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Il Candidato
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Il Candidato, Ramaya Productions

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uomo_d
view post Posted on 6/3/2015, 22:09




Buona visione.

IL CANDIDATO
 
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view post Posted on 8/3/2015, 10:28
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Cinefilo Ad Honorem

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Perché e come sei arrivato alla produzione di questo film? sarai il mattatore anche in questo semestre ?

Avevo voglia di scrivere qualcosa di originale e mi sono lasciato ispirare dall'arida quotidianità della politica e del malaffare nostrano. La voglia di raccontare storie resta, fa parte di me, ma mi auguro di avere validi e agguerriti concorrenti!

- Parlaci delle scelte di cast e regia.

Riguardo il regista ho cercato un nome poco noto perché non invadesse sulla storia. Anche il cast è fatto senza grandi nomi, pensando che una storia del genere potrebbe "spaventare" un volto affermato.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?

L'ho scritto a inizio anno, prima che venisse fuori la contestazione di Cofferati sulle primarie PD in Liguria. E' stato un triste presagio.

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 5 a 6,5?

Da 5 a 6,5? 6,5.

- Un pregio e un difetto del tuo film? E se riconosci un difetto quando scrivi, perché non eliminarlo?

Un pregio potrebbe essere il fatto che il film non vuol essere nè moralista, nè buonista, nè, tuttosommato, di denuncia, ma un freddo fermo immagine di una percezione ormai diffusa.
Difetti? Non sono uno sceneggiatore, tutti i tecnicismi del caso sono dilettanteschi, ma questo vale per tutti i miei "film".

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perché)? Ma soprattutto, come fare ad allargare la cerchia di "lettori" cinematikini?

Spero piaccia e susciti una riflessione al di là del mero aspetto filmico. Per allargare la cerchia sono arrivato alla conclusione che l'unica sia aprire a un pubblico meno tecnico e appassionato. I summary sono una scelta che credo produrrà buoni esiti, anche se non sarà immediato.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere... sempre se ti frega qualcosa, ormai sei multimilionario.

Per la prima volta non ho pensato al bo. E' un film da cineforum! Non a caso ho scelto di classificarlo come basso budget.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

E' una storia mia, per quanto attuale e triste. E sono per forza legato ai miei "parti" letterari.

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, quindi ti chiedo in cosa ti hanno aiutato le due recenti coproduzioni con merlino.

Non so se sia il migliore. Sicuramente aver coprodotto mi ha aiutato a vedere i miei prodotti con un punto di vista diverso.

- Un film cinematikino e un film reale che si potrebbe accostare a questa tua produzione?

Mi sono ispirato ai film italiani degli anni Settanta, quelli con Volontè, tanto per intenderci. Su ck so che è uscito un film dal tittolo "Terza repubblica", che non sono riuscito a recuperare, ma dai commenti potrebbe essere accostabile a questo.

- Il tema e/o il messaggio del film?

Gli scheletri nell'armadio, la disillusione verso il potere.

- Pensi che qualcuno legga davvero queste interviste?

Sì.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

Piove governo ladro.

- Stando a quanto letto fra anticipazioni, spoiler, annunci e specialoni, quale sarà il film simbolo del semestre?

I film summary che spero invaderanno le sale! Io ne ho già in mente un sacco!

- Il successo di Dracula agli Awards ti fa pensare che sia quella la strada giusta da seguire? Remake e cast fighi? Un po' come nella vera Hollywood? Idee zero e probabilmente anche bassa manovalanza letteraria?

Io non ho trovato Dracula trionfatore agli award...comunque preferisco le storie originali.

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

La piccola locanda di Matteo e Camilla, ma rimedierò in corso di semestre.

-CK 2.0 è diventato realtà, cosa prometti di fare per la comunità in questo semestre? su Asana e agli appelli di Pynox per collaborare alla condivisione social degli argomenti concordati non hai nulla da rispondere?

Non amo i social...cercherò di sforzarmi a "uscire dal forum" per "entrare nel sito".

Speri che tra quindici anni ck esista ancora e che i 18enni-30enni del futuro leggeranno i film che hai prodotto in questo gioco ?

Perchè no?

Suggeriresti a Mastruccio, Agnese, Hermes e company di buttarsi in una coproduzione ogni tanto? O sono produttori troppo autoreferenziali?

Certo che sì! E' senz'altro un'esperienza divertente!
 
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emilgollum
view post Posted on 8/3/2015, 22:33




bravo Luca, non mi viene di dire altro. Meriti senz'altro la lettura e la recensione.
 
