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| Regia di Wes Craven Con Rachel McAdams, Cillian Murphy, Brian Cox Thriller
Qual è il modo più facile da organizzare per eliminare un uomo politico (e famiglia) in arrivo nella suite di un hotel con vista mare? Lanciargli un missile da una barca, è chiaro. Un killer nell’affollata reception sarebbe poco spettacolare. La trovata richiede invece che le vittime si trovino in una stanza precisa e consente di costruirci sopra un thriller goffo che si crede mozzafiato. Dopo il decollo verso Miami, la direttrice d’albergo timorosa di volare, scopre che il gentleman con l’occhio vitreo (e la maglietta bianca sotto camicia verdina!) che l’ha corteggiata al terminal, è un assassino maschilista che minaccia lei (in quota) e suo padre (a terra) affinché il bersaglio sia ben alloggiato. Tra i due – gomito a gomito – scatta un braccio di ferro fisico e psicologico dettato dal luogo angusto: qualche astuzia, molte testate, trucchetti col cellulare, tentativi di fuga in toilette. Poi un colpo di penna ben assestato in trachea (i grandi compatiscano, i bimbi non ci provino!) consente l’atterraggio libero e il nascondino selvaggio in casa, giochetto caro al geniale Wes Craven di “Scream” e “Nightmare”. Che tenta invano di dirottare qui suspense ed angoscia. Rachel McAdams si impegna credibile, l’abile Cillian Murphy mette e toglie la maschera come in “Batman Begins”. Ma solo in platea capita qualcosa di davvero terribile: si ride.
ps: credevo il topic ci fosse, vabbè.
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