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Smetto quando voglio
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Smetto quando voglio

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emilgollum
view post Posted on 9/2/2014, 18:56




imm

A un ricercatore universitario viene negato il rinnovo dell'assegno di ricerca; ha 37 anni, una casa da pagare, una fidanzata da soddisfare, molti amici accademici finiti per strada, stesso destino. Pietro Zinni, un chimico, non vuole fare la loro stessa fine, non vuole essere umiliato facendo il lavapiatti in un ristorante cinese, né il benzinaio per un gestore bengalese. Le sue qualifiche e il suo talento non possono essere buttati al vento. Si ingegna e scopre una possibilità ai limiti della legalità: sintetizza con l'aiuto di un suo amico chimico una nuova sostanza stupefacente tra quelle non ancora messe al bando dal ministero. La cosa in sé è legale, lo spaccio e il lucro che ne derivano no. Ma fa lo stesso, i tempi sono questi. Pietro recluta così tutti i suoi amici accademici finiti in rovina, eccellenti latinisti, antropologi e quant'altro e mette su una banda. Lo scopo è fare i soldi e vedersi restituita un briciolo di dignità. Le cose poi prendono un'altra piega...
Sydney Sibilia, il regista, è un esordiente, giovane salernitano con in testa il sogno del cinema. Smetto quando voglio oltre ad essere un film che intercetta una condizione sociale diffusa, il precariato d'eccellenza, è anche un tuffo vertiginoso nel cinema contemporaneo di genere, soprattutto americano. Questa strana combinazione, ovvero una storia tipica della commedia italiana, certo rivista ai tempi della crisi, messa in scena come fosse un film hollywoodiano è il suo elemento di originalità.
Per essere all'altezza di questo mandato, ed evitare la figuraccia del "vorrei ma non posso", Smetto quando voglio garantisce sin dalle prime inquadrature aeree su di una Roma notturna, che a momenti sembra la Los Angeles, una qualità rilevante. Parliamo della fotografia (una color correction tipo "flou pop", acida e satura), degli effetti speciali (misurati), della regia fresca, del montaggio ritmato e vivace. C'è inoltre un lavoro piuttosto riuscito sui personaggi, ben caratterizzati, soprattutto quando si pesca nel coro, nella banda, nelle seconde linee.
Edoardo Leo, il protagonista, è trascinante, a volte troppo, mentre Valeria Solarino che interpreta la sua fidanzata fa non poca fatica a smussare i caratteri di un personaggio troppo rigido e monocorde. Tutto ben assortito, tranne che a un certo punto il film si ferma, galleggiando sicuro sulle sue premesse per trovare un'accelerazione finale fin troppo vigorosa. È un problema di sceneggiatura, probabilmente.


<_< Vado stasera a vederlo. Il mio cuore è spezzato perché ancora non riesco a vedere Scorsese e i Coen. Che mi tocca fare per le "cognatine" :P.
n.b. Gabro mi ha promesso che martedi e mercoledì recuperiamo. -_- (altrimenti vado solo)

Riguardo al film. Bohhhh. C'è mezzo cast di Boris. Dal trailer sembra che facciano il verso a Breaking Bad. :rolleyes:

Edited by emilgollum - 10/2/2014, 00:04
 
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emilgollum
view post Posted on 10/2/2014, 00:05




Il film funziona, le battute e le situazioni che hanno ricreato funzionano. Verso il finale si accelera troppo, ma forse è meglio così. Quando esce in dvd guardatelo che qualche risata la strappa.
 
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view post Posted on 11/2/2014, 09:22
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Caterina Shulha di brutto.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 11/2/2014, 21:46




ha delle belle labbra...
 
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Andrew.
view post Posted on 22/2/2014, 18:27




Visto al cine ieri, molto carino, davvero. Mi ha ricordato un po' la comicità alla Aldo Giovanni e Giacomo e certe parti del film sono state davvero esilaranti (la rapina su tutti, non ridevo così da tempo).
Considerando che è di un esordiente, tal Sybilla, pollice in su perchè è bello vedere che qualche giovane con belle idee riesce a farsi largo tra i vari dinosauri.

7

p.s. sono chiaramente ispirati a Breaking bad, ma per fortuna non cercano di emularlo in alcun modo, essendo proprio un altro genere. Però le similitudini sono parecchie e chi ha amato la serie non può fare a meno di notarle.
 
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view post Posted on 30/3/2014, 11:40
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di Fulvio Bufi

Magari a qualcuno potrà sembrare anche un’eresia il paragone che stiamo per fare. Perché un film appartiene alla storia del cinema comico italiano e l’altro solo all’elenco delle pellicole ancora in programmazione nei cinema italiani (almeno in quelli di Roma e Milano dove resiste da 56 giorni).

Vabbè, facciamola, allora, questa eresia e diciamolo: Smetto quando voglio merita di essere considerato una versione moderna de La banda degli onesti.Proviamo a metterli in parallelo, l’intramontabile film del 1956 di Camillo Mastrocinque, con Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia e quello di Sydney Sibilia, con Edoardo Leo, Stefano Fresi, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo e Pietro Sermonti. La scalcagnata banda di Totò era formata da un portiere prossimo al licenziamento, un tipografo con le cambiali in protesto e un imbianchino con l’intimo di sfratto. Quella di Edoardo Leo da ricercatori universitari a titolo gratuito che per vivere si arrabattano a fare lavoretti sottopagati per i quali il loro titolo di studio non serve a niente o è addirittura un impedimento. Da una parte i “nuovi poveri” degli anni Cinquanta, dall’altra quelli di oggi. E gli uni e gli altri si ingegnano ad autoprodursi ricchezza: che quasi sessant’anni fa era direttamente il denaro, la banconota “bella grande”, come Peppino chiedeva a Totò di procurare quella che facesse da modello. Oggi è la droga.

