Posts written by Francis Delane

Io non ci sono come candidato perché non ce la faccio, però mi propongo come contatore assieme ad Andrew dei punteggi e come presentatore della premiazione.

P.S. Propongo qui l'ipotesi di realizzare un trailer del Festival di Roma da mettere su YouTube nel nostro canale appena formato, così iniziamo a usarlo anche a scopo non solo ludico. Chi si offre per realizzarlo? Il mio Movie Maker purtroppo non credo sia adatto allo scopo.

E sottoscrivo!

Quando ho visto The Wolf, ho pensato la stessa cosa: l'ultimo film di Martin è il prolungamento, in un certo senso il completamento, di questo, con la differenza però notevole di prospettiva. DeNiro e Pesci, Asso e Nick, sono in fondo due estranei al mondo dei casinò, vengono da fuori, da un ambiente mafioso italoamericano che sfrutta Las Vegas ma non ne fa davvero parte. Al contrario, Jordan Belfort è perfettamente inserito nel mondo dei broker, il che lo rende ancora più ambiguo. Condividono la stessa sete di denaro e lo stesso mito della ricchezza, ma mentre Belfort pensa solo ad arricchirsi, per Asso e Nick Las Vegas è anche occasione di sistemarsi a vita anche in senso più "normale" (specialmente Asso): loro sono entrambi capaci di "usare" il denaro, non sono avidi, mentre Belfort invece è proprio avido.

Quindi, vediamo se ho capito: "the plot", "la trama", sono gli eventi narrati, che attraggono il pubblico e lo tengono attento ma che possono anche essere non molto interessanti o anche a volte banali; "the story", "la storia", è l'effetto che riprese, interpretazioni, effetti sonori etc. danno alla storia. Mutatis mutandis, è la stessa cosa che succede in molte opere letterarie, dove lo stile, il "come" è raccontata la storia, è più importante del cosa, della storia stessa.

Mi mancano soltanto le ultime due puntate, che guarderò domani di fila.

Salve gente, e benvenuti a questa nuova, piccola Rubrica: La Top 10 della Settimana. Le sue regole sono abbastanza semplici, in verità: ogni settimana, possibilmente il mercoledì sera, io posterò sul forum una delle Top 10 pubblicate da questo sito, Watchmojo.com, di cui di recente sono diventato un appassionato visitatore. Tutti voi siete caldamente invitati a: (1) dire la vostra se la Top 10 è giusta o sbagliata, (2) dire quali film avete visto nel caso di film singoli (non è questo il caso ma comunque è qualcosa del genere), (3) aggiungere commenti o qualsiasi cosa.

LA TOP 10 DELLA SETTIMANA E': TOP 10 COLLABORAZIONI REGISTA/ATTORE



10. Wes Anderson/Bill Murray
9. John Ford/John Wayne
8. Elia Kazan/Marlon Brando
7. Werner Herzog/Klaus Kinski
6. Mel Brooks/Gene Wilder
5. Akira Kurosawa/Toshiro Mifune
4. Alfred Hitchcock/James Stewart
3. Quentin Tarantino/Samuel L. Jackson
2. Tim Burton/Johnny Depp
1. Martin Scorsese/Robert DeNiro

Menzioni onorarie: David Lean/Alec Guinness, David Fincher/Brad Pitt, Woody Allen/Diane Keaton, Sergio Leone/Clint Eastwood

Ok, quando ho visto il Director Deathmatch, avevo seriamente pensato di mettere quella dei film di Scorsese (che c'è), ma poi le cose si sarebbero sovrapposte e non mi sembrava il caso; comunque, data la prima posizione, non si va troppo distante.

Vi dico subito che, per quel che mi riguarda, la Top 10 va più che bene. Io al massimo avrei inserito anche Federico Fellini/Marcello Mastroianni e inserito alcune delle menzioni onorarie (Sergio Leone/Clint Eastwood meritava più di Elia Kazan/Marlon Brando), però anche così è ottimale. Primo posto strameritato, il secondo forse esagerato ma comunque ci doveva essere in lista, tutti gli altri nessuna obiezione, anzi.

Adesso tocca a voi.

P.S. Fosse una Top 10 di film singoli, riporterei in alto i singoli topic, ma purtroppo questa volta è un po' impossibile.

