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Shame
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Shame, di Steve McQueen, 2011

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Arcadia1983
view post Posted on 5/9/2011, 14:30




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Titolo originale: Shame
Regia: Steve McQueen
Cast: Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge Dale, Nicole Beharie, Hannah Ware, Elizabeth Masucci, Lucy Walters, Robert Montano, Anna Rose Hopkins, Jake Richard Siciliano, Alexandra Vino, Jay Ferraro, Mackenzie Shivers, Alex Manette, Briana Marin, Frank Harts, Kate Dearing, Wenne Alton Davis, Eric Miller, Stephane Nicoli, Carl Low, Neal Hemphill, Mari-Ange Ramirez, Rachel Farrar
Soggetto: Abi Morgan, Steve McQueen
Sceneggiatura: Abi Morgan, Steve McQueen
Casa di produzione: See-Saw Films, See Saw Films, Film4
Casa di distribuzione italiana: Bim Distribuzione
Trama: Brandon ha un problema di dipendenza dal sesso che gli impedisce di condurre una relazione sentimentale sana e lo imprigiona in una spirale di varie altre dipendenze. Nulla traspare all’esterno: Brandon ha un appartamento elegante, un buon lavoro ed è un uomo affascinante che non ha difficoltà a piacere alle donne. Al suo interno, però, è un inferno di pulsioni compulsive. Va ancora peggio alla sorella Sissy, bella e sexy, ma più giovane e fragile, la quale passa da una dipendenza affettiva ad un’altra ed è sempre più incapace di badare a se stessa o di controllarsi. (da mymovies.it)

Anzitutto mi scuso se è un topic doppione (ma in lista non ho trovato niente).

Presentato nei giorni scorsi a Venezia, non so quando uscirà in Italia ma è un film che attendo: ho anche recuperato Hunger e a breve lo vedrò. Il film è stato apprezzato e l'interpretazione di Fassbender ha colpito tutti (c'è chi parla anche di Coppa Volpi): una mia amica di FB ha visto questo e A Dangerous Method e ha avuto belle parole per entrambi (del secondo ha detto anche che è un film davvero coraggioso. Infatti a tutti i giornalisti che sono "w la pappa pronta" non e' piaciuto: e infatti...). Comunque sia:

www.repubblica.it/speciali/cinema/v...shame-21218290/

CITAZIONE
VENEZIA - Brandon è bello, giovane, ha un buon lavoro. Vive a New York, frequenta i posti giusti. Non ha difficoltà con le donne: dalla ragazze che incrocia in metropolitana alla colleghe d'ufficio, in tante sembrano volerlo conoscere meglio. Eppure quest'uomo, interpretato da Michael Fassbender, è uno dei personaggi più infelici apparsi, finora, sugli schermi della Mostra. Perché è malato di sesso. In tutte le sue forme: prostitute di ogni tipo, incontri casuali per strada, onanismo continuo, porno internettiano. Perfino gli uomini. Il piacere, però, quasi non c'entra. E' solo dipedenza. Che provoca tormento. Disperazione. Vergogna.
E proprio la versione inglese della parola "vergogna", Shame, dà il titolo a questo film scandalo annunciato (in concorso), diretto dal regista afroamericano e artista visuale Steve McQueen, applaudito alla proiezione stampa della mattina. Pellicola-shock non tanto per i nudi integrali, frontali e posteriori, del suo protagonista, che vediamo all'inizio; e nemmeno per le varie sequenze hot della parte finale, visto che i festival ci hanno abituati a scene anche più esplicite. La vera provocazione è nella scelta stilistica del regista: far capire allo spettatore, quasi da subito, che ci troviamo di fronte a un caso clinico, a una sofferenza esistenziale. Per traumi familiari che la storia fa intuire ma non spiega mai.

Così, dallo schermo, facciamo conoscenza con Michael e il suo mondo. Apparentemente ordinato, pur nella routine di sesso mercenario, online o occasionale. A sconvolgere tutto è l'arrivo della sorella Sissy (la Carey Mulligan di An education e Wall Street - Il denaro non dorme mai): ragazza sbandata e ferita, reduce da tentativi di suicidio. Legata al fratello da un rapporto di dipendenza, morboso, sul filo dell'incesto. "Non siamo cattivi, veniamo solo da un brutto posto", dice lei a lui, per consolarlo. Ma l'universo di Brandon va comunque in pezzi: tra vergogna, tragedia, cocaina. E disperati tentativi di redenzione.

Un film forte, ben girato, un po' prevedibile in alcuni passaggi, diretto da un autore che aveva stupito tutti col suo esordio, Hunger. E anche quella pellicola era interpretata dall'emergentissimo Fassbender, già visto alla Mostra in A Dangerous Method di David Cronenberg. "Per me è un privilegio essere qui con ben due pellicole, Venezia è speciale", commenta lui. E quanto alla scene hot: "Mi sono sentito poco a mio agio, ma dovevo farle e le ho fatte. Per fortuna, non sono quel tipo di sequenze che vanno provate più volte!".

Il regista, invece, commenta il titolo Shame: "Viene dal fatto che le persone che hanno avuto i problemi simili a quelli di Brandon ripetono continuamente questa parola riguardo alla loro esperienza, 'vergogna'". Poi il significato della storia: "E' un film politico-emotivo, parla di come interagiamo, di come è cambiata la nostra sessualità, anche con l'avvento di internet. La libertà, l'accesso a tutto, può diventare una prigione". E in fine ammette la sua vicinanza col protagonista: "Lo amo, non è cattivo, è un po' come tutti noi, anche se a volte è difficile da capire. Fa parte del mondo attuale. Familiare a molti, riconoscibile da chiunque". Come dire: non giudicatelo, comprendetelo.

L'opinione di Mereghetti: http://video.corriere.it/shame-viaggio-l-a...17-f5a7da88e267

Parte della conferenza stampa: