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La linea d'ombra
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Hai capito Luca? Ma allora sa anche fare film seri.1 [20.00%]
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La linea d'ombra, Ramaya Productions & MAGIA Production

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Merlino*
view post Posted on 27/12/2014, 11:26




Eccomi di nuovo qui e ancora una volta grazie a uomo_d, vera e instancabile locomotiva di un progetto al quale tiene tantissimo e che io ho tentato di non rovinare troppo intervenendo e contribuendo soprattutto nei dettagli tecnici.

Nell'intervista allo sviluppo tutti i dettagli su come è nato e sul perché di questo film.

In attesa che Luca renda accessibile il link del sito ecco la locandina del film, e a buon intenditor poche parole ;)

lalineadombra

 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 27/12/2014, 13:27




mi fa errore 404
 
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Merlino*
view post Posted on 27/12/2014, 13:48




CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 27/12/2014, 13:27) 
mi fa errore 404

Sì, credo che ancora Luca non abbia caricato il film sul sito, per "urgenze" ho caricato sul mio sito una versione .doc che però non era ancora definitiva al 100% e quindi potrebbe ancora contenere qualche errore di battitura (per cui non farci caso :P ).
Cmq non dovrebbero esserci variazioni importanti, al limite intanto usa quella per una prima visione e poi giudicherai il sito una volta che sarà on-line.

La linea d'ombra
 
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uomo_d
view post Posted on 27/12/2014, 18:55




Domani rientro dal Natale dai suoceri e metto on line il sito! Scusate!
 
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Merlino*
view post Posted on 27/12/2014, 21:06




CITAZIONE (uomo_d @ 27/12/2014, 18:55) 
Domani rientro dal Natale dai suoceri e metto on line il sito! Scusate!

Non preoccuparti socio, del resto nemmeno è ancora on-line il nuovo Cinema Virtuale, quindi ... goditi le feste.
 
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uomo_d
view post Posted on 28/12/2014, 18:38




Sito, very minimal (per esigenze digestive :sick: post natalizie) on line!
 
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view post Posted on 29/12/2014, 09:14
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Cinefilo Ad Honorem

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Domandina: dove sono interviste di presentazione, ai cast, e le 5 domande 5 ai film eliminati? leggeremo tutto in tempo? :unsure:
 
