Hermetico |
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| Altro corto di impianto fortemente teatrale che però non ha lo stesso equilibrio de L'ultimo atto. In quel caso erano stati adottati diversi stratagemmi che rendevano il tutto molto più "digeribile" e adatto a un linguaggio cinematografico. Qui invece il lavoro di trasposizione sembra davvero ridotto all'osso, con dialoghi molto lunghi e scene altrettanto statiche. Sembra quasi di assistere alla lettura di un passaggio dell'opera di Pavese piuttosto che a un corto. Le trovate registiche sono troppo esili, per quanto nel loro piccolo riuscite (i volti di profilo, il gioco di specchi). Però il racconto di per sé è potente e riesce a trasmettere tutto il mal di vivere e la depressione del povero Pavese, ormai a un passo dal suicidio. Ottima la scelta di Bellocchio alla regia e bravo Fabrizio Gifuni nel ruolo (scelta interessante e per nulla scontata). Peccato solo per l'approccio troppo verboso e letterario. 6,5
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