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Necroamanti
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Necroamanti, Chimera Films

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Andrew.
view post Posted on 27/10/2014, 15:02




Dopo diversi mesi di inattività, la Chimera ritorna sul campo per partecipare al contest/festival con questo "piccolo" film (definizione ormai un po' aleatoria), scritto in pochi giorni, mosso dalla voglia di partecipare a tutti i costi.

Uscirà al cinema virtuale non appena saprò i risultati dello sviluppo.

Buona lettura!

http://chimerafilms.altervista.org/necroam...ecroamanti.docx
 
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Merlino*
view post Posted on 29/10/2014, 02:07




L'opinone di Merlino


Andrew si ripresenta per il piacere di partecipare a tutti i costi e, mosso dalla voglia, lo fa con un film piccolo, anzi piccolo piccolo, anzi piccolissimo. Vabbé, pazienza, non sono le dimensioni che contano, o almeno questo è quello che sentiamo ripetere prima di ogni prestazione, ma poi, il giorno dopo, dall'estetista, il discorso prende un'altra piega e noi, guarda caso, siamo qui a parlare, il giorno dopo averlo visto, di cosa Andrew ha tirato fuori e ci ha mostrato per questo contest. Da un membro importante come lui ci si aspetta sempre il meglio e infatti, con lo scettro in mano ancora caldo dopo l'inaspettata vittoria ai Ck Awards, ritenta il colpaccio presentandosi con un'opera corta e sottile ma in grado di penetrare a fondo nello spettatore. La storia all'inizio sembra una delle tante che trattano di zombie e affini ma attenzione a non lasciarsi cogliere in fallo perché le cose non sono così semplici. Senza entrare nei particolari, per non svelare nulla di più, possiamo però dire che il tutto non si svilupperà in un crescendo così dritto e lineare e che la penna di Andrew ancora una volta ha saputo lavorare con precisione, toccando i punti giusti e riuscendo a raffigurare, in un ambiente originale, un rapporto di coppia particolare e sincero, arrivando al punto di fornire immagini che, più che scritte, appaiono come dipinte, quasi come se il produttore, impaziente, avesse alla fine deciso di prendere in mano la situazione usando il pennello di suo pugno per dipingere una dopo l'altra le scene che porteranno all'apoteosi finale con schizzi di sangue in ogni dove.
Anche questa volta, dunque, l'amplesso tra il produttore e il suo pubblico risulta breve ma intenso e soddisfacente anche se, di sicuro, se le dimensioni fossero state almeno un poco più sostanziose, anche il piacere della visione lo sarebbe stato.
Ciao ciao!
 
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SaschaGranato
view post Posted on 29/10/2014, 16:34




Recensione della Granato Production

La Chimera Film è nota a Cinematik per aver firmato dei pluripremiati kolossal, come poche altre compagnie di produzione possono vantare. Oggi, dopo tanti Blockbuster di successo, assistiamo ad un cambio di rotta. L’attenzione della major si rivolge al cinema d’autore, plasmando lo stile epico e sfarzoso che caratterizzò le sue opere più famose a fronte di una forma d’espressione più essenziale. L’ultima fatica della Chimera, oggetto, oggi, di recensione, potremmo definirla una pellicola “indipendente”, molto più adatta al Web che non al Cinema; il perché lo vedremo più avanti.

“Necromanti” strizza l’occhio ai classici cliché del cinema horror paranormale, raccontando una tipica storia di zombie. Protagonista di questa vicenda è un giovane ragazzo in piena crisi sentimentale. Il rapporto con la sua fidanzata è agli sgoccioli, ma il suo scanzonato stile di vita lo porta a vivere distrattamente qualsiasi sentimento. Siamo di fronte ad un protagonista umanamente acerbo, egocentrico, egoista; abbiamo l’impressione che ogni cosa gli scivoli addosso con indifferenza. Lo raggiunge nel suo appartamento la fidanzata, ferita al braccio da un’orda di zombie. Il ragazzo, temendo un possibile contagio, decide di chiuderla in bagno impedendole di uscire. Subentra così un terzo personaggio il quale avrà il compito di risolvere la vicenda, sviluppando un finale che, ovviamente, non rivelerò.