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view post Posted on 7/1/2015, 23:18
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Soggetto e sceneggiatura: La linea d’ombra era sicuramente uno dei film più attesi del semestre, un po’ perché il produttore (Luca) non ha mai fatto mistero di puntare moltissimo sul film, un po’ perché segna la seconda collaborazione tra Luca e Merlino dopo l’apprezzato Nuovo cinema italiano. Per la Ramaya productions ci troviamo di fronte a un netto cambio di registro rispetto alle precedenti pellicole e per la prima volta il produttore si confronta con un genere, quello del dramma, decisamente lontano per modi e tempi dalla commedia. La prima parte infatti è piuttosto lenta e il film si prende tutto il tempo per descriverci l’ambientazione delle vicenda ma soprattutto il protagonista grazie ai numerosi confronti con il saggio capitano Giles. Poi, una volta che il protagonista sale su quella “maledetta” nave inizia la parte più “avventurosa” della pellicola con l’equipaggio che sarà costretto a una vera e propria prova di sopravvivenza nel bel mezzo dell’oceano, minacciato dalle intemperie, dalla malattia e da una presenza, reale o immaginaria, questo non ci è dato sapere. Il film riesce perfettamente a trasmetterci il senso di impotenza del giovane protagonista, sopraffatto dagli eventi tanto che, arrivati ad un certo punto, persino noi spettatori arriviamo a pensare che forse c’è di mezzo davvero una maledizione, lo spirito vendicativo del precedente capitano. Ma in realtà non è così, sono “semplicemente” una serie di sciagure rese ancora più insormontabili dal fatto che per il protagonista questo è il primo viaggio da capitano, c’è quindi inesperienza e perché no anche un pizzico di spavalderia (emblematico il flashback riguardante Giles che gli aveva consigliati in tempi non sospetti quale rotta prendere per evitare guai). Complice anche una cura estrema dello script, sia dal punto di vista formale, che da quello della costruzione delle scene, bisogna dire che il film funziona benissimo e può dirsi riuscito (nomination assicurata), ma devo confessare che a fine lettura mi sono chiesto: da dove viene il titolo? Perché nel corso della sceneggiatura non ho trovato davvero nulla (e può essere una mia distrazione, eh) che mi spiegasse quell’enigmatico titolo. Da qui la sensazione che forse il film voleva parlare anche d’altro (andare più in profondità e non raccontarci solo una traversata pericolosa) ma io devo dire di non essere riuscito a coglierlo, o forse è lo script che non riesce a farlo emergere, questo “altro”, quel qualcosa che renda il film non più solo puro intrattenimento (ben fatto) ma qualcosa che ti rimanga dentro. Le ambizioni ci sono, inutile negarlo, ma la sensazione è che forse l’opera di partenza fossa davvero troppo complessa per essere trasposta fedelmente su schermo senza evitare di appiattirla in qualche parte e semplificarla. Insomma, non so se mi sono spiegato, comunque sono qui per chiarimenti.
Regia: Van Sant, con il suo stile asciutto e senza fronzoli, penso sia adatto al tipo di storia. Forse una maggiore attenzione alle psicologie dei personaggi (fondamentali per lui) avrebbe valorizzato la scelta di un regista come lui.
Cast: ottimo. Hirsch ovviamente vince su tutti, e convince (chissà quale delle due interpretazioni di questo semestre gli porterà più consensi). Ottima la prova, misurata ma efficace di Neeson. Anche Franco dà una bella prova e finalmente torna a un ruolo drammatico (almeno qui a Ck). Peccato solo per Brolin e Penn, decisamente sprecati per i ruoli.
Musiche: molto belle. Alcune sembravano proprio dei temi marinareschi. Una delle migliori soundtrack del semestre.
Sito e locandina: suggestiva la locandina e come sempre curatissimo il sito, ormai solo Luca continua a curare questo aspetto del gioco e gli vanno fatti i complimenti.
Voto conclusivo: il nuovo film di Luca e Merlino è ben lontano dalle atmosfere leggere di Nuovo cinema italiano. In questo caso i produttori alzano il tiro sotto tutti i punti di vista (a livello di tematiche, e cura dello script in primis). Il risultato è un film per certi versi sontuoso, efficace soprattutto nella seconda metà quando ci sentiamo letteralmente sopraffatti, come il protagonista, dagli eventi. Manca però qualcosa, forse una cura maggiore dei personaggi, qualche pagina in più per descrivere le motivazioni dei loro comportamenti, qualcosa che dia più profondità a tutta la storia nel suo complesso rendendo il film davvero memorabile. Il mio voto è quindi comunque positivo (quindi sì, Luca sa fare anche film seri, ohibò :P ), ma devo ancora capire quanto il film mi sia rimasto dentro e sia andato oltre il piacevole intrattenimento. 73/100
 
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mastruccio
view post Posted on 10/1/2015, 01:29




