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E poi siamo arrivati alla fine
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E poi siamo arrivati alla fine, Arcadia Productions

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Arcadia1983
view post Posted on 31/5/2014, 10:48




nuovo film by me, il secondo (e probabilmente ultimo) di questo semestre. non riesco a metterlo on-line, purtroppo, ma dovrei averlo inviato a tutti su Facebook. altrimenti ditemelo che ve lo invio tramite mail :)

grazie in anticipo a chi leggerà e recensirà il film, io ho cominciato il recuperone :)
 
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Andrew.
view post Posted on 1/6/2014, 15:17





- Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?

Avevo adocchiato (credo fosse il 2010) il libro di Ferris e mi aveva incuriosito per il titolo e la trama, le storie corali mi piacciono. Il libro comunque l'ho comprato nel 2012: pensavo di partecipare con questa riduzione al L&S Contest 2013, poi non l'ho fatto (motivi di studio, essenzialmente). E' un buon libro, forse un po' irritante, ma nel complesso a me è piaciuto. E credo che con l'approccio giusto (che può anche non essere il mio) potrebbe funzionare molto bene anche al cinema.


- Parlaci delle scelte di cast e regia

Alla regia ho scelto Jason Reitman, anche se all'inizio avevo pensato a Sofia Coppola (che nonostante qualche recente "passo falso" continua a piacermi): il romanzo ha anche un retrogusto amaro e credo che Jason sia molto adatto, anche se i suoi film sono carini e ben fatti ma non mi hanno mai fatto gridare all'amore (ma me li son goduti benissimo). Il cast... non ricordavo i personaggi (tra l'altro ce ne sono un paio che ho completamente cancellato, infatti certe cose che riguardano questi personaggi le ho usate per quelli che ho lasciato), quindi sono ricorso al sito ufficiale del libro, c'è una specie di mappa dell'agenzia pubblicitaria con tutti gli uffici dei personaggi principali (è davvero ben fatto, eccolo: www.hachettebookgroup.com/features/...2307/index.html): tra l'altro mappa e parole di Ferris mi pare non coincidano :o:. Ho scelto un cast "indie", credo sia stata la scelta migliore. Ho preso Winona che l'adoro e ci tenevo a riprenderla in un ruolo più corposo rispetto al primo film in cui la presi (il lontano Two stories), poi ho scelto Ruffalo e Brody perché li apprezzo molto e ce li ho visti subito nei due ruoli che sono chiamati a interpretare (infatti sono stati i primissimi che ho scelto), JK Simmons è un po' l'attore feticcio di Reitman jr. e quindi non potevo non prenderlo, Jessica Chastain e Casey Affleck sono due ottimi attori, la Gadon l'ho scoperta e amata nei film cronenberghiani che ha interpretato, Brody, Carpenter, Krause, Zahn li ho ripresi da un mio vecchio progetto non realizzato, Zeitgeist (ed è proprio la non realizzazione di questa sceneggiatura che mi ha portato al libro di Ferris), Perry, Hu e Wilson li ho scelti perché mi sembrano poco noti. Mi sembra un buon cast, e mi sembra che più o meno tutti abbiano il loro spazio.


- Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?


