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| Regia di Nanni Moretti Con Nanni Moretti, Ferruccio De Ceresa, Marco Messeri, Enrica Maria Modugno Commedia Italia 1985
Michele Apicella Moretti in tonaca, alias don Giulio. Le sue aspettative di armonia universale sono state deluse: si tratti di rapporti famigliari e amicizie (proprie), felicità coniugale ed educazione dei figli (altrui). Il tramonto degli ideali di (condi)visioni del mondo l’hanno spinto in un’amarezza che sfiora l’isteria. Dice messa a Roma, in una chiesa di borgata sempre vuota. Intorno a lui si agita un inverso inquieto, insoddisfatto, banale. Lotta con i suoi pochi mezzi inadeguati, poi si rassegna alla malinconia sulle note di Bruno Lauzi. Moretti è un moralista? Un bambino capriccioso sempre in prima fila al momento dell’urlaccio e del girotondo? Un cultore della solitudine rassegnata e sprezzante? Tutto questo e altro ancora: un cineasta sensibile nel tono, ma devastante nel graffio. Qui lo dimostra parlando di fede utopica con la forza filosofica di un ateo convinto. (Guzzano)
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Mi manca.
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