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Le mie due parole sul film di Nolan, anche se un po' in ritardo rispetto alla visione.
Dunque, l'idea di base è, in sé, abbastanza analoga a quella di Inception, anche se su un piano diverso. Si tratta di prendere alcune teorie, in questo caso relative all'ambito della fisica, e di trarre da esse materiale per un film, mischiandolo con una buona dose di trucchi narrativi da cinema più commerciale. Una tattica che io non condanno affatto, anzi che garantisce risultati ottimi quando riesce. Inception, Freud riletto come un film d'azione, era da questo punto di vista un autentico capolavoro, da me apprezzatissimo. Stavolta, invece, a mio parere, il gioco non è riuscito altrettanto bene. Chiariamoci subito: non sputo sopra a nulla. Il film è ben fatto, semplice da seguire nello svolgimento dei fatti (comprenderli a fondo è un'altra questione), presenta ottime interpretazioni di tutto il cast, da McConaughey alla Hathaway alla Chastain a Michael Caine (ormai attore feticcio di Nolan) a tutti gli altri - Matt Damon incluso -, ed effetti speciali che non falliscono nel lasciare a bocca aperta, anche perché usati in maniera sapiente. Tecnicamente, perciò, il film è bello, e lo consiglierei a chiunque. Il problema è che, almeno secondo me, è crollato sotto il peso delle sue ambizioni. Non so se l'obiettivo di Nolan era di fare un 2001 "addomesticato" (anche se il richiamo di Kubrick si sente, e non poco), ma in questo caso è fallito. Tutti i temi affrontati (evoluzione, contrasto ragione/irrazionale, elogio dell'amore, necessità di guardare verso l'alto) sono soltanto sfiorati in superficie, e quasi mai riescono davvero a raggiungere un'autentica profondità, anche perché, se è vero che la trama non si fa fatica a seguirla, le teorie scientifiche per i non iniziati sono qualcosa di più o meno incomprensibile dall'inizio alla fine. I personaggi restano tutti abbastanza stereotipati, così come le loro motivazioni, e i lunghi discorsi cui si abbandonano puzzano tanto del tentativo di voler essere a tutti i costi memorabili, sfidando la retorica con supremo sprezzo del ridicolo. Alla fine della visione, quello che mi è restato in testa e nel cuore è un grandissimo spettacolo visivo, che nel finale è anche in parte riuscito a commuovermi, ma che nel complesso mi ha lasciato, in realtà, abbastanza freddo, fallendo dove invece la trilogia di Batman e Inception erano riusciti: essere grandi film e racconti capaci di affrontare tematiche profonde pur essendo al tempo stesso 'commerciali'. Stavolta, invece, la profondità manca, e ciò che resta inclina pericolosamente verso il commerciale (fortunatamente fermandosi in tempo). VOTO: 7. |