La sceneggiatura è molto breve. Poche decine di pagine sono sufficienti a raccontare l’evoluzione di questa piccola storia di sopravvivenza, facendo di “Necromanti” un vero e proprio mediometraggio. Questa è la principale ragione per la quale guardo al cinema indipendente, rivolto ad un pubblico di utenti seduti scomodamente di fronte ad un qualsiasi pc, a casa, in ufficio, sul treno, oppure al bar. Queste produzioni sono molto diffuse in virtù di apparecchiature altamente professionali accessibili a chiunque, con costi relativamente modesti. Qualsiasi aspirante regista con un po’ di palle e iniziativa potrebbe dar vita ad una propria versione di “Necromanti”, utilizzando la telecamera del proprio cellulare o una normalissima macchina fotografica digitale. Questa mia personale visione del film si rafforza a fronte di un cast composto da soli tre attori che si muovono all’interno di un’unica ambientazione; l’appartamento del protagonista.

Andrew focalizza la narrazione sul dualismo che s’innesca tra i due protagonisti; il ragazzo si ostina a tenere imprigionata la sua fidanzata che pretende libertà. L’invasione di zombie non è altro che un pretesto per raccontare, con un pizzico di originalità, una normalissima crisi di coppia che ha come unica soluzione la separazione, l’allontanamento. La storia sotto questo punto di vista è ben confezionata. I protagonisti vantano una certa qualità e un’attenzione ai dettagli che rendono viva l’azione. Questo è il punto forte di una sceneggiatura che gioca molto di sottrazione. Uno script che spesso toglie e ogni tanto aggiunge, qua e là, pochi essenziali ingredienti, al fine di trasmettere un pizzico di verità ad un’opera di fantasia dai risvolti tanto violenti quanto prevedibili.

Difatti, se una critica può essere mossa allo script, è la totale assenza d’imprevedibilità. Andrew riesce ad innescare un equilibrio perfetto. Troppo perfetto. Al punto tale che buona parte dell’opera si risolve secondo le nostre aspettative. La storia sembra procedere su binari paralleli sempre dritti, in direzione di un luogo che già conosciamo. Se parlassimo di un film drammatico andrebbe bene così, anche se la prevedibilità rimane una componente dannosa per qualsiasi storia, a maggior ragione per un horror che, a mio giudizio, dovrebbe osare soluzioni imprevedibili o, se non altro, infrangere determinati equilibri mettendo in crisi le aspettative del pubblico.

“Mind The Gap” è l’esempio per antonomasia su cosa voglia dire osare strade inaspettate. Una storia d’amore che vira drasticamente all’horror splatter. Una scelta apprezzata da pochissimi critici. Poteva essere scritta meglio? Forse, si. Avrebbe meritato un finale più tradizionale? Probabilmente una buona fetta di pubblico risponderebbe “si!”, ad ogni modo non è questo il punto. Il punto è divertirsi osando finali che diano una scossa allo spettatore, ingannando le sue aspettative.

Questa mia considerazione mi conduce ad una seconda riflessione rispetto al terzo ed ultimo personaggio del film, il cui ingresso, come accennato pocanzi, condurrà la vicenda verso il suo tragico epilogo. Parliamo di un personaggio chiave ai fini della narrazione, ma le sue intenzioni, frutto del suo amore per la ragazza imprigionata e l’invidia covata per il protagonista, verso il quale nutre una falsa amicizia, conducono a delle conseguenza cosi ovvie che un epilogo imprevedibile sarebbe stato probabilmente impossibile da proporre. E’ lecito domandarsi, cosa sarebbe accaduto se il finale non fosse stato messo nelle mani di una persona estranea alle vicende sentimentali dei protagonisti? Cosa sarebbe accaduto se le intenzioni della protagonista avessero determinato l’epilogo? Per esempio. Andrew preferisce rendere i suoi protagonisti vittime degli eventi e, pertanto, impotenti all’azione. Questo, è quanto ho saputo cogliere dal film durante e dopo la visione. Una scelta che non ho molto apprezzato, ma parliamo di gusti soggettivi e opinabili.

Da un punto di vista tecnico non credo si possa spendere troppe parole. Il film sprovvisto di sito e locandina e non è supportato da una colonna sonora. Questo non influisce sul mio giudizio finale, poiché non se ne sente la mancanza, ma al contrario, sembra frutto di una precisa scelta artistica come già è accaduto con altri film firmati Chimera.
Possiamo parlare di una regia modesta che fa il suo lavoro senza troppi virtuosismi. Certo, non mancano alcuni movimenti di macchina o particolari inquadrature apprezzabili, ma nient’altro di più.
Nota di merito invece per i dialoghi, sempre credibili, e dotati di un buon senso del ritmo. E’ interessante provare a leggerli ad alta voce, scorrono che è una meraviglia.

In conclusione, questa piccola produzione indipendente mi è piaciuta, con qualche riserva per il finale. Rimane un mediometraggio ben confezionato con due bei protagonisti.

Voto: 70/100
 
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Merlino*
view post Posted on 29/10/2014, 16:53




CITAZIONE
Il film sprovvisto di sito e locandina e non è supportato da una colonna sonora.

Chiedo scusa a Andrew ma a causa degli impegni di Oren deve essere sfuggita la pubblicazione sul sito del Festival della locandina, vedo di rimediare stasera.
 
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uomo_d
view post Posted on 1/11/2014, 08:54




Posso cominciare la recensione dicendo "complimenti" ?
Un film piccolo ma ottimo. Un prodotto quasi più da youtube che da sala cinematrografica, poco più di un corto, ma con uno spunto notevole e, tuttosommato, non così prevedibile. Il film horror che volevo vedere. Senza paranormale, ma solo teste che "svalvolano" portando l'orrore reale nelle strade e nelle case.
In mezzo c'è una storia d'amore, che si sviluppa in una maniera abbastanza normale, un triangolo lui lei l'altro che non vuole inventare nulla, ma sostenere e condurre al colpo di scena finale.
Ignoravo l'esistenza degli attori coinvolti nel film, ma credo che possano starci.
Si poteva, forse, incidere maggiormente dando più profondità alla storia, mettendoci un po' più di sangue, effetti speciali, azione. Si poteva, ma volutamente non s'è fatto. Un film scarno ma che va dritto al cuore.

VOTO 80.
 
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mastruccio
view post Posted on 3/11/2014, 11:26




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Anche in una situazione di evidente ridimensionamento della propria attività cinematografica e operativa, dovuta ad un calo fisiologico di entusiasmo e verve, quando decide di far uscire un nuovo film la Chimera Films non delude.
Ne è prova la sua ultima produzione, l'horror "Necroamanti" scritto in fretta e furia per il San Marino Fanta Festival per la sempre lodevole voglia di dare il proprio pur piccolo contributo a tenere in vita il game, in questo strano e fin'ora asfittico semestre.
"Necroamanti" è un film sugli zombie, ma ci vuol poco per capire che fondamentalmente è una storia che usa il genere horror come pretesto, raccontando invece la più classica delle situazioni amorose, il famigerato "lui-lei-l'altro", qui rappresentato da un terzetto piuttosto variegato. Luke, un ragazzo abbastanza fessacchiotto che ha una storia già in crisi con una ragazza certamente più sveglia, Sally, e l'altro, l'amico della coppia Martin, che si scopre alla fine essere da anni innamorato-geloso-pazzo della ragazza e acerrimo nemico del suddetto fessacchiotto. Come si conclude la breve storia? Trattandosi di horror nel più scontato dei modi, pur con la variante zombie di cui si è accennato. Ciò non di meno, il racconto filmico si gusta dall'inizio alla fine, con un'ottima costruzione del climax, partendo da un rilassante cartone animato di Spongebob e un dialogo vivace e divertente fra il fessacchiotto e un vicino di casa, e che termina con la scena clou, come detto molto prevedibile, della fine truce di tutti i protagonisti.
Alla fine del breve film, che possiamo considerare un mediometraggio, rimane sul groppone un dubbio irrisolto: se è stata tutta una mega-psicosi collettiva, come annuncia il tg, come si spiega la metamorfosi di Sally?
Già detto del brevissimo tempo impiegato da Andrew per la scrittura e revisione, ciò purtroppo determina la presenza di alcuni refusi assolutamente indolori che non rovinano la lettura dello script, che rimane efficace e scritta molto bene, come è ormai consuetudine della Chimera.
Kevin Smith alla regia è una scelta azzaccata, così come gli attori poco famosi che interpretano i tre ragazzi.
Nulla da commentare, perché assenti, per quanto riguarda la colonna sonora e il sito, ma anche la locandina, che pare essere esistente, anche se fino ad oggi nessuno ha avuto la bontà di farcela vedere.
Voto: 72/100
 
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Merlino*
view post Posted on 3/11/2014, 12:20




Scusate, dal lavoro non sapevo come fare, è un po' "grandina" ma almeno si vede :P

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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 4/11/2014, 22:19




ok, finalmente ce la faccio, recensisco questo film.
Andrew ci ha abituato a delle piccole sorprese che si scoprono delle perse e questo film è fra queste. Pur facendo in fretta e furia per partecipare all'halloween contest, ha fatto un film riuscito nella sua cortezza, che potrebbe anche usato, con qualche carattere in meno, per cortimatik.
La storia è semplice: una coppia in crisi, inizia l'apocalisse zombie (guarda caso proprio durante un flash mob a tema zombie) e lei rimane morsa. Tuttavia questo è un pretesto per parlare della fine di una storia e di un tradimento, anche perchè poi si scopre che non c'è nessuno zombie ma solo isteria collettiva che però ha distrutto mezza città (o mezzo mondo?). Quello che mi è piaciuto di più di certo è come la tensione cresce piano piano fino a diventare enorme, e finché tutta la leggerezza iniziale scompare e viene dimenticata. Un lavoro di tensione riuscito alla grande.
Kevin Smith alla regia ci sta, il film critica un po' sottilmente le suggestioni collettive della gente, come ha fatto con Red State (che devo ancora vedere) e anche il cast.
Per la colonna sonora dico solo: what if i was nothing. Stupenda *__*
Voto 7
 
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Oren productions
view post Posted on 5/11/2014, 00:05




mi scuso con Andrea per non aver pubblicato in tempo la locandina, purtroppo é colpa mia, come avevo detto, per motivi lavorativi, a festival iniziato il mio tempo libero sarebbe diminuito e non sono più riuscito ad aggiornare il sito.

La mia recensione al film:

Andrew ci riprova, e dopo il colpaccio dello scorso semestre, torna in sala con un film brevissimo, molto più breve di Anni senza fine, e miscelando nel modo giusto: Dramma, Horror, ed una leggera sensazione claustrofobica, porta in scena un filmetto che in poco tempo va dritto al punto e convince.

Inizialmente si è un po' spiazzati, non è ben chiaro cosa succeda all'esterno, se gli zombie siano veri o meno ma fondamentalmente non è questo l'importante, il fulcro, il vero cuore della storia è nel triangolo amoroso fra il protagonista, la sua fidanzata e l'amico (se così si può definire).
E' in questo aspetto che il film raggiunge il suo apice. Come sempre, Andrew riesce ad innescare in pochissimo tempo, le giuste dinamiche fra i personaggi che seppur li conosciamo sa pochissime righe, si riesce subito ad immedesimarsi in loro e provare ciò che loro provano. In poco tempo, in modo più o meno previsto, la situazione degenera, il tutto si complica in poco tempo e gli schizzi di sangue non tardano ad arrivare dando al film una tonalità splatter che inserisce di diritto questo film fra i più sanguinari di questo festival.

