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Festival di Roma: Gigi Mai
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Festival di Roma: Gigi Mai, Emotions Picture

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World ^_^
view post Posted on 15/9/2010, 12:10




Il Festival è iniziato.
Ad aprire le danze è Gigi Mai, film della Emotions Picture diretto da Paolo Benvenuti.

Buona visione e buon festival!

www.worldent.altervista.org/FestivalKorem.html

Nel frattempo cominciate a leggere e commentare la CONFERENZA STAMPA di Korem...

1) Esprimi le tue sensazioni nell'essere qui a Roma in concorso al Festival.


Fantastico, inebriante, eccitante. E' la mia prima volta al Festival e competere con certi colossi cinematikini è davvero fantastico. Una gran bella sfida.


2) Gigi mai è un titolo carico di significato, quasi un riassunto della vita di Luigi Tenco. Da dove arriva l’idea di questo film e perché?


Innanzitutto Gigi Mai è una maschera. E' il primo pseudonimo che Tenco usò, nel disco de "I cavalieri" con Enzo Jannacci e Gianfranco Reverberi. Uno pseudonimo che utilizzò per via del rapporto, non proprio brillante, con la madre, la quale non accettava l'hobby del figlio, che lo faceva sin troppo distrarre dagli impegni di studio universitari. Sono sempre stato un appassionato di Tenco e, un giorno, m'imbatto in un sito di fans, il quale fornisce una biografia del cantautore del tutto oscura ai più e vari aspetti poco conosciuti della sua vita. Da qui l'idea di fare un film su colui che, a mio parere, è il "padre dei cantautori italiani".



3) Luigi Tenco è stato un personaggio complesso, taciturno, profondo, portato a scavare nelle cose, negli altri, in se stesso... Sii sincero: ti aspetti di ottenere un premio per la miglior interpretazione maschile? E a quali altri premi punti?


Mi aspetto un premio per Fausto Paravidino che è davvero fantastico in questo personaggio, così come me lo aspetto per Claudio Santamaria. Il già affermato attore italiano, interpreta un giovanissimo Gino Paoli, amico-nemico di Luigi Tenco, e lo fa sotto tutte le sfaccettature. Davvero fantastico.

Per gli altri premi, spero di vincerne il maggior numero possibile. Certo, però, leggendo gli altri titoli e i nomi di chi li produce, credo che sarà già difficile vincerne uno, il primo per me.


4) Il pregio e il difetto principale del tuo film.


Il nuovo punto di vista sulla vita di Tenco è un'arma a doppio taglio: pregio e difetto del film.

In più, si respira quell'atmosfera italiana anni '60, attraverso le musiche e molte scene. Quello è senza dubbio un pregio della pellicola.


5) Quando uscirà il tuo film nelle sale?


Subito dopo il festival. Credo che il 18 Settembre possa già uscire.


6) Pronostico secco: chi vince il festival?


Spero il mio film... ma, come già detto, ci sono grandi nomi e grandi film in concorso. M'intriga molto "Piazza Fontana", forse perchè ho un debole per le ambientazioni italiane e per le storie socialmente impegnate. Vedremo.

 
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Andrew.
view post Posted on 15/9/2010, 12:20




Dalla conferenza stampa si evince una grande ambizione (che fa sempre bene, a patto però che metti in conto il fatto di poter beccare delle delusioni, cosa che a molti giocatori fa l'effetto di scappare :rolleyes: ).

Rispetto al film che ho letto io, c'è stato qualche cambiamento? Così so se devo rileggerlo.
 
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Aldus Pictures
view post Posted on 15/9/2010, 12:41




Sono molto contento per questo esordio di Korem. Dall'intervista già si delineano quelli che sono i temi affrontati in questo film che a mio modesto avviso spingerà i cinematikini ad approfondire la vita del cantautore italiano.
Proprio sul padre dei cantautori italiani però credo che si accenderanno dispute nei salotti cinematikini. Al momento, non essendo proprio un esperto, lascio il commento a chi più sa di me.
Per quanto riguarda il pregio ed il difetto del film così legati, non vorrei che questa nuova verità (credo che Korem ce la sbatterà in faccia con violenza) possa mettere in secondo piano la qualità del film.
Capitolo premi: Korem è ambizioso e lo si capisce. Forse, vedendo il personaggio nemico-amico di Tenco, credo che Santamaria potrà dire la sua.
 