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Merlino*
view post Posted on 10/3/2015, 14:22




Visto in pausa pranzo e che dire? ... lascio Luca sulle spine fino a stasera per la rece :P
 
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Merlino*
view post Posted on 13/3/2015, 01:23




Un po' in ritardo causa festival ma eccomi qui.
Allora, film visto qualche giorno fa quindi giudizio già decantato dalle emozioni momentanee. Detto questo "Il candidato" è il perfetto film italiano che quasi nessuno entrerebbe in un cinema a vedere. Sì, ok, carino. Sì ok, storia a suo modo intrigante e pungente. Sì ok, alla fine sono tutti bravini e fanno il loro dovere. Sì ok, ma quanti sì ok ci potrebbero ancora stare? Ramaya ha portato coraggiosamente, e onestamente producendolo come basso budget, un film che rientra perfettamente tra la miriade di pellicole con buone idee e buone intenzioni che però non hanno nessuna possibilità di essere viste fuori dai circuiti dei cineforum. A me capita abbastanza spesso di vedere questo tipo di pellicole dove c'è tanta buona volontà ma anche tanta approssimazione e alla fine si apprezza lo sforzo fatto ma non molto di più. Luca è stato bravissimo a presentare questo tipo di pellicola scegliendo un regista che non ce l'ha fatta e mettendogli a disposizione, per questo nuovo tentativo, un cast di non di primissimo piano. Così facendo ha reso il progetto molto realistico e già mi immagino il film, proiettato in 10 sale sì e no in tutta Italia, per poi essere distribuito immediatamente in DVD. Ed ecco che allora arriva il momento buono per scoprire questo tipo di pellicole, che non sono dirette al pubblico delle multisale ma a coloro che vogliono vedere un cinema più realistico e più vicino alle nostre storie quotidiane. Una volta visto, diciamolo, "Il candidato" non appare come un capolavoro, e nemmeno come un film rivoluzionario o di denuncia come, forse, vorrebbe essere. La storia dell'inutile Simone che si lascia trasportare dagli eventi fino a diventare sindaco non punge e anzi, in fin dei conti appare come la soluzione più giusta per affrontare e appianare i problemi venutisi a creare e che senza la sua discesa in campo avrebbero rischiato di prendere una piega ben più pericolosa. Certo, è sempre la solita storia, quattro amici al bar, o come in questo caso in un partito, che vorrebbero cambiare il mondo, ma che una volta messi di fronte alla realtà pratica non possono che seguire la logica del buonsenso.
Per quel che riguarda le interpretazioni gli attori minori sono molto ben supportati dai volti noti e tutto il gruppo segue bene il susseguirsi degli eventi descritti da una sceneggiatura, purtroppo, a tratti ripetitiva.
Come si sarà capito questa ultima fatica di Luca mi è piaciuta per la stretta attinenza con il cinema italiano degli ultimi anni ma non mi ha convinto con la scrittura e lo svolgimento che più volte mi è parso girare su sé stesso.
Nel complesso è un film che ho visto volentieri ma che non mi ha dato molto, e per questo penso che Luca abbia fatto di meglio ma, considerato come ha strutturato il film e la sua distribuzione, pare quasi che lui stesso fosse consapevole del risultato o, addirittura, che ne sia volutamente il creatore.

Edited by Merlino* - 13/3/2015, 10:03
 
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view post Posted on 28/3/2015, 09:05
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Mio il primo voto al sondaggio.
 
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mastruccio
view post Posted on 28/3/2015, 11:51