La sceneggiatura segue abbastanza fedelmente il romanzo, a parte qualche sforbiciata di aneddoti vari (che nel romanzo prendono pagine su pagine). Su certi personaggi ho cercato di mettere le mie passioni: Jim per esempio ha una passione per le attrici della Hollywood che fu (così come io ho la passione per le attrici), Tom ha più o meno la mia visione del mondo, l'episodio dei Simpson preferito da Lynn è il mio preferito... Ah, a un certo punto si parla di una collezione di fumetti di Brizzolera: è una cosa che ho messo io, il giugno '73 è il mese in cui uscì il famoso numero dell'Uomo Ragno con la morte di Gwen Stacy (e ogni appassionato di fumetti sa che fu un momento di passaggio per il medium), mi piaceva l'idea di una persona un po' nostalgica (anche se forse il termine è inadatto) che pur non leggendo più fumetti li amava ancora. Un'altra piccola differenza col romanzo è che Tom, nella sua scena principale, è vestito da pagliaccio, ma io Brody vestito da pagliaccio non ce lo vedo. E cita credo una pagina di Emerson o Thoreau (non l'ho ancora capito), io ho messo citazioni rispettivamente di Emerson (o Thoreau), Camus, Céline, Mishima, Nietzsche, Whitman e Sartre. Ci sono gli omaggi a Keira, a Leonardo e a Kubrick, è presente la mia famiglia (e io stesso), Ferris, Martin altro non è che Reitman stesso. Il romanzo poi è raccontato al noi, non si capisce chi è il narratore, anche se alla fine termina con "tu e io". Senza scherzi, è il romanzo più difficile che ho mai ridotto. Ah, nello scriverlo ho cercato di tenere a mente un po' delle cose che ho imparato al corso. E ho cercato di fare dei "sorkinismi", cioè dei veloci botta e risposta come spesso fa Sorkin (che è uno dei migliori sceneggiatori su piazza): certe pagine di The Social Network consistono di soli dialoghi.


- Se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?

7, probabilmente. Non è eccezionale, ma nemmeno stupido, 7 è il voto più adatto. Peraltro nel rileggerlo mi sono accorto che ci sono errori di battitura: ho visto e rivisto lo script, ma ci sono. Però senza voler essere paraculo, credo che non inficino il risultato del film, la storia è fluida (anche se forse i vari passaggi dal passato al presente sono un po' macchinosi), quindi non li terrei in gran conto nel giudizio finale sulla sceneggiatura: contano la trama, i personaggi, no? Perfino John Ford, in uno dei suoi capolavori (Stagecoach/Ombre rosse), sbaglia un movimento di macchina, eppure il film è un capolavoro (e questo movimento di macchina sbagliato è diventato uno "stereotipo" degli studi di cinema (l'ho studiato spesso). Ora, lungi dal paragonarmi a Ford, quello che voglio dire è che spesso ci preoccupiamo troppo di andare a vedere dove è messa la virgola nel dialogo, piuttosto di giudicare il dialogo. Non ce l'ho con nessuno, sia chiaro, sono il primo ad avere questa brutta abitudine.


- Un pregio del tuo film?


Ha dei buoni dialoghi. E dei personaggi interessanti. Credo :D


- Un difetto del tuo film?

Dialoghi troppo lunghi (come certe descrizioni), personaggi e atmosfere un po' irritanti (in fondo, tranne che in una scena, non si conosce alcun dettaglio su di loro), gira su se stesso senza andare a fondo, forse perfino la musica non è adatta.


- C'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?

Come sempre non rispondo a questa domanda ^_^. Certo però mi interessa il parere di Hermetico, che ha letto il libro (e se non sbaglio non l'ha completato).


- Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere...

Spero possa recuperare le spese e possa raggiungere la prima posizione una volta o due.


- Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?

Sì, mi ha permesso di affrontare un tipo di storia che non avevo mai affrontato.


- Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perché non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?

Boh, a me pare di essere sempre il solito a scrivere. Però noto che sto indulgendo anche a frasi "romanzesche", ma forse è dovuto al fatto che quando scrivo le sceneggiature di fumetti per il corso faccio così, non mi limito a descrivere azioni e ambienti ma cerco anche di descrivere i sentimenti dei personaggi e di usare "metafore" e cose così.


- Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?

Non saprei... spero rispondano i critici.


- Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).

Anche qui, non saprei. Forse qualche storia corale...


- E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione o che accomuneresti al tuo?

Forse i film di Reitman, che comunque non ho rivisto. Comunque come dicevo non aspettatevi un episodio lungo di Mad Men, che infatti non è stata tra le fonti di ispirazione.


