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Quartet, di Dustin Hoffman

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Merlino*
view post Posted on 14/7/2013, 16:13




locandina

Quartet

Titolo originale: Quartet
Nazione: Regno Unito
Anno: 2012
Genere: Commedia
Durata: 98'
Regia: Dustin Hoffman

Cast: Maggie Smith, Michael Gambon, Billy Connolly, Sheridan Smith, Pauline Collins, Tom Courtenay, David Ryall, Trevor Peacock, Luke Newberry
Produzione: Headline Pictures, BBC Films, Finola Dwyer Productions
Distribuzione: Bim Film
Data di uscita: 24 Gennaio 2013 (cinema)

Trama:
A Beecham House l'atmosfera ferve l'eccitazione. Si è diffusa la voce che la residenza per musicisti e cantanti lirici in pensione presto accoglierà una nuova ospite che, a quanto si dice, è una diva famosa. Per Reginald Paget (Tom Courtenay), Wilfred Bond (Billy Connolly) e Cecily Robson (Pauline Collins) questo genere di chiacchiere non è una novità nella pettegola casa di riposo. Ma subiscono un vero shock quando scoprono che la nuova arrivata è niente meno che l'ex componente del loro quartetto di canto, Jean Horton (Maggie Smith). Jean aveva scelto di intraprendere una brillante carriera come solista, alimentando invidie che hanno finito con l'infrangere la loro amicizia e il suo matrimonio con Reggie, che reagisce molto male alla notizia del suo arrivo. Può lo scorrere del tempo sanare le antiche ferite? E riuscirà il leggendario quartetto a colmare le proprie divergenze in tempo per il concerto di gala di Beecham House?

Non è da tutti esordire alla regia a settantacinque anni con una carriera da attore alle spalle tra le più prestigiose e ricche della storia del cinema. Si può essere presuntuosi e dare per scontato che tanti anni di set siano da soli sufficienti per avere imparato a dirigere ed infine, una volta che il film è arrivato al pubblico, ritrovarsi con la critica che scrive aspramente: "Se non aveva ancora esordito alla regia una ragione quindi c'era".
Con "The Quartet" Dustin Hoffman riesce a schivare questa trappola.
Sarà che la sceneggiatura, presa da una piéce teatrale di Ronald Harwood, ha pochi punti deboli, sarà perché fin dall'inizio ha avuto in mente di girare una commedia all'inglese, affidandosi quasi completamente a battute ben riuscite e alla bravura degli attori, ma il suo è un film garbato, fluido, piacevole come un buon bicchiere di vino a fine cena.
La storia è quella di quattro ex cantanti lirici che si ritrovano in una casa di riposo per soli musicisti (ispirata a quella vera Giuseppe Verdi di Milano). Tra di loro ci sono storie, amori e delusioni passati, nonostante tutto la musica continua ad unirli e davanti all'incedere del tempo non si può fare altro che mettere da parte gli screzi.

Dustin Hoffman segue le loro gesta riuscendo sia a trasmettere il suo amore per la musica che rappresentando con delicatezza la vecchiaia e la voglia di vivere e provare emozione a prescindere da tutto. Non c'è facile drammatizzazione degli eventi o retorica a basso costo, nessun personaggio è macchietta. La ciliegina sulla torta di un film così ben riuscito sono le interpretazioni di Tom Courtenay, Pauline Collins, Maggie Smith e, soprattutto, l'eccezionale Billy Connolly, troppo poche volte visto sul grande schermo. Sarebbe bello vederlo più spesso così come a questo punto ci si aspetta un Dustin Hoffman regista atto secondo.

Ammetto di essere di parte perché non ricordo a memoria una interpretazione di Maggie Smith che non mi abbia fatto godere della visione del film già per la sola sua presenza e già che ne parliamo ricordiamo anche il bellissimo Marigold Hotel che l'anno scorso è passato quasi inosservato.
In questo caso poi oltre a lei c'è un cast di attori che sfido chiunque a non applaudire alla fine della pellicola, indipendentemente dal giudizio sul film. La regia di Hoffman in pratica quasi non esiste, o forse si nasconde volutamente per lasciare spazio alla musica e agli attori, ma va benissimo così.
Non saprei se consigliarlo perché non è una pellicola che vuole scalare le vette dell'olimpo cinematografico e quindi i critici-chic, che come le zecche vivono succhiando il sangue degli artisti, le troveranno chissà quanti e quali difetti ma chi ama l'arte, la recitazione e la tipica ambientazione inglese potrebbe innamorarsene.
 
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Andrew.
view post Posted on 14/7/2013, 17:10




Non sembra male
 
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emilgollum
view post Posted on 14/7/2013, 18:51




Concordo, da vedere
 
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Arcadia1983
view post Posted on 14/7/2013, 22:02




in effetti mi interessa.
 
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World ^_^
view post Posted on 15/7/2013, 08:32




Non sapevo di questo esordio registico di Dustin (strano però, ci sentiamo almeno una volta a settimana... :lol: )...
 
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view post Posted on 2/7/2015, 08:04
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Cinefilo Ad Honorem

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Raitre stasera, dubito che la suocera dopo Un posto al sole mi permetta di vederlo. Ma siccome il canale è quello, dovrei solo far scomparire il telecomando.
 
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Merlino*
view post Posted on 2/7/2015, 08:49




CITAZIONE (marenarobros @ 2/7/2015, 09:04) 
Raitre stasera, dubito che la suocera dopo Un posto al sole mi permetta di vederlo. Ma siccome il canale è quello, dovrei solo far scomparire il telecomando.

Beh, ma è pieno di vecchietti niente male, magari le piace.
 
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6 replies since 14/7/2013, 16:13   36 views
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