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view post Posted on 15/9/2010, 13:30
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Cinefilo Ad Honorem

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Il primo voto al sondaggio è il mio 7 (da tempo in firma).
 
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Korem
view post Posted on 15/9/2010, 13:44




CITAZIONE
Rispetto al film che ho letto io, c'è stato qualche cambiamento? Così so se devo rileggerlo.

ho seguito il tuo consiglio sul finale.... ^_^

cmq, aspetto con ansia le recensioni e buon festival a tutti!!!
 
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canepa
view post Posted on 15/9/2010, 16:22




Intanto rispondo all'intervista e appena leggo recensisco.

CITAZIONE
1) Esprimi le tue sensazioni nell'essere qui a Roma in concorso al Festival.
Fantastico, inebriante, eccitante. E' la mia prima volta al Festival e competere con certi colossi cinematikini è davvero fantastico. Una gran bella sfida.

In bocca al lupo Korem. Ma per le idi di marzo??????

CITAZIONE
2) Gigi mai è un titolo carico di significato, quasi un riassunto della vita di Luigi Tenco. Da dove arriva l’idea di questo film e perché?
Innanzitutto Gigi Mai è una maschera. E' il primo pseudonimo che Tenco usò, nel disco de "I cavalieri" con Enzo Jannacci e Gianfranco Reverberi. Uno pseudonimo che utilizzò per via del rapporto, non proprio brillante, con la madre, la quale non accettava l'hobby del figlio, che lo faceva sin troppo distrarre dagli impegni di studio universitari. Sono sempre stato un appassionato di Tenco e, un giorno, m'imbatto in un sito di fans, il quale fornisce una biografia del cantautore del tutto oscura ai più e vari aspetti poco conosciuti della sua vita. Da qui l'idea di fare un film su colui che, a mio parere, è il "padre dei cantautori italiani".

Anche io ho accarezzato l’idea di fare un film su Tenco, film che narra gli ultimi giorni prima della sua dipartita. Ma per ora è solo un progetto. Quindi non posso che essere felice di un film su questo genio, che troppo presto ha abbandonato la scena e questa valle di lacrime.

CITAZIONE
3) Luigi Tenco è stato un personaggio complesso, taciturno, profondo, portato a scavare nelle cose, negli altri, in se stesso... Sii sincero: ti aspetti di ottenere un premio per la miglior interpretazione maschile? E a quali altri premi punti?
Mi aspetto un premio per Fausto Paravidino che è davvero fantastico in questo personaggio, così come me lo aspetto per Claudio Santamaria. Il già affermato attore italiano, interpreta un giovanissimo Gino Paoli, amico-nemico di Luigi Tenco, e lo fa sotto tutte le sfaccettature. Davvero fantastico.
Per gli altri premi, spero di vincerne il maggior numero possibile. Certo, però, leggendo gli altri titoli e i nomi di chi li produce, credo che sarà già difficile vincerne uno, il primo per me.

Se ti può consolare io fino a oggi non ho mai vinto nulla al festival. Ma un film su un personaggio così particolare e il rapporto con Paoli, che hai descritto in questa intervista è interessante.

CITAZIONE
4) Il pregio e il difetto principale del tuo film.
Il nuovo punto di vista sulla vita di Tenco è un'arma a doppio taglio: pregio e difetto del film.
In più, si respira quell'atmosfera italiana anni '60, attraverso le musiche e molte scene. Quello è senza dubbio un pregio della pellicola.

Amo la riscostruzione di un Italia che ormai non c’è più. Sul fatto che sia una nuova visuale, per me è un pregio più che un difetto.

CITAZIONE
6) Pronostico secco: chi vince il festival?
Spero il mio film... ma, come già detto, ci sono grandi nomi e grandi film in concorso. M'intriga molto "Piazza Fontana", forse perchè ho un debole per le ambientazioni italiane e per le storie socialmente impegnate. Vedremo.

Ti ringrazio per la fiducia accordatami.
 