Andrew dirige tutto al meglio, trova il pretesto giusto ( un bellissimo seppur classico sfondo dove far svolgere la vicenda ) e disegna dei personaggi perfetti. Il tutto però è carente di situazioni, la brevità del film è a parer mio un bel limite che inevitabilmente danneggia un soggetto che avrebbe potuto buttare molta carne al fuoco e farla cuocere divinamente.

Voto 74

Bel film, Andrew fa un gran lavoro seppur costretto per motivi di tempo (almeno credo) a condensare il più possibile una vicenda che con i giusti spazi avrebbe potuto stupire. Se però si considera cosa ha fatto in sole 25 pagine, direi che il risultato è stupefacente, alcuni film non riescono a convincere nemmeno con il triplo del tempo... Complimenti quindi!

Edited by Oren productions - 5/11/2014, 01:04
 
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view post Posted on 5/11/2014, 10:21
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Sento odore di Black Mirror anche stavolta.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 5/11/2014, 21:37




seconda volta che scrivo la recensione, perché il Forum ha pensato bene di andare in "crash" (s'è vista una pagina completamente bianca) al momento aggiungere la mia risposta.
allora, in generale il film mi è piaciuto. ho trovato carino il MacGuffin, e infatti secondo me si poteva rendere la cosa degli zombie un po' più ambigua (e forse lo è, almeno a vedere il dettaglio dei "soldati" nel finale). dicevo, è carino e ben utilizzato, perché appunto l'interesse dello sceneggiatore è tutt'altro. anche i dialoghi li ho trovati buoni, realistici, forse un po' lunghi in certi punti (ma ci sta). mi è piaciuto anche il fatto di raccontare in due battute tutto il pregresso dei personaggi. i personaggi son realizzati bene, soprattutto quello di Kat Dennings, l'ho trovato realistico (anche nelle battute), ma anche i due personaggi maschili mi son sembrati buoni. lo splatter l'ho trovato giustificato dal racconto, non mi è sembrato insomma un cambiamento di registro. anzi, più che dal racconto mi è sembrato giustificato dalla volontà dello sceneggiatore di giocare con le aspettative del pubblico (o sbaglio?). comunque, in generale, un buon film, forse piccolo rispetto ad altri di Andrew, ma non inferiore, direi.
 
