Cinematik.it - Il gioco del Cinema

Posts written by Francis Delane

view post Posted: 8/12/2014, 15:08 IT - Film reali
Non so chi sia Fukunaga, lo ammetto, ma ho sempre guardato con curiosità a una nuova versione di It, considerando anche quanto la gloriosa miniserie abbia tolto dal capolavoro di King. Atteso.
view post Posted: 8/12/2014, 15:07 Spectre - Film reali
Lo vedrò di sicuro. Skyfall è uno dei Bond migliori di sempre, e l'idea di uno 007 che finalmente invecchia mi piace davvero tanto. Provaci ancora Sam.
view post Posted: 8/12/2014, 14:59 Il Cinema Reale di Cinematik - Film reali
CITAZIONE (marenarobros @ 8/12/2014, 11:11) 
Però mi dai l'idea di uno che rivede parecchio e scopre poco... anche io rivedo film ma solo quando ripassano in tv e non ho di meglio da vedere.

Ecco, questo effettivamente è vero. Per me rivedere film è effettivamente un'abitudine, più che vederne di nuovi. Non so perché, probabilmente sarà perché l'idea di affrontare territori nuovi mi inquieta sempre abbastanza.

C'è però da dire che i tre film che ho indicato di sopra non li ho visti. Maps to the Stars sì, invece, ma solo una volta al cinema e dovrei decisamente rivederlo. Ci penserò.
view post Posted: 8/12/2014, 10:57 Eccomi - Benvenuti nel forum
Intanto benvenuto e grazie per essere qui!

Il primo consiglio è quello di leggere, ovviamente. Fossi in lui, io chiederei ai giocatori di indicargli un film dei propri (o di altri usciti) da leggere, così da poter avere un panorama di scelte più ampio, e partire da quello che gli interessa di più.
view post Posted: 8/12/2014, 10:52 Mini - Consigli per gli acquisti - Libri, Musica, Giochi
Da studioso dell'antichità, il terzo non può che attirare il mio interesse. Gli darò un'occhiata.
view post Posted: 8/12/2014, 10:47 Il Cinema Reale di Cinematik - Film reali
CITAZIONE (marenarobros @ 8/12/2014, 10:42) 
CITAZIONE (Francis Delane @ 8/12/2014, 10:36) 
Ah, ok. Allora vi confermerò quando vedrò i film.

Annuncio da ora: siccome il 17 io discuterò il diploma di licenza in Normale, il 18 o il 19 io farò, per festeggiare, una "maratona Monty Python", ovvero la visione in successione dei quattro film del gruppo (E ora qualcosa di completamente diverso, Monty Python e il Sacro Graal, Brian di Nazaret, Il senso della vita). Qualcuno si vuole unire?

Un paio ne ho visti, quelli che mi mancano non li ho a portata. Domanda: ma tu li hai già visti tutti? Quindi ami rivedere i film invece che vederne di nuovi? :wacko:

ps: Cronenberg domani al negozio, 100%.

Vado molto a periodi, ma di base assolutamente sì! Non ho mai capito la gente che dite "Eh, ma l'ho già visto", oppure con i libri "Eh, ma l'ho già letto!" Ho sempre pensato: e allora? Che significa? Se ti piace, io lo rileggo/rivedo, anche perché se un film/libro è veramente bello, avrà sempre qualcosa di nuovo da dire.

E comunque, in questo caso, è una maratona per festeggiare.
view post Posted: 8/12/2014, 10:42 Festival di Roma 2014 - Festival di Roma - Edizione Autunnale: Summary Movies
Approfitto per riproporre un problema che Pap ha sollevato: ma questi contest, chi li organizza? Perché giustamente ora ne parliamo, ma nella pratica poi bisogna vedere chi li realizza.

Dunque, io la mia disponibilità, per il momento, la dò in forma teorica. Ovvero: non sono sicuro di poter adesso dire che sarò in grado di presiedere, ma valuterò caso per caso e, se posso, ben volentieri, specie per il L&S e il terzo Contest.
view post Posted: 8/12/2014, 10:36 Il Cinema Reale di Cinematik - Film reali
Ah, ok. Allora vi confermerò quando vedrò i film.