- Il tema e/o il messaggio del film?

Il tema: le relazioni interpersonali. Il messaggio, non saprei: forse che non tutto è quel che sembra, boh...


- Come convinceresti un neofita a vedere questa pellicola?

Gioco a Ck da 13 anni. E ci sono le tette di Winona, ma non è una cosa gratuita (come forse può essere stato per altri miei film per altre attrici). Tra l'altro sono contento di aver preso Winona, è un peccato che sia un po' scomparsa.

- Uno spettatore medio italiano cosa penserebbe del film?

"Ma che è 'sta roba? Meglio Zalone, ahò!"


- La strada è ancora lunga, ma se dovessi decidere adesso le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?

Forse film, sicuramente regia, sceneggiatura non originale e Ryder/Brody/Ruffalo (ma non so metterli protagonisti o non). Anche qui sono contento di aver preso Ruffalo, vorrei essere lui, davvero: è bravo, umile, versatile, simpatico, bello (mi dicono, a me non pare così strafigo), ha lavorato con Mélanie, con Naomi, con Scarlett, con Keira (soprattutto), insomma, lo invidierò a vita :D.


- A scatola (quasi) chiusa: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?

Non saprei... molti film mi mancano, però la qualità nel complesso è buona per tutti quelli che ho letto. Quest'edizione sarà molto incerta...


- C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?

Sempre quello: Easter Parade, spero sempre lo facciano nella realtà con Keira e Natalie protagoniste per la regia di un Jonathan Demme, per esempio. Verrebbe fuori un grandissimo film.


-Cosa conti di poter fare per Cinematik in questo momento?

Leggere e scrivere film per Ck (per quanto potrò), partecipare alla vita del Forum ed editare le sceneggiature altrui.
 
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mastruccio
view post Posted on 5/6/2014, 12:43




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
La napoletana Arcadia Production ha intrapreso, da diverso tempo, scelte produttive impervie e, senza alcun dubbio, lontane dalle canoniche politiche commerciali che impervesano fra le major di grido.
Dopo il breve film sperimentale "Il giorno dell'abdicazione di Anna Magdalena", Gennaro presenta nelle sale una pellicola dai toni completamente diversi, ma che ha altrettanti crismi di particolarità come il precedente.

"E poi siamo arrivati alla fine", tratto dal romanzo omonimo di Joshua Ferris, è un film corale, dove ogni singolo personaggio ha un carattere ben distinto e classificabile, e quindi nell'insieme rappresenta uno spaccato verosimile della società americana che si riscontra nei luoghi di lavoro, e che non è difficile assimilare ai nostri.
La vita che scorre all'interno di una grande agenzia pubblicitaria situata in uno dei grattacieli di Chicago, guidata da Lynn Mason, donna forte ed autoritaria che sta combattendo un cancro, è fatta di incontri e scontri, piccole tragedie, invidie e gelosie, manie e solitudini.
Un licenziamento può provocare reazioni differenti: Tom Mota esce fuori di testa, abbandona la sua famiglia e torna poi, temuto da tutti, per compiere la sua assurda personale vendetta, ma rivendicando il diritto di non volersi omologare agli schemi; Chris Yop, invece, rifiuta la realta rifugiandosi nel 59° piano del grattacielo e continuando a fare il suo lavoro di copywriter da abusivo e disperato.
Gli impiegati si ritrovano fra i cubitoli, la sala riunioni, la mensa, la sala delle stampanti, e passano quasi tutto il tempo della loro vita insieme, ma non riescono a conoscersi realmente fra loro, trincerandosi dietro una maschera.
Succedono tante cose, che arrivi, per esempio, un'insolita commissione per una campagna pubblicitaria contro il cancro che faccia ridere, o che un collega muoia e che lasci in eredità ad un altro un totem e una collezione di fumetti, e che ci si ritrovi al capezzale di Lynn, dopo l'intervento chirurgico, ed anche che alla fine, dopo diversi anni, ci si ri-incontri per scoprire che non si conosce nulla degli altri e altrettanto nulla si è lasciato di sè agli altri.

