Regia: Andrei Zvyagintsev
Cast: Aleksey Serebryakov, Elena Lyadova, Vladimir Vdovichenkov, Roman Madyanov, Anna Ukolova
Paese: Russia
Durata: 140'
Trama: Kolja vive in una piccola città sul Mare di Barents, a nord della Russia. Gestisce un garage vicino alla casa dove vive con la sua giovane moglie e il figlio Lylia Romka, avuto da un precedente matrimonio. Vadim Sergeyich, il sindaco della città, vuole acquistare il terreno, la casa e il garage di Kolja. Ma Kolya non può sopportare l'idea di perdere tutto ciò che possiede, non solo la terra, ma anche la bellezza che lo circonda fin dalla nascita.
Candidato russo agli Oscar come Miglior film straniero, è un film che si porta dietro alcuni difetti, forse anche pesanti (la drammaticità narrativa e l'antagonista sono troppo calcati), ma che nel complesso funziona benissimo, e nel finale ogni elemento trova la propria collocazione. La durata (quasi due ore e mezza) non si sente, perché Zvyagintsev ha un'ottima gestione del ritmo, e soprattutto sceglie una regia quadratissima che sfrutta appieno tutta la decadente bellezza dell'estremo nord della Russia. Ma
Leviathan è anche un film di denuncia coraggiosissimo, che attacca violentemente la politica russa e la religione. Consigliato, indubbiamente.