La dolce vita

Visto che nell'Aprile di cinquant'anni fa si girò la famosa scena della fontana di Trevi, chi di voi l'ha visto e ne vuole parlare? Io, lo ammetto, no (e tra l'altro, ieri sul Venerdì di Repubblica c'era un articolo di Sorrentino sul film). Nel vecchio forum se n'è parlato qui: http://cinematik.quaqua.net/viewtopic.php?...ghlight=fellini, con (tra l'altro) una bella presa di posizione di Alfredo/Jugger.

è postabile l'articolo di Sorrentino?

Come dice Jugger in quei post, è vero, a volte i film di Fellini rischiano di risultare pesanti. Ma la pesantezza è controbilanciata da una certa atmosfera nostalgica che ho visto in quasi tutti i suoi film (anche se non ne ho visti moltissimi) e che me li fanno sempre apprezzare.

Ma alla fine Papele, lo hai recuperato? Confermi il tuo vecchio commento?

io sono più curioso di sapere su jugger ha cambiato idea.
bisogna innanzitutto dire che il problema nell'affrontare dei film-capolavori-assoluti-classici-imprescindibili-della-storia-del-cinema è proprio il rimanere delusi dalle altissime aspettative, perciò è quasi necessaria la revisione.

riguardo a Fellini, finora il suo film più indigesto è stato "Giulietta degli spiriti" e poi "La città delle donne" che è carino, ma che in fondo in fondo è una cazzata. tutti gli altri ("Lo sceicco bianco", "I vitelloni", "Otto e mezzo", "Amarcord") oscillano fra il bello e il capolavoro assoluto.

Ho cercato per Internet ma non lo trovo.

Sostanzialmente non ho cambiato idea, per quanto ammetta che dopo tutti questi anni forse dovrei riguardarlo perdendo di vista la focalizzazione sul personaggio di Marcello per affogarlo (letteralmente) nell'affresco d'insieme per poter trovare una chiave che renda giustizia alla decadenza di ciò che innegabilmente Fellini ha descritto e raccontato.

Detto ciò, Fellini non è e non sarà mai la mia tazza di tè: e dire che le stesse ambizioni, la stessa visionarietà, le stesse tematiche le ritrovo e le amo in decine di artisti (anche) figli suoi. È questa è una cosa bella: perché non basta fare una cosa "strana" o all'avanguardia per essere inevitabilmente 'in', e non è detto che debba piacerci per forza.
E Fellini è talmente forte che a vincere su tutto resta comunque la sua (ingombrante) personalità cinematografica. Prima di tutto. Una personalità evidentemente troppo lontana dalla mia.

E dalla mia.

ah, comunque poi l'ho visto l'anno scorso, ho sempre dimenticato di parlarne. a me piacque e neanche poco, dovrei rivederlo però.

Sì, direi che superati i 30 anni non ci sono più scuse perché non venga compreso quanto sia bello, pesante o non pesante che possa apparire (che poi La dolce vita non mi è mai parso pesante, la gran parte dei Fellini lo sono di più)

questo e 8 1/2 sono gli unici due suoi che mi porterei sull'isola deserta.
poi ne ho un paio da vedere (Satyricon e Il Casanova), per il resto quello che ho visto (Amarcord, Roma, Ginger e Fred) non mi ha fatto impazzire (a parte Amarcord).