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Incontro Col Cast: ENTER NIGHT, 2ª puntata

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mastruccio
view post Posted on 30/4/2014, 23:51





La sigla del programma è appena terminata, e il pubblico applaude entusiasta.
Le telecamere sono sul tavolo vuoto, al centro dello stage.
Una voce calda annuncia il conduttore: "Ladies and gentlemen, from the Dreaming Studios, Mister Maaaaa-struccio!"
La band suona dal vivo uno stacchetto musicale, e il pubblico accoglie con un applauso l'imbarazzato Mastruccio, che saluta sorridendo ma leggermente intimidito.
"Buona sera a tutti, amici di "Incontro col Cast"! Lo so, aspettavate la star del programma Agnese Pagliarani, e certamente adesso lo share cadrà in picchiata. Ma la presidente della Sunset Boulevard Films mi ha pregato di darle il cambio per una puntata, e prometto che sarà solo una, questa! Il motivo? Naturalmente perchè stasera presentiamo il cast del suo ultimo film, in uscita fra due settimane: l'attesissimo Enter Night, biopic sui Metallica".
Il pubblico applaude con gridolini di giubilo. Mastruccio accende ulteriormente gli animi con ampi gesti delle mani.
"Continuate l'applauso, anzi spellatevi le mani per gli ospiti che sto presentando: sono con noi il regista e tre dei protagonisti! Signore e signori, accogliamo con un grande applauso Ron Howard, Jesse Plemons, Dane DeHaan e Skandar Keynes!!!"
La band parte con lo stacco musicale. Il pubblico è in visibilio ed applaude sonoramente.
Dalla tenda in fondo alla scena entrano gli ospiti in ordine di annuncio, che salutano sorridenti. Mastruccio li saluta ad uno ad uno e li fa accomodare sul grande divano che è posizionato davanti la scrivania. Mastruccio va a sedersi sulla sedia, dietro il tavolo.
Lo stacchetto della band termina, e così anche gli applausi.
Mastruccio: "Bene! Sono contento di avervi qui. Agnese mi ha raccomandato di essere buono con le domande e di evitare di mettervi in imbarazzo. Spero di ricevere in cambio una buona recensione per il mio "Totò", che esce lo stesso giorno del vostro film. A proposito, alla fine del programma vi darò gli inviti per la premiere mondiale a Napoli. Ci sarete? "
I quattro ospiti sorridono e alzano il pollice in segno di approvazione.
Mastruccio: "Perfetto! Ora possiamo iniziare a parlare di Enter Night! Inizierei con il grande Ricky Cunningham... ops! Mi scusi, sono un fan di Happy Days, Mr. Howard!" (Ron Howard ride, insieme al pubblico)

Mastruccio: Mr. Howard, lei ha già diretto altri biopic, fra cui ricordiamo il pluripremiato "A Beautiful Mind" e l'ultimo "Rush". Come si approccia a questo genere così particolare di film?
R. Howard: Quando faccio le biopic è come se cercassi il lato debole delle persone di cui parlo, cercare di farle comprendere, far capire certe umanità che sembrano strane da persone comuni. In “A Beautiful Mind” ho parlato di follia ma anche della forza di affrontarla, in “Rush” ho mostrato il lato nascosto di un rapporto lavorativo burrascoso, se così possiamo chiamarlo, diciamo che quello che voglio mostrare è il lato umano e debole di noi celebrità. Forse un modo mio per dire al mondo l’ovvio, ovvero che anche le persone famose sono umane, ma per me è il modo migliore per parlare della vita di una persona".
Mastruccio: Questo film narra le vicende di un gruppo musicale leggendario. Lei ama questo genere di musica portato avanti dai Metallica?
R. Howard: Oddio, non sono metallaro come lo sono Agnese e Dane (Dane sorride), ma ammiro molto il loro lavoro e la forza di volontà che hanno avuto per diventare quello che sono adesso.
Mastruccio: Quale altro genere preferisce?
R. Howard: Di musica, apprezzo il rock anni ’60, ma anche qualcosa di classico. Per lo più ascolto quello che ascolta mia figlia e in quelle playlist c’è sempre qualcosa di interessante.
Mastruccio: Ci può raccontare un aneddoto avvenuto sul set, durante le riprese?
R. Howard: Beh, ce ne sono molti, ma una cosa molto divertente che è successa è che Jesse, Dane, Skandar e Joseph hanno pensato bene di fare una cover di “Taking The Hobbits To Isengard” durante una pausa e l’hanno messa su youtube. Abbiamo riso due ore buone, poi c’è il fatto che durante le pause deliziavano la crew con cover dei Metallica e non un po’ per esercitarsi e un po’ per divertimento. Questi giovanotti sono professionisti, signori!
Mastruccio: Grazie Mr. Howard. Passiamo ai tre interpreti del suo film, e cominciamo con Plemons.


