteci.
 
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piccettino!
view post Posted on 3/7/2008, 19:49




CITAZIONE (Mac! @ 3/7/2008, 11:51)
IGarrone nel realizzare "Gomorra", tratto dal romanzo-inchiesta di Saviano, ha scelto di assumere uno stile documentaristico. Telecamera perennemente a spalla, inquadrature lunghe senza quasi montaggio, fotografia naturale. Tutto, insomma, è realizzato in modo che il film appaia come assolutamente vero, perchè vero è ciò che racconta. Al contrario Sorrentino nel suo Divo, utilizza uno stile di regia assolutamente "falso", cioè cinematografico. Molto montaggio, inquadrature studiatissime, come studiatissimi sono la fotografia e i movimenti di macchina.

eh? che film hai visto Mac? di documentaristico gomorra non ha proprio nulla. anzi è ciò di più lontano dal documentario! A parte che accostarlo a uno stile documentaristico mi sembra sminuire la cinematograficità che gomorra trasuda da tutti i pori (parlo di una accezione di docmuntario degradata, ovviamente, quella più volgare), Gomorra è barocco minimalista, un trionfo allegorico svuotato dall'interno, una galleria di tableaux vivent intrappolati in una struttura rigidissma fatta di profondità di campo, inquadrature a piombo,fotografia sbiadita e colorata ad un tempo, straniante, un susseguirsi di stacchi brevie e lunghi in un montaggio alternato dagli schemi ben precisi studiati al dettaglio. Lo stesso uso dell' a spalla che pure c'è è come irrigidito, trattenuto con il risultato che tutto trasuda (in una sorta di traspirazione indotta da una esplosione controllata di un liquido denso) dalla finzione all'esterno, invadendo, trasformando il circostante. Appena fuori dalla sala tutto è Gomorra, questo Blade-runner bagnato nella (f)rigida realtà. La finzione ancora una volta ri-configura il reale. La linea che segue e da cui rompe è quella del neorealismo, che di documentaristico non ha mai avuto nulla, anzi. Per il cinema lavorare al realismo vuol dire lavorare sulla finzione, finendo per toccare i loro opposti (espressionismo, il barocco)
.
 
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view post Posted on 3/7/2008, 20:16
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Cinefilo Ad Honorem

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tranne che per tutti i paroloni, concordo con Piccettino su Gomorra: niente di documentario, puro cinema, esattamente come lo spettacolare e fantozziano Divo Andreotti (con la sua corte di Signorine Silvani, Geometri Filini, Calboni e puccettoni, Pina, il rutto libero ecc.). Il primo di sicuro figlio del neorealismo. Il secondo, come sempre per Sorrentino, scorsesianamente iperreale (altro che Wes Anderson).
 
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Mac!
view post Posted on 3/7/2008, 20:43




Intanto, per il sottotitolo de "Il Divo", ho controllato su IMDb, si vede che sbagliano loro ( http://www.imdb.com/find?s=all&q=il+divo ).
Comunque, dire che è di taglio documentaristico, non significa sminuire un film. Se così fosse, vorrebbe dire considerare il documentario come un "genere" minore, il che mi pare molto ingiusto nei confronti di molti.
Detto questo, io continuo ad affermare che il taglio di Gomorra è documentaristico. Basta scegliere una scena a caso e guardarla. Montaggio ridotto all'osso, uso libero della macchina. Sono gli elementi che danno un'idea di documentario, perchè, appunto, il film cerca di documentare nella maniera più "naturale" una vicenda. Che poi applicando questa idea ad una "fiction" si ottenga un effetto quasi opposto è un altro discorso, sul quale non posso che concordare. Ciò non toglie la struttura base è quella. In "Gomorra" mancano la destrutturazione e ricostruzione del reale; Garrone "si limita" a riprendere le vicende, a mostrare ciò che avviene. Il suo è un occhio umano, che si guarda attorno, non cinematografico, che costruisce. Ciò è profondamente documentaristico.
Tengo ovviamente a ripetere che questo è solo l'aspetto esteriore, e che a livello profondo la situazione è assai più complessa. Non è un caso che io abbia definito "Gomorra" e "Il Divo" speculari, e non opposti.
 