Annuncio da ora: siccome il 17 io discuterò il diploma di licenza in Normale, il 18 o il 19 io farò, per festeggiare, una "maratona Monty Python", ovvero la visione in successione dei quattro film del gruppo (E ora qualcosa di completamente diverso, Monty Python e il Sacro Graal, Brian di Nazaret, Il senso della vita). Qualcuno si vuole unire?
view post Posted: 8/12/2014, 10:33 Specialone Primo Semestre 2015 - Regolamento - Prossimamente
Su incoraggiamento di Merlo, eccomi qua. Lo Specialone News lo curo io.

Ecco le indicazioni:

- Avete tempo fino al 20 dicembre per inviarmi, per mail ([email protected]) o mp, le coordinate dei film che volete/pensate di proporre al cinema virtuale nel primo semestre 2015.

- Dei film (o serie tv) dovrete indicare titolo, regia, cast, trama e periodo d'uscita (le solite cose), più stavolta una mini-descrizione delle caratteristiche che avrà (non quindi solo i tre aggettivi, ma proprio un'indicazione del tipo di film che vorreste fare).

- L'uscita dei risultati sarà soggetta al numero dei film che arrivano. Se saranno meno di 15, ci sarà una sola uscita, come negli anni passati, fra il 20 e Natale. Nel caso ce ne siano di più, invece, la rubrica uscirà a tappe, sul modello Mastruccio, negli stessi giorni.

- A seconda del punto precedente, saranno organizzate le interviste ai produttori. A questo proposito, invito già un volontario a proporsi come aiuto per esse (non fosse altro che per fare quella a me).
view post Posted: 8/12/2014, 10:21 Il Cinema Reale di Cinematik - Film reali
CITAZIONE (Merlino* @ 8/12/2014, 10:15) 
CITAZIONE (Francis Delane @ 8/12/2014, 09:50) 
Io questa settimana conto di guardarmi Nel paese delle creature selvagge (per un motivo che Papele sa), possibilmente stasera, e più avanti - diciamo verso questo weekend - i due King Kong, l'originale e quello di Peter Jackson. Il primo e il terzo li guarderò in streaming, il secondo scaricato. Qualcuno si vuole unire?

Sono interessato a Nel paese delle creature selvagge, vedo se ce l'ho e se riesco.
Per i King Kong invece visti tutti per cui poi ne parliamo volentieri. I due King Kong di Guillermin li salti o li hai visti? Lasciando perdere King Kong 2, il primo del 1976 è importante per la storia dello scimmione.

No, non li ho visti quelli degli anni '70. Ci si può organizzare, Merlo.

Indicativamente, comunque, mi sapresti dire se per il primo titolo ce la fai stasera? Confermerò anch'io nel pomeriggio, ma è per sapere.

Ah, a proposito: ma la visione consiste anche nello scambio di commenti online mentre è in corso?
view post Posted: 8/12/2014, 10:17 Festival di Roma 2014 - Festival di Roma - Edizione Autunnale: Summary Movies
Due-tre contest indipendenti l'anno... c'è un po' il rischio che diventiamo un gioco a contest, e che quindi questo vada a penalizzare il cinema virtuale "semplice". Però d'altra parte peggio di così non potrebbe andare, quindi avanti tutta.

Mi verrebbe da dire che forse la cosa migliore sarebbe agire su due fronti: (1) dare al L&S e ad Halloween (e anche a Roma?) alcune regole del cinema indipendente, come la lunghezza, (2) previa offerta di volontari, istituire un terzo contest nei mesi primaverili, magari "diluendolo" su due mesi pieni invece di uno solo, come aprile-maggio, e facendone coincidere la premiazione con gli Awards (o se non coincidere, precedere di poco), libero come tematiche ma collegato dalla lunghezza. Resterebbe così marzo per Cortimatik ed eventuali altri film di lunghezza variabile, così come giugno e novembre.