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS

Fedele alla linea produttiva intrapresa fin dagli esordi, la Ramaya Production torna al cinema con un nuovo film italiano a basso budget, diretto ed interpretato da nomi pressoché sconosciuti, e incentrato su una storia originale dello stesso produttore.
Lo sviluppo del film è imperniato attorno alla figura di Simone Ferretti, un giovane studente come tanti altri che nel 1995 si disinteressa totalmente alla vita politica del paese, ma che per tallonare una bella ragazza di cui si invaghisce inizia a frequentare la sede locale dell'ex partito comunista, di cui lei è invece una fervente attivista. Siamo a ridosso delle elezioni politiche che vedranno finalmente la sinistra al potere, e Simone dovrà constatare con amarezza che la bella ragazza ha un altro e di lui non gliene importa nulla.
Avrebbe tutti i motivi per tornare a disinteressarsi della politica e abbandonare la sede del partito, dato che comunque non abbiamo ancora avuto contezza di un suo reale interesse per i problemi dell'Italia e degli italiani, ed invece, dopo un salto temporale di ben venti anni ce lo ritroviamo ancora lì, ancora senza una reale passione politica che lo impegni in ruoli istituzionali o incarichi di partito. Non si capisce come mai abbia continuato a frequentare quotidianamente la sede e i compagni di partito, dato che della bella ragazza si sono perse le tracce, si è sposato con una brava moglie e ha pure due deliziosi figlioli, ha un lavoro che lo gratifica e, dopotutto, quella politica non è neppure una militanza che lo impegni più di un qualsiasi altro hobby.
Proprio quando si rende conto che fino a quel momento la sua attività politica è stata praticamente nulla, pari a quella di un soprammobile, decide di candidarsi alle elezioni primarie del partito per eleggere il candidato alla carica di sindaco.
E qui inizia la seconda parte del film, perché cominciano a svelarsi gli intrecci nascosti del sottobosco politico, fatto di affari sporchi e interessi economici che ruotano attorno al porto della città, di tangenti e corruzione, di personaggi oscuri che muovono le fila del potere. Una fotografia piuttosto eloquente della attuale situazione politica affaristica del nostro bel paese, insomma.
Simone, senza neppure grandi lotte interiori e sensi di colpa, sceglie di accettare le lusinghe del potere, accogliendo con disillusa consapevolezza la frequentazione con questi personaggi e compiendo il più classico degli scambi politico-mafiosi, una paccata di voti in cambio di favori. Vincerà le primarie e diventerà sindaco.
Mette una certa tristezza la chiosa finale del film, una pseudo giustificazione auto-assolutoria con la quale Simone saluta il pubblico e si appresta a diventare uno dei tanti amministratori corrotti e lerci di questa repubblica delle banane.

Il film si regge su una sceneggiatura agile e asciutta, con scene brevi e dialoghi tagliati al punto giusto. Luca mostra un notevole senso del ritmo, riuscendo a non stancare anche quando la storia mostra un evidente prevedibilità, senza alcun colpo di scena o guizzo narrativo che possa alzare il livello del climax, che rimane invece piuttosto piatto.
Pur con qualche piccolo errore di battitura, una descrizione di passaggio temporale che avrebbe essere meglio sviluppata quando entra in scena Fabio Morici (cambia l'attore per lo stesso personaggio, ma sullo schermo mi immagino che l'identificazione non sia immediata), qualche battuta da migliorare, l'assenza di fotografie per inquadrare meglio gli attori non già famosi, nel complesso il film si legge con piacere e velocemente.
Come ha detto nell'intervista, Luca non voleva fare un film denuncia, piuttosto fare una sorta di istantanea del livello attuale della nostra classe politica.
C'è da dire che l'intento è piuttosto consumato, perché di film-istantanee sullo stesso tema ne abbiamo visti tanti (“Il portaborse”, ad esempio), e questo "Il candidato" non aggiunge nulla alla nostra conoscenza della triste situazione politica italiana. Si esce dal cinema con una frase in testa: già lo sapevamo.
So che non è roba semplice, ma mi sarei aspettato qualche spunto più coraggioso, una breccia più sconvolgente, qualche esagerazione in più. Tanto, lo sappiamo, qualsiasi esagerazione si possa pensare, nel campo politico affaristico italiano, non sarebbe mai più sconvolgente del vero, e prima o poi avremmo scoperto che anche questa volta la realtà supera abbondantemente la fantasia.

La visione è impreziosita da un'ottima colonna sonora, comprendente brani molto adatti, legati anche alle diverse epoche narrate, e che ben si presta ad accompagnare le diverse scene del film.
Confesso che di tutto il cast conosco solo pochi nomi (Pistoia, Imparato, Trinca, Tidona e Vassallo). Gli altri, compreso il protagonista Fabio Morici (comunque bravo), non li conosco. Men che meno il regista Roan Johnson, che non ho idea di chi sia e che cosa abbia già fatto. Per un film a basso budget, però, può andare anche bene.
Dopo aver vinto il premio per il miglior sito, evidentemente Luca è ormai pago. Questa volta non ci ha regalato nulla, neppure la pagina con il cast, e trattandosi quasi tutti di sconosciuti l'avrei molto gradita. Non mi è piaciuta neppure la locandina, che sembra evocare piuttosto una foto segnaletica di un pregiudicato. Che c'entra col candidato di un'elezione politica?