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
La linea d'ombra, seconda coproduzione di Luca e Merlino, segna un deciso e, per certi versi, coraggioso cambio di registro del cinema proposto fin qui dalla Ramaya Production. Dopo tante commedie italiane, film freschi e leggeri nati dall'inventiva originale di Luca, arriva quindi un'opera molto più complessa e dal sapore più letterario, liberamente tratta dall'omonimo romanzo di Conrad.
E' un viaggio di formazione, quello che compie il personaggio principale del film, che curiosamente e inspiegabilmente non ha un nome proprio ma conserva per tutta la durata della pellicola l'appellativo di "protagonista". Abbandonata una vita tranquilla a bordo di una nave in cui copre il ruolo di vice comandante, per andare alla ricerca di una nuova occasione e forse della propria definitiva maturità, il ragazzo decide di cogliere al volo l'opportunità di diventare comandante di un veliero il cui comando è rimasto vacante per la morte del precedente pari grado. Una serie di imprevisti e malattie a bordo che colpiscono l'intera ciurma, l'evocata maledizione che incombe sul veliero, l'inesperienza, una buona dose di sfortuna, fanno del viaggio una terribile ed estenuante lotta contro le avversità che gli si parano davanti, supportata grazie al prezioso conforto di un marinaio cardiopatico che diventa l'unico baluardo di lucidità in un mare di follia. Follia che prende il sottocomandante e per poco non rovina la mente anche del nostro protagonista. Alla fine la nave viene soccorsa e finalmente può toccare terra, dando modo al protagonista di rendersi conto di non essere più il ragazzo di prima, di essere diventato un uomo.
E' un bel soggetto, con ambientazioni affascinanti legate ai luoghi orientali che fanno da sfondo. La sceneggiatura riesce molto bene a trasmettere questo fascino, arricchito dalle atmosfere coloniali dell'epoca, i colori e le descrizioni leggermente naif, i dialoghi ben calibrati e un ritmo generale lento e cadenzato, forse in certi punti mancante di collegamento fra le scene. All'uopo viene in soccorso la voce fuori campo del protagonista, che però non basta a rendere omogeneo il tutto, e soprattutto non evita in certi tratti un didascalismo che poteva essere evitato con diversi artifici di sceneggiatura e altre scene di raccordo. La brevità del film, solo 56 pagine, è un limite evidente, che impedisce un approfondimento dei personaggi che avrebbe dato al film un peso specifico maggiore e una corposità della struttura narrativa più lineare e cinematografica. Probabilmente la traduzione dal linguaggio romanzesco a quello cinematogtafico non ha tenuto pienamente conto che certe situazioni e descrizioni non hanno alcun senso se non tradotte in immagini. Solo per fare un esempio, se il protagonista "si presenta con entusiasmo agli altri marinai, ispezionando soddisfatto la sua nave", è necessario che sullo schermo si veda dettagliatamente la presentazione e l'ispezione, con immagini e dialoghi.
Aggiungo, se i personaggi hanno un nome e una qualifica lo dobbiamo venire a sapere attraverso le parole dette e le immagini che vediamo. Per tutto il film, invece, il pubblico al cinema non saprà sempre subito come si chiama il tizio che parla e che lavoro faccia, capocambusiere o capitano che sia.
La regia è affidata a Gus Van Sant, di cui non credo di aver visto alcun film. Secondo me, comunque, è una buona regia, con buone scelte di inquadratura e movimenti di macchina. Il cast vede la presenza di Emile Hirsch nel ruolo del protagonista, bravo e perfetto per la parte. E' accompagnato da Henry Hopper e James Franco, degni comprimari, e da un ottimo Liam Neeson. Sicuramente sprecato, invece, Ben Kingsley in un ruolo troppo marginale.
La colonna sonora, comprendente tracce orientaleggianti e qualche canzone, fa il suo dovere più o meno bene. Magari nella scena della tempesta avrei preferito un accompagnamento più tumultuoso, piuttosto che la canzone dei Smashing Pumpkins.
La locandina, come sempre quando ci si mette il mago Merlino, è molto bella. Il sito, semplice ma allo stesso tempo elaborato, è d'effetto. Complice la piattaforma WIX, che dovremmo imparare a conoscere anche noi, invece che la solita Altervista.
Voto: 70/100
E' un lavoro certamente più maturo rispetto al passato. Luca dimostra di saper fare film più impegnati, e la collaborazione di Merlino l'ha aiutato di sicuro nelle varie scelte che ha dovuto compiere durante la lavorazione. Come già detto, La line d'ombra soffre però di alcune pecche. Infatti, lo devo ammettere, non sono riuscito a instaurare un rapporto di empatia col personaggio. Non so se ciò sia dovuto alla già citata brevità della pellicola, o alla non chiarissima evoluzione psicologica e emotiva che si delinea lungo il viaggio in nave, o per una mia troppo lontana età anagrafica che mi distanzia dall'età del personaggio. In ogni caso, è un film che segna un ulteriore importante passo in avanti per la più prolifica e promettente casa di produzione cinematikina, che potrebbe regalargli più di una soddisfazione ai prossimi awards.
 
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Merlino*
view post Posted on 12/1/2015, 10:16




ringrazio Hermes e Mas per le loro recensioni sempre veloci, puntuali e precise.
Lascio che sia Luca a rispondere per primo ma trovo entrambe le recensioni equilibrate e condivisibili, mi stupisce un po' il fatto che Hermes non abbia compreso (o forse intendeva dire che non l'ha riscontrato durante la visione del film) che si tratti di una storia di formazione.
Cmq alcune mie risposte ci saranno già nell'intervista alla quale ho risposto ieri sera non appena rientrato ;)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 13/1/2015, 14:12




eccomi, mi scuso per eventuali ritardi con gli interessati.
come dicevo, anche questo film mi è piaciuto molto: il romanzo non l'ho letto, ce l'ho, ma non l'ho mai letto, quindi non posso fare confronti con l'opera. però, devo dire che ho trovato l'atmosfera ben resa, la musica azzardata ma affascinante (però una canzone, quella del pianista indiano, non sono riuscita a sentirla) e i passaggi ben resi, come del resto i dialoghi, accurati (anche se in alcuni punti si passa dal lei al voi...). diciamo che un difetto che ho riscontrato è però che, nonostante la buona fattura, non sono riuscito a immedesimarmi nel protagonista (a proposito: un nome glielo si poteva dare, non dico tanto nei dialoghi, quanto nelle descrizioni), ma forse è perché sono un acidone scorbutico :P :D scherzi a parte, non so nemmeno io perché. ma a parte questo, ripeto, è un bel film.
 