Mi sembra più difficile, devo dire la verità, fare qualcosa verso la fine dell'anno. Però io ammetto che un revival del "Once Upon a Time Contest" lo organizzerei volentieri.

Comunque, se si vuole fare lo Specialone, ci posso pensare io...
view post Posted: 8/12/2014, 09:51 Tempi moderni - Film reali
Capolavoro. Il mio film di Chaplin preferito.
view post Posted: 8/12/2014, 09:50 Il Cinema Reale di Cinematik - Film reali
Io questa settimana conto di guardarmi Nel paese delle creature selvagge (per un motivo che Papele sa), possibilmente stasera, e più avanti - diciamo verso questo weekend - i due King Kong, l'originale e quello di Peter Jackson. Il primo e il terzo li guarderò in streaming, il secondo scaricato. Qualcuno si vuole unire?
view post Posted: 8/12/2014, 09:45 The Master di Paul Thomas Anderson - Film reali
Ok, allora. Non faccio il mio format solito perché è quello è riservato ai "percorsi" (ovvero quando vado a rivedere tutta l'opera di un regista, o un genere), ma due parole le dico anch'io, dopo averlo visto la seconda volta ieri sera in televisione.

La prima volta che l'ho visto, la delusione è stata tanta, perché mi aspettavo un capolavoro. Di P. T. io ho visto solo Boogie Nights, lo ammetto, ma quest'ultimo è un film che adoro in ogni inquadratura. Il resto non l'avevo presente, ma mi fidavo abbastanza del giudizio dei cinematikini e di buona parte della critica per avere buone aspettative. Invece, alla fine della visione, sono rimasto con una strana impressione di incompletezza, come se il film mi avesse trasmesso qualcosa, ma in modo incompiuto e smozzicato, evanescente. Tuttavia, ho pensato di averlo capito male io, di non essere stato capace di entrare nel gioco, insomma di essermi preparato male. Ho alzato le spalle e ho aspettato la seconda visione. Adesso, dopo la seconda visione, il film l'ho capito un po' di più, ma la delusione non è diminuita, tant'è che mi ritrovo a condividere alcune delle critiche postate da Papele.

Mi trovo quindi a dover dividere la mia opinione su due piani: quello intellettuale e razionale e quello emotivo. Chiarisco subito che, per essere capolavoro, a mio parere deve stimolare, in positivo e/o in negativo, e l'uno e l'altro.

Piano intellettuale, quindi. Su quel piano, il film è soddisfacente. Il rapporto Freddie/Lancaster, rapporto fra due anime ossessionate e tormentate da demoni, uno tendente al "basso" dell'animale e del sesso, l'altro in cerca delle altezze di una (ipotetica) vita più grande della nostra, dipinge molto bene un'ansia di redenzione, di cura, che pervade tutto il film. Persi in un mondo, come quello degli USA anni '50, che è appena uscito dallo shock della seconda guerra mondiale e tenta di venire a patti con le sue conseguenze, in un certo senso ne incarnano due reazioni distinte, che si affascinano l'un l'altro. L'intellettuale vorrebbe ripudiare l'animalità ma ne è (in)consciamente attratto, il rozzo ex marinaio sente il richiamo di qualcosa di più alto ma non prova una vera volontà di cura. Sono entrambi alla ricerca di un padrone: "The Master", appunto, termine che in inglese vuol dire sia "maestro" sia "padrone" (risentirsi Il Signore degli Anelli per conferma: è il modo con cui Sam e Gollum chiamano Frodo). Lo trovano l'uno nell'altro, per un po', ma solo per un po', prima che entrambi si accorgano come quel maestro sia fallace (rivelatrici le scene, a questo proposito, di Lancaster che si rifiuta di argomentare razionalmente le sue teorie, con Freddie che, agendo come sua proiezione, picchia gli oppositori esaudendone i probabili desideri inconsci). E si ritrovano come all'inizio, sperduti con le proprie ossessioni, in un finale circolare rispetto all'inizio del film.