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Andrew.
view post Posted on 15/9/2010, 20:41




Recensione della Chimera

Ho letto il film un mese fa circa, e avevo già espresso qualche parere a caldo a Korem.
Il film si basa su un personaggio che fino a poco tempo fa conoscevo solo di nome, per qualche canzone (è nota la mia ignoranza in fatto di musica), Luigi Tenco, cantante dell'Italia degli anni 50.
E' un personaggio che funziona. Cioè, ha una bella storia alle spalle, perfetta per essere trasposta, quindi ha fatto bene Korem a prendere la palla al balzo e dedicarsi a questo progetto.
Gigi Mai (così si faceva chiamare), viene dipinto come un ragazzo un pò ribelle, continuamente in bilico tra quello che lui vorrebbe fare e quello che gli altri si aspetterebbero da lui. Fra questi, oltre ai produttori discografici, anche la famiglia, che lo vorrebbe vedere in panni diversi da quelli del musicista, professione che forse allora era vista come una cosa frivola, priva di dignità.
Ma Tenco ha sempre seguito il suo istinto e il suo sogno, arrivando in vette alte.
Nella storia è importante anche la figura di Gino Paoli, persona con la quale instaura un rapporto d'amicizia, che diviene a poco a poco conflittuale.
La sceneggiatura di Korem l'ho trovata molto pulita, senza troppi fronzoli, va subito al sodo. Forse anche troppo (era questo il difetto che gli avevo fatto notare all'inizio), nel senso che alcune scene o situazioni soffrono di un'eccessiva velocità, e ci si poteva soffermare un pò di più. Ma ho riletto il film e devo dire che qualcosa è migliorato, soprattutto il finale, più ampio.
La sceneggiatura è arricchita dalle musiche degli stessi Tenco e Paoli, ma vi sono anche brani internazionali che nella maggior parte dei casi si adattano bene alle scene.
Gli attori li ho trovati

Voto: 7
E' un film considero un bel passo avanti per Korem, che dopo il suo esordio è riuscito a migliorarsi nella sceneggiatura, ma anche nel soggetto che risulta interessante. Forse come sceneggiatura manca ancora quel tocco, quella marcia in più che lo porrebbe allo stesso livello di sceneggiatori con più esperienza, ma in ogni caso è un film che credo avrà i suoi estimatori.


p.s. il nome della casa di produzione è Nevium o Emotions?
 
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view post Posted on 15/9/2010, 23:24

Attore/Attrice

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Non credevate che Francis fosse il secondo a recensire, eh? E invece, state tranquilli che non mi perderò un film e non sarò in ritardo con le recensioni.

Il Festival 2010 si apre all'insegna dell'italianità e della musica, con la storia di Luigi Tenco, uno dei più grandi cantautori italiani, ispiratore e amico di quello che considero il più grande in assoluto (Fabrizio De André, che, mea culpa, non sono riuscito a riconoscere subito...stesso dicasi per la Sandrelli, quando l'ho realizzato m'è scappato un "Eeeeh?"). Già le parole tra parentesi vi dicono quanto sia grande la mia ignoranza in questo campo: io Tenco l'avevo solo sentito nominare, finora, anche se sapevo del suo suicidio. Non posso quindi giudicare la concretezza storica della teoria dell'omicidio massone (che però sinceramente mi sembra verosimile), ma neanche sono chiamato a farlo. Avviso subito il produttore che, non so la Sandrelli, ma sicuramente Paoli potrebbe citarlo per diffamazione, e non tanto per la bambina, quanto proprio per come è ritratto... ;)

Una sceneggiatura dritta come un fuso, limpida, che non si concede momenti di sosta e racconta la storia secca, così. Bravissimo Fausto Paravidino nell'interpretare Tenco, sopportando il peso dell'intero film, ma altrettanto bravo (anche se qui avevo pochi dubbi) Claudio Santamaria a interpretare Paoli. Il ritratto dell'Italia di quegli anni è fatto molto bene, ben delineati i personaggi e le loro relazioni. L'unico dubbio è la massoneria: a parte la domanda se Molinari è personaggio d'invenzione, non sono chiariti i suoi rapporti col governo, mi è sembrata...ecco...fare un po' la figura di un'eminenza grigia (anzi, nera). Diciamo che la maniera in cui è ritratta mi ha dato un po' di puzzo di falso in un contesto che per il resto ho sentito molto vero (non parlo della storia, qui, parlo della rappresentazione).

Bellissime le musiche, un po' troppo sempliciotta la locandina.

VOTO: 75/100. Korem migliora sensibilmente di film in film, come ha detto Andrew, ma ancora gli manca la scintilla che fa il grande cinema virtuale. Però, lasciamogli affinare la tecnica, e anche la scintilla piano piano arriverà.