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Merlino*
view post Posted on 13/1/2015, 15:21




CITAZIONE (Arcadia1983 @ 13/1/2015, 14:12) 
(però una canzone, quella del pianista indiano, non sono riuscita a sentirla)

;)

Dalla tradizione Thailandese un mostro di bravura:

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Arcadia1983
view post Posted on 13/1/2015, 18:10




ascoltata, l'altra volta si bloccava. bravo, davvero bravo :)
 
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uomo_d
view post Posted on 13/1/2015, 20:27




- Perché e come sei arrivato alla produzione di questo film?
Merlino: La possibile produzione di questo film stata il contatto iniziale con uomo_d, ben prima di NCI, e quindi si può considerare il mio ritorno a Ck anche se, alla fine, è in gran parte farina del sacco di Luca. Io ci ho messo l'esperienza, ho curato i reparti tecnici e ho aggiunto un po' di soldini.
Uomo_d: Volevo trasporre un libro che avevo letto all'università e mi aveva molto colpito. Si è trattato di un percorso molto travagliato e ostinato, scontrandomi a volte con difficoltà impreviste nel trasporre il film.

- Parlaci delle scelte di cast e regia
Merlino: Ecco, qui invececi ho messo del mio. Nelle intenzioni di uomo_d c'era una megaproduzione diretta da Scorsese con Di Caprio come protagonista ma a me non sembrava una buona idea idea e così ho proposto Van Sant e tutti gli altri attori che in linea generale sono stati accettati dal mio socio. L'unico che ha voluto tenere a tutti i costi è stato Liam Neeson (io per il ruolo avevo proposto Bill Murray) ma devo ammettere che il bravo Liam ha fatto un buon lavoro.
Uomo_d: Come detto da Maurizio inizialmente le idee erano ben differenti, ma il mio socio mi ha re-indirizzato ottimamente. Ci tenevo che ci fosse Liam Neeson che mi pare tuttora perfetto per il ruolo. Sugli altri invece ho accolto volentieri i consigli di Merlo.

- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?
Merlino: Si è trattato di un parto lungo e faticoso, posticipato più volte anche a causa del mancato Festival di Roma. Anche la stesura non è stata semplice perché il racconto dal quale è tratto è molto corto e sintetico per cui non era facile realizzarne un lungometraggio. per quanto mi riguarda avevo preparato alcuni passaggi molto pensati e intimi, con tanta VFC per immergere meglio lo spettatore nei dubbi e nel dramma esistenziale del protagonista, cosa che rendeva il film molto pesante. Una volta, poi, confrontati con le parti scritte da Luca mi sono reso conto che aveva in testa un film ben diverso, dinamico, e per questo aveva preparato molti dialoghi che rendevano il tutto più scattante e piacevole alla visione. Se aggiungiamo che, come anche gli altri giocatori si saranno accorti, questo è un film al quale uomo_d tiene tantissimo, un po' alla volta l'ho lasciato sempre più libero di attraversare la sua linea d'ombra di Ck, e realizzare quello che per lui è il film del grande salto, supervisionando il lavoro finale e aggiungendo la chiusa con la citazione di Murakami e il brano di Shirley Bassey sui titoli di coda per fare apparire ancora più chiaramente cosa è "La linea d'ombra". Anche la colonna sonora è stata in gran parte proposta da me, unica concessione a Luca è stato l'inserimento del brano degli Smashing Pumpkins, cosa della quale un po' mi pento ma che ho concesso nell'intento di mettere un qualcosa di inaspettato (io per la tempesta avevo proposto un classico Carmina Burana - O Fortuna di Carl Orff)

- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?
Merlino: In un Ck di un paio di anni fa sarebbe stato un film sicuramente incompleto e zoppo sotto vari punti di vista, ma per il Ck.2 credo sia un buon punto di ripartenza e possa servire come riferimento per un buon lavoro, un 8 se lo merita.
Uomo_d: Domanda a cui faccio sempre fatica a rispondere. Sono stato talmente immerso in questo film negli ultimi mesi che faccio fatica a vederlo da fuori.

