| Premesso che il matrimonio è un sacramento e non un diritto, posso capire che qualcuno non veda il sacramento perché non cristiano e veda solo il diritto (e spero veda anche i doveri) di un'unione con chi vuole (a questo punto anche il numero perde di significato).
Io sono dell'idea che chiunque possa amare chi vuole, decidere di essere gay o meno, pensare anche che questo dipenda da una sua inclinazione originaria naturale, ecc ecc... ma nel contempo vorrei che chi non la pensa così, ovviamente non leda la libertà dell'altro di manifestarsi nella sua sessualità ma soprattutto abbia la libertà di esprimere un suo parere non favorevole.
E' possibile dire oggi nel mondo senza avere paura che si è favorevoli a una famiglia uomo-donna invece di una famiglia di componenti dello stesso sesso senza ovviamente ostacolarli e senza essere presi per omofobi, retrogradi, non moderni, fascisti, e chi più ne ha più ne metta? Io sinceramente e personalmente questa libertà non la vedo e la paura ce l'ho, non paura fisica ovviamente ma paura morale, aggressioni verbali (anche fuori tema) su fb subite solo perché non gioivo per questo passo dell'America che per definizione doveva essere un passo avanti.
Per come la vedo io non è un passo avanti, definirlo passo indietro forse è eccessivo ma non è che posso gioire di qualcosa in cui non credo, sarei un ipocrita e seguire la massa (molti non sapevano nemmeno per quale motivo stavano colorando la propria immagine su fb, e tra l'altro molti confondono quei colori con quelli della bandiera della pace) non è da me.
Quindi ognuno faccia come crede, non sarò io ad ostacolare eventuali rivendicazioni di questo o quel gruppo di persone, a rivendicare un loro diritto... liberi di sfilare e farlo, se ottengono quanto vogliono grazie alla democrazia o un disegno di legge, mi riservo il diritto di non essere a favore, scuotere la testa e far buon viso a cattiva sorte.
Ciao
ps: come su fb, per non farmi il sangue amaro tolgo le notifiche su questa discussione, perchè poi è proprio questo che ha dato più fastidio, l'aggressione di chi non la pensa come l'altro
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