marenarobros |
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| Credo che sia di Mastruccio, e non so se mi sono fatto condizionare da questa mia idea (subito dopo il titolo e la foto di Orlando ho pensato a lui) ma mi ha perfino commosso, nella sua semplicità disarmante, universale e UMANA.
ps: 8 al sondaggio e rabbrividisco a vedere un 6 e un 5. Ora scorro le recensioni e litigherò con qualcuno.
Letti i vostri giudizi: boh, forse abbiamo visioni diverse su come e cosa dovrebbe raccontare un cortometraggio... rispetto a quelli visti finora almeno. E' un classico dialogo filosofeggiante, è ovvio che il bambino sia una figura simbolica (il prete è il primo a meravigliarsi della sua intraprendenza), non so se è la coscienza del prete o ancor di più (Dio stesso, o quell'amore - la scatola nella scatola - di cui si parla) mentre il prete rappresenta un qualsiasi essere umano con le sue certezze fintamente incrollabili. Non credo l'obiettivo fosse smontare il cristianesimo (ma provate a chiedere da adulti quelle stesse domande a un prete o persino al Papa: brividi e raccapriccio), e Moretti ha attirato forse più critiche che indifferenza (come ci ha insegnato l'altro cortometraggio/spot).
ps: non ho pensato a Luca, potrebbe anche essere lui.
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