Visto Sabato sera, per fortuna in francese sottotitolato, la settimana prima ho visto (in italiano, però)
Gli anni in tasca (delicatissimo) e ho da vedere ancora
La mia droga si chiama Julie: tutt'e tre registrati con MySky, scadevano questo mese e quindi ho "dovuto" guardarli (ho 'sto brutto vizio di accumulare DVD, file sul pc, film registrati e di vederli dopo mesi, anni addirittura).
quindi, l'ho visto per motivi "burocratici", ma bene ho fatto, perché il film mi è piaciuto molto, come tutti quelli (ancora pochi, ahimè) del regista che ho visto. ho amato il personaggio principale, ben interpretato da Denner, ma tutti i personaggi sono ben caratterizzati (Truffaut in effetti in questo può insegnare e molto: vuoi attraverso i gesti, le battute, gli attori e le attrici coinvolte, i personaggi dei suoi film non risultano mai indifferenti) e la storia si segue con piacere, nel verso senso della parola, anche perché viene evitato (per fortuna) ogni forma (anche velata) di "maledettismo", di melodramma e compagnia cantando (vedere i flashback dell'infanzia). poi ci sono le ben note passioni del regista come i libri (bellissima la frase sulla pubblicazione del libro, anche vera se uno si ferma a riflettere). finale molto bello e che non può non lasciare un po' con l'amaro in bocca.
insomma, un film consigliatissimo. è proprio un peccato che Truffaut sia morto così giovane, quando aveva ancora tanto da dire, sicuramente