Vi dico

Non per dire, peraltro, ma parecchi topic sui suoi film li ho aperti proprio io qualche anno fa. Martin è un regista che ho imparato ad amare circa due anni fa, nell'estate del 2012, quando decisi di vedermi (quasi) tutta la sua opera. All'epoca, in realtà, evitai alcuni lavori, quelli che - a torto o a ragione - mi sembravano meno interessanti, ma comunque vidi il 90 % della roba, e tutta quella importante. Da allora, è divenuto il mio terzo regista preferito dopo Fellini e Tim Burton (che nei suoi confronti rivendicano il privilegio dell'anzianità nelle mie preferenze).

Chi sta bussando alla mia porta? (Who's That Knocking at My Door) (1969)
America 1929 - Sterminateli senza pietà (Boxcar Bertha) (1972)
Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno (Mean Streets) (1973) 8/10
Alice non abita più qui (Alice Doesn't Live Here Anymore) (1975)
Taxi Driver (1976) 10/10
New York, New York (1977) 9/10
Toro scatenato (Raging Bull) (1980) 10/10
Re per una notte (The King of Comedy) (1983) 7/10
Fuori orario (After Hours) (1985) 8/10
Il colore dei soldi (The Color of Money) (1986)
L'ultima tentazione di Cristo (The Last Temptation of Christ) (1988) 9/10
Quei bravi ragazzi (Goodfellas) (1990) 10/10
Cape Fear - Il promontorio della paura (Cape Fear) (1991) 7/10
L'età dell'innocenza (The Age of Innocence) (1993) 9/10
Casinò (Casino) (1995) 10/10
Kundun (1997) 6/10
Al di là della vita (Bringing Out the Dead) (1999) 7/10
Gangs of New York (2002) 7/10
The Aviator (2004) 5/10
The Departed - Il bene e il male (The Departed) (2006) 6/10
Shutter Island (2010) 7/10
Hugo Cabret (Hugo) (2011) 10/10
The Wolf of Wall Street (2013) 10/10

Sarebbe interessante a questo punto vedere quanto è stato utilizzato su CK: perché ho l'impressione che sia il classico regista che tutti amiamo, ma che proprio per questo non utilizziamo mai.

Io rispetto la mia scaletta: Promessi morsi ad Halloween, Inganno sul lenzuolo a Natale, MAH il prima possibile, corsi di dottorato permettendo.

Provo una classifica:

1) Welcome to Halloween Town (Sunset)
2) Progetto siciliano (Chimera)
3) Galveston (E&G)
4) La svastica sul sole (Sunset)
5) Tutte le famiglie sono psicotiche (Mad Hatter)
6) I bastardi di Pizzofalcone (Ramaya)
7) La linea d'ombra (Ramaya)
8) Second time (Hermes)
9) Underworld USA (Mad Hatter)
10) Rage (Chimera)
11) Di nuovo a casa (Mad Hatter)
12) Arianna (Ramaya)
13) Di nuovo a casa (Mad Hatter)
14) Horror da definire (Ramaya)

Non considero i progetti di Mastruccio a causa degli ultimi eventi.

Con l'analisi che ha fatto Pap del perché Luca sia attualmente il numero 1, ho pochissimo da eccepire e anzi condivido. Dovremmo imitarlo tutti quanti, a partire da me: ci siamo così scannati dietro a impegni che ci siamo dimenticati il piacere del gioco.

Interessantissimi tutti e due i progetti di Luca. Del film tratto dal fumetto di Ortolani ho parlato nel topic apposito (che ha bisogno di altri commenti). Quanto a La linea d'ombra, se il Festival di Roma è imminente, lo vedremo presto: curioso di vedere Luca al lavoro fuori dalla commedia.

News by Francis, riciclata dalla settimana scorsa.

COPRODUZIONI IN VISTA PER FRANCIS

Sono state un evento abbastanza frequente nei primi anni del gioco, poi sono diminuite [scusami Pap sto improvvisando], ma adesso sembra che stiano per diventare un marchio di fabbrica. Francis Delane ha infatti reso noto che le coproduzioni saranno una componente importante della produzione della Wunderkammer Entertainment: "Fosse per me, ne farei una a semestre. Non ne ho fatte molte prima d'ora, però quando sono tornato sul gioco ho pensato mi sarebbe piaciuto cominciare a farne un po' di più."
Per il momento, l'unica certa è quella con la Sunset Boulevard Productions, Mad as an Hatter. "Io e Agnese abbiamo già ripreso a lavorarci, puntiamo per questo o al massimo il prossimo semestre." Riguardo ad altre idee, Francis mantiene il silenzio stampa. "Vi dico solo" sogghigna "che almeno una vi farà saltare sulla sedia."