Il soggetto è molto intrigante, e da quello che ho letto in rete, il libro è serratissimo e denso di situazioni. Arcadia ha fatto un lavoro di trasposizione certamente difficile, imprimendo allo script un ritmo spesso incalzante, facendo sì che la macchina da presa arrivi perfino a non riuscire a seguire i personaggi con la stessa velocità con cui dialogano fra loro. Peccato però che la continua ripetitività di questo escamotage, praticamente reiterato con un "copia e incolla" del particolare tecnico di inquadratura, finisca con l'appesantire un po' la lettura.
Non aiuta neppure una prosa molto verbosa, prosaica e poco cinematografica in diversi passaggi , quando l'autore rappresenta solo a parole e non in immagini delle personali deduzioni che il pubblico in sala non potrebbe mai far sue (ad esempio: Lynn è una donna di potere, di 42 anni, e bacchetta i suoi dipendenti; Genevie sa che può dirgli tutto; probabilmente il suo rispetto - di Tom - per Joe è aumentato).
Lo stile di scrittura che Gennaro ha deciso di utilizzare mi è risultato piuttosto freddo, anche quando vorrebbe toccare qualche corda emotiva (ad esempio il dialogo fra Lynn e Joe). Non riesco poi a comprendere perchè abbia scelto di usare un metodo quasi meccanico, robotico direi, nelle descrizioni delle azioni dei personaggi, con il continuo insistere nello spezzettare la scrittura e ripetere ogni volta il nome dello stesso personaggio. Il risultato mi ha dato l'idea di un totale distacco, anche da parte sua, e alla fine, personalmente, l'ho trovato in qualche modo irritante.

Ho riscontrato anche una mancanza rispetto al romanzo originale che, tradotta nella sceneggiatura, rende una situazione lacunosa. Mi riferisco al personaggio di Joe, che ho scoperto essere , nel romanzo, omosessuale. Capisco quindi, solo ora, tutta la faccenda della scritta ripugnante sul muro del suo ufficio, opera di Tom. Capisco meglio il dialogo fra Tom e Joe, quando lui torna in ufficio con la pistola spara vernice e gli rimprovera di non aver reagito adeguatamente alla scritta offensiva, che acquista ora tutto il significato che certamente c'è nel libro. L'aver tagliato nel film il particolare dell'omosessualità di Joe (non ne ho trovato traccia), fa perdere il peso di tutta la scena. Inspiegabile.

Aggiungiamo pure che mancano le fotografie dei numerosi attori del cast, che non mi ha consentito di associare moltissimi dei personaggi a volti reali, ed anche qualche grave congiuntivo sbagliato, e la frittata è fatta. Peccato. Se alla fine della lettura, comunque, la storia è riuscita ad arrivare pur con difficoltà ad entrare nella testa del pubblico, questi aspetti che ho annotato sulla forma ne inficiano la facile fruibilità.

La regia è affidata a Jason Reitman, di cui ho visto solo "Juno". Non è male, e quindi è promosso.
Il cast è composto da un nutrito gruppo di attori. Spicca naturalmente il nome di Winona Ryder, nel ruolo di Lynn, ma ci sarebbero anche Adrien Brody e Mark Ruffalo, volti conosciutissimi, o Casey Affleck, un po' meno. E ci sono poi tanti altri attori di cui ignoro il volto. La grave mancanza delle fotografie nella sceneggiatura provoca la totale inconsistenza ed inutilità di questa parte di cast.
La colonna sonora è composta di brani cantati, certo piacevoli da ascoltare ma che poco hanno a che fare con le scene che pretendono di accompagnare. Se fosse un film reale, una colonna sonora così sarebbe plausibile? Ho i miei ragionevoli dubbi.