P.S. Non l'ho contato come difetto, però "Preghiera in gennaio" come tema dei titoli di coda potevi metterla... <_<
 
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Arcadia1983
view post Posted on 16/9/2010, 10:00




Regia: Di Paolo Benvenuti ho visto, l'anno scorso, seguendo il Laboratorio di Critica cinematografica all'Università (all'interno del Napoli Film Festival), Puccini e la fanciulla, un film che mi piacque molto anche per la messa in scena (era praticamente, a parte qualche momento parlato o musicato, "muto": anche il formato era quello in uso durante il periodo del muto). Qui il suo lavoro l'ho trovato buono, narrativo, certo, ma nel complesso buono. Oltretutto Korem ha fatto bene a scegliere un regista poco noto, evitando così paragoni col modo "reale" di fare film del regista famoso che avrebbe potuto scegliere. Evita anche il sapore di fiction.
Sceneggiatura: Qualche blooper (tipo Help ascoltata in TV nel 1958, o la citazioni di telefonini negli anni '60) e qualche errorino tipo "va'" (terza persona del presente indicativo che deve essere scritto senza accento). A parte questo, una sceneggiatura godibile, lunga ma non prolissa (il film si legge velocemente), dalle descrizioni brevi e accurate, con dialoghi realistici. Korem avrebbe potuto però approfondire sociale e culturale dell'epoca. Non che non venga fatto, ma per dire si poteva dedicare maggiore attenzione al rapporto di Tenco col PSI, come anche al conflittuale rapporto tra il cantautore con lo star system italiano. Ma comunque è una buona sceneggiatura, ripeto, e l'idea (non so quanto "vera") di attribuire alla massoneria la morte di Tenco mi è piaciuta.
Soggetto: La vita del cantautore Tenco, che conosco poco. Una scelta che non mi spiace.
Cast: Paravidino (già Ranocchia nella serie di Romanzo Criminale) bravo, e soprattutto convincente: io credo che quando si interpreta un film biografico non è tanto importante la somiglianza fisica col personaggio di cui si stende la biografia, quanto la capacità di riprenderne la psicologia. E Paravidino, sotto questo punto di vista, ha fatto un ottimo lavoro. Il resto del cast svolge un lavoro discreto, con un ottimo Santamaria nei panni di Paoli e una buona Carla Alfonso nei panni di Valeria, l'amore di Tenco (a proposito: la foto nello script on-line è di Cristina D'Alberto, la Greta Fournier di Un posto al sole). Ho trovato buono anche Briguglia nei panni di De André (all'inizio mi chiedevo chi fosse quel Fabrizio, poi ho capito), mentre un po' sottotono la Bonanno nei panni di Dalida. Ma nel complesso, il cast funziona ed è ben scelto.
Locandina: Uhm... non mi piace la mezza figura di Paravidino. Si poteva osare di più.
Musiche: Alcune classiche ballate americane (Dylan, per esempio), qualche canzone pop storica italiana (Il cielo in una stanza), ma soprattutto le meravigliose canzoni di Tenco.
Sito: Non è ancora presente.
Voto complessivo: 6,5 Un buon film, che dimostra che Korem è sulla giusta strada per diventare un buon produttore.
 
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view post Posted on 16/9/2010, 12:28
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Produttore

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Recensione di freddy_k


SOGGETTO: una gran bella storia, non so quanto vera e quanto presunta, sulla vita e la morte del cantautore Luigi Tenco. Dagli scontri con la famiglia ai rapporti con le varie case discografiche, dalla storia d'amore con Valeria all'impegno politico, fino alla morte, in circostanze ancora non chiarite, e sulla quale l'autore fa un'affascinante (e parecchio inquietante) ipotesi. Molto interessante anche il rapporto tra Tenco e l'amico-nemico Gino Paoli.
SCENEGGIATURA: un applauso a Korem, che è stato davvero bravo a descrivere un personaggio come quello di Tenco, uomo dalle mille sfaccettature, che non ama il successo ma lo deve per forza accettare, tormentato si, ma ben lungi dall'essere depresso e con tendenze suicide. La storia scorre bene e si lascia leggere con piacere, anche se ho rilevato una vistosa incongruenza: quando Tenco è in Argentina, Gianfranco Reverberi parla con il CELLULARE, un po' difficile negli anni '60... :P Ma un errore di distrazione può sempre capitare, e non toglie nulla alla bellezza della storia.
REGIA E CAST: non ho visto altri film di Paolo Benvenuti, e quindi non mi è possibile fare confronti, tuttavia mi sembra abbia fatto un buon lavoro. Nel cast spicca senza dubbio Fausto Paravidino, che ci regala un fantastico Luigi Tenco (Colosseo d'oro per lui? Si vedrà...), molto bravo anche Santamaria nel ruolo dell'altro cantautore Gino Paoli. Buona anche la scelta dei personaggi di contorno.
MUSICHE: colonna sonora appropriata al film, essendo composta quasi totalmente da brani di Luigi Tenco, che prima di vedere questo film conoscevo veramente poco... Magari mi aiuterà ad avvicinarmi alla sua musica.
LOCANDINA: abbastanza semplice, con solo la foto del protagonista, ma non per questo fatta male.