Mastruccio: Mr. Plemons, fino ad oggi lei ha interpretato serial tv, ed ora compie il grande salto nel cinema che conta con un regista da Oscar, e con un personaggio reale. Non ha avuto paura di affrontare un ruolo che certamente la porterà a subire continui confronti con il vero James Hetfield?
J. Plemons: Eccome! Appena sono entrato ero nervosissimo, sentivo il peso del ruolo e il fatto che fossi protagonista per la prima volta… è un bel trauma se ci pensi bene. Dopo un po’ mi sono calmato, anche grazie all’aiuto di Ron e degli altri, ma devo dire che il nervosismo è rimasto. Sinceramente, non vedo l’ora di sentire il parere dei critici per sapere se ho interpretato bene la mia parte!
Mastruccio: Dalla sua biografia non sembra che lei abbia mai cantato in pubblico. Che difficoltà ha avuto nel girare il film?
J. Plemons: Sul cantare nessun problema, spesso mi diletto a cantare e suonare la chitarra e o anche fatto un video, il problema è stato atteggiarmi come James, la sua camminata, quell’atteggiamento un po’ spavaldo che nasconde un uomo timidissimo, e anche un po’ il suo tono di voce quando parla, e perché no anche quella voce roca che si ritrova quando canta. Quello è stato un po’ difficile da imitare.
Mastruccio: Che genere di musica preferisce?
J. Plemons: Sono un appassionato di musica folk e country, faccio collezione di dischi di Bob Dylan e Joan Baez ed è stato un gran piacere conoscere John Mayer sul set.
Mastruccio: Gran bei gusti! Andiamo a lei, Mr. DeHaan.


Mastruccio: Mr. DeHaan, dopo la sua partecipazione al documentario " Metallica 3D Through the Never", adesso è chiamato ad impersonare il fondatore del gruppo Lars Ulrich. Come si è preparato al ruolo?
D. DeHaan: Beh, ho preso lezioni di batteria prima di tutto, e poi mi sono fatto aiutare da un madrelingua danese per curare l’accento e qualche frase che dico in quella lingua. Sì, nel film parlo danese, e secondo il vero Lars lo parlo anche bene. Spero che gli spettatori della Danimarca non si scandalizzino troppo se non è vero.
Mastruccio: Ha avuto consigli dal vero Ulrich?
D. DeHaan: Solo uno: di essere spietato nei suoi confronti. Nel senso, sapeva che il film avrebbe mostrato anche qualche suo difetto come il fatto di essere diventato un po’ troppo orgoglioso e tirchio, e mi ha detto di esprimerlo bene e non preoccuparsi del fatto che siamo amici, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto “Sii spietato”. E io lo sono stato.
Mastruccio: Com'è stata l'esperienza di essere diretti da un regista premio Oscar come Ron Howard?
D. DeHaan: È un bel salto non c’è che dire, Ron è molto meticoloso e perfezionista in molti dettagli, ha saputo tirare fuori il meglio di noi e di sé stesso. Di certo si sente l’aria diversa, il set era come se fosse quasi reale, è stato molto … come dire, “propedeutico”, mi ha fatto capire che anche nel cinema non si smette mai d’imparare, di osservare.
Mastruccio: Giustissima osservazione. Ed ora passo a lei, Mr. Keynes.