Nulla da dire sul sito, perchè non esiste, e pochissimo sulla locandina, solo di formato mignon sulla home page di Ck, quindi poco visibile. Sembra comunque buona, e mi pare pure che sia presa dalla copertina del romanzo.

Voto: 68/100 (7 al sondaggio)

Non posso dare di più, malgrado Arcadia abbia certamente una buona dose di talento. Errori e lacune che non dovrei aspettarmi da un veterano come lui, per giunta arricchito da un bagaglio di nozioni ed esperienza che gli sta regalando il corso, abbassano la media di voto, che altrimenti sarebbe potuta essere molto più alta. Il potenziale era veramente notevole, per la storia e per le possibilità di lavorare sulla sceneggiatura con fantasia e creatività, ed invece mi è parso un film scritto piuttosto frettolosamente, senza molto estro, quasi con un certo distacco.
Magari invece l'ha scritto con passione e massimo coinvolgimento, ma purtroppo la sensazione finale, personalmente, è risultata quella.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 5/6/2014, 12:54




Joe è omosessuale? :huh: non me lo ricordavo proprio questo particolare...

per il resto, rispondo con più calma appena posso, però certe "critiche" mi paiono un po' ingiustificate. detto senza spirito polemico.
 
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Andrew.
view post Posted on 8/6/2014, 11:01




Gennaro, se il problema era solo il caricamento, te l'ho fatto io:

http://cinematikcontest.altervista.org/fil...alla%20fine.doc

Perchè come al solito serve un link quando si faranno classifiche e varie ed eventuali.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 8/6/2014, 13:00




grazie Andrew :)
 
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view post Posted on 8/6/2014, 17:44
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Cinefilo Ad Honorem

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Io per dire sarò pure uno che non recensisce ma so di cosa parlare se ci si vuole confrontare su un film... Mastruccio, al di là della pignoleria (che porta comunque a discussioni, ed è un bene, un pregio delle sue recensioni è la sua incontentabilità), non mi piace come recensore: lo fa per dovere, si vede che si impegna e ci mette tempo (troppo?), documentandosi (ricerche su google, su wikipedia, che allungano solo il brodo, o come in questo caso, gli fanno trovare ulteriori difetti) su cose che magari non conosce (e l'ideale sarebbe allora leggere direttamente il romanzo, oppure vedere più film di un regista proposto su Ck)... boh, non so, me ne sarò accorto in pieno dopo che ha recensito un paio di miei film, ma adesso traspare chiaramente anche quando recensisce gli altri. Ora, con questo sproloquio non mi va che sia proprio lui a rispondermi (non lo sto accusando di nulla, anzi, almeno mi ha dato questo spunto!), ma i giocatori di Ck... quali recensioni, anche quando negative, vi soddisfano di più? Quali invece - anche se scritte benissimo - vi lasciano freddi o insoddisfatti per qualche difettuccio rilevato che però non è il cuore del vostro script?
 
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Andrew.
view post Posted on 8/6/2014, 20:23




CITAZIONE (marenarobros @ 8/6/2014, 18:44) 
Io per dire sarò pure uno che non recensisce ma so di cosa parlare se ci si vuole confrontare su un film... Mastruccio, al di là della pignoleria (che porta comunque a discussioni, ed è un bene, un pregio delle sue recensioni è la sua incontentabilità), non mi piace come recensore: lo fa per dovere, si vede che si impegna e ci mette tempo (troppo?), documentandosi (ricerche su google, su wikipedia, che allungano solo il brodo, o come in questo caso, gli fanno trovare ulteriori difetti) su cose che magari non conosce (e l'ideale sarebbe allora leggere direttamente il romanzo, oppure vedere più film di un regista proposto su Ck)... boh, non so, me ne sarò accorto in pieno dopo che ha recensito un paio di miei film, ma adesso traspare chiaramente anche quando recensisce gli altri. Ora, con questo sproloquio non mi va che sia proprio lui a rispondermi (non lo sto accusando di nulla, anzi, almeno mi ha dato questo spunto!), ma i giocatori di Ck... quali recensioni, anche quando negative, vi soddisfano di più? Quali invece - anche se scritte benissimo - vi lasciano freddi o insoddisfatti per qualche difettuccio rilevato che però non è il cuore del vostro script?