VOTO: 8
 
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Korem
view post Posted on 16/9/2010, 12:49




CITAZIONE
Ma per le idi di marzo??????

progetto accantonato per il momento. La storia è nota e quindi non so quanto possa appassionare come thriller storico-politico.

CITAZIONE
il nome della casa di produzione è Nevium o Emotions?

Emotions. Ho vissuto una crisi interiore confondendomi spesso e parecchio ^_^

CITAZIONE
Non posso quindi giudicare la concretezza storica della teoria dell'omicidio massone (che però sinceramente mi sembra verosimile), ma neanche sono chiamato a farlo.

E' stato lo spunto di base del film. Anche io ero convinto che si è suicidato fino a quando, nella ricerca di varie informazioni tra libri e internet, mi sono imbattuto in questa ipotesi studiandola a fondo e notando che è ESTREMAMENTE CONVINCENTE.

P.S. addirittura questi fans di Tenco fanno l'ESATTA ricostruzione del percorso che fece Tenco per arrivare in Hotel, facendo capire che è stato ucciso e fa notare le varie anomalie che ci sono sul suo SUICIDIO. (il commissario PRIMA DI ARRIVARE, fa mandare un comunicato nel quale dice che Tenco si è suicidato, il corpo PIENO DI TAGLI E FERITE E SPORCO DI SABBIA, le LETTERE A VALERIA, il VERO RAPPORTO CON DALIDA LA QUALE HA SEMPRE AFFERMATO CHE QUESTA VALERIA NON ESISTESSE, LUCIEN MORISSE, ECC. :)

CITAZIONE
Avviso subito il produttore che, non so la Sandrelli, ma sicuramente Paoli potrebbe citarlo per diffamazione, e non tanto per la bambina, quanto proprio per come è ritratto...

è un dato di fatto che lui abbia avuto un rapporto extraconiugali con la Sandrelli allorara sedicenne... lui stesso l'ha affermato e ha fatto crescere la figlia Amanda, alla moglie Anna Fabbri (la quale, successivamente, sarà riconosciuta da Amanda come la MADRE DI FATTO)

CITAZIONE
a parte la domanda se Molinari è personaggio d'invenzione, non sono chiariti i suoi rapporti col governo, mi è sembrata...ecco...fare un po' la figura di un'eminenza grigia (anzi, nera). Diciamo che la maniera in cui è ritratta mi ha dato un po' di puzzo di falso in un contesto che per il resto ho sentito molto vero (non parlo della storia, qui, parlo della rappresentazione).

Arrigo Molinari è il commissario che andò a prelevare il corpo di Tenco (di cui ho già parlato sopra) e successivamente (guarda caso) era tra i nomi (insieme a Claudio Villa, che nel 1969 vinse Sanremo, anno del "suicidio" di Tenco) nella lista della P2. Anni dopo, in televisione, confesserà che lui AVEVA SBAGLIATO E CHE SAPEVA GRANDI COSE...
Nessuno dei personaggi del film è d'invenzione.

CITAZIONE
e l'idea (non so quanto "vera")

già riposto sopra. Vera e convincente ipotesi.