Mastruccio: Mr. Keynes, di lei si erano perse le tracce dopo l'ultimo capitolo delle "Cronache di Narnja", che l'ha visto protagonista in tutte le pellicole fin da quando era praticamente un bambino. Ora arriva ad un film da Oscar. E' emozionato?
S. Keynes: Il grande ritorno in scena? Eccome! Ho aspettato la laurea per riprendere a recitare ed ora eccomi qui, e devo dire che è stato fantastico risentire l’odore dei set, fare amicizia con quelli della crew, è in un certo senso commovente. Credevo che non avrei mai vissuto questi momenti e invece eccomi di nuovo qui, bella sorpresa, no?
Mastruccio: Lei interpreta Kirk Hammett, il chitarrista solista dei Metallica. Come si è preparato al ruolo?
S. Keynes: Io e Georgie, la ragazza che in “Narnia” faceva Lucy, abbiamo un duo dove suono la chitarra, quindi non è stato un problema quello. La cosa difficile è passare dal pop al più difficile metal, soprattutto con quegli assoli incredibili, quindi ho preso tutti gli spartiti, mi ci sono messo ed ho iniziato a suonare come non ho mai suonato in vita mia, e cavolo se mi sono divertito!
Mastruccio: Come si è trovato a recitare con gli altri ragazzi che interpretano gli altri componenti della band?
S. Keynes: Benissimo, sono tutte persone squisite che mi hanno aiutato molto a “reintegrarmi”, e io non smetterò mai di ringraziare la bellissima compagnia che ho avuto in questi quattro mesi.

Mastruccio: Un'ultima domanda a Mr. Howard: Come l'ha convinta la C.E.O. della Sunset Boulevard Films a dirigere il film?

R. Howard: Agnese ha detto di aver pensato subito a me per il film dopo aver visto Rush e dopo varie telefonate ho iniziato a leggere il libro su cui si basa il film, lì ho detto che sarebbe stato uno spunto perfetto ed ho accettato.
Mastruccio: Come pensa sarà accolto il film?
R. Howard: Per come sarà accolto, non saprei… di certo il fatto che parli di un gruppo su così larga scala potrebbe interessare, soprattutto se il tema del film è più come un gruppo unito cambi negli anni, con tutti i pro e contro, non la band in sé.
Mastruccio: Grazie a tutti, e ricordate che il 17 maggio esce Enter Night in tutti i cinema del mondo. Correte a vederlo, che ne vale la pena.
(Si alza, seguito dai 4 ospiti).

Bene, è finita! Spero di aver fatto contenta Agnese, che rivedrete su questa scrivania già dalla prossima puntata. A voi tutti cheavete avuto la pazienza di ascoltarmi senza cambiare canale, una buona notte a tutti! Sigla!
La band parte con la sigla finale, mentre scorrono velocemente i titoli di coda del programma.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 1/5/2014, 10:18




sono stati bravi i miei cucciolotti ^_^
ammetto che sono parecchio emozionata, ci conto parecchio su sto film.
 
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view post Posted on 3/5/2014, 16:12
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Come nel caso di Totò, anche qui ammetto la mia ignoranza in tema di metal e di Metallica che conosco di nome e per via di qualche canzone.
Però mi pare di aver capito che la storia del gruppo è piuttosto travagliata e quindi immagino sarà un film parecchio avvincente. E poi è la prima volta che Agnese si prende tutto questo tempo per scrivere un film, quindi immagino sarà una bella emozione quando il film uscirà nelle sale.
 
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Andrew.
view post Posted on 3/5/2014, 16:22




CITAZIONE (Hermetico @ 3/5/2014, 17:12) 
Come nel caso di Totò, anche qui ammetto la mia ignoranza in tema di metal e di Metallica che conosco di nome e per via di qualche canzone.
Però mi pare di aver capito che la storia del gruppo è piuttosto travagliata e quindi immagino sarà un film parecchio avvincente. E poi è la prima volta che Agnese si prende tutto questo tempo per scrivere un film, quindi immagino sarà una bella emozione quando il film uscirà nelle sale.

Anch'io non ne so nulla di loro, ma a differenza di Hermes ho paura che il film non sia avvincente e che si limiti a raccontare le vicende del gruppo cronologicamente, come dal punto di vista di un fan (per l'appunto) che si trova nella spiacevole situazione di dover narrare la biografia del proprio gruppo e non potendo tralasciare nulla sacrifica la componente psicologica/emotiva a favore di quella storica.

Ovviamente queste sono solo mie paure e mi auguro che il film possa invece avere tanto successo e possa piacermi.
 