I difetti, anche piccoli, se ci sono vanno detti, altrimenti non si migliora mai.
Il problema è quando alcuni recensori si aggrappano a uno di questi difetti ingigandendolo e perdendo di vista il punto cruciale, cioè il film nel suo insieme (che se vogliamo può essere il voto finale). Ho visto in passato abbassare dei voti perchè al film manca il sito o c'è una locandina brutta o per altre cazzate simili.
Ora non mi pare che sia il caso di Mastruccio, nel senso che leggendo le sue rece non mi è capitato di pensarlo, ma non appena finisco di leggere questo film leggerò la sua con attenzione per rispondere con più cognizione di causa.
 
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mastruccio
view post Posted on 8/6/2014, 23:29




Non ti rispondo, ok. Però vorrei che mi chiarissi meglio...
CITAZIONE (marenarobros @ 8/6/2014, 18:44) 
Mastruccio, al di là della pignoleria (che porta comunque a discussioni, ed è un bene, un pregio delle sue recensioni è la sua incontentabilità), non mi piace come recensore: lo fa per dovere, si vede che si impegna e ci mette tempo (troppo?), documentandosi (ricerche su google, su wikipedia, che allungano solo il brodo, o come in questo caso, gli fanno trovare ulteriori difetti) su cose che magari non conosce (e l'ideale sarebbe allora leggere direttamente il romanzo, oppure vedere più film di un regista proposto su Ck)... boh, non so, me ne sarò accorto in pieno dopo che ha recensito un paio di miei film, ma adesso traspare chiaramente anche quando recensisce gli altri.

Sono su Ck e leggo e recensisco i film degli altri, oltre naturalmente scrivere i miei, solo ed esclusivamente per PIACERE.
Il giorno che mi accorgessi di non divertirmi più, vi saluterei e con grande dispiacere chiuderei bottega.
Come fai a dire che scrivo le mie recensioni "per dovere"?
E poi, non capisco quel "troppo". Ci metto troppo tempo? In genere sono tra i primi a recensire e, a dire il vero, me ne manca ancora solo uno.
Oppure ti riferisci al "troppo" tempo che ci metto a documentarmi prima di recensire? Per inciso, credo che sia il minimo che si debba fare per poter avere qualche argomento di discussione in più per non dover scrivere le solite 4 o 5 righe.
 
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view post Posted on 9/6/2014, 11:18
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (mastruccio @ 9/6/2014, 00:29) 
Non ti rispondo, ok. Però vorrei che mi chiarissi meglio...
CITAZIONE (marenarobros @ 8/6/2014, 18:44) 
Mastruccio, al di là della pignoleria (che porta comunque a discussioni, ed è un bene, un pregio delle sue recensioni è la sua incontentabilità), non mi piace come recensore: lo fa per dovere, si vede che si impegna e ci mette tempo (troppo?), documentandosi (ricerche su google, su wikipedia, che allungano solo il brodo, o come in questo caso, gli fanno trovare ulteriori difetti) su cose che magari non conosce (e l'ideale sarebbe allora leggere direttamente il romanzo, oppure vedere più film di un regista proposto su Ck)... boh, non so, me ne sarò accorto in pieno dopo che ha recensito un paio di miei film, ma adesso traspare chiaramente anche quando recensisce gli altri.