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view post Posted on 3/7/2008, 21:12
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Cinefilo Ad Honorem

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secondo me non c'è niente di più "costruito" cinematograficamente di Gomorra, nel panorama del cinema (italiano e non) recente...
 
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Mac!
view post Posted on 3/7/2008, 21:53




CITAZIONE (marenarobros @ 3/7/2008, 22:12)
secondo me non c'è niente di più "costruito" cinematograficamente di Gomorra, nel panorama del cinema (italiano e non) recente...

Cosa intendi?
 
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view post Posted on 3/7/2008, 22:03
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Mac! @ 3/7/2008, 22:53)
CITAZIONE (marenarobros @ 3/7/2008, 22:12)
secondo me non c'è niente di più "costruito" cinematograficamente di Gomorra, nel panorama del cinema (italiano e non) recente...

Cosa intendi?

che è un film concepito, studiato e messo in scena con una cura maniacale per ogni minimo dettaglio, accento, location, battuta, volto, ecc. ecc. per non parlare di regia (facilmente confondibile con il cosiddetto "taglio documentaristico") e fotografia.
 
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Mac!
view post Posted on 3/7/2008, 22:42




CITAZIONE (marenarobros @ 3/7/2008, 23:03)
CITAZIONE (Mac! @ 3/7/2008, 22:53)
Cosa intendi?

che è un film concepito, studiato e messo in scena con una cura maniacale per ogni minimo dettaglio, accento, location, battuta, volto, ecc. ecc. per non parlare di regia (facilmente confondibile con il cosiddetto "taglio documentaristico") e fotografia.

Ohi, io ho detto il contrario? :rolleyes:
Io ho spiegato ciò che fa, non come lo fa. Che sia costruito, è evidente. Ciò che dico, è che è costruito perchè appaia "documentaristico". Che appaia tale, non che lo sia.

CITAZIONE
il taglio di Gomorra è documentaristico.

CITAZIONE
Tengo ovviamente a ripetere che questo è solo l'aspetto esteriore, e che a livello profondo la situazione è assai più complessa.

 
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Mr.Noodles
view post Posted on 4/7/2008, 00:09




Stasera ho visto "Il Divo" e sostanzialmente concordo con mac (anche per il voto). Domani, forse, estenderò il mio pensiero :D

CITAZIONE (marenarobros @ 3/7/2008, 21:16)
Il secondo, come sempre per Sorrentino, scorsesianamente iperreale (altro che Wes Anderson).

Esatto, questo è il film più scorsesiano di Sorrentino (e le influenze del maestro si facevano sentire, seppur filtrate da altre suggestioni, sin da "L'uomo in più"), soprattutto per la messa in scenza, per la narrazione e per l'uso magistrale della colonna sonora. Una curiosità: ma chi ha nominato Wes Anderson? :huh:
 
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view post Posted on 4/7/2008, 09:12
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Mr.Noodles @ 4/7/2008, 01:09)
ma chi ha nominato Wes Anderson? :huh:

Io. Di solito è annoverato tra i discepoli scorsesiani, con PTA che in realtà ha tutt'altre paternità.
PS: quindi stiamo dicendo tutti la stessa cosa, a proposito di Gomorra? Che è un film impeccabilmente "costruito" o no?
 
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Zio Carlo
view post Posted on 4/7/2008, 09:34




CITAZIONE (marenarobros @ 4/7/2008, 10:12)
CITAZIONE (Mr.Noodles @ 4/7/2008, 01:09)
ma chi ha nominato Wes Anderson? :huh:

Io. Di solito è annoverato tra i discepoli scorsesiani, con PTA che in realtà ha tutt'altre paternità.

Mah, io non li vedo così simili. Wes non mi sembra affatto "discepolo" di Scorsese, non ci trovo nemmeno mezzo punto in comune (tranne forse l'ossessione per la famiglia). mentre il vero maestro di PTA è evidentemente Robert Altman.
 
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76 replies since 14/5/2008, 15:30   877 views
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