Voto: 68/100 (7 al sondaggio)
 
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uomo_d
view post Posted on 29/3/2015, 10:01




Vi svelo un po' di "retroscena".
Inizialmente il film chiamava le cose con il proprio nome (PD...FI...M5S...) poi ho pensato che raramente in Italia s'è visto qualcosa di simile (anche se ora sto vedendo 1992 che invece osa di più) e ho camuffato i nomi dei partiti.
In ogni caso mi sono preoccupato, forse eccessivamente, di mettere in rete qualcosa che inavvertitamente facesse incazzare qualcuno, dunque ho evitato di "pubblicizzarlo troppo", per questo il sito è molto "minimal".
La locandina è quel che è perché me la son fatta da solo...:) ho trovato quella foto di Morici e dunque l'ho photoshoppata alla buona.
Ho scritto il film a gennaio, prima che Cofferati uscisse dal PD per le primarie, forse, truccate in Liguria e prima dell'attentato a Charlie Hebdo. Devo dire la verità, il film all'inizio era più cattivo, ma proprio quell'attentato mi ha spinto a smussarlo un po'.
 
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Tomcat75
view post Posted on 24/4/2015, 10:51




RECENSIONE by Tomcat: Il Candidato
Un film coraggioso ma non troppo

Guardando la penultima fatica di Luca e della sua Ramaya, ho avuto la sensazione che quella verve e voglia di produrre che lo aveva contraddistinto fin dalla sua entrata sia un po scemata. Questo emerge a mio avviso da diversi fattori: il primo è sicuramente il sito che normalmente era ricco, colorato e pieno di informazioni; contrariamente qui la cosa è minimale; che non è certo una cosa grave, ma abituati ad un certo standard, vedere dei passi indietro stupisce. La seconda cosa è che lo script invece di essere in pdf come in passato è in formato Odt, che mi ha costretto ad un salvataggio in word, che temo abbia eliminto le foto dei protagonisti.
Però di contro c’è da dire che l’aver scelto come genere il basso budget è quantomai azzeccata, infatti si tratta di un film italiano, che racconta proprio la mala politica del nostro paese e che forse se fosse stato più coraggioso, sarebbe potuto essere un film da mandare in giro per il mondo. Proprio come scritto nell’incipit questa pellicola secondo me è stata coraggiosa a metà. Si parte con citare i partiti della prima repubblica, per poi edulcolorare i nomi dei partiti attualmente in auge; non che sia un male, ma dalla pubblicità fatta dal produttore prima dell’uscita in sala, in cui affermava che avrebbe avuto alle calcagna avvocati, mi aveva fatto sperare in una bella denuncia chiara. Anche se è vero che si capisce benissimo quali sono i partiti tirati in ballo.
Altra cosa che non ho apprezzato è stato il fatto di non inquadrare mai in faccia alcuni protagonisti. Cosa che poteva essere giusta in caso di lasciar intendere che fossero persone note, ma qui con l’edulcolorazione che senso ha avuto non inquadrarle?
Il film è costruito molto bene e scorre in maniera egregia senza intoppi, tanto da farci capire ciò che si muove dietro alle domocratiche primarie, al ragionamento di coloro che fanno politica solo per dei tornaconti e ormai non più per ideologie. Ma soprattutto ci fa vedere come la politica ti cambia e ti costringe a patti che nel momento dell’entrata in politica sarebbero state cose aberranti. Proprio il protagonista ha tutta la sua genesi nel film, che lo vede un tiepido militante che alla fine un giorno si sveglia e si getta in bocca al lupo e diventa sindaco. Certo la morale finale sul fatto che: “Meglio venire a patti e sacrificare un po di onesta, che dare il posto a qualcuno che sarebbe più disonesto di me.”, è di una tristezza (ma realtà) disarmante.
Del regista a me sconosciuto sono piaciute parecchio le riprese in cui nella stessa scena si vede il tempo che scorre; l’ho trovato un bel tocco di stile. Cast corale con una buona recitazione di tutti, ma con nessuno che emerge veramente.
La locandina non mi ha fatto impazzire perchè, le scritte sembrano posticce e la foto del protagonista sembra una foto segnaletica, che alla fine non rispecchia il senso della pellicola.
La colonna sonora, annovera brani tipicamente di sinistra che aiutano a capire in che zona ci troviamo, tant’è che inizia con l’immancabile Guccini e la sua Locomotiva, che fa festa dell’unità a palla. Bella anche la scelta di Fossati a sottolineare la vittoria alle elezioni. Così come non si lascia scappare Gaetano e il suo brano “Ma il cielo è sempre più blu” proprio per la scena del passaggio temporale che mi è piaciuta tanto. Ma nemmeno John Lennon viene tralasciato con la sua Working Class Hero, che si adatta bene al professore e alla sua caratura morale. “Televisione, Televisione” di Jovanotti si sposa bene anche per via del titolo e la critica ad un tipo di televisione (che per assurdo è quella che ha reso famoso l’autore della canzone). Ma anche il brano di Neffa riesce ne suo intento e sembra che chi ha scelto le musische lo abbi afatto anche per i titoli. Altro brano allegro per segnare la vittoria di Ferretti. La pellicola si chiude con una delle più belle canzoni di Gaber che alla fine sembra raccontare la vita dello stesso Ferretti.

