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Drugstore Cowboy
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Drugstore Cowboy, di Gus Van Sant, 1989

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Arcadia1983
view post Posted on 18/5/2015, 10:39




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Titolo originale: Drugstore Cowboy
Regia: Gus Van Sant
Cast: Matt Dillon, Kelly Lynch, James Remar, James LeGros, William S. Burroughs, Heather Graham
Soggetto: dall'omonimo romanzo di James Fogle
Sceneggiatura: Gus Van Sant, Daniel Yost, William Burroughs (non accreditato)
Casa di produzione: Avenue Pictures Productions
Casa di distribuzione italiana: Bim Distribuzione
Trama: Due coppie di tossici attraversano gli States nei primi anni '70, rapinando drugstores, braccati da un poliziotto. La loro vicenda è raccontata in flashback dal capo (M. Dillon [...]) della "famiglia" che vorrebbe uscire dal tunnel. (dal Morandini)

visto Venerdì sera, in attesa di recuperare altro di Van Sant perché a parte questo e Scoprendo Forrester (che continuo a ritenere un buon film se non altro perché il protagonista è uno scrittore) non ho visto altro.
allora, la faccio breve: come ho scritto su Facebook a fine visione è un buon film. mi è piaciuta molto la prima parte, più "nichilista" ma in senso molto easy: cioè, non ci sono né i dialoghi "filosofici" né compiacimento nel mostrare le scene e nemmeno la presunzione di fare un discorso esistenzialista sull'umanità: per questo dicevo che il nichilismo è usato in modo molto easy (nel senso di tranquillo). anche le scene "scabrose" sono semplici e dirette, si potrebbe dire realistiche anche se ormai sto un po' prendendo in antipatia questo aggettivo (ma è una cosa mia). alla fine, quindi, il film si limita a fotografare delle situazioni, probabilmente il romanzo (autobiografico e scritto dall'autore in carcere) è più viscerale da questo punto di vista, perché ci sono degli aspetti che il regista poteva approfondire (per esempio,
l'ossessione per il malocchio, diciamo così
, che era un aspetto originale). gli attori sono bravissimi, comunque, soprattutto Dillon, che è uno degli attori più sottovalutati del mondo. mi è piaciuta anche la Graham, non solo un bel vedere. nella piccola parte del prete tossicodipendente vediamo Burroughs, uno dei più grandi scrittori USA del '900 (maestro di molti miei maestri) e autore di uno dei romanzi più belli sulla droga, cui Van Sant ha dedicato un corto sperimentale e che dice alcune cose interessanti (magari non condivisibili) sulla droga, o meglio sull'isterismo dovuto alla lotta alla droga, cui peraltro dedica una parte finale nel suo libro più famoso.
insomma, secondo me una visione ci sta. però io sono pure il tipo che dice che bisogna vedere/leggere tutto.

poi, sarà pure per la presenza del regista in The Canyons, ma secondo me Van Sant con Ellis (soprattutto l'Ellis dei primi due romanzi) andrebbe a nozze.
 
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