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view post Posted on 5/11/2014, 21:47
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Soggetto e sceneggiatura: Necroamanti è il tipico caso in cui si usano il linguaggio e i clichè horror per parlare in realtà di ben altro, in questo caso dei rapporti di coppia. Si inizia nel più classico dei modi, con la presunta invasione di zombie che irrompe nel quotidiano dei protagonisti, ma appunto, la zombie invasion è in realtà sempre sullo sfondo (non a caso i morti che camminano li vediamo sempre relativamente da lontano o dall'alto) e il fulcro della vicenda si svolge tutto fra le quattro mura di un appartamento. Complice quindi la paura di una letale infezione, assistiamo quindi alla "resa dei conti" (a volte quasi demenziale, a volte drammatica) fra due amanti e un terzo incomodo. Il film gioca continuamente tra i due registri, quello del dramma e della commedia, grazie a dialoghi frizzanti e riuscitissimi. La location claustrofobica e la paura dell'imminente tragedia fanno il resto. Il film quindi riesce nel non facile compito di prendere elementi e stereotipi noti, anzi stranoti, per poi mischiare le carte e dar vita a un prodotto insolito e diverso dalla norma. La sensazione però che ho avuto è di aver letto tanti bei spunti e buone idee condensate in una durata davvero troppo breve e che avrebbero meritato molto più spazio. Ad esempio il rapporto tra i due, o meglio il triangolo avrebbe meritato qualche scena in più, soprattutto vista l'originalità della situazione e anche le sue implicazioni "etiche" (lui che rinchiude la sua ex nel bagno pur di non essere infettato). C'è poi il colpo di scena finale (per la verità prevedibile, ma comunque efficace) circa la vera natura della presunta epidemia di zombie. E' una svolta che apre a mille spunti e riflessioni che però rimangono appena accennati anche perché relegati alla parte finale della pellicola, che in realtà è incentrata in realtà su tutt’altro. Ad esempio sarebbe stato interessante inserire la variabile social network anche all'interno del plot principale facendo interagire i protagonisti con il web, reazioni e filmati dalla rete… cose di questo tipo.
Regia: Kevin Smith alla regia mi convince solo in parte. E’ vero che il film punta molto sulla commedia tra l’altro riuscitissima quindi da questo punto di vista scelta perfetta, ma soprattutto nell’ultima parte il dramma prende il sopravvento con tanto di scene splatter e non so quanto uno come Kevin Smith possa essere adatto.
Cast: tre interpreti giustamente poco conosciuti, per un film atipico e a suo modo fuori dagli schemi. Ho apprezzato soprattutto la coppia, Daniel Kaluya e Kat Dennings.
Musiche: assenti, ma visto il tipo di film è una scelta che approvo.
Locandina: simpatica e a suo modo “figa” nell’essere così stilizzata.
Voto complessivo: Necroamanti è un film ricco di spunti, idee e trovate interessanti che usa i clichè di un genere per parlare di altro e farlo in maniera fresca e insolita (grazie soprattutto a dialoghi impeccabili). Ma tutto è troppo breve, le diverse felici intuizioni non hanno spazio per germogliare e dar vita a un prodotto davvero compiuto. Anche il beffardo finale, che apre a tante riflessioni, appare purtroppo un po’ sprecato e certe tematiche meritava più spazio nell’arco dell’intera pellicola. Un esperimento quindi dal grande potenziale, sviluppato però solo in parte. 68/100
 
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uomo_d
view post Posted on 5/11/2014, 22:10




Hermes dice una cosa a cui avevo pensato e poi non avevo più approfondito. Credo per la prima volta nella storia dell'horror la prudenza vince sull'eroismo. Lui tiene lei chiusa in bagno, che non si sa mai, alla faccia di più nobili reazioni. Non è una cosa da poco.
 
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view post Posted on 6/11/2014, 11:02
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CITAZIONE (Arcadia1983 @ 5/11/2014, 21:37) 
seconda volta che scrivo la recensione, perché il Forum ha pensato bene di andare in "crash" (s'è vista una pagina completamente bianca) al momento aggiungere la mia risposta.

Lo sta facendo anche a me stamattina, ho l'abitudine di fare copia/incolla prima di ogni risposta da inviare, però. ;) (e comunque tornando indietro trovi il topic aperto con la tua risposta da aggiungere, prima di chiudere tutto :P ).
 
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Arcadia1983
view post Posted on 6/11/2014, 11:13




CITAZIONE (marenarobros @ 6/11/2014, 11:02) 
CITAZIONE (Arcadia1983 @ 5/11/2014, 21:37) 
seconda volta che scrivo la recensione, perché il Forum ha pensato bene di andare in "crash" (s'è vista una pagina completamente bianca) al momento aggiungere la mia risposta.

Lo sta facendo anche a me stamattina, ho l'abitudine di fare copia/incolla prima di ogni risposta da inviare, però. ;) (e comunque tornando indietro trovi il topic aperto con la tua risposta da aggiungere, prima di chiudere tutto :P ).

guarda, non parliamo di problemi di Internet che sto combattendo da settimane con un fastidioso e irritante problema su Chrome, a quanto pare irrisolvibile -.-'

fine OT, torniamo a parlare del film di Andrew, cui peraltro consiglio di provare a girarlo per davvero, secondo me potrebbe funzionare.
 
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25 replies since 27/10/2014, 15:02   351 views
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