Concludendo: Seppur sia un film piacevole da vedere e che fa riflettere e che fa incazzare per il fatto che nessuno è puro come vorrebbe far credere, devo dire la verità mi ha lasciato un sapore di poca incisività. Forse perchè da certe affermazioni mi aspettavo qualcosa di ben più diretto e crudele nei confronti della politica. Alla fine credo che Luca riesca meglio con la satira a fare critica sociale, che non con film seri.

Voto complessivo: 68/100
 
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Mr. Experio
view post Posted on 10/9/2015, 11:29




Ecco un altro film che ho visto. Il primo italiano di cinematik.
In linea generale si tratta di un film molto coerente con la realtà: un regista che ha sempre fatto film di basso budget con un cast a basso budget e una trama che merita un basso budget. Mi spiego meglio.

Secondo me il cinema italiano ha delle enormi potenzialità, ma si distingue in due tipi: la commediola commerciale italiana (genere che io odio, e a parte un decente "Smetto quando voglio" vedo un buonismo che mi fa vomitare e che mi fa diventare il vecchio che dice "Ah! Monicelli!" "Ah! Risi" ecc. ecc.) e il film a bassissimo budget che si vedono in venti persone perché o scontato o intellettuale. Prego che venga un regista con i contro-coglioni per una super commedia veramente ITALIANA!

REGIA: Contraddicendomi con quanto detto sopra ;) a me Roar Johnson non dispiace affatto e credo che sia perfettamente in linea con il film.

SCENEGGIATURA: scarna, troppo, che evidenzia vari buchi della trama troppo forti (non c'è mai un colpo di scena, nulla che porti a un climax finale). L'idea è carina, ma rimane un'idea, non sviluppata fino in fondo. I personaggi non sono forti psicologicamente, sembrano quasi bidimensionali.

CAST: Attori che avrebbero benissimo accettato questo film con questo regista. Forse uno, giusto, un nome di rilievo ci poteva stare. Ma comunque i volti li ho trovati tutti perfettamente in linea con i personaggi.

LOCANDINA: Bella e interessante. TI fa venire voglia di vedere il film ed è quello che una locandina dovrebbe fare.

IL PREGIO/LA COSA MIGLIORE DEL FILM: è un film che tenta di parlare della situazione di oggi.

IL DIFETTO/LA COSA PEGGIORE DEL FILM: ....purtroppo non sviluppa fino in fondo l'idea.

VOTO COMPLESSIVO: All'inizio prometteva bene, poi man mano che si procede con la visione diventa sempre meno incisivo. Forse la linea satirica l'avrebbe potuto aiutare molto nello sviluppare questo tema, invece di una linea seria e drammatica. 6 1/2
 
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Merlino*
view post Posted on 11/9/2015, 10:29




E bravo Mr.Experio, anche questa volta senza girarci troppo intorno hai scritto chiaro quel che pensi motivando con i tuoi gusti, ottimo!

Ormai hai visto parecchi film (forse più di molti giocatori di vecchia data :( ), pensi di iniziare a votare al Cinema Virtuale? Sarebbe importante per il gioco ;)
 
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Mr. Experio
view post Posted on 12/9/2015, 14:46




ho votato e ho letto "Bielaur Gladietor". Sto iniziando a capire un po' di cose su cinematik... ^_^
 
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view post Posted on 12/9/2015, 15:10
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Mr. Experio @ 12/9/2015, 15:46) 
ho votato e ho letto "Bielaur Gladietor". Sto iniziando a capire un po' di cose su cinematik... ^_^

Avresti già consigli per il gioco, per il forum, per la pubblicità che ci meriteremmo? ;)
 
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Mr. Experio
view post Posted on 12/9/2015, 16:04




no, ancora no... da quello che sto capendo mancano i giocatori... ma mi rendo conto che si tratta di un impegno difficile... appena l'utente che mi ha promesso di farmi un sito molto semplice mi dà il link scrivo sul calendario la data di uscita del mio primo film... avrei anche un super-terzo film però mi costa troppo per il momento. Quindi la mia intenzione è quella di fare un secondo film "di transizione" per guadagnare un po' e poi buttarmi sul terzo film... ;)
 
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13 replies since 6/3/2015, 22:09   158 views
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