SaschaGranato |
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| Recensione della Granato Production
"A Spacial Place" non brillerà certo per originalità, ma è un thriller terribilmente efficace. La sceneggiatura è scritta molto bene. La regia di Polansky è palpabile, il suo stile emerge inquadratura dopo inquadratura, infondendo al film un'aurea malsana. L'opera è piuttosto fredda. Dopotutto è impensabile pretendere di vivere in sintonia a personaggi così negativi. I protagonisti sono loro. I cattivi. E per goderci il film bisogna accettare questo gioco e correre il rischio di vivere un paio d'ore nel loro mondo, senza giudicarli, ma provando a capire cosa possa spingerli a compiere atti crudeli ed efferati. E' un gioco a perdere. Istintivamente si nutre una repulsione che spinge il pubblico a rimanere fermo sulla soglia, affacciandosi alla scena senza mai varcarla del tutto. Come un intruso spinto dalla curiosità di sbirciare, ma privo di coraggio. Rimane fermo e immobile a guardare, terribilmente attratto e scosso al tempo stesso dal potere di fascinazione esercitato dal male. Quando un thriller scuote a tal punto il pubblico, e tale mi sono sentito, è segno che ha raggiunto lo scopo.
Voto 80/100
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