 
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Merlino*
view post Posted on 16/9/2010, 22:07




L'opinone di Merlino


“colui che usa tutti i voti perché se un 1 è pur sempre un schifezza e un 10 un capolavoro in mezzo c’è tutto il resto”


Gigi Mai


Gigi mai, gigi mai, gigi mai, … mai sarei andato al cinema a vedere questo film, ma sono contento di averlo visto.
Si tratta di un’operazione curiosa, particolare e decisamente interessante nel suo altalenare picchi e abissi.
Ma vediamo qualche dettaglio:

Regia: Sono andato a cercare chi fosse, ho scoperto di non avere visto nulla di suo, che probabilmente non recupererò nessuna sua opera precedente, come faccio a giudicarlo? Basandomi solo su quello che ho visto Benvenuti ha realizzato una pellicola intelligente che in alcuni tratti, per inquadrare meglio il periodo, sfocia nel documentario, e in altri strizza l’occhio alle migliori fiction TV. Per quanto mi riguarda la sua direzione è più che sufficiente.

Sceneggiatura: La sceneggiatura di per sé è ben fatta e soprattutto ben studiata per non annoiare mai. Il film scorre bene e i “cinedocumentari” che ogni tanto appaiono servono alla perfezione per chi, purtroppo non è il mio caso, deve in qualche modo inquadrare meglio il periodo storico. A Ck è dovere del recensore verificare anche la corretta ortografia della scrittura e in questo caso siamo andati abbastanza bene, ci sono alcuni errori ma non è dato sapere se si tratta di errori veri o di correzioni automatiche di word. Abbiamo un terribile “la” anziché “l’ha” e un ripetuto uso di “avremo, faremo,…” al posto di quelli che all’apparenza forse avrebbero dovuto essere “avremmo, faremmo, ...”, ma potrei sbagliarmi io. Se così non fosse speriamo si tratti solo di refusi.
Per ulteriori dettagli vedi anche “Il difetto/La cosa peggiore del film”

Soggetto: il punto forte del film. Il cuore della sua originalità. Gran bella idea di fare un fantafilm su un personaggio così oscuro. Non amo particolarmente Tenco ma alcune sue canzoni sono veramente belle. Peccato che tutti alla fine si sia giocato sulla esclusione dal Festival di "Ciao amore ciao" che non è che sia proprio un capolavoro, anzi. Intrigante tutta la parte fantapolitica e quella massonica che danno spessore alla storia. Divertente il viaggio in Argentina, la soddisfazione di Tenco per il successo che poi si scontra con la parte dove nomina la Cinquetti come simbolo negativo, senza pensare che proprio la Cinquetti, come tutti gli artisti in crisi, ritrovò una seconda giovinezza con il successo in Sudamerica. Insomma, anche da questo film Tenco esce come una specie di genio squilibrato che non è stato in grado di gestire le sue grandi potenzialità.

Cast: assolutamente pollice alzato per il cast. Tutti gli attori sono stati scelti con grande cura e hanno una certa somiglianza con i personaggi reali, gran bel lavoro di casting. Oltre al protagonista Paravidino, personalmente mi è sempre piaciuto e mi ha fatto piacere ritrovare il bravissimo Giuseppe Battiston.

Locandina: semplice ma efficace, nel complesso direi che è quasi bella. Promossa.

Musiche: ci mancherebbe altro che la musica non fosse all’altezza :) comunque sì, la scelta è più che accurata.

Voto Complessivo per il sondaggio: 6

Il pregio/La cosa migliore del film: il soggetto e l’entusiasmo/amore che trasuda ogni scena.

Il difetto/La cosa peggiore del film: a parte (ripeto forse) qualche piccolo errore nella stesura della sceneggiatura, quello che è veramente, ma veramente insopportabile sono quelli che oggi si chiamano bloopers e che fanno di questa pellicola un film di fantascienza. D’accordo che lo sceneggiatore sarà giovane e che quelli che l’hanno letto lo sono altrettanto ma vi assicuro che ogni due pagine c’era qualcosa di cui sorridere, peccato non averli segnati tutti. Provo a ricordare quelli più grossolani che mi vengono in mente. Il mitico telefonino che già qualche recensore ha notato me che non suona una volta o due, ma che accompagna gran parte del film con personaggi che parlano e si messaggiano con un marchingegno che non era ancora nemmeno immaginabile; la meravigliosa fabbrica di CD, e pensare che proprio in questi ultimi anni c’è pure il ritorno del vinile; il tizio che chiede dice che “è vietato fumare”, anche se in realtà in quegli anni ovunque era permesso e anzi, se non fumavi ti aprivano la bocca e ti soffiavano il fumo direttamente nei polmoni. Il trolley, cosa che non so quando è nato ma le valigie si portavano a mano, le prime rotelle che io ricordi mi sa che sono degli anni ’80 e poi e poi :o: . Insomma, la visione del film è molto disturbata da queste continue distrazioni.