Semplice: io sono Francis.

Andando al film, mi interessa, anche senza tirare in ballo il creatore di uno dei più bei fumetti italiani degli ultimi vent'anni, il talento di Luca per la commedia ho già avuto modo di apprezzarlo con L'assemblea condominiale, e mi aspetto un film molto piacevole. E se posso dare un consiglio: fregatene dei premi e scrivi quel che ti va di scrivere (poi, certo, sperimentare generi diversi è un'ottima idea).

Comunque, io domenica vado a vedere Il grande sonno: conta come recupero del noir?

Se vuoi finirlo, basta chiedere. Io ho il file completo.

Effettivamente anch'io devo dire che come corto non è un granché. Cioè, carina l'atmosfera, azzeccato almeno Boni (la Argento ha ragione Pap, non è più giovane da 20 anni) e il Dario nazionale, però... però non basta. Gli mancano un capo e una coda, e anche per un corto questa è mancanza grave.

Il fatto però che non abbia scivoloni (va be', "bocce": si è visto di peggio) mi fa pensare che non sia di un esordiente. Non riesco però a pensare ad Andrew, non ce lo vedo il Kubrick di CK accontentarsi di una scena del genere, e neanche Mastruccio, per quanto l'accuratezza del montaggio sia molto da lui. Fosse ancora tra noi, direi Oren, fra gli attuali... boh. Mastruccio stilisticamente pare la scelta migliore, ma non mi convince.

VOTO: 5/10. Perché il bello stile non basta.

Vi dirò la verità: io ho dei dubbi che sia Agnese ad averlo scritto. Sarà perché, come ama scherzarci sopra Pap, sono più "vicino" a lei e al suo stile di altri, ma proprio per questo non mi ha trasmesso la sensazione tipica dei suoi lavori. Certo, l'ispirazione e l'ambientazione sono molto suoi, il rimando alla creepypasta pure, anche un po' l'approssimazione stilistica... però di solito i suoi script hanno un sapore "ingenuo", sembrano quelli di una fangirl "bimbominkiosa" (fortunatamente il minimo indispensabile), il cui divertimento è quasi infantile e la cui immedesimazione in ciò che sta scrivendo totale. Questo corto non mi ha rimandato per niente una simile impressione: il divertimento da parte del produttore c'è, chiariamoci, ma è più cattivo, meno immaginifico, meno "sognatore" in un certo senso, come di qualcuno che quando scrive abbia più controllo su di sé e le sue emozioni, e quindi calcoli di più anche l'effetto sullo spettatore. E' per questo che lo attribuirei, personalmente, a Luca/Uomo_d: ce lo vedo, l'autore di Jerry Blatta, a scrivere una cosa simile, approssimazioni e scivoloni inclusi visto che pur sempre di esordiente si tratta.

Comunque, andando al corto. Io non ho mai giocato con Sonic, ma anche così non ho fatto per niente fatica a entrare nell'atmosfera: sarà perché, in fondo, ormai quei videogame sono parte così integrante della cultura popolare. Ho apprezzato molto le musiche, veramente inquietanti pur nello stile del videogioco, e la rielaborazione macabra degli scenari del gioco. Per il resto, la struttura è molto classica e ritocca alcuni cliché degli horror degli ultimi anni: non è proprio un merito, ma nei limiti di un corto, e per un esordiente, va bene anche così (e se invece è un produttore più anziano che si spaccia per esordiente, complimenti). Certo, le battute che esplicitano ciò che pensa Tom non sono MAI una grande idea, ha ragione Andrew, inoltre un paragrafo (quello della porta di casa) io ammetto che ho dovuto leggerlo due volte e anche allora non ho capito il movimento. Comunque un lavoro sufficiente, con in più il bonus del regalo per me di Elijah Wood che doppia Sonic: non c'è niente da fare, ho un debole per quell'attore.

VOTO: 6/10. Bel lavoro.