- Un pregio e un difetto del tuo film?
Merlino: Trasuda di voglia di fare e di passione da ogni scena / è spezzettato e non sempre riesce a creare empatia con il protagonista.
Uomo_d: E' un film faticoso, nel bene e nel male.

- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perché)?
Merlino: Come amante e conoscito di film di formazione spero piaccia e venga apprezzato da Papele. Potrebbe risultare non facile per qualche giovincello più propenso al divertimento e all'azione pura e semplice.

- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...
Merlino: Visti gli sforzi, anche finanziari, si spera di raggiungere la vetta e di guadagnare bene.
Uomo_d: Sicuramente c'è l'ambizione di ottenere incassi importanti, dato l'investimento.

- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?
Merlino: Beh, trattandosi dell'aggancio per il mio ritorno reale a Ck non posso non esserci legato, e molto anche!
Uomo_d: Amore e odio per una creatura cresciuta con grande sforzo!

- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?
Merlino: Come ho chiarito la stesura dello script è soprattutto di Luca e sicuramente alcuni peccatucci qui sono stati evitati, altri invece potrebbero ancora esserci ma questa volta non si tratta di errori ma una scelta specifica fatta per rendere il film più leggero e proiettato verso il nuovo corso del gioco.
Uomo_d: Non credo sia il mio miglior film. La stesura è stata lunga e a volte è andata un po' a scatti e credo che la fatica abbia pesato in fase di revisione.

- "La linea d'ombra" è sicuramente una pellicola impegnativa, forse in controtendenza rispetto alle linee che sta prendendo oggi CK. Credete che questo film riuscirà comunque ad andare incontro al gusto dei cinematikini?
Merlino: Non penso sia una pellicola impegnativa, o almeno non quanto lo sarebbe stata se proposta qualche anno fa. Credo sia un mix abbastanza riuscito di impegno e scorrevolezza.

- Seconda coproduzione Ramaya - MAGIA, dobbiamo aspettarci che il sodalizio sia duraturo oppure le vostre strade si divideranno?
Merlino: Sicuramente proporremo pellicole singolarmente, ma conto di continuare anche con le coproduzioni.
Uomo_d: Finora è stata un'esperienza positiva, dunque rispondo con un benaugurante "Perché no?"

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?
Merlino: Bello ma, tutto qui?
Uomo_d: Ma tu ti ricordi come si chiamava il protagonista?

- Quali ambizioni ha "La linea d'ombra" per i CK Awards?
Merlino: Proprio perché è un punto di passaggio tra il vecchio Ck e il nuovo è molto difficile prevedere l'accoglienza dei critici, di sicuro parecchie nominations.
Uomo_d: Spero possa raccogliere qualche statuetta, penso che sia competitivo in più categorie.

- Il semestre è giunto al termine. Quali sono, a tuo giudizio, i suoi film "simbolo"? Chi trionferà agli Awards?
Merlino: Tra i film che hanno segnato il semestre sicuramente il Dracula di Agnese e le Colpe degli Altri con il ritorno di Papele e Pezzi. Per gli awards il film di Arc sembra poter dire la sua in più di un campo.
Uomo_d: Il film del semestre potrebbe essere "Le colpe degli altri", ma agli award prevedo un buon riscontro per "Scoprendo Cecilia".

- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?
Merlino: Quelli che porterò a termine grazie all'opzione summary.
Uomo_d: No.

-CK 2.0 si sta evolvendo, con l'anno nuovo i summary potranno concorrere con i film "classici", pensi che ti approccerai a questa nuova opportunità? Parteciperai al contest dei summary?
Merlino:Coma da risposta precedente, certo che sì.
Uomo_d: Parteciperò, sperando nel rilancio di ck.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 14/1/2015, 11:27




allora, io non ho letto il libro ma so che è un grande classico della letteratura marittima, quindi nemmeno io posso fare confronti con l'opera originale, ma nel complesso l'atmosfera agora/claustrofobica dell'ambientazione della nave (agorafobica perché la nave è uno spazio aperto, claustrofobica perché non si può uscire) di questa seconda collaborazione fra Luca e Merlo è ben costruita e mi è piaciuto il film nel complesso.
I personaggi, come quello di James Franco che ammetto è quello che mi è piaciuto di più, sono ben delineati e la musica in linea con il tema e l'ambientazione del film.
Mi è piaciuto molto il fatto che il nemico in questo libro non è un mostro marino o roba del genere ma una malattia, una malattia che rende tutto più angosciante e claustrofobico.
voto 7
 
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27 replies since 27/12/2014, 11:26   250 views
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