Un consiglio al produttore: di continuare così ma di fare attenzione attenzione e ancora attenzione.


Quanto spenderei per vederlo nella realtà su una base da 1 a 10?
5,00€

Ciao (amore) ciao!
 
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Korem
view post Posted on 17/9/2010, 10:30




CITAZIONE
a parte (ripeto forse) qualche piccolo errore nella stesura della sceneggiatura, quello che è veramente, ma veramente insopportabile sono quelli che oggi si chiamano bloopers e che fanno di questa pellicola un film di fantascienza. D’accordo che lo sceneggiatore sarà giovane e che quelli che l’hanno letto lo sono altrettanto ma vi assicuro che ogni due pagine c’era qualcosa di cui sorridere, peccato non averli segnati tutti. Provo a ricordare quelli più grossolani che mi vengono in mente. Il mitico telefonino che già qualche recensore ha notato me che non suona una volta o due, ma che accompagna gran parte del film con personaggi che parlano e si messaggiano con un marchingegno che non era ancora nemmeno immaginabile; la meravigliosa fabbrica di CD, e pensare che proprio in questi ultimi anni c’è pure il ritorno del vinile; il tizio che chiede dice che “è vietato fumare”, anche se in realtà in quegli anni ovunque era permesso e anzi, se non fumavi ti aprivano la bocca e ti soffiavano il fumo direttamente nei polmoni. Il trolley, cosa che non so quando è nato ma le valigie si portavano a mano, le prime rotelle che io ricordi mi sa che sono degli anni ’80 e poi e poi . Insomma, la visione del film è molto disturbata da queste continue distrazioni.

Il casinò di Sanremo, in occasione del festival, era l'unico luogo pubblico in cui era vietato fumare poichè interferiva sull'esibizioni dei cantanti.

I Trolley già esistevano.

Per i telefonini hai perfettamente ragione, è una mancanza a cui ho pensato solo dopo. Anche se non scrivono mai sms come hai detto tu ^_^

Io non nomino mai la parola CD nel film, bensì DISCHI (e quindi si presume che siano solo 33 e 45 giri, ripetutamente nominati nel film)

Ti ringrazio per la rece. ;)
 
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Aldus Pictures
view post Posted on 17/9/2010, 10:51




CITAZIONE
Io non nomino mai la parola CD nel film, bensì DISCHI (e quindi si presume che siano solo 33 e 45 giri, ripetutamente nominati nel film)

Scusa Korem se intervengo prima della recensione, però in due punti si parla di CD. Forse è un refuso.
 
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Merlino*
view post Posted on 17/9/2010, 18:50




CITAZIONE (Korem @ 17/9/2010, 11:30)
Il casinò di Sanremo, in occasione del festival, era l'unico luogo pubblico in cui era vietato fumare poichè interferiva sull'esibizioni dei cantanti.

I Trolley già esistevano.

Per i telefonini hai perfettamente ragione, è una mancanza a cui ho pensato solo dopo. Anche se non scrivono mai sms come hai detto tu ^_^

Io non nomino mai la parola CD nel film, bensì DISCHI (e quindi si presume che siano solo 33 e 45 giri, ripetutamente nominati nel film)

Ti ringrazio per la rece. ;)

Prego! ;)
Mi incuriosiva molto il soggetto e ti confermo che mi ha divertito il modo in cui lo hai portato a termine.

Per i bloopers non ti preoccupare, è normale per un ragazzo giovane non avere nemmeno idea di come sono cambiate le cose in "soli" 40 anni :blink:

Per togliermi la curiosità ho provato a cercare quando è stato creato il primo trolley. Adesso sembra una cosa normale, come non pensare che a una valigia si potessero mettere le ruote? Ebbene, sempre che internet sia credibile (ma pure la mia memoria più o meno riportava a quel periodo) il primo trolley è stato fato nel ..... rullo di tamburi ...

Nel 1988! Il primo trolley pare sia un'invenzione di un ex pilota della Northwest Airlines, tale Robert Plath, e per molto tempo le dimensioni rimasero ridotte a bagaglio da cabina.

Incredibile ma vero :ph34r:
 
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44 replies since 15/9/2010, 12:10   589 views
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