Regia: Xavier Dolan
Interpreti: Anne Dorval, Antoine-Olivier Pilon, Suzanne Clément, Patrick Huard
Trama: Diane è una madre single, una donna dal look aggressivo, ancora piacente ma poco capace di gestire la propria vita. Sboccata e fumantina, ha scarse capacità di autocontrollo e ne subisce le conseguenze. Suo figlio è come lei ma ad un livello patologico, ha una seria malattia mentale che lo rende spesso ingestibile (specie se sotto stress), vittima di impennate di violenza incontrollabili che lo fanno entrare ed uscire da istituti. Nella loro vita, tra un lavoro perso e un improvviso slancio sentimentale, si inserisce Kyle, la nuova vicina balbuziente e remissiva che in loro sembra trovare un inaspettato complemento.
E' il primo film che vedo del tanto chiacchierato Xavier Dolan e devo dire di essere rimasto davvero colpito da come un ragazzo della sua età (classe '89) riesca a descrivere e raccontare in maniera così equilibrata e matura il rapporto tra una madre e un figlio pieno di problematiche. Riesce a farlo senza retorica (nonostante un uso un po' ruffiano della soundtrack a mo' di videoclip) dipingendo due, anzi 3 protagonisti in maniera autentica e toccante. In più di una scena il film mi ha veramente toccato, nonostante il plot sia semplicissimo e senza grossi scossoni.
Geniale poi l'uso del formato 1:1 che dà al film un'atmosfera quasi claustrofobica, ma poi quando meno te lo aspetti si apre dandoti quasi un senso di sollievo, proprio come ai protagonisti che cercano di rinascere.
Davvero un bel film, magari non un capolavoro, ma potente e toccante che consiglio a tutti.