In altre parole, dovessi giudicare il film su un piano puramente intellettuale, il mio voto sarebbe un 8 pieno, anche perché Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman sono bravissimi (e mi dispiace non averli visti in originale, se non altro perché ho dovuto sopportare l'orrore delle canzoni tradotte, malgrado la bravura di Adriano Giannini e Francesco Pannofino).

Però c'è il piano emotivo: dove la temperatura, per tutto il film, è stata prossima allo zero polare. E nella mia personale teoria della visione, quando questo succede, nel film c'è qualcosa che non va. E io credo che sia l'altra faccia di quello che ho esposto di sopra: Anderson ha scritto una sceneggiatura logica, consequenziale, chiarissima, ma ahimé, innegabilmente fredda, algida, senza mai un guizzo di calore, di vita, quasi fosse un esperimento. Ha voluto evitare i toni del melodramma e le convenzioni sentimentali del cinema hollywoodiano (se non fosse che ce lo dicono, non ci accorgeremo mai che Freddie desidera la figlia del professore - peraltro indistinguibile da, e quindi confondibile con, la matrigna/Amy Adams), cosa di per sé buona e giusta, ma Truffaut insegna che le regole ha un senso infrangerle solo se le sostituisci con qualcos'altro. Qui, quel qualcos'altro, non c'è. Per tutto il film, non ci è mai concesso, non ci riesce, di simpatizzare con quel che vediamo: lo stile della fotografia (freddissima anch'essa, fino all'inamidato talvolta), l'effetto straniante della musica, anzi, rimandano uno strano senso di distanza, distacco, quasi volessero farci vedere la storia dall'alto, dalla prospettiva di un Dio superiore e impassibile che vede gli uomini andare in rovina. Si arriva addirittura ad eccessi di grottesco sia nella rappresentazione di Freddie che in quella di Lancaster, che non poche volte vanno pericolosamente vicini al confine che separa il personaggio tragico dalla macchietta (come nella scena finale, con il "ricordo" di Lancaster della Comune di Parigi - lì per poco non sono scoppiato a ridere tutt'e due le volte). Forse è possibile, in questo, riconoscere i segni di una specie di "poetica dell'eccesso" alla base del cinema andersoniano (teoria che verificherò con la visione del resto del suo cinema), ma dove in Boogie Nights la cosa acquistava vita diventando un caldo, avvolgente, coinvolgente dramma umano, qui resta al livello di una specie di teorema matematico o analisi scientifica di due anime ossessionate. Ho trovato più coinvolgente Nymphomaniac, per dirne una, e penso che questo la dica lunga.

VOTO: 7/10. Un voto di compromesso fra l'8 del piano intellettuale e il 5, ahimé, di quello emotivo, con un punto in più perché la confezione tecnica è di una perfezione assoluta, dalla fotografia agli attori alla musica al montaggio. Un gran bel film? Sicuramente. Un capolavoro? Non per me, almeno.
view post Posted: 8/12/2014, 09:03 Ondacinema - I migliori film americani degli anni 2000 - Film reali
Il paragone era solo sul fatto, quello sì comune a tutto ciò che ho citato, che si tratta di cinema "popolare", ovvero - per come intendo io - di cinema fatto in apparenza senza pretese "artistiche", inseguendo e compiacendo i gusti del pubblico. Il che lo rende, peraltro, spesso molto più artistico di quello programmaticamente alto. Poi, a livello scientifico, sono d'accordo che il cinema che ho citato è "figlio" di Spielberg e Lucas più che dei b-movie (ricordando però che proprio i b-movie, in parte, hanno contribuito a far nascere i primi due: impossibile pensare a Star Wars senza i film di mostri di Ray Harryhausen o ai primitivi fantasy di Roger Corman, o a Incontri ravvicinati del terzo tipo senza la fantascienza anni '50).

L'altra sera, peraltro, ho rivisto The Master in televisione. Scrivo meglio nel topic apposito, ma sono sincero: l'ho capito e apprezzato di più, ma continuo a non trovarlo il capolavoro che tutti dicono.

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