Ma portieri, tipografi e imbianchini di allora, al pari dei nostri dottori di oggi, oltre a essere fuorilegge per necessità, sono anche fuorilegge buoni. Come diceva Cardone, il personaggio interpretato da Giacomo Furia? “A noi al massimo ci possono considerare una depandance” del Poligrafico dello Stato, perché il cliché con cui falsificavano le diecimila lire era autentico. E quale droga si mettono a produrre e spacciare i laureati-disperati di Smetto quando voglio? Una droga che non è ancora droga, perché la inventano loro e quindi non fa parte dell’elenco delle sostanze stupefacenti indicate dal ministero della Sanità. “E che ci fanno a noi?” si chiedono Totò e i suoi buffi complici. E la stessa domanda se la fanno Leo, Fresi e gli altri, anche se poi, a differenza dei loro predecessori, dovranno accorgersi di aver esagerato in ottimismo.

Ancora: Peppino vuol comprarsi “le scarpe con lo scrocchio” e Fresi si toglie lo sfizio della spider; Totò si immagina elegante con addosso “un bel cocomeri coi calamari” e il mite archeologo interpretato da Calabresi si rivaluta fisicamente con un enorme tatuaggio. Certo, qui ci sono le donne (a pagamento) e lì no, ma sessant’anni di differenza, sull’argomento sesso contano parecchio.

Ma soprattutto c’è, in comune, la capacità di far ridere (tantissimo sia allora che oggi) mostrando i povericristi che cercano di diventare ricchi. E anche la (amara?) dimostrazione finale che il fallimento, quando non si è delinquenti veri, è ineluttabile.
 
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Andrew.
view post Posted on 30/3/2014, 12:31




CITAZIONE
Ma soprattutto c’è, in comune, la capacità di far ridere (tantissimo sia allora che oggi)

Confermo, non ridevo con un film italiano da tanto tempo.
 
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view post Posted on 30/6/2014, 18:50
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La commedia italiana più genuinamente divertente degli ultimi anni. Sarà che è qualcosa di (finalmente) diverso rispetto alla solita commediola romantica all'amatriciana, sarà che i riferimenti a Breaking bad si sprecano, sarà che si regge su un umorismo tipicamente nerd, ma io l'ho trovato davvero spassoso, dall'inizio alla fine (grazie a Dio senza alcuna svolta "drammatica" o pseudo seriosa).
Ci vorrebbero davvero più film di questo tipo, ma la sensazione è che rimarrà l'ennesimo caso isolato. 7,5
 
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emilgollum
view post Posted on 1/7/2014, 18:49




però stanno riscuotendo maggior successo i Manetti Bros. rispetto a questo (in termini di premi)
 
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Merlino*
view post Posted on 1/7/2014, 23:08




Carina e profonda, ma a differenza di molti a me non ha strappato nemmeno un sorriso, forse forse il finale.
Cmq avercene di film così!
 
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view post Posted on 2/7/2014, 08:10
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (emilgollum @ 1/7/2014, 19:49) 
però stanno riscuotendo maggior successo i Manetti Bros. rispetto a questo (in termini di premi)

Vabbè, l'esperienza qualcosa conterà ancora... e i premi mi sembra siano arrivati quasi sempre per le musiche e la canzone.
 
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emilgollum
view post Posted on 2/7/2014, 16:46




CITAZIONE (marenarobros @ 2/7/2014, 09:10) 
CITAZIONE (emilgollum @ 1/7/2014, 19:49) 
però stanno riscuotendo maggior successo i Manetti Bros. rispetto a questo (in termini di premi)

Vabbè, l'esperienza qualcosa conterà ancora... e i premi mi sembra siano arrivati quasi sempre per le musiche e la canzone.

giusto. Non avevo fatto caso di quale premio si contendessero in effetti. :P
 
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Andrew.
view post Posted on 2/7/2014, 17:10




CITAZIONE (Merlino* @ 2/7/2014, 00:08) 
Carina e profonda, ma a differenza di molti a me non ha strappato nemmeno un sorriso, forse forse il finale.
Cmq avercene di film così!

Per curiosità, nella commedia italiana moderna chi è che ti fa sorridere?
 
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Merlino*
view post Posted on 4/7/2014, 10:29




CITAZIONE (Andrew. @ 2/7/2014, 18:10) 
CITAZIONE (Merlino* @ 2/7/2014, 00:08) 
Carina e profonda, ma a differenza di molti a me non ha strappato nemmeno un sorriso, forse forse il finale.
Cmq avercene di film così!

Per curiosità, nella commedia italiana moderna chi è che ti fa sorridere?

Mi hai preso in contropiede, effettivamente su due piedi non mi viene nessun nome. Certo che per esempio la serie Boris mi aveva divertito per cui anche questo film avrebbe dovuto farlo invece ci ho visto soprattutto il lato negativo, ci penso e ti farò sapere :P
 
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22 replies since 9/2/2014, 18:56   202 views
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