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L'ultimo dei mohicani
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L'ultimo dei mohicani, di MIchael Mann

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emilgollum
view post Posted on 15/3/2015, 18:58




imm



La Guerra dei sette anni è sbarcata oltre oceano. È il 1757. Le colonie americane sono terreno fertile per sangue e morti. Inglesi e francesi si contendono le terre, mentre le tribù autoctone decidono da quale parte schierarsi e a chi giurare una presunta fedeltà. Tra loro anche Nathan, nato inglese e adottato dai Mohicani, corre tra foreste e fiumi in cerca di una pacifica convivenza tra coloni e invasori. Gli equilibri verranno presto spezzati dalla crescente tensione tra le forze europee e dai labili patti che legano gli indigeni ai due schieramenti.
Tratto dal romanzo omonimo di J.F. Cooper e remake de I re dei pellerossa (1936), L'ultimo dei Mohicani è un kolossal in grande stile, epico racconto in cui l'interesse per la narrazione cede il passo all'azione. Micheal Mann procede di corsa, parte in medias res e avanza senza soste in un continuo susseguirsi di fughe e assedi. Tanto affanno e poche parentesi per il pensiero in un film dove lo spazio per l'animo dei personaggi è minimo e le azioni parlano per loro.
Questo registro espressivo pragmatico e poco dedito all'approfondimento psicologico dei caratteri è però funzionale a quel mondo selvaggio, dominato dalle armi, in cui la diplomazia si scopre arte faticosa e sterile, mentre la violenza divide facilmente il mondo in morti e vivi, vincitori e vinti. Con l'amore a fungere da unico antidoto. L'interesse principale ricade sullo scontro tra culture in cui solo l'habitat si distingue per purezza. I colonizzatori sono ingordi e non c'è più ingenuità nel popolo ospitante perché la contaminazione è già parte del Nuovo Mondo. Eppure la divisione è ancora netta, con gli invasori dediti al rispetto dei propri doveri e gli indigeni impegnati nella salvaguardia dei propri diritti.
L'opera di Mann si apprezza e si distingue soprattutto per l'affresco estetico di una Natura che funge da silenziosa testimone, sulle note di una travolgente colonna sonora capace di far respirare a pieni polmoni lo spettatore e di evocare in lui il recupero di una pace per lo spirito. Il carisma spigoloso di Daniel Day Lewis fornisce corpo e vigore ad uno dei tanti cuori impavidi del cinema epico-storico. Un eroe più coraggioso di un film che parla di sensi di appartenenza (alla terra, ai certi valori innati e alla persona amata) senza andare oltre gli argini del genere a cui appartiene.
 
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view post Posted on 16/3/2015, 14:48
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altro scoop cinematikino: di questo avrei sempre voluto fare il seguito, dato che c'è il romanzo.

Soundtrack entrata nel mito, anticipo chi l'avrebbe detto senz'altro senza apportare altro alla discussione.
 
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Tomcat75
view post Posted on 17/3/2015, 21:18




CITAZIONE (marenarobros @ 16/3/2015, 14:48) 
altro scoop cinematikino: di questo avrei sempre voluto fare il seguito, dato che c'è il romanzo.

Soundtrack entrata nel mito, anticipo chi l'avrebbe detto senz'altro senza apportare altro alla discussione.

Confermo la grandissima OST, ma anche un Daniel Day Lewis in grandissima forma.
 
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view post Posted on 1/3/2016, 14:08
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tra i film che Paramount Channel sta trasmettendo a rotazione. :wub:
 
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