Sono su Ck e leggo e recensisco i film degli altri, oltre naturalmente scrivere i miei, solo ed esclusivamente per PIACERE.
Il giorno che mi accorgessi di non divertirmi più, vi saluterei e con grande dispiacere chiuderei bottega.
Come fai a dire che scrivo le mie recensioni "per dovere"?
E poi, non capisco quel "troppo". Ci metto troppo tempo? In genere sono tra i primi a recensire e, a dire il vero, me ne manca ancora solo uno.
Oppure ti riferisci al "troppo" tempo che ci metto a documentarmi prima di recensire? Per inciso, credo che sia il minimo che si debba fare per poter avere qualche argomento di discussione in più per non dover scrivere le solite 4 o 5 righe.

Rileggendomi sapevo anche io che potevo sembrare - come sempre - antipatico o troppo sentenziante. Chiarisco subito: "per dovere" l'ho detto forse perchè non ti vedo scrivere altrettante righe quando si parla di cinema reale, e come spieghi bene tu, "non vuoi scrivere le solite 4/5 righe" (che sono quelle spesso scrivo io, senza darmi però da solo il criterio di recensione: eppure l'importante è leggere i film e poterne parlarenel topic, cosa che vengo sempre a fare e molti altri invece no, dopo il compitino, buonanotte ai produttori). Da lì anche il discorso sul tempo, non è quello che ci metti a postare, ma probabilmente a prepararla prima.

Fine del chiarimento con te (spero), il punto è che vorrei sapere cosa ne pensano i cinematikini, di recensioni e recensori (in generale) che smontano magari un film per qualche dettaglio, per modi di vedere il cinema diversamente dal produttore recensito, oppure piacevoli da leggere (come nel tuo caso) ma solo perchè un po' costruiti. Un po' di spontaneità insomma, io la preferirei, un po' meno gabbie mentali e aria da "sappiamo tutto noi" (che poi quasi sempre si traduce in "non accettiamo critiche" quando i film sottoposti sono i vostri).

E dato che siamo nel topic di Arc cito proprio lui come esempio: le sue recensioni, fredde come i suoi film, stanno diventando molto interessanti, molto sincere e molto "sul pezzo", sia perchè Arc sta studiando sceneggiatura, sia perchè i film li ha sempre visti e commentati (reali e virtuali). Inoltre, è sempre molto auto-critico, cosa che ormai su Ck possono dire in pochi (e purtroppo questa cosa si paga, come l'assenza di pubblicità).
 
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MadHatterPictures
view post Posted on 9/6/2014, 12:58




Arc, non riesco a scaricarlo da facebook.

Non è che potresti reinviarmelo via mail?
 
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Arcadia1983
view post Posted on 9/6/2014, 13:16




CITAZIONE (MadHatterPictures @ 9/6/2014, 13:58) 
Arc, non riesco a scaricarlo da facebook.

Non è che potresti reinviarmelo via mail?

mandami l'indirizzo via messaggio privato, anche se comunque Andrew l'ha messo on-line, trovi il link più sopra ;)
 
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MadHatterPictures
view post Posted on 9/6/2014, 13:16




Ah, ok.

Ops...il link non funzione.

Ti mando il pm.

Grazie Arc.
 
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Andrew.
view post Posted on 9/6/2014, 16:37




CITAZIONE (MadHatterPictures @ 9/6/2014, 14:16) 
Ah, ok.

Ops...il link non funzione.

Ti mando il pm.

Grazie Arc.

quando ti appare la finestra di altervista devi cliccare col tasto destro e salvare con nome ;)
 
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MadHatterPictures
view post Posted on 10/6/2014, 11:33




CITAZIONE (Andrew. @ 9/6/2014, 17:37) 
CITAZIONE (MadHatterPictures @ 9/6/2014, 14:16) 
Ah, ok.

Ops...il link non funzione.

Ti mando il pm.

Grazie Arc.

quando ti appare la finestra di altervista devi cliccare col tasto destro e salvare con nome ;)

Grazie Andrew...non ci avevo pensato...
 
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50 replies since 31/5/2014, 10:48   724 views
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