CITAZIONE (marenarobros @ 13/9/2014, 12:14)
la stroncatura di Mastruccio è una delle più difficili da leggere e interpretare, in pratica delle 4 pagine lette non parla, è la solita deviazione/discussione elucubrata su altri argomenti: e io avevo pensato a lui un po' per gli avvenimenti recenti, un po' pensando al Mel Gibson di Signs).
Stroncatura?
Non mi pare di aver stroncato il corto, anzi ho scritto che è discreto (a scuola era un buon voto). Non mi piace il titolo, quello sì, ma solo quello.
Nella breve rece ho argomentato, certo in maniera astrusa, una mia considerazione sulla domanda principale che il bambino pone al sacerdote, che intende creare il dubbio sull'eternità di Dio, bada bene, non sull'esistenza di Dio, la qual cosa avrebbe avuto più senso. Insomma, a Dio si crede o non si crede. Se non si crede, amen.
Se invece si crede, non è concettualmente proponibile la domanda "Dio è eterno o no?", perché Dio ed eternità sono concetti teologicamente imprescindibili. Altrimenti, se Dio fosse "limitato" da spazi temporali, ci si deve chiedere chi l'ha creato, ed allora già ci si pone nella condizione di pensare ad un altro Creatore, un altro Dio. Quindi, quello dell'eternità è un concetto implicito ed indissolubile delll'essenza di un qualsiasi Dio a cui si voglia credere.
Stiamo andando su discorsi forse troppo complicati, ma spero di essere stato chiaro.
Ad essere sincero, avevo letto il corto la sera prima di recensirlo, e avevo dimenticato il particolare della sparizione del bambino alla fine del corto. In fin dei conti, comunque, cambia poco. Anche se giustifica la complessità delle domande, che io avevo erroneamente giudicato poco credibili messe in bocca ad un bambino.