Ho visto questo film tre settimane fa, ormai, ma il ricordo che ne ho è ancora vivido e bellissimo. Non so più da quanto era che un film italiano non mi faceva ridere fino alle lacrime, senza nemmeno una battuta volgare o di cattivo gusto. E se Papele ha citato La banda degli onesti, io alzo il tiro e dico direttamente I soliti ignoti: Smetto quando voglio è degno, per quanto mi riguarda, di stare accanto con dignità a quella che ancora oggi ritengo sia la più bella commedia italiana di sempre. E che il film abbia avuto successo, conferma che il pubblico italiano, nonostante i cinepanettoni, ancora completamente rimbambito non è.

Il meccanismo è risaputo? Chissene, perché il contesto in cui si muove è invece del tutto nuovo e moderno, diversissimo dall'Italia anni '50 dei predecessori illustri e invece ancorato al presente della nuova povertà, quella accademica (e io sono laureato in Filologia e Storia dell'Antichità, quindi ne so qualcosa). Fa il verso a Breaking Bad? E allora? Anche I soliti ignoti, all'epoca, partì come una parodia di Rififi di Jules Dassin, ma diventò poi quello che sappiamo. A contare è invece l'umorismo davvero grottesco, privo di ogni volgarità gratuita, surreale (anche autoconsapevole: bellissimo Pietro Sermonti che se ne lamenta), e il ritmo indiavolato con cui procede la girandola di gag. Vi giuro, io ero a un cinema all'aperto (l'Arena Puccini) e ridevano TUTTI.

Bravissimi tutti gli attori, illustri sconosciuti al grande pubblico cinematografico (un po' meno a quello televisivo, ma solo alcuni) - con l'eccezione dell'eccezionale Neri Marcoré e Valeria Solarino -, affiatati, volenterosi, pieni di energia.

VOTO: 8/10. Il film non è perfetto, anche perché a un certo punto manca di cattiveria (la storia d'amore fra Leo e la Solarino l'avrei fatta finire in altro modo), ma ciò che c'è è più che sufficiente per farmi urlare: "FINALMENTE!". Finalmente una commedia all'italiana degna di questo nome.

I miei auguri a Mas, che gravi avvenimenti nella vita reale costringono a prendersi una pausa dal forum e dalla sua attività. Un motivo in più per noi per impegnarci a tenere il forum in attività anche per lui.

Bentornato, Oren! Forza, ragazzi, che dobbiamo fare uscire fuori un semestre degno di questo nome!

Due News da parte mia.

"I PROMESSI MORSI": DUE BOLOGNESI VAMPIRIZZANO MANZONI



Sarà anche lombardo l'anonimo autore della versione gotica del capolavoro manzoniano, ma a portare sullo schermo la versione horror della storia che terrorizza le classi liceali d'Italia sono due bolognesi: Francis Delane, tornato a CK con la neonata Wunderkammer Entertainment, e il suo concittadino Pupi Avati, maestro indiscusso dell'horror italiano. "Quest'anno a Bologna abbiamo avuto la mostra dedicata a Pupi" racconta il produttore, "e una proiezione in Piazza Maggiore de La casa dalle finestre che ridono. Ne sono rimasto folgorato, e così quando ho iniziato a pensare che in fondo, come ho sempre detto, Manzoni - anche un Manzoni vampirizzato - può farlo solo un italiano, ho quasi subito pensato a lui."
Ancora nessuna notizia comunque trapela sul cast del film. "Lo riveleremo man mano" ha detto il regista. "Vi dico solo che, d'accordo con Francis, abbiamo deciso di prendere per Renzo e Lucia attori giovanissimi, quasi esordienti, e di circondarli invece con un cast all star per i ruoli di contorno. Fidatevi" ammicca "ne vedrete delle belle."

COPRODUZIONI IN VISTA PER FRANCIS

Sono state un evento abbastanza frequente nei primi anni del gioco, poi sono diminuite [scusami Pap sto improvvisando], ma adesso sembra che stiano per diventare un marchio di fabbrica. Francis Delane ha infatti reso noto che le coproduzioni saranno una componente importante della produzione della Wunderkammer Entertainment: "Fosse per me, ne farei una a semestre. Non ne ho fatte molte prima d'ora, però quando sono tornato sul gioco ho pensato mi sarebbe piaciuto cominciare a farne un po' di più."
Per il momento, l'unica certa è quella con la Sunset Boulevard Productions, Mad as an Hatter. "Io e Agnese abbiamo già ripreso a lavorarci, puntiamo per questo o al massimo il prossimo semestre." Riguardo ad altre idee, Francis mantiene il silenzio stampa. "Vi dico solo" sogghigna "che almeno una vi farà saltare sulla sedia."