marenarobros |
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| "Solo Dio Perdona"
stile iper-realista, visivo e sonoro, trama ridotta al lumicino (e per fortuna anche la durata, sotto l'ora e trenta), apripista per quello che poi è stato (almeno per me, come esperienza sensoriale sul grande schermo) The Neon Demon. capisco i dubbi che sorsero (anche se liquidarlo e prenderlo in giro non mi sembrò molto maturo)
"La cità incantata"
bello è bello, anzi la prima ora è davvero incantevole, è che ne dura due e alla fine puff pant, i film del maestro giapponese non saranno mai la mia tazza da tè... tantissimi i riferimenti: Alice, Mago di Oz, Odissea, Pinocchio... e gli devono molti i recenti Inside Out e Piccolo principe... anche Coraline? film "enciclopedia" fiabesco, infatti ho pensato anche alla mia nonnina che ci raccontava le favole da piccoli. Ho pensato anche io al Fauno e a La storia infinita, mi ha totalmente lasciato a bocca aperta una lettura a cui non avrei mai pensato nemmeno io (quella del "bordello minorile")
"Neruda"
prima ora meravigliosa, poi poi... Ci ho visto sprazzi di Conformista, mi è piaciuta la tua recensione (Liberty Valance!) ma gli ho preferito Jackie.
"The Wailing"
Anche qua puff pant, l'ho definito il Dracula di Coppola coreano, purtroppo i riferimenti che ho (che abbiamo) sono quasi sempre americani quindi è venuto fuori un discorso sul destino quasi coeniano, o di incubo dentro l'incubo alla Bunuel...
"Miracolo a Le Havre"
Bello bello! piaciuto anche a me e l'ho poi raccontato a casa (buon segno) però come L'uomo senza passato non mi ha entusiasmato (commosso sì).
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