| Di nuovo stasera in tv (Iris, che doveva trasmettere La prima cosa bella di Virzì).
Guzzano:
RICORDATI DI ME
Regia di Gabriele Muccino Con Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Monica Bellucci, Silvio Muccino, Nicoletta Romanoff, Gabriele Lavia Commedia Italia 2003
Neanche 30 secondi e Muccino si merita rigore ed espulsione: mentre la coppia protagonista è prossima al risveglio, la voce fuori campo (uffa!) esorta il materasso a narrare e dice che i due: <tra un minuto si ricorderanno di essere vivi>. Seguono: Bentivoglio (comunque ok) in preda a titubanti turbe poetico/fedrifago/brizzolate, sua moglie Laura Morante che vive oltre l’orlo della crisi di nervi e della stanza del figlio (Muccino jr., brancolante in cerca d’identità), la deb Nicoletta Romanoff ninfetta pronta a darsi a chiunque faccia di lei una velina (caricatura sociale in ritardo persino su Neri Parenti), parolacce generazionali, conflitti (ovvero scazzi) generazionali, perdenti generazionali, un incidente che toglie le castagne dal fuoco alla trama che rantola, stereotipi da retrocessione (Lavia non fa in tempo a dirsi gay che parte la Callas), Elisa in tackle feroce su Mia Martini e persino Taricone. Meno male che c’è Monica nostra in versione sedotta e abbandonata (ma perché lui non la richiama?? Ci fa sentire come Zivago sul tram) a picconare il Mulino Bianco mucciniano che (si) edifica fingendo di demolire: le canne no, la depressione mai, il Natale sempre, le corna forse. Ultimi baci caramellosi, frasi fatte (una battuta gliela ribaltiamo contro: <ma chi parla così?? Tua madre, tua nonna??>), fuochi fatui che oggi possono okkupare in gruppo solo il salotto di Vespa.
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