marenarobros |
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| Regia: 7; Merlino ripete la scelta di Hermes e non sbaglia, andando sull’usato sicuro, infame e senza lode.
Sceneggiatura: 7; per molti il primo summary che sembra un corto invece che un lungometraggio… ma la più “viva” di tutte le mini-sceneggiature viste fin qui; un po’ sbrigativa in alcuni passaggi, ma per l’uscita in sala ci vuole poco a riempirla di qualche banalità e passaggio schematico e temporale obbligato. Ho riso come un matto.
Soggetto: 8; l’autore, uno dei pochi a criticare l’ormai film cult A volte ritorno, dimostra che una risposta artistica è sempre possibile. Lo fa mescolando i personaggi del film di Hermes – vincitore di Ck Award – e quelli di uno storico film cinematikini sullo stesso tema, Bentornato Dio della Fantàsia Pictures. E forse c’era bisogno di specificarlo. In ogni caso, le battute anti-morale e anti-religione fatte da uno dei più cattolici dei nostri giocatori, dimostrano la sua grandissima intelligenza e auto-ironia.
Cast: 8; scelte quasi tutte dovute e quindi riuscite – date un Oscar a Kirk Douglas! – ottima la carrellata di stra-fighe per tutti i gusti. Hemsworth novello Rocky Horror ma leggermente fuori tempo massimo per un ruolo così marginale e stupidotto.
Locandina: 6; categoria che abbiamo ormai azzerato ed è giusto così, divertiamoci a ripartire da cose artigianali e auto-prodotte.
Musiche: ng
Sito: ng
Voto complessivo: 8; perchè con questa verve farebbe bene Maurizio a scrivere subito un lungometraggio vero e proprio, in un festival dove la leggerezza anche dei soggetti l’ha fatta da padrone, il suo li domina tutti.
Il pregio/La cosa migliore del film: divertente, dissacrante, intelligente. Il difetto/La cosa peggiore del film: breve, derivativo, autoreferenziale. Un consiglio al produttore è che ne potrebbe dare molti a chi è venuto dopo di lui in questi 15 anni di Ck: praticamente a tutti quelli che ci sono ancora e a quelli che verranno.
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