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view post Posted on 3/5/2014, 18:56
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CITAZIONE (Andrew. @ 3/5/2014, 17:22) 
CITAZIONE (Hermetico @ 3/5/2014, 17:12) 
Come nel caso di Totò, anche qui ammetto la mia ignoranza in tema di metal e di Metallica che conosco di nome e per via di qualche canzone.
Però mi pare di aver capito che la storia del gruppo è piuttosto travagliata e quindi immagino sarà un film parecchio avvincente. E poi è la prima volta che Agnese si prende tutto questo tempo per scrivere un film, quindi immagino sarà una bella emozione quando il film uscirà nelle sale.

Anch'io non ne so nulla di loro, ma a differenza di Hermes ho paura che il film non sia avvincente e che si limiti a raccontare le vicende del gruppo cronologicamente, come dal punto di vista di un fan (per l'appunto) che si trova nella spiacevole situazione di dover narrare la biografia del proprio gruppo e non potendo tralasciare nulla sacrifica la componente psicologica/emotiva a favore di quella storica.

Ovviamente queste sono solo mie paure e mi auguro che il film possa invece avere tanto successo e possa piacermi.

Concordo. Agli esordi volevo coprodurre con Zen un film sui Queen ma non se n'è mai fatto nulla... poca ciccia, e c'avrebbe aiutato il fatto che la band è ultra-popolare (più dei metallica, mi concederete questo). Plemons era in The Master di PTA. Gli altri due pischelli per ora li ignoro.

Spero che Arc (editor del film) sia l'asso nella manica di Agnese. E in ogni caso, è importante che finito questo film riprenda subito a scrivere un nuovo soggetto.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 3/5/2014, 20:48




prima di pubblicare la terza puntata voglio rispondere:
Ho cercato in tutti i modi di puntare sull'aspetto emotivo/psicologico, fatto sta che nel secondo tempo ho dovuto spremere un po' sennò veniva fuori un film di 6 ore, spero solo che questo "spremere" non abbia danneggiato il film.
 
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Andrew.
view post Posted on 4/5/2014, 10:49




CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 3/5/2014, 21:48) 
prima di pubblicare la terza puntata voglio rispondere:
Ho cercato in tutti i modi di puntare sull'aspetto emotivo/psicologico, fatto sta che nel secondo tempo ho dovuto spremere un po' sennò veniva fuori un film di 6 ore, spero solo che questo "spremere" non abbia danneggiato il film.

Ma le sei ore son dovute al fatto che hai voluto raccontare tutta la loro biografia? Non hai pensato che potevi anche dedicarti solo a un pezzo della loro vita per non incappare in questa situazione o non lo ritenevi "etico"?
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 4/5/2014, 11:04




non è questione di "etico" è che non saprei dove fermarmi: quello che volevo raccontare era di un'amicizia che dura negli anni, non tanto la loro storia, e anche se avessi voluto incentrarmi sulla loro biografia (che poi non è "tutta", parto dall'82 :D ) mi sarebbe sembrato sempre di lasciare qualcosa fuori, quindi ho preferito spremere un po' il secondo tempo.
renditi conto che ci sono un sacco di dettagli che da fan trovavo "carini" che ho tagliato perché inutili a fini della trama dirò quali nello spazio recensioni.
 
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mastruccio
view post Posted on 4/5/2014, 11:27




Scusa, ma quante pagine sono in tutto?
La cosa più difficile è stata, almeno per me, dover decidere cosa mettere e cosa no. Immagino anche per te.
La scelta, alla fine, è stata quella di tralasciare episodi anche carini ma che nulla avrebbero aggiunto alla storia, e semmai qualche particolare l'ho inserito fra le righe in mezzo ai dialoghi come citazione.
 
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view post Posted on 4/5/2014, 15:32
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Cinefilo Ad Honorem

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Nel caso di Totò penso si vada dall'infanzia alla morte, giusto?
Nel caso dei Metallica dall'82 a oggi?
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 4/5/2014, 15:35




nel mio caso, sì
 
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view post Posted on 4/5/2014, 15:38
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 4/5/2014, 16:35) 
nel mio caso, sì

mmh... vedremo dai. E' il problema quando si fanno biografie di personaggi ancora in vita, far finire un film "oggi" potrebbe essere rischioso, mentre scegliere un finale cinematografico (reale o di fantasia) fermandosi un po' indietro nel tempo, quasi a voler indicare qual è il tema della storia, potrebbe essere meno sterile di quello che potrebbe risultare. Il rischio "fanfilm" (documentario recitato da attori) insomma.
 
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11 replies since 30/4/